Champions League
Ancelotti ha distrutto anni di narrazione giochista con una sola frase
Carlo Ancelotti ha parlato nella consueta conferenza stampa che prelude al ritorno della semifinale di Champions contro il Bayern Monaco.
Ancelotti lo abbiamo declamato a sufficienza dopo l’ennesimo trofeo. La vittoria del campionato spagnolo con il Real Madrid è solo l’ennesimo alloro di una carriera straordinaria. Carlo è uno degli allenatori più vincenti di questo sport e come tale non poteva certo essere un proselite della miope propaganda giochista.
Se ci fosse una frase in grado di riassumere ventisei trofei (di cui quattro Champions League) vinti in quattro paesi differenti. Se ci fosse una frase in grado di atterrire i neoplatonici del pallone. Se ci fosse una frase in grado di distruggere la credibilità dell’espressione “gioco” e del proselitismo che si porta dietro sarebbe la seguente.
❝Qualcuno dice che le mie squadre non hanno una filosofia? E’ un bene. Non voglio una squadra che abbia un’unica identità o un solo modo di giocare. La mia filosofia consiste nell’adattare di volta in volta le mie idee ai giocatori che ho a disposizione. Credo che non esista filosofia migliore di questa.❞
Real Madrid, le parole di Ancelotti
Di seguito, alcuni stralci del resto della conferenza stampa rilasciata da Carlo Ancelotti:
❝Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. Abbiamo speranza e una grande opportunità per raggiungere nuovamente una finale. Tenendo conto delle difficoltà, che sono tante, cercheremo di fare del nostro meglio domani.
Come club Real e Bayern sono simili. Sono club che hanno una grande storia e tanti successi. Penso che ci rispettiamo, com’è giusto che sia. Dobbiamo rispettare gli avversari perché all’andata hanno fatto molto bene e meglio di noi.
Se stasera non cambio idea, giocherà Lunin. Il piano per un giocatore che rientra dopo un infortunio così grave non cambia a causa di una situazione. Thibaut ha giocato perché stava bene e ora dovrà prendersi il suo tempo per raggiungere la sua versione migliore. Il piano non è cambiato a causa della partita. Ha giocato una partita ottimale, ma deve raggiungere il suo miglior livello.
La squadra del 2014 c’è ancora. Non ci sono tutti, perché il tempo passa per tutti, ma questa squadra ha gestito molto bene questo periodo. Stanno gestendo questa transizione iniziata molto tempo fa, dopo la partenza di Cristiano. I giovani imparano molto bene come ci si deve comportare al Real Madrid.
L’addio al Bayern è una vecchia storia. La spiego così. Alla fine dobbiamo fare un lavoro, abbiamo un’idea e dobbiamo avere il sostegno della società. Quando viene a mancare questo supporto è meglio separarsi come è successo al Bayern. Ho un ottimo rapporto con Hoeness e Rummenigge. Quando non hai il supporto è meglio finirla lì ed evitare problemi.❞
Champions League
Ranking UEFA, breve illusione: Italia ancora terza
Raking Uefa, l’Italia rimane ancora al terzo posto della classifica fuori dai posti utili per la quinta squadra in Champions la prossima stagione.
Il martedì di Champions è stato illusorio: le tre vittorie di Inter, Milan e Atalanta avevano riportato l’Italia al secondo posto del ranking Uefa, posizione durata poche ore.
Il mercoledì e il giovedì europeo non ha regalato troppi punti al ranking italiano: ha vinto solo la Fiorentina, Juventus, Lazio, Roma hanno pareggiato mentre il Bologna è uscito sconfitto dalla sfida interna con il Lilla.
Ricordiamo che le due federazioni che occuperanno i primi due posti della classifica ranking avranno 5 club iscritti il prossimo anno alla Champions League.
RANKING UEFA STAGIONALE
1. Inghilterra 11.303
2. Portogallo 10.475
3. Italia 10.125
4. Germania 9.375
5. Spagna 9.000
6. Francia 8.642
7. Belgio 8.600
8. Repubblica Ceca 8.300
9. Polonia 7.500
10. Olanda 7.333
Champions League
Inter, ricavi da record dalla Champions League
Inter, il successo sportivo spinge i nerazzurri verso un futuro sostenibile ed ambizioso. Ecco tutti i numeri dei ricavi.
L’Inter sta vivendo un momento d’oro in Champions League. Con 13 punti conquistati in 5 partite e nessun gol subito, che sta portando risultati non solo sul campo, ma anche nelle casse del club. Da inizio competizione, i nerazzurri hanno già incassato circa 59 milioni di euro, con la concreta possibilità di arrivare ad una cifra complessiva vicina agli 80 milioni in caso di passaggio agli ottavi. Questo traguardo, ormai a portata di mano dopo la vittoria sul Lipsia, rappresenterebbe il secondo miglior risultato storico in termini di ricavi Champions, subito dopo i 100 milioni ottenuti nella straordinaria stagione 2022/23, culminata con la finale.
Inter, quanto conta la competitività?
Questi numeri confermano un dato chiave, ovvero la competitività sportiva è il miglior modo per garantire stabilità economica. Oaktree, il fondo di riferimento del club, ha ribadito che accanto alla sostenibilità finanziaria – da perseguire tramite l’abbassamento dell’età media della rosa e del monte ingaggi – il mantenimento di un alto livello competitivo resta una priorità irrinunciabile.
Tanta curiosità, quindi, attorno alla prossima campagna estiva di mercato. La dirigenza dovrà rivoluzionare il proprio modus operandi, concentrandosi sull’acquisto di calciatori Under 25, come richiesto espressamente dalla proprietà. La sfida sarà bilanciare questa linea verde con l’esigenza di mantenere il club ai vertici delle competizioni nazionali e internazionali.
Con tre gare ancora da disputare contro Bayer Leverkusen, Sparta Praga e Monaco, l’Inter ha una concreta possibilità di chiudere la classifica da imbattuta, confermando la solidità di un progetto che guarda al futuro con ambizione e sostenibilità. Una sola vittoria, infatti, basterebbe a sigillare il passaggio del turno e continuare un percorso che, oltre ai trofei, potrebbe scrivere nuove pagine di successo economico e sportivo nella storia del club.
Champions League
Champions League, Natali convocato da Alonso
Il Bayer Leverkusen, impegnato in questo quinto turno di Champions League contro il Salisburgo, si è visto costretto a convocare 4 giocatori direttamente dall’under 18. Tra questi, Andrea Natali.
Tra i nomi dei giovanissimi convocati dall’Under 18 in occasione della sfida di Champions League, spicca il nome dell’italiano Andrea Natali.
Alla scoperta del giovane Natali
Andrea Natali, classe 2008 di ruolo difensore, cresce calcisticamente in Friuli sotto stretta osservazione di papà Cesare, ex giocatore di Fiorentina, Bologna, Cagliari e Udinese di cui dal 2017 è diventato uno scout.
Dopo un primo periodo all’Udinese arriva la chiamata del Milan. Dove però trascorrerà solamente una stagione prima di raggiugere all’età di 13 anni la spagna per giocare con I “Periquitos” dell’Espanyol. La stagione seguente la giovane promessa italiana si sposterà di qualche in kilometro cambiando sponda ma non città raggiungendo l’ annoverata “Masia” del Barcellona. Contemporaneamente incomincerà il cammino con la nazionale under italiana, che lo porterà fino alla conquista del campionato europeo under 17 lo scorso giugno. affermando definitivamente il figlio di Cesare come uno dei prospetti nostrani più interessanti al mondo.
Il passaggio al Leverkusen
La scelta di lasciare uno dei programmi giovanili più rinomati al mondo come quello blaugrana potrebbe sembrare una scelta scellerata o ancor più sbagliata, ma non è così. Il Bayer Leverkusen fresco campione di Germania è una società in rapidissima ascesa e nota per essere di larghe vedute quando si parla di giovani promesse. Prendiamo ad esempio Florian Wirtz, uno dei giocatori più promettenti al mondo, che passando dalla squadra under 19 ormai è diventato in pianta stabile un titolarissimo di Xabi Alonso.
Un’altro motivo valido che giustifica la scelta di Natali è la possibilità di giocare in Bundesliga, infatti la lega tedesca è seconda, dietro solo alla Ligue 1 per età media più bassa tra I top campionati europei. Inoltre permetterebbe al ragazzo di svilupparsi in una lega attentissima alla crescita dei giovani talenti, in grado di offrire la possibilità di confrontarsi con un calcio fisico e tatticamente all’avanguardia.
Il record sfiorato da Natali
Qual’ora Andrea dovesse scendere in campo con la maglia rossonera del Leverkusen diventerebbe il secondo italiano di sempre a farlo. Secondo dai tempi di Giulio Donati, che in mise assieme in 3 stagioni in Bundes: 124 presenze vestendo la maglia del già citato Leverkusen e del Mainz.
Per adesso il giovane italiano si sta facendo le ossa in Youth League e nella Nachuswliga (la lega Under 19 tedesca) dove gli è permesso di giocare con regolarità. E nelle 7 partite in cui è stato schierato è già riuscito a mettere a segno un assist.
(a cura di Alessandro Nardi)
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