Serie A
Milan, Pioli: “La squadra sta bene ma è una stagione complicata. Siamo lontani da City e Real”
L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato i conferenza stampa in vista del match contro il Cagliari in programma sabato alle 20:45.
Milan, le parole di Pioli
Di seguito le parole rilasciate dall’allenatore del Milan Stefano Pioli in vista del match contro il Cagliari in programma sabato alle 20:45, valido per la 36^giornata:
Il Milan deve tornare a vincere?
“È quello che dobbiamo volere anche noi per una serie di motivi: classifica, orgoglio, rispetto dei nostri tifosi, perché siamo dei professionisti”.
Florenzi l’ha definita un parafulmini…
“Io l’unica cosa che mi darebbe fastidio – e non mi sta dando più fastidio niente – è se la squadra non avesse le giuste motivazioni per finire bene il campionato. Poi come sto io non interessa. A fine campionato, quando incontrerò il club, si deciderà il nostro futuro.
Poi, per come intendo io la figura dell’allenatore, nel mio ruolo c’è anche fare il parafulmine, proteggere la squadra e proteggere il club: questo non è mai stato un problema per me”.
Come state?
“La squadra sta bene. Poi siamo a fine stagione, una stagione complicata, dura, quindi c’è chi ha meno energie. Sceglierò chi ha la condizione migliore possibile”.
Il Cagliari era dato per spacciato…
“È allenato da un grandissimo allenatore. Io ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Claudio è un top in tutto. Dove è andato, ha ottenuto grandissimi risultati. Lui sa quanto lo stimi, ma sa anche quanto sia importante la partita per loro”.
Condividi la preoccupazione dei tifosi?
“Il club ha dimostrato in questi anni di saper lavorare e di saper essere ambizioso. Il club darà le risposte giuste al momento opportuno”.
Come commenta le parole di Maldini?
“Non penso che debba essere io a commentare le sue dichiarazione. In generale, i meriti e i demeriti vanno condivisi tra tutti”.
Cosa serve a Leao per tornare a sorridere?
“Credo voglia giocare bene, segnare, vincere con la squadra”.
I giocatori si stanno preservando per gli Europei?
“A inizio settimana ho detto ai miei che il mio ufficio è sempre lì, quindi chi si sente di aver dato tutto, chi si sente un po’ stanco, l’ufficio era aperto, ma nessuno si è presentato”.
Il Milan non è lontano dai vertici dell’Europa League…
“Ero stato anche preso in giro per aver detto che l’Atalanta fosse una delle favorite. Real–City? Solo un anno fa eravamo arrivati in semifinale di Champions, poi solo l’essere eliminati dall’Inter ha fatto ridurre l’importanza del traguardo.
Poi quest’anno abbiamo dimostrato di essere lontani da queste squadre. Ma non voglio andare sul futuro… Quest’anno siamo rimasti lontani da Real e City, poi non siamo lontani da Atalanta e Roma. I rimpianti di quest’anno sono le due partite con la Roma“.
De Ketelaere sarà riscattato…
“Charles l’anno scorso era alla prima stagione in un campionato diverso, ha sofferto questa novità. Quest’anno si è trovato con una esperienza superiore in un ruolo più adatto. Se ho mai pensato di cambiargli ruolo? No, perché avevamo altre idee”.
Come dare motivazioni?
“Secondo me la reazione c’è stata, poi tutti speravamo in qualcosa di più”.
C’è qualcuno che ha più motivazioni di altri?
“Non sto parlando di motivazioni, ma di condizione. È normale che chi ha giocato di più sia meno brillante, ma non parlo di motivazioni. Io domani metterò la squadra che penso possa garantirmi il risultato”.
Trapattoni e Bagnoli sono dei difensivisti… Lei?
“È l’allenatore che dà un’idea, dei principi, dei concetti, poi ci sono le caratteristiche dei giocatori che vanno in campo. Non siamo una squadra difensivista, ma non dobbiamo prendere tutti quei gol lì. Poi è vero che preferiamo segnare un gol in più degli altri piuttosto che prenderne uno in meno”.
Dortmund in finale: rimpianti?
“Essere al top nella partita singola o nel doppio confronto fa la differenza. Loro sono quinti a 25 punti dal Bayer: nell’annata hanno avuto momenti difficili, poi in Europa sono stati bravi a sfruttare i momenti positivi.
Poi potrei dire che se Giroud avesse segnato il rigore forse li avremmo avuti, ma l’occasione l’hanno avuta anche loro e l’hanno sfruttata”.
Come stanno Kalulu e Bennacer?
“Mi sembra stiano bene. Isma sta ritrovando più ritmo, Pierre non è al 100%, ma sono pronti entrambi per giocare”.
Fase difensiva l’avversario più difficile del Milan?
“Per i tiri e le occasioni concessi, abbiamo subito troppi gol, quindi vuol dire che abbiamo commesso qualche errore di troppo”.
Serie A
Ibrahimovic: “Non mollo finché non vinco. Reijnders e Pulisic…”
Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird e del Milan, ha parlato del suo nuovo ruolo in una lunga intervista al magazine Champions.
Zlatan Ibrahimovic, dirigente del Milan, ha parlato al magazine Champions. L’ex attaccante rossonero ha toccato vari temi, dal futuro della squadra, dei giocatori e sul suo nuovo ruolo. Di seguito le sue dichiarazioni.
Ibrahimovic, le parole sul futuro della squadra
“Faremo grandi cose per il 125° anniversario e abbiamo qualche sorpresa in programma. Il Milan fa parte della storia del calcio. Noi siamo solo una nuova generazione in questa storia. E andiamo indietro nel tempo, portiamo il passato al presente, e lo mescoliamo. E mentre sono qui, voglio ringraziare Berlusconi e Galliani, perché siamo tutti qui grazie a loro. Credo nel progetto, credo in ciò che rappresenta il Milan, e penso di condividere la stessa visione delle persone che ci lavorano e della proprietà perché vogliono fare cose straordinarie. Vogliono fare la storia, vincere: farò qualsiasi cosa, non mollo finché non vinco. Entro in questa nuova situazione con umiltà, passo dopo passo, e sto imparando molto”.
Su Pulisic
“Penso che Christian sia il nostro “Captain America”. Sta facendo cose straordinarie, si vede che è felice; essere al Milan rende felice ogni giocatore. Questa non è solo una mia opinione; ogni giocatore ti direbbe la stessa cosa. Hanno un contesto ottimale per concentrarsi solo sul calcio e sul rendimento in campo. Per quanto riguarda Pulisic, lo abbiamo rivitalizzato e ora si vede che è davvero felice in campo, e per questo sta rendendo ad alto livello. Anche fuori dal campo è fondamentale per noi”.
Su Reijnders
“Penso sia il giocatore che è cresciuto di più in breve tempo. È arrivato dall’Olanda, dal grande lavoro fatto all’AZ, e sta facendo un lavoro eccezionale. È diventato un giocatore importante per la squadra, per il club e per la sua nazionale, dimostrando di essere un profilo di alto livello. I giocatori olandesi hanno un bel curriculum nel club, e Reijnders sente un po’ la pressione di essere olandese e dover dimostrare il suo valore. Ma sta facendo un ottimo lavoro. Siamo molto soddisfatti di lui, e deve continuare così. Come ogni giocatore del Milan, però, verrà ricordato per ciò che vince. Se non vinci, non vieni ricordato”.
Serie A
Roma, tramonta anche Montella: dalla Turchia arriva la smentita
La Roma è ancora alla ricerca di un nuovo allenatore che vada a prendere il posto di Juric. Tra i candidati sembrava esserci anche l’ex attaccante giallorosso Vincenzo Montella, ma arrivano secche smentite.
“L’aeroplanino” non dovrebbe, dunque, fare ritorno nella capitale.
La smentita
Secondo quanto riportato da Vocegiallorossa.it, infatti, la federazione turca ha smentito ogni potenziale scenario che veda l’attuale allenatore della Turchia andare ad occupare la vacante panchina della Roma.
Il tempo inizia a stringere per i Friedkin, chiamati a trovare un nome adatto alla causa il più presto possibile.
Serie A
Napoli, Conte a rischio deferimento: il motivo
Oltre il danno è in arrivo anche una beffa per Antonio Conte. Dopo le polemiche nel post partita di Inter-Napoli e l’attacco al VAR, c’è il rischio deferimento.
L’allenatore degli azzurri non si è trattenuto ai microfoni di DAZN e ha espresso tutto il suo disappunto per il mancato intervento del VAR in occasione del calcio di rigore concesso all’Inter e poi fallito da Calhanoglu.
Napoli, cosa rischia Conte per le parole contro VAR e arbitri
Il post partita del big match della 12esima giornata di Serie A, terminato col risultato di 1-1, è stato parecchio movimentato. Infatti, il tecnico pugliese ha tenuto a ribadire il suo disappunto per quanto successo a livello arbitrale durante l’incontro.
Nello specifico, l’episodio in questione riguarda il contatto tra Dumfries e Anguissa che ha portato al penalty per i padroni di casa e al conseguente errore del centrocampista turco.
Le parole di Conte sono state le seguenti: “Si nascondono dietro questa cosa del può intervenire o del non può intervenire. È un qualcosa che mi fa veramente incazzare: il Var dovrebbe essere uno strumento onesto, correggere gli errori o valutare situazioni sfuggite alla vista dall’arbitro. Usato così crea solo retropensieri da parte di tutti“.
Tutto questo trambusto, e quest’ultima frase nello specifico, dovrebbe portare alla decisione da parte della FIGC di deferire l’ex Inter e Juventus, come riportato dal Il Mattino. Nelle prossime ore avremo sicuramente degli aggiornamenti.
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