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Il Gioco d’Azzardo Online è Più Pericoloso del Gioco nei Casinò Terrestri?
Ci si interroga continuamente rispetto alla delicata tematica della dipendenza dal gioco d’azzardo. Quello online è più pericoloso di quello nei casinò fisici?
Ci si interroga continuamente rispetto alla delicata tematica della dipendenza dal gioco d’azzardo. Secondo alcuni esperti, bisognerebbe spostare l’attenzione sul gioco a distanza: è possibile che i casino online possano diventare più pericolosi di quelli terrestri? Va detto che i criteri diagnostici per il gioco d’azzardo compulsivo sono gli stessi: un giocatore tende infatti a mostrare le stesse problematiche sia se gioca in una sala fisica che in una piattaforma online.
Il gambling online è sempre accessibile e può essere vissuto in qualsiasi momento del giorno, ovunque ci si trovi. Basta un computer o uno smartphone e una carta di credito per iniziare a scommettere su internet. Ecco perché negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di molti casino online in Italia come, per esempio, il sito di casino Stelario di Revocaautoesclusione.com he hanno contribuito a far crescere l’industria del gioco. Ma se questa grande accessibilità viene mal gestita, il giocatore è esposto in modo molto più diretto al rischio dipendenza.
Perché il Gioco Online Può Essere Più Pericoloso
La prima cosa da considerare è il grande fascino dei casino online. Senza dover uscire di casa o spostarsi da dove ci si trovi, è possibile piazzare una scommessa. Ogni puntata è a portata di mano e per questo è anche più difficile smettere e fermarsi. Un giocatore in pausa pranzo al lavoro, uno studente durante la pausa all’università può giocare d’azzardo senza impedimenti. E non dimentichiamo che anche la pandemia di COVID-19 ha giocato un ruolo chiave in questa diffusione: il gioco a distanza era infatti diventato una via di fuga per affrontare le giornate del lockdown.
Giochi e Tavoli di Qualsiasi Tipo da Provare con un Click
I migliori casino online che troviamo in Italia sono ricchi sotto ogni aspetto: offrono infatti tantissime versioni di gioco, sia per le slot machine (declinate in qualsiasi tema possibile) che per i grandi classici dei casinò. E come dimenticare la versione di gioco con dealer dal vivo!
Inoltre, il giocatore può anche provare i giochi in versione gratuita prima di iniziare a scommettere con soldi veri. Ciò che però nessuno considera è che quando giochiamo gratis, difficilmente consideriamo le perdite in quanto tali, proprio perché non stiamo investendo nulla. Questo atteggiamento viene letto dal nostro cervello come una possibilità di intrattenimento positiva, e per questo poi si rischia di affrontare il gioco con soldi veri con poca responsabilità.
Il Giocatore Dipendente Riesce a Nascondersi Meglio se Gioca Online
Ci sono dei comportamenti riconoscibili tra i giocatori che hanno una dipendenza dal gioco (o che stanno sviluppando tale problema). Un giocatore ludopatico, sia online che nei casino terrestri, tende a:
- Mostrare un comportamento problematico e irritabile se non può giocare;
- Scommettere sempre più soldi nella speranza di ottenere vincite che non arrivano mai;
- Giocare anche quando è in uno stato emotivo alterato, perdendo il controllo sulle sue azioni di gioco e sul proprio budget;
- Mentire per mostrarsi meno coinvolto dal gioco;
- Sfogare le delusioni della vita (privata e professionale) nel gioco, collezionando ulteriori debiti e problemi.
La differenza però è data dalla possibilità di nascondersi meglio quando si gioca online. Tendono infatti a nascondersi dietro a uno schermo, rendendo molto difficile ai propri familiari di accorgersi dei suoi cambiamenti.
È Più Facile Spendere Soldi Online
A meno che il giocatore non sia sufficientemente lucido da richiedere l’autoesclusione dal gioco, è quindi molto difficile che si fermi in tempo il suo problema.
Tutto ciò che si acquista online è facile da tracciare in termini di spesa, ma è altrettanto facile perdere il controllo perché bastano pochi click per accedere al nuovo “acquisto”, che nel nostro caso è legato alla spesa di un deposito per scommettere ancora. E ancora.
I giocatori quindi fanno fatica a capire che stanno spendendo molti soldi e rischiano così altissime cifre di debito senza neppure rendersene conto.
Solo in questo senso possiamo definire più pericoloso il gioco d’azzardo online rispetto a quello in presenza. Ma per il resto, il rischio è presente in ogni situazione e può peggiorare velocemente se non si interviene in tempo o se non si approccia il gioco responsabile.
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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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Turchia, Montella a rischio esonero
Pessime notizie per il CT della Turchia, Vincenzo Montella. L’ex attaccante italiano sembra essere a rischio esonero dopo le ultime uscite in Nations League.
La Turchia, guidata da Vincenzo Montella ha buttato la qualificazione nella lega A di UEFA Nations League nelle ultime uscite. Sarebbe bastato non perdere l’ultima partita contro il Montenegro.
I motivi del possibile esonero
Non sembra essere però il “fallimento” in Nations League il principale motivo del possibile esonero. A far discutere sono state soprattutto le convocazioni, nessuno è riuscito a spiegarsi la mancata convocazione di Atakan Karazor. Il centrocampista di proprietà dello Stoccarda è tra i più in forma al momento. Il ventottenne turco si è messo in mostra soprattutto in Champions League, sia nella vittoria con la Juventus che contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu.
Turchia, le parole di Montella
Nella conferenza post partita, Montenegro-Turchia, il CT se l’è presa molto con il terreno di gioco e ha sottolineato l’importanza dell’assenza del capitano Hakan Calhanoglu, ribadendo la fiducia nel vincere i playoff per accedere alla lega A. Successivamente, ha dichiarato che il reale obiettivo è la qualificazione ai Mondiali 2026. Questa la sua risposta a chi domandava del possibile esonero: “non considero questa domanda una vera domanda, sono felice e orgoglioso di quanto fatto nell’ultimo anno”.
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Ronaldo: “Sono qui per vincere, voglio lasciare un’eredità”
Il fuoriclasse portoghese, sul suo canale youtube, ha parlato del suo momento in Arabia e non solo. Leggi con noi le parole di Ronaldo.
Ronaldo ha pubblicato un video sul proprio canale Youtube in compagnia del youtuber più famoso al mondo, Mr Beast. Il portoghese ha risposto ad alcune domande riguardanti suo figlio, il documentario di Netflix e l’obiettivo dei 1000 gol.
Le parole di Ronaldo
Giocare con suo figlio.
“Ha 14 anni, vedremo come staranno le mie gambe. Ha già la pressione di essere mio figlio. Lasciamo che commetta i suoi errori, ma si spera per il futuro. Spero che possa diventare un professionista, ma se non lo diventerà e farà un altro lavoro, lo supporterò sempre. Non possiamo fare pressione sui nostri figli perché siamo famosi“.
Il suo arrivo in Arabia.
“Sono venuto per migliorare il campionato, per vincere. Voglio lasciare un’eredità. Dicono che sono finito, che sono qui solo per soldi. Ancora non ci credono, ma sono qui per vincere”.
L’obiettivo dei 1000 gol.
“Giorno dopo giorno. Mi godo un gol dopo l’altro. Mi godo il momento. I mille gol non mi dispiacciono affatto, sinceramente. Obiettivi che ho ancora nel calcio? Si tratta di divertirsi. Pianificare il tuo ritiro dal calcio. Accadrà tra un anno, due anni, qualunque cosa. Onestamente dico che non è uno scherzo, si tratta di godersi il momento, sentirsi come se mi stessi godendo il calcio.
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