Serie A
Fiorentina, contro il Napoli per i 3 punti
La Fiorentina ospita il Napoli in casa per portare a casa tre punti preziosi
La Viola è impegnata in un finale di stagione ad alta tensione. Vincenzo Italiano si giocherà la Conference League contro l’Olympiakos in Grecia ma prima sarà la volta di un big match di campionato. La compagine toscana ospita il Napoli ed il tecnico è costretto a rivedere la formazione per non rischiare di perdere elementi importanti. Terracciano in porta è certo di una maglia da titolare, così come capitan Biraghi sulla corsia di sinistra. Al centro Milenkovic e Quarta faranno staffetta con Ranieri mentre a sinistra Kayode è in leggero vantaggio su Dodò e Faraoni.
Arthur e Mandragora si alterneranno con Duncan e Bonaventura per dare un po’ di freschezza durante la partita mentre sulla trequarti gli unici certi di una maglia da titolare sono Nico Gonzalez e Castrovilli. Beltran e Barak sono in ballottaggio serrato. L’unica punta, verosimilmente, sarà Nzola con Kouamè pronto a subentrare a partita in corso. I tre punti sono fondamentali sia per il morale che per la classifica della viola.
Serie A
Lazio, Baroni: “Abbiamo fatto un partitone. Stiamo maturando tanto e si vede. Lazzari e Pedro…”
L’allenatore della Lazio Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine del match vinto per 2-1 sull’Empoli. Ecco le sue parole al miele per la squadra.
Lazio, le parole di Baroni
La Lazio ha superato questo esame di maturità?
“Si e complimenti ai ragazzi. Era una partita difficile contro un avversario che sapevo ci avrebbe costretto ad attaccare a difesa schierata, tante squadre hanno fatto molta fatica con loro. Abbiamo fatto un partitone, siamo andati sotto per responsabilità del campo perché dopo l’acquazzone di tre giorni fa Ivan ha perso il piede, abbiamo anche sbagliato un rigore.
La squadra però ha giocato con sentimento, questo stadio è sempre meraviglioso, c’è un bel transfer con i tifosi. Lo dissi alla prima conferenza, questa squadra deve giocare per la gente ma non per essere ruffiano. Questo aspetto mi piace, voglio una squadra che trasferisca questa capacità di spendersi anche oltre i limiti. La squadra dal punto di vista fisico e nervoso è andata oltre i limiti”.
Cosa le piace di più di questo periodo?
“Dopo Firenze dissi che preferivo perdere quella partita giocando in quel modo piuttosto che vincere in maniera casuale. La squadra deve vincere e deve farlo con questa prestazione, si può perdere come fatto a Firenze ma non si può perdere a livello di prestazione. Si può alzare l’asticella del lavoro e della convinzione, noi siamo affamati e la squadra deve avere sempre questa fame. Facciamo il lavoro più bello al mondo e non vedo perché un calciatore non debba correre forte. Non sempre vinceremo, ma con questo atteggiamento si avvicina molto a ciò che vogliamo”.
Ci può spiegare la gestione dei rigoristi?
“Metto sempre primo, secondo e terzo rigorista perché ci sono dei momenti della partita. A me piace questo non egoismo della squadra, l’ho visto oggi e l’ho visto sul secondo gol col Torino. Questo aspetto non lo vado a vedere, quando ci sono queste situazioni con la palla in mano e un giocatore può aver speso di più sull’azione si passa al successivo.
Taty ha calciato un buon rigore, il portiere l’ha presa col piede ma ritirerà sicuramente. Isaksen per me ha fatto una buona partita, ha creato scompiglio e ha puntato l’uomo, gli è mancata la giocata decisiva che ha fatto Pedro, ma lui si è costruito queste giocate nel corso della sua carriera. Isaksen come Noslin, Tchaouna o Dele diventeranno fortissimi, li metterò in campo anche se potranno fare delle partite sottotono. Solo giocando possono migliorare”.
Come ha visto queste provocazioni di cui ha parlato D’Aversa
“Abbiamo lavorato insieme un anno a Lanciano, capisco il loro stato d’animo perché in questo momento possono essere poco lucidi. In campo c’era solo una squadra che voleva vincere ed era la Lazio. Stanno facendo un grande campionato mettendo in difficoltà chiunque, ma oggi voleva vincere solo la Lazio e oggi poche squadre sarebbero uscite da qui con i punti”.
Oggi ha notato maggiore equilibrio?
“Abbiamo attaccato in tanti, questa squadra crea tanto. Abbiamo fatto otto tiri in porta e 28 cross, c’è stato un momento nel primo tempo in cui la squadra andava dietro a qualche provocazione. Ci siamo innervositi e abbiamo buttato dei cross invece di giocare veloci, ho riportato i ragazzi alla serenità nell’intervallo. Questa squadra nella qualità offensiva può giocare palloni veloci ma non frenetici, questo era importante e la squadra lo ha fatto bene nel secondo tempo”.
Un giudizio sulla crescita di Rovella? È sorpreso che non sia stato convocato da Spalletti?
“Ho un tale rispetto per Spalletti che lui ha tutta la capacità di scegliere i migliori. Rovella gioca nel suo ruolo, è un mediano così come Guendo. Si esaltano le sue caratteristiche, unisce mobilità a tecnica. A me piace questa mobilità del centrocampo e la penetrazione dei terzini, questo ci porta a correre qualche rischio, ma lo preferisco. La squadra deve andar forte, magari prenderà un gol in più ma è molto probabile che ne faccia uno in più degli avversari”.
Le prime sensazioni sull’infortunio di Lazzari?
“Per Manuel servono degli esami strumentali, Vecino ha un piccolo problema e spero di riaverlo a Torino. Nuno non era in perfette condizioni fisiche, ha avuto un attacco influenzale e si è un po’ risparmiato. Gli ho detto che avevamo bisogno delle sue accelerazioni nella ripresa, nel primo tempo siamo andati più a destra.
Gyasi ha fatto un grande lavoro coprendo gli spazi sulla nostra sinistra, poi però nel secondo tempo Nuno ha spinto tanto e siamo riusciti a creare tanto, come l’azione del rigore. Ho una lista lunghissima tra pre-convocazioni e altro, la testa era concentrata solo su questa partita. Era un passaggio fondamentale vincere questa partita e ci siamo riusciti”.
Serie A
Parma, Pecchia: “Abbiamo risposto bene al rosso. Ho fiducia nei ragazzi, Suzuki e Man…”
Fabio Pecchia ha parlato in conferenza stampa al termine del match pareggiato dal Parma contro il Bologna. Complimenti alla squadra per il punto.
Parma, le parole di Pecchia
Il fallo di Coulibaly cambia una partita che aveva visto il Parma che verticalizzava bene, poi nel secondo tempo avete dimostrato di sapere anche soffrire.
“Abbiamo fatto una grande partita. Nel primo tempo abbiamo creato molto, e rischiato qualcosa sulle palle inattive. Dal 52′ è nata ivnece un’altra partita che la squadra ha interpretato bene, difendendosi con ordine. Sono molto contento perché in una cornice molto bella i miei hanno provato a essere protagonisti“.
Nel secondo tempo è cambiata la vostra partita ma avete cercato di non perdere la vostra identità
“Noi in ogni partita dobbiamo mettere sempre qualcosa in più, perché il nostro cammino è il linea con quello che deve essere il campionato del Parma. In ogni partita però la squadra ha sempre mantenuto la sua identità: oggi ci portiamo dietro, oltre al nostro modo di essere, un’intensità mentale che la squadra ha tirato fuori in un momento complicato”.
Come ha visto dal campo il fallo da espulsione? A Coulibaly avete dato carta bianca?
“Coulibaly è entrato molto bene facendo una grande prestazione. Sul rosso posso dire che le valutazioni devono farle altri. Voglio però sottolineare anche le prestazioni dei subentranti che hanno fatto molto bene”.
Quanto vi da una prestazione chiusa senza subire gol?
“I numeri sono importanti, però basta guardare la linea della Serie A. Noi abbiamo perso delle partite perché ci sono fuggite di mano, ma credo che ciò che sposta è la mentalità messa in campo perché questo campionato ci insegna che appena ci si distrae si subisce gol”.
Oggi il Bologna ha puntato sulle palle inattive, ma avete risposto bene
“Si, la squadra si è difesa molto bene nonostante all’inizio le abbiamo subite maggiormente”.
Avete iniziato con Mann a sinistra e Cancellieri a destra. Quest’ultimo ha fatto bene
“Si, Matteo ha fatto bene e sono contento perché dimostra di poter ricoprire ben quattro ruoli”.
L’espulsione di Coulibaly è la quarta stagionale che però forse ha fatto crescere la resistenza della squadra e del carattere. Cosa ha detto all’intervallo?
“Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che dovevamo continuare a perseguire la via del gol cercando di giocare verticalmente. Dopo pochi minuti è cambiata la partita, ma abbiamo risposto bene“.
Balogh è forse il giocatore cresciuto maggiormente. Come lo vede?
“Considerata la mia squadra di giovanissimi, con tutti devo avere lo stesso approccio. Ho fiducia nei ragazzi e gliela trasmetto“.
Un giudizio su Suzuki?
“Suzuki è arrivato da poco con noi, gli chiediamo tanto anche nello sviluppo con la palla ma sono contento del suo inserimento all’interno del gruppo”.
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Il cross per Zaccagni è partito a tempo scaduto. Fiero dei ragazzi, perdere così brucia”
Roberto D’Aversa ha parlato in conferenza stampa al termine del match perso dall’Empoli contro la Lazio per 2-1. Recriminazioni e rimpianti per l’azzurro.
Empoli, le parole di D’Aversa
Esce soddisfatto da questa partita del suo Empoli?
“Sicuramente si, i ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione. Nonostante il rigore sbagliato della Lazio il rammarico è per il primo tempo, andare negli spogliatoi sullo 0-1 sarebbe stato diverso. Subendo quel gol invece si è rianimata la Lazio e il pubblico ha fatto la differenza”.
Come gestirà la sconfitta? Cosa porta via di positivo?
“È positiva la personalità con cui scende in campo la squadra a prescindere dal valore dell’avversario, è chiaro che perdere brucia. Devo fare i complimenti, oltre a saper gestire un risultato positivo bisogna saper gestire il risultato negativo. Sul secondo gol sono stati maturi“.
Il gol del pareggio all’ultimo secondo del primo tempo ha fatto la differenza?
“Il rammarico è che il cross parte a tempo scaduto. Ha dato due minuti di recupero, con Gyasi che va a battere il fallo laterale correndo e viene aggiunto un minuto. Il cross parte a tempo scaduto, la Lazio poi ha vinto con un colpo del campione perché Pedro poteva segnare solo in quel modo”.
La scelta di Solbakken dall’inizio serviva per sfruttare le ripartenze?
“Volevo un giocatore di gamba con Solbakken prima ed Ekong poi, fino a dieci minuti dalla fine stavamo portando a casa il risultato, poi c’è stata la giocata del campione dove potevamo far meglio a inizio azione”.
Ci può spiegare le provocazioni di cui sta parlando?
“È giusto che i giocatori facciano tutto per vincere, non credo che ci sia stato un errore di Castellanos o di Vasquez, credo che nella gestione si poteva far meglio. Non dobbiamo pensare che si sia perso per le provocazioni, si conoscono le caratteristiche di alcuni giocatori e di alcuni stadi. Siamo maturati perché ci può essere oltre al danno della sconfitta anche la beffa, bisogna accettare la sconfitta.
È chiaro che da un campione come Pedro non mi aspetto che venga ad esultare sotto la nostra panchina, in certi frangenti magari non si ragiona su quello che si sta facendo. Ha fatto un gol che ha portato i tre punti, per il campione che è non mi aspettavo quella esultanza”.
Cosa ha detto a Goglichidze che dopo la sosta affronterà Kvara e il campionato?
“Gli ho detto di menarlo durante la settimana in nazionale così non lo affrontiamo dopo la sosta (ride, ndr). Questa sconfitta non cambia nulla, volevamo arrivare alla sosta da imbattuti ma ci penseremo dopo la sosta”.
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