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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”

Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Robert Prevost è il Nuovo Papa: si chiama Leone XIV

La Chiesa ha un nuovo papa ed è Robert Prevost, cardinale di origine statunitense. Fumata bianca arrivata nel tardo pomeriggio al quarto scrutinio.
Eletto il nuovo Papa: Robert Prevost sarà Leone XIV
È stato eletto Papa Leone XIV, il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica. Conosciuto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e nelle questioni sociali, il nuovo Papa si prepara a guidare il mondo cattolico in una fase di rinnovamento e ascolto.
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Milan, sbagliare è umano…perseverare è diabolico: l’editoriale di Mauro Vigna

Milan, un famoso detto recita che sbagliare è umano e perseverare è diabolico. E il club rossonero rischia seriamente di perseverare. Qui di seguito l’analisi dei fatti.
Il Milan dovrà cercare di non cadere negli errori del recente passato. Per farlo dovrà semplicemente cambiare tutto quello che ha fatto la passata estate, scegliere un direttore sportivo capace, non uno yesman, e optare per un allenatore italiano con la giusta esperienza e il giusto carisma.
Perché perseverare sarebbe diabolico? Vien da sé, rinnovando Sergio Conceicao e prendendo un DS non di prima fascia, o addirittura non prendendolo, si ricadrebbe in un loop pericolosissimo e soprattutto, nota ancor più grave, dagli errori non si sarebbe minimamente fatto tesoro.
Sbagliare può capitare, ma peccare di ignoranza e presunzione sarebbe veramente troppo, dopo una stagione con 20 punti (e magari anche oltre) di distacco dalla prima in classifica e in un campionato dove non tutti hanno corso a velocità folli. Imperdonabile.
Milan, quanti tecnici liberi!

LA DELUSIONE DI ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Voglio ricordare che un anno fa, quando le sorti di mister Pioli erano decise, a piede libero c’erano allenatori come Conte, Allegri e Sarri. Ed è arrivato Fonseca dopo che si era anche parlato con Lopetegui.
Errore madornale pagato molto caro durante questa stagione, con Conceicao che non ha saputo invertire la rotta facendo addirittura una media punti peggiore del predecessore.
E poco importa la Supercoppa e poco dovrà importare l’eventuale vittoria della Coppa Italia. La stagione sarà comunque fallimentare perché il Milan deve sempre competere per i primi posti, e non è solo una questione economica.
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Atalanta, vincere contro la Roma per chiudere il discorso Champions League

L’Atalanta è molto vicina al raggiungimento della qualificazione in Champions League, ma per farlo però, deve vincere contro una Roma imbattuta da Dicembre.
La squadra di Gasperini dopo un periodo di appannamento generale, sembra aver ritrovato la retta via: 3 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime 4 partite e la qualificazione alla prossima Champions League che sembra essere ad un passo. Un traguardo che sarebbe storico per la Dea, come più volte sottolineato dallo stesso allenatore, ma che rischia di passare un pò in secondo piano a causa di uno status da big che ormai ha acquisito la società bergamasca.
Atalanta, contro la Roma per blindare il 3° posto

LE INDICAZIONI DI CLAUDIO RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mancano un paio di tasselli alla squadra nerazzurra per poter portare a casa questo traguardo e uno di questi si chiama Roma ed è guidato da Claudio Ranieri. Al Gewiss stadium arriva la squadra più in forma degli ultimi mesi di questa Serie A, una formazione che l’ultima volta che è caduta in campionato era il 15 dicembre scorso contro il Como.
Non sarà per nulla semplice dunque per l’Atalanta riuscire ad arrivare ai 3 punti ed è fondamentale evitare in qualsiasi modo di uscire dal campo con una sconfitta, che potrebbe mettere pressione sulla Dea e addirittura mettere a rischio il discorso qualificazione.
Una sfida ricca di duelli

Jude Bellingham e Hien in azione ( Foto KEYPRESS )
La partita contro i giallorossi sarà un match che verrà deciso dai tanti duelli 1 contro 1 sparsi per il campo: le due formazioni infatti, sono schierate quasi a specchio, con la variazione nella Roma che può mutare da un attacco a 2, a una punta unica supportata da 2 trequartisti.
Gli scontri più affascinanti saranno ovviamente quelli tra attaccanti e difensori come Hien-Dovbyk o Mancini-Retegui, ma occhio anche ai duelli in mezzo al campo vista la tanta fisicità con giocatori come De Roon, Ederson, Konè o Cristante. Anche sui binari esterni ci sarà da divertirsi con Ranieri che metterà in campo due giocatori molto qualitativi, mentre Gasperini punterà più sulla corsa e sulla struttura fisica.
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