Serie A
Roma, Huijsen saluta e ringrazia: “È stato un privilegio”
Dean Huijsen ha ringraziato la Roma per i 6 mesi di permanenza in giallorosso. Il difensore tornerà alla Juventus e il suo futuro è tutto da scrivere.
Huijsen, parole al miele per la Roma
Attraverso il suo profilo Instagram il difensore spagnolo di origini olandesi ha dato l’addio ai giallorossi, esprimendo tutta la sua gratitudine verso chi l’ha accolto e fatto crescere in questi 6 mesi nella capitale.
In maglia Roma il classe 2005 ha collezionato 14 presenze segnando anche 2 gol, contro Cagliari e Frosinone nelle vittorie per 4-0 e 0-3. Il suo futuro non è ancora certo ma sicuramente farà ritorno alla Juventus per poi valutare assieme a Thiago Motta e al padre procuratore eventuali scenari.
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Il contratto dello spagnolo coi bianconeri scade nel 2028 e la dirigenza bianconera potrebbe ricavarci una consistente plusvalenza. Tutto dipenderà dalla volontà del giocatore e della società. Il Borussia Dortmund ha manifestato più di un semplice interesse.
Serie A
Roma, allenamento full immersion con De Rossi
La Roma non resta mai ferma, soprattutto in fase di allenamento con Daniele De Rossi. L’allenatore giallorosso procede con rigore e velocità sin dal primo giorno.
Daniele De Rossi ha studiato un piano di allenamento specifico e strutturato per i giallorossi: niente preparazione soft, DDR punta al lavoro sodo e maniacale. I due punti cruciali su cui lavorare in vista della prossima stagione sono: piano tattico e piano atletico. I giocatori devono essere pronti a svegliarsi ogni giorno con la giusta carica e concentrazione perché il motto di quest’anno è e sarà: lavoro, lavoro, lavoro.
La preparazione atletica e tattica di Daniele De Rossi
Per il team, l’allenamento inizia subito con corsa e riscaldamento sui prati. In questo modo è possibile monitorare la parte atletica e anche la velocità di ciascuno.
Il secondo step di allenamento continua coi test fisici in palestra, un ottimo modo per capire anche a che punto si è con la respirazione e la flessibilità fisica.
In aggiunta è importante sottolineare il momento delle visite mediche che, come si è appurato tramite la società, non sono più svolte a Villa Stuart ma alla Mater Dei. Per De Rossi è molto importante che tutti i giocatori vengano seguiti al meglio: l’obiettivo è portare in campo una squadra coesa e fiera ma anche mentalmente e fisicamente stabile ed energica.
Per questa ragione, i calciatori sono anche seguiti dal nutrizionista, è importante capire i valori di massa grassa, muscolare di ognuno e anche il valore proteico.
Il ritiro procede e per DDR questo non è solo un modo per allenarsi ma anche per fare gruppo, per legare e capire che si può contare sull’altro sempre.
Le idee tattiche di De Rossi sono molto ben delineate e sicuramente attraverso il contatto vis a vis quotidiano coi suoi ragazzi, riuscirà a seguire tutte le fasi di allenamento e a creare lo spirito mentale ma soprattutto fisico ideali per una stagione 2024/2025 all’altezza dei valori e della storia giallorossi.
Serie A
Lecce, Gaspar: “Sono qui per la storia del club e su Pongracic…”
Le parole del nuovo calciatore del Lecce Kialonda Gaspar, rilasciate nella conferenza stampa di presentazione con il club salentino.
Nella giornata odierna, il ds del Lecce, Stefano Trinchera, ha presentato il nuovo acquisto dei giallorossi Kialonda Gaspar. Il difensore centrale, classe 1997 angolano, è arrivato dai portoghesi dall’Estrella Amadora per circa 2 milioni. In questa stagione ha collezionato 30 presenze con il club portoghese.
Lecce, le parole di Gaspar
Di seguito le parole del nuovo calciatore del Lecce Kialonda Gaspar, rilasciate nella conferenza stampa di presentazione con il club salentino. Il neo acquisto è stato presentato dal ds Stefano Trinchera.
Di seguito le sue parole:
Trinchera presenta Gaspar.
“È un punto fermo della nazionale angolana, uno dei migliori del campionato portoghese. Si è messo in evidenza anche nella Coppa d’Africa. Crediamo possa darci una grande mano. Ha sottoscritto un triennale con opzione per altri due anni. Era attenzionato da altri club, siamo davvero felici che abbia scelto Lecce”.
Gaspar si presenta. Perché hai scelto Lecce?
“Ho avuto molto tempo per decidere. Ho scelto Lecce per la sua storia. Ho guardato molte partite del calcio italiano. La Serie A è tra i migliori campionati del mondo”.
Hai parlato con Luvumbo e Nzola?
“Ne ho parlato con Luvumbo, è un amico stretto che mi ha dato buoni consigli. Resteremo in contatto, mi ha detto che il calcio italiano è difficile. Ho parlato un po’ anche con Nzola“.
Preferisci giocare a 3 o a 4?
“Mi adatto alle esigenze del mister, ai tipi di partita, agli avversari. Con il club ho giocato spesso a 3 o a 5, con la nazionale angolana a 4. Mi adatto a ciò che mi viene chiesto”.
Ti senti pronto per sostituire Pongracic?
“In questo momento mi devo preparare per raggiungere il top della forma. Non penso ad altro. Devo lavorare, non importa chi avrò al mio fianco. I compagni lotteranno insieme a me”.
Cosa ti ha colpito di questi primi giorni in Italia?
“Nel poco tempo che ho avuto a disposizione ho percepito molto calore da parte del popolo leccese. Devo imparare bene l’italiano per poter approcciarmi meglio. Ho parlato molto con i compagni francesi perché a scuola studiavo questa lingua”.
Ti ispiri a qualche giocatore?
“Già da piccolo apprezzavo molto Sergio Ramos e Thiago Silva. Li ammiro molto per qualità e voglia di lavorare nonostante l’età”.
Serie A
Zlatan Ibrahimovic alza il muro in Casa Milan
Nuovo campionato, nuovi metodi di allenamento. Tra voci di mercato veritiere e non il Milan continua a lavorare in vista della stagione ormai alle porte.
Con l’arrivo di Paulo Fonseca in panchina al posto di Stefano Pioli, alcuni metodi di allenamento saranno diversi rispetto al passato. Cominciando da una serie di doppie sedute in questa fase inziale di preparazione atletica. Fondamentale anche migliorare con esercizi specifici la difesa, reparto che nell’ultima annata è stato il tallone d’Achille del Milan.
Ibrahimovic barrica l’allenamento
A Milanello, Fonseca progetta il futuro della squadra, a lavoro non solo i giocatori ma anche tecnici e operai che hanno dovuto innalzare, sotto consiglio di Ibrahimovic un vero e proprio muro costituito da impalcature. Ciò permetterà di nascondere gli allenamenti dei rossoneri da occhi indiscreti e non autorizzati.
Il Muro, vecchia conoscenza
L’ultima volta che una squadra di Milano aveva pensato ad una mossa del genere fu l’Inter, nella stagione 2008-09 sotto la guida di Josè Mourinho, che fece esattamente la stessa cosa. Pensate bene che, Zlatan, ai tempi, vestiva proprio la maglia nerazzurra.
JOSE MOURINHO PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI, Keypress)
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