Premier League
Leicester, Kieran Maguire lancia l’allarme: “Rischia 15 punti di penalizzazione”
L’esperto di finanza sportivo, Kieran Maguire, ha concesso un’intervista a Football Insider in cui ha parlato anche del Leicester.
Cosa rischia il Leicester? L’analisi di Kieran Maguire
Che la situazione del Leicester sia critica lo si sapeva già. Che sia probabilmente la squadra messa peggio, fra quelle indagate dalla Premier League, anche. I tifosi delle foxes si aspettano una stangata, anche se ci sono numerosi indicatori (i proventi derivanti dal passaggio di Enzo Maresca al Chelsea, la nuova sponsorizzazione del Seagrave et similia) che possono alleggerire i 90 milioni di perdite registrate nell’ultima sessione di bilancio.
Nonostante ciò, il noto esperto di finanza sportivo Kieran Maguire ha ammonito il possibile nuovo allenatore della Blue Army sul futuro della squadra. Infatti, Maguire ha paventato uno scenario potenzialmente drammatico per il club inglese. In un’intervista rilasciata a Football Insider, Maguire ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
❝Il Leicester non ha commesso alcuna infrazione nella stagione appena conclusasi, perché è stato bravo a sfruttare il regolamento a suo vantaggio. Hanno argomentato che, non essendo stati un club di Premier League per tre anni consecutivi, non erano obbligati a rendere pubblico il proprio bilancio. E’ nel loro diritto farlo, ma hanno nascosto il problema anziché risolverlo. Ora dovranno affrontare il processo, parimenti a quanto faranno numerosi altri club di Premier e Championship, e starà alla Premier League cercare di risolvere la situazione il più prima possibile. Mi aspetto una risposta entro l’estate.❞
Le possibili sanzioni: c’è il rischio di una “pena record“
La previsione di Maguire è la più ottimistica fatta sinora, dato che le precedenti stime parlavano addirittura di un verdetto che non sarebbe arrivato prima dell’anno nuovo. I tempi tecnici potrebbero essere allungati dai vari ricorsi, ma nel concreto quanti punti di penalizzazione rischiano le volpi?
Stando a quanto riportato da The Telegraph, la possibile sanzione dovrebbe essere compresa fra i sei e i quindici punti di penalizzazione. Qualora dovesse verificarsi questo scenario, si tratterebbe della più grande punizione mai inflitta dalla Premier League per la violazione di norme finanziarie.
I 30 punti tolti al Luton Town nella stagione 2008-2009, ovviamente, fanno eccezione, in quanto si trattava di una casistica diversa. Ma perché una punizione così severa? Le perdite del Leicester sono sì importanti, ma non tali da giustificare una penalità che, con ogni probabilità, renderebbe impossibile la permanenza nella massima serie inglese. La motivazione va ricercata nel comportamento tenuto nell’ultimo anno dal club.
Infatti, sebbene (come ribadito anche dallo stesso Maguire) sia legittimo per un club non più appartenente alla Premier League rifiutarsi di farle visionare i propri bilanci, questo comportamento ostruzionistico ha oltremodo indispettito i vertici della FA. Al Nottingham Forest, per esempio, fu attribuita una penalità di “soli” quattro punti”, giustificata dal fatto che “la società aveva contribuito alacremente alle indagini“.
Cosa che le foxes, invece, non hanno fatto e questo potrebbe non giocare a loro favore. C’è sempre la possibilità che la penalità venga ridotta con il tempo o dopo un ricorso, vedi il precedente dell’Everton, ma certamente non sarà facile convincere un allenatore ad accasarsi al Seagrave con una situazione del genere.
Premier League
Dewsbury-Hall saluta il Leicester: UFFICIALE il passaggio al Chelsea
Kiernan Dewsbury-Hall saluta il suo Leicester dopo oltre 17 anni. E’ infatti ufficiale il suo passaggio al Chelsea di Enzo Maresca.
Indice
Dewsbury-Hall come Nesta: dice addio per “salvare” il club
Di giocatori forti il Leicester, nell’ultimo decennio, ne ha persi molti. E’ l’ineluttabile destino di tutte le squadre al di fuori del sacro circolo delle cosiddette “big six“. Quando le alte sfere della plutocrazia inglese bussano alla tua porta, non puoi fare altro che arrenderti e cercare di spillare quanti più milioni possibile a quei falchi.
Tuttavia, di tutti i tesserati della Blue Army (questo è il sesto, se consideriamo anche Enzo Maresca) passati al Chelsea, questo è senza dubbio il trasferimento che fa più male. Dewsbury-Hall non era soltanto il miglior giocatore della squadra, ma era cresciuto calcisticamente nel club e indossava quella maglia da oltre 17 anni.
Era stato designato da tutti come il futuro capitano, ma quel futuro non arriverà mai. Sebbene non avesse necessità di vendere, il Leicester ha preferito non correre rischi e allentare una volta per tutte la morsa di quel PSR che ne stava strangolando le ambizioni. Una perdita dolorosa, ma salvifica per il bilancio del club.
Cifre e dettagli dell’affare fra Leicester e Chelsea
Ovviamente, in questo caso, non c’era nessun rischio fallimento. Soltanto la necessità di rientrare nei ranghi per evitare una penalizzazione nella prossima stagione, finanziare il mercato estivo e avere più argomenti da portare sul tavolo della commissione indipendente per quanto concerne la causa contro la Premier League.
In questo scenario, le foxes si sono accontentate di una cifra più bassa rispetto a quelle che erano le loro iniziali pretese. L’affare è andato in porto sulla base di poco più di 30 milioni di sterline, ovvero circa 40 milioni di euro. In un’operazione separata, il giovanissimo Michael Golding prenderà la via per il Seagrave.
Si tratta di uno dei migliori prospetti dell’Academy dei Blues, che le volpi riceveranno come contropartita per la cessione del centrocampista inglese. Il giocatore verrà valutato a bilancio dai due club attorno ai 5 milioni di sterline, dato che anche il Chelsea è alle prese (si fa per dire) con l’austerità imposta dal PSR.
Il saluto di Dewsbury-Hall al Leicester
Fosse stato per lui, non se ne sarebbe mai andato. Non si può dire che l’abbiano costretto, anzi, ma la prospettiva di andare in un club ambizioso come il Chelsea e di ritrovare il proprio mentore erano l’unica prospettiva capace di indurre Kiernan a fare le valigie e a lasciare la propria casa.
Un addio sofferto: non potrebbe essere altrimenti. Dewsbury-Hall ha voluto affidare ai propri canali social un emozionante saluto ai propri tifosi. In un video condiviso sul suo profilo Instagram, il prodotto dell’Academy delle foxes ha ripercorso i suoi 17 anni nel club. Di seguito, le parole del calciatore britannico.
❝Beh, cosa posso dire? E’ stato un viaggio fantastico. Ho dedicato 17 anni della mia vita a questo club ed è stato un onore. Ho amato ogni minuto trascorso in questo club, che mi ha dato ricordi fantastici e aiutato a creare rapporti umani che non dimenticherò mai.
Quando siamo retrocessi, nella stagione 2022/2023, mi sono sentito personalmente responsabile. Mi ero posto come obiettivo quello di assicurare la promozione in Premier League al primo tentativo, in quanto ero perfettamente consapevolmente di quanto sarebbe stato devastante per il club mancarla.
Sono davvero fiero di ciò che abbiamo raggiunto nella scorsa stagione, creando dei ricordi che rimarranno per sempre nei nostri cuori. E, cosa più importante, l’essere riusciti ad aggiustare ciò che non aveva funzionato nella stagione precedente.
La quantità di messaggi che ho ricevuto negli ultimi giorni mi ha sinceramente toccato. Ci tengo a ringraziare ogni persona che ha speso del tempo per farmi arrivare il suo affetto: vi assicuro che, per me e per la mia famiglia, ha significato molto.
Vorrei anche ringraziare tutti i compagni con cui ho giocato, gli allenatori con cui ho lavorato e infine i tifosi con i quali siamo praticamente cresciuti assieme.
Sono sollevato dal fatto di andarmene lasciando il club in Premier League, dove merita di stare, e auguro al Leicester City tutto il meglio per il proprio futuro.
Rimango uno di voi, ragazzi, ma ora per me è tempo di andare.
Grazie per aver letto. Vostro, Kiernan Dewsbury-Hall.❞
Premier League
Manchester United, ecco chi selezionerà i giocatori
Al Manchester United è tempo di nuovi arrivi: anche nel settore Recruitment. Il prescelto è un ex giocatore con esperienza come direttore tecnico.
Direttore tecnico, ma non solo: il nuovo reclutatore del Manchester United è un profilo giovane ma con una bella esperienza.
Classe 1986, all’età di 37 anni è stato giocatore, video e match analyst, osservatore e direttore tecnico, anche al Chelsea. Poi si è svincolato e non ci ha messo molto per trovare un nuovo club, sempre in Inghilterra.
Manchester United, chi è il nuovo recruiter?
Lui è il tedesco Christopher Vivell, e in Italia lo conosciamo perché ad inizio anno fu fatto il suo nome come possibile successore di Tiago Pinto alla Roma.
Vivell ha fatto la sua gavetta all’Hoffenheim, club al quale ha lavorato prima da analista e poi, via via, è diventato osservatore nella Prima Squadra.
Nel 2015 è approdato al Salisburgo come responsabile dell’area scouting per poi, 5 anni più tardi, diventare direttore tecnico del Lipsia. Dopo un’esperienza di soli 6 mesi in analoga posizione al Chelsea, il tedesco è pronto per una nuova avvenuta con i Red Devils.
Premier League
Manchester United, si pensa ad una rivoluzione
Il Manchester United pensa ad una rivoluzione incredibile
Gli Stadi di proprietà sono un must nel Regno Unito, lo United è una delle poche compagini che ha scelto di non affiancarsi a nessun brand per promuovere il suo impianto di proprietà facendo rimanere l’Old Trafford la casa dei Diavoli Rossi. Stando ai media inglesi ci potrebbe essere a breve una rivoluzione incredibile, la proprietà starebbe pensando di affiancarsi ad una società importante per il naming dello stadio. L’obiettivo sarebbe quello di incrementare i propri ricavi con un valore economico positivo scaturito dallo sponsor. Il Barcellona, ad esempio, ha avuto la necessità di cambiare completamente la visione più romantica del calcio facendo diventare il Camp Nou nello Spotify Camp Nou.
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