Serie A
Atalanta – Fiorentina 2-3: vittoria viola, ma il tempo è scaduto | Le pagelle gigliate

Atalanta – Fiorentina chiude la stagione della Serie A 2023-24: i viola s’impogono con i gol di Belotti e Nico Gonzalez.
La Fiorentina rovina i piani della Dea, che voleva entrare nel podio finale della Serie A, con la vittoria della squadra di Italiano, Gasperini e i suoi si fermano al quarto posto finale.
La squadra di Italiano onora l’impegno e con un doppio Belotti e un gol di Nico Gonzalez portano la squadra a 60 punti, ma la classifica rimane sempre la stessa: ottavo posto. Sicuramente c’è del rammarico nell’ambiente viola per un campionato che poteva essere migliore, con la zona Europa League non troppo distante, ma i punti e gol sono stati troppi quelli lasciati per strada.
Italiano chiude con una bella vittoria il triennio in viola.
Atalanta – Fiorentina, le pagelle viola
MARTINELLI 6,5 – L’unica vera novità per la passerella finale, esordio in Serie A per il 2006 di Bagno a Ripoli. Nel finale un’ottima parata salva la vittoria, prima dimostra una grande tranquillità con i piedi.
KAYODE 6 – Una gara senza sbavatura, ci mette attenzione e fisico per tutta la gara.
Dall’88 FARAONI – Aiuta nel finale. SV
MARTINEZ QUARTA 6 – Una partita ben giocata, con un grande recupero nel primo tempo su Lookman e qualche errore in uscita.
RANIERI 6 – Perde Lookman nel gol dell’1-1, poi gioca con tenacia e qualche cenno, abituale ormai, di nervosismo.
BIRAGHI 6,5 – Serve l’assist del gol di Nico Gonzalez, poi gioca e corre sulla fascia con attenzione.
LOPEZ 6,5 – Una buona prova per l’ex Sassuolo, che fa qualche buona giocata nel primo tempo.
DUNCAN 6 – Il ghanese fa legna in mezzo al campo, sbaglia un gol clamoroso nella ripresa.
Dal 77’ INFANTINO SV – Assaggia il campo dopo tanti mesi.
GONZALEZ 6 – Un grande gol, ma anche una prestazione non troppo convincente, come il suo finale di stagione.
Dall’88 BARAK – SV
BELTRAN 6 – Gli ultimi mesi per il giovane argentino sono andati in scadendo, resta solo il rigore di Bruges. Chissà che il prossimo allenatori sfrutti maggiormente le sue doti d’attacco.
Dal 77’ IKONÉ SV – Senza voto per non dare un ultimo voto negativo per un’avventura viola che sembra al termine.
CASTROVILLI 6,5 – Un primo tempo di ottima fattura, con l’assist a Belotti in risalto. Poi una buona gara tra alti e bassi. Sarà l’ultima in maglia viola?
Dall 66’ KOUAME 6 – Il solito movimento ad infastidire la difesa avversaria.
BELOTTI 7 – Chiude probabilmente la sua avventura in viola con una doppietta… che arriva sicuramente tardi. Un plauso ad un giocatore che comunque ci mette il cuore.
Serie A
Juventus, scelte sconsiderate di Thiago Motta: è già al capolinea?

La Juventus esce dallo Stadium con le ossa rotte dopo la pesantissima sconfitta contro l’Atalanta, e in società continuano le valutazioni sull’operato di Motta.
La Juventus subisce in casa la più sonora sconfitta degli ultimi 50 anni, perdendo 0-4 contro l’Atalanta. Il vero problema, però, non è solo la sconfitta in sé, seppur umiliante, ma soprattutto l’atteggiamento remissivo dei giocatori bianconeri, apparsi sin dal primo minuto incapaci di contrastare la veemenza e le trame della Dea. Anche stavolta, come per tutta la stagione, il capro espiatorio è Thiago Motta, che con le sue scelte ha praticamente apparecchiato la vittoria bergamasca.

THIAGO MOTTA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le scelte discutibili di Thiago Motta
Partendo dall’undici titolare, è difficile capire cosa abbia spinto il tecnico bianconero a optare nuovamente per Yildiz a destra e Nico Gonzalez a sinistra, nonostante entrambi abbiano dimostrato di rendere meglio a piede invertito. Ancor più inspiegabile è l’insistenza su Yildiz come ala, quando il giovane turco ha dato il meglio da trequartista puro.
Il primo tempo è stato un monologo dell’Atalanta, con numeri impietosi che parlano chiaro: 12 tiri a 3 per la Dea e un clamoroso 2.42 di expected goals contro lo 0.10 della Juventus. Un dominio proseguito anche nella ripresa, dove Motta ha deciso di inserire Koopmeiners al posto di Yildiz, togliendo l’unico giocatore capace di dare imprevedibilità all’attacco.
L’ingresso di Koopmeiners non ha sortito alcun effetto, tanto che l’ex Atalanta è sembrato quasi un semplice spettatore in campo. Dopo il secondo gol subito, Motta ha provato a cambiare la squadra, ma solo nei nomi e mai nel sistema di gioco. La scelta di puntare su Kalulu, Mbangula e Alberto Costa ha dato una scossa minima, senza mai realmente cambiare l’inerzia del match, sempre saldamente nelle mani della Dea.
Il terzo gol di Zappacosta ha di fatto chiuso i conti e l’ingresso di Vlahovic al 75° minuto è sembrato più una beffa che una mossa tattica. Il serbo ha contribuito ulteriormente al disastro, regalando palla a Lookman per il 4-0 finale.

Teun Koopmeiners e Thiago Motta ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I problemi di Motta vanno oltre la partita con l’Atalanta
Le scelte sbagliate di Thiago Motta non si limitano certo alla disfatta contro l’Atalanta. Dalle panchine per Thuram, il migliore della Juventus in questo periodo, alla continua fiducia in Koopmeiners, fino all’ostinazione per un modulo che non ha mai portato i risultati sperati. A questo si aggiungono la mancanza di coraggio nelle partite più equilibrate e i continui esperimenti in attacco, che hanno visto Nico Gonzalez e Yildiz provati un po’ ovunque, senza mai trovare continuità.
Il tecnico sembra non essere riuscito a creare una solida spina dorsale per la squadra con ai continui e frenetici cambi di formazione. Una mancanza di stabilità che si riflette sul campo, dove i bianconeri appaiono sempre più spaesati e privi di identità.

RANDAL KOLO MUANI E KENAN YILDIZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, l’illusione del bel gioco e l’inevitabile epilogo
Thiago Motta non era stato scelto per avere risultati immediati, ma per portare il bel gioco tanto invocato da stampa e tifosi. Dopo otto mesi, però, del bel gioco non c’è traccia.
L’uscita dalla Champions League, dalla Supercoppa e dalla Coppa Italia, unita alla fine di ogni speranza di scudetto, dipingono un quadro desolante.
Ora Motta sembra rimasto solo e probabilmente sta già facendo il conto alla rovescia verso la fine del campionato, consapevole che un addio a fine stagione appare quasi inevitabile.
Serie A
Atalanta, Gasperini: “Con Motta un anno fantastico a Genova: sta rilanciando la Juventus”

Al termine di Juventus-Atalanta, l’allenatore della Dea ha voluto elogiare Thiago Motta, ricordando anche l’esperienza vissuata con lui a Genova.
Gian Piero Gasperini, attuale allenatore dell’Atalanta, ha recentemente espresso parole di grande apprezzamento nei confronti di Thiago Motta, con cui ha condiviso un’esperienza significativa a Genova. Gasperini ha sottolineato come Motta, ora alla guida della Juventus, abbia dimostrato una crescita professionale impressionante “bruciando le tappe” e riuscendo a rilanciare il prestigioso club torinese. L’allenatore dell’Atalanta ha ricordato con affetto l’anno trascorso insieme a Genova, definendolo “bellissimo” e pieno di soddisfazioni.
Atalanta, il ritorno da ex di Cuadrado
Oltre a Motta, Gasperini ha voluto mettere in luce anche le qualità di Juan Cuadrado, che ieri ha dato prova di tutte le qualità che i tifosi bianconeri hanno ammirato per tanti anni. Secondo Gasperini, Cuadrado è in grado di offrire un contributo significativo alla squadra bergamasca grazie alle sue caratteristiche uniche, che lo rendono un elemento insostituibile.
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Fonte: [l’account X di Schira](https://x.com/NicoSchira)
#Gasperini: “Con #Motta ho passato un anno bellissimo a Genova. Thiago da allenatore ha bruciato le tappe e ora sta rilanciando la #Juventus. #Cuadrado? Con le sue caratteristiche di velocità e rapidità può far bene…” pic.twitter.com/ZCTQtRlyAU
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 9, 2025
Serie A
Bologna, record di gol segnati da 50 anni

Il Bologna, con la vittoria contro il Verona di oggi, raggiunge la quota di 44 gol: non accadeva per i rossoblù dalla stagione 1965/66.
Il Bologna, con la vittoria di oggi per 2 a 1 contro il Verona, raggiunge quota 44 gol in 28 partite disputate in campionato: non accadeva dalla stagione 1965/66 che i rossoblù realizzassero così tante segnature in campionato.

Bologna’s Stefan Posch portrait during italian soccer Serie A match Bologna FC vs ACF Fiorentina at the Renato Dall’Ara stadium in Bologna, Italy, September 11, 2022 – Credit: Ettore Griffoni
Bologna, con i 2 gol al Verona raggiunta la quota 44 segnature: non accadeva dalla stagione 1965/66
Il Bologna vince contro il Verona per 2 a 1, i felsinei sono al 6° posto in classifica in zona Conference League, con la possibilità dopo 26 anni di staccare il biglietto europeo per 2 stagioni consecutive, ma c’è un altro record: con le 2 reti realizzate contro i veneti, i rossoblù raggiungono 44 segnature in questo torneo, in 28 partite disputate, non accadeva da circa 50 anni, dalla stagione 1965/66.
In quell’anno, il Bologna giunse secondo dietro la grande Inter di Helenio Herrera, i rossoblù fine torneo realizzarono ben 60 reti, con il tedesco Haller e il danese Nielsen che realizzarono 12 gol a testa. Quindi, una statistica che fa ben sperare per il prosieguo della stagione, con l’obiettivo di qualificarsi ad una coppa europea a fine stagione.
Inoltre, un altro dato molto positivo per i rossoblù: la squadra di Vincenzo Italiano come rendimento è al passo con quella di Thiago Motta dello scorso anno, quella che ottenne il pass Champions League dopo circa 50 anni: dopo 28 giornate, infatti, la squadra rossoblù ha solo un punto in meno rispetto a quella dell’anno scorso. Quando, in compenso, i 51 punti conquistati erano però sufficienti per tenere il quarto posto con tre lunghezze di vantaggio sulla Roma quinta: dipende dalle altre, più che dalla corsa degli emiliani.
Per i rossoblù solo – 2 dal quarto posto che vale la Champions League, osservando come finirà Juventus-Atalanta in programma stasera.
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