Europei
Nazionale, Spalletti: “Fiduciosi su Barella. Indossare la maglia azzurra…”
Le parole dell’allenatore degli azzurri alla vigilia dell’impegno della Nazionale italiana contro la Bosnia, ultimo test prima degli Europei in Germania.
Manca una settimana all’esordio della Nazionale italiana agli Europei in Germania. Prima però l’ultimo test contro la Bosnia Erzegovina ad Empoli. In conferenza stampa il CT degli azzurri Luciano Spalletti ha parlato dell’amichevole di domani e delle condizioni dei suoi giocatori.
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La situazione di Barella
“Siamo fiduciosi. Domani ovviamente Nicolò non sarà parte del match, ma contiamo di recuperarlo per l’esordio agli Europei con l’Albania. Lo stesso discorso per Meret.”
Sulla gara di domani contro la Bosnia
“Mi aspetto che facciano meglio. Abbiamo fatto una lunga analisi dopo l’ultima partita e spero che mettano in pratica quello che ci siamo detti già da domani. Scamacca giocherà.”
Sul podio di Euro 2024
“Non saremo mai tranquilli perché indossiamo la maglia dell’Italia, e per questo dobbiamo avere grandi aspirazioni. Dobbiamo dimostrare di volerci assumere questa responsabilità, lavorando in modo serio e puntando al massimo. Quando sono arrivato qui c’era una ferita aperta, anche se abbiamo vinto nel 2021. Sulle mie convocazioni? Non li ho scelti io, sono loro che hanno meritato la convocazione.”
La maglia numero 10 a Pellegrini
“Ha qualità per poterla indossare. E’ fatto di quella pasta lì, sa galleggiare tra le linee ed ha un piede morbido, sa saltare l’uomo nello stretto e calcia sia punizioni che rigori. Anche Barella potrebbe indossare la n.10, nonostante durante le partite faccia tantissima strada, e forse è proprio questo che lo rende ancora più forte.”
Sul ritorno ad Empoli
“Sarà un bellissimo momento. Quando ho iniziato a fare l’allenatore speravo di potermi sedere su una panchina di Serie A, ma non avrei mai immaginato di arrivare dove sono adesso. Tutti abbiamo il futuro davanti a noi. Non va bene essere presuntuosi, ma sopravvalutare gli avversari è anche peggio.”
Su Fagioli
“Domani giocherà insieme a Jorginho. In mezzo al campo ci vuole qualcosa in più se abbiamo intenzione di comandare la partita. Dobbiamo saper gestire la palla, ma se siamo troppo tesi sarà difficile. Con questi 26 giocatori abbiamo un po’ di tutte queste caratteristiche.”
Sulla Bosnia
“Sono bravi a giocare in ripartenza. Rimangono bassi e ti danno la sensazione di avere la partita in mano, ma se sbagli troppi passaggi rischi di ripetere gli stessi errori che abbiamo fatto nella gara contro la Turchia. Dobbiamo migliorare quando siamo nella metà campo avversaria, e anche in attacco.”
In conferenza ha parlato anche il portiere del Tottenham Guglielmo Vicario, anche lui un ex Empoli.
Sul vestire la maglia azzurra
“Sarà una grande responsabilità verso noi stessi e verso gli italiani che ci seguiranno e che amano questo sport. Vogliamo migliorare il nostro gruppo, che è già straordinario, e cercare di toglierci delle soddisfazioni. Dobbiamo essere umili, ma con quella sana sfrontatezza che può aiutarci a creare problemi a chi sulla carta è più forte di noi.”
Sul ritorno ad Empoli
“Sarà molto emozionante, anche per la mia famiglia che vive qui. Vivrò un momento particolare. L’Empoli è stata la squadra che mi ha dato la possibilità di mettermi in mostra in Serie A, e di questo gliene sarò sempre riconoscente.”
Il posto di Donnarumma è in discussione?
“Le scelte le fa il mister, ma io sono pronto in qualsiasi caso. Per la Nazionale sono sempre disponibile, anche se quando si è uno sportivo si ha sempre la voglia di competere.”
Cosa significa giocare all’estero?
“Fa parte di un bagaglio di esperienze che un atleta fa bene a mettere nel proprio percorso. Io credo che ne valga la pena non solo da un punto di vista sportivo, ma anche personale, anche se all’ inizio confrontarsi con un paese diverso con una lingua diversa può creare un po’ di problemi.”
Vi sentite pronti per gli Europei?
“Lo siamo, e giorno dopo giorno possiamo sempre migliorare. Ogni giorno il mister batte su alcuni temi, e noi eseguiamo. Abbiamo l’ambizione della sfida e di non sentirci inferiori a nessuno.”
Europei
Spagna-Germania, la UEFA ammette: “Manca un rigore”
Clamorosa ammissione della UEFA a distanza di mesi dalla partita Spagna-Germania di Euro 2024. Riferimento diretto a un errore arbitrale contro i tedeschi.
L’organo che controlla il calcio europeo ha pubblicato sul proprio sito un comunicato in cui c’è l’ammissione per un errore durante quella partita.
Clamoroso UEFA, l’ammissione: “Era rigore in Spagna-Germania”
Tramite un documento ufficiale, l’organizzazione ha ammesso e riconosciuto un clamoroso errore, che avrebbe potuto cambiare l’esito della competizione:
“L’errore riguarda sia l’arbitraggio in campo, che non ha assegnato il rigore dopo il fallo di mano dello spagnolo, sia il VAR, che non è intervenuto in un’azione che avrebbe dovuto concludersi con un rigore, come ha richiesto la squadra tedesca. Seguendo le ultime linee guida della UEFA, il contatto con la palla che interrompe un tiro in porta dovrebbe essere sanzionato più severamente, e nella maggior parte dei casi dovrebbe portare all’assegnazione di un calcio di rigore, a meno che il braccio del difensore non sia molto vicino al corpo.”
L’arbitro in questione è il chiacchierato Taylor, protagonista delle polemiche anche in occasione di Siviglia-Roma di qualche anno fa. In questo caso c’è anche una citazione più specifica al regolamento sui tocchi con il braccio all’interno dell’area di rigore.
Quel “dovrebbe essere sanzionato più severamente” non farà che far infuriare i tifosi tedeschi, usciti dalla competizione ai quarti di finale a causa di un goal al 119′, da nazione ospitante. Le polemiche non si placano nemmeno a distanza di mesi.
Europei
Euro 2032, l’Italia si prepara per un evento storico: tra sfide e opportunità
L’Italia ospiterà EURO 2032 insieme alla Turchia, ma il paese è in ritardo sulla preparazione degli stadi. Scopri le sfide infrastrutturali e le proposte UEFA.
Nel 2032, l’Italia tornerà ad essere protagonista di un importante evento calcistico: ospitando l’Europeo. Una competizione continentale che la UEFA ha assegnato in co-organizzazione con la Turchia. Il paese può vantare stadi già pronti per accogliere partite di livello internazionale, con l’Ataturk di Istanbul come gioiello principale, mentre l’Italia si trova in una situazione ben più arretrata.
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Stadi Italia EURO 2032: la Situazione attuale e le parole di Uva
Questo ritardo è il risultato di una politica sulle infrastrutture sportive antiquata e complicata, che nel corso degli anni ha ostacolato la realizzazione di nuovi progetti per gli stadi. Michele Uva, dirigente UEFA responsabile della Sostenibilità, ha confermato la situazione critica. Queste dichiarazioni sono state riportate nell’edizione odierna di Tuttosport.
«Per EURO 2032 servono cinque stadi conformi alle normative, con progetti già approvati e finanziati. Attualmente, solo uno è pronto, lo Stadium di Torino. L’Olimpico di Roma necessita di pochi interventi, mentre la situazione di San Siro è più complessa. È passato un anno dall’assegnazione, ma non sono stati fatti grandi progressi. Non bastano solo cinque stadi, perché concentrarsi esclusivamente su questi rischia di ampliare ulteriormente il divario strutturale. Sarebbe necessario investire anche in impianti di medie e piccole dimensioni, con una politica più lungimirante. In Turchia, negli ultimi anni, sono stati costruiti 13 nuovi stadi, non solo quelli destinati all’Europeo».
Il Futuro di San Siro e il Confronto con Altri Iconici Stadi
Parlando specificamente di San Siro, Uva ha aggiunto: «Gli inglesi hanno demolito Wembley, i brasiliani il Maracanà, nonostante fossero considerati templi del calcio. Ci si affeziona a questi stadi, ma non possiamo pensare che siano eterni. San Siro è splendido, è un monumento, ma le due squadre milanesi, considerando il loro ruolo e la loro storia, dovrebbero avere ciascuna uno stadio moderno e capace di generare risorse, cosa che l’attuale struttura di San Siro non consente».
La Sfida delle Seconde Squadre e il Ruolo della UEFA
Riferendosi all’introduzione delle seconde squadre in Italia, Uva ha osservato: «Quando in Italia sono state introdotte le seconde squadre, ci sono state molte resistenze per il timore che scomparissero alcune realtà locali. Ora, però, è evidente quanto siano funzionali, come già accade in Germania, Spagna, Francia, e in modo diverso anche in Inghilterra. Purtroppo, la UEFA può fare poco, poiché la decisione finale spetta alla FIFA, e su certe questioni c’è poco margine d’azione. Negli ultimi otto anni, comunque, abbiamo reso i calendari più razionali e la UEFA sta promuovendo la sensibilizzazione su questo tema, anche se l’ultima parola rimane alla FIFA».
Europei
Euro 2024, Grealish: “Esclusione? Mi ha spezzato il cuore”
Jack Grealish è tornato a parlare di Euro 2024 e di come abbia appreso la notizia della sua esclusione dalle convocazioni di Southgate. Le parole dell’inglese.
L’ala del Manchester City è stata una dei grandi esclusi dell’ultima competizione europea per nazionali. Il giocatore è tornato a parlarne in un’intervista alla BBC.
Euro 2024, le parole di Grealish
“È stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare in termini di carriera” ha detto l’ex Aston Villa mentre rispondeva alla domanda su come avesse preso l’esclusione dalla rosa dell’Inghilterra.
Ha anche aggiunto: “Quando sei in vacanza, ogni volta che accendi il telefono o la TV lo vedi, quindi è stato difficile non vederlo. Mi si è spezzato il cuore“. A dimostrazione del come Grealish si aspettasse una convocazione da parte del C.T. per la spedizione in Germania, terminata con la sconfitta di Berlino contro la Spagna.
La stagione dell’inglese era stata caratterizzata da 36 presenze, 3 goal e 3 assist tra tutte le competizioni. Di certo non il miglior rendimento da quando veste la maglia dei Citizens. Ne è la prova il confronto con la stagione precedente, nella quale ha accumulato ben 50 presenze.
In nazionale invece, conta ben 36 gettoni, dall’esordio a Euro 2020 fino a oggi. Dunque la scelta di Southgate si è basata quasi esclusivamente sul rendimento stagionale, e non sull’esperienza in nazionale.
Infine, ha fatto capire di volersi rimboccare le maniche per conquistare una convocazione in futuro: “Per me stesso, ora, devo cercare di usare questo fatto come motivazione per la stagione in corso“.
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