Notizie
Milan, Ibrahimovic tranquillizza tutti: i tre top player resteranno
Pubblicato
11 mesi fail
By
Mauro Vigna
Milan, uno Zlatan Ibrahimovic intenso e sincero quello che si è presentato in conferenza stampa questa mattina. Diversi i temi toccati, tra i quali quelli dell’allenatore e del futuro di alcuni giocatori.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
E’ finalmente tornato a parlare Zlatan Ibrahimovic. Tra silenzi e post criptici sui social, lo svedese ha affrontato una moltitutidine di temi, tra i quali la permanenza di tre giocatori importantissimi per l’economia della squadra.
Ci riferiamo a Theo Hernandez, Maignan e Leao. Su quest’ultimo i dubbi erano pochi, maggiori invece quelli inerenti i primi due i quali sembravano già con mezzo piede fuori Milanello. E le notizie in nostro possesso, in parte confermano quanto abbiamo scritto diverso tempo fa.
Queste le parole di Ibrahimovic:” Maignan, Theo Hernandez e Leao restano. Sono tra i più forti nel loro ruolo. Hanno un contratto, sono felici. Restano perchè non abbiamo bisogno di vedere. Possiamo invece portare giocatori forti e migliorare. Metti base e poi metti la strategia. Vogliamo un attaccante, il mercato è tutti i giorni. Ci fanno report tutti i giorni, con chiamate tutti i giorni. Ci sono situazioni in cui persone chiamano i giornalisti per spingere”.
Notizie
Real Madrid-Ancelotti: è l’ora dell’addio. Ecco quando
Pubblicato
37 minuti fail
06/05/2025
Real Madrid, sta per arrivare la separazione consensuale tra Carlo Ancelotti e i blancos. Intanto il Brasile lo aspetta per la panchina della Seleção.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
Ora c’è anche una data. Carlo Ancelotti e il Real Madrid si preparano a separarsi, e a quanto pare lo faranno con stile, nel segno del rispetto e della gratitudine reciproca. L’annuncio ufficiale dell’addio è atteso subito dopo il Clásico contro il Barcellona, in programma domenica 11 maggio alle 16:15. Una decisione che, secondo quanto riportato da The Athletic, è già stata presa in via definitiva e condivisa da entrambe le parti, indipendentemente dall’esito del big match.
La separazione avverrà in un clima di piena armonia, come confermato dal colloquio recente tra Ancelotti e il presidente Florentino Pérez. Nessun strappo, nessuna tensione, solo il naturale epilogo di un ciclo vincente. Ancelotti, alla sua seconda esperienza sulla panchina dei blancos, ha lasciato un segno indelebile nella storia del club, conquistando svariate Champions League, rilanciando giovani talenti e consolidando l’identità della squadra.
Real Madrid, il prossimo futuro di Ancelotti
Il prossimo capitolo della sua carriera è già scritto: la panchina del Brasile. Il tecnico di Reggiolo volerà a Rio de Janeiro subito dopo la fine della stagione per guidare la Seleção nei prossimi impegni di giugno contro Paraguay ed Ecuador. La federazione brasiliana ha infatti intenzione di ufficializzare le convocazioni entro il 18 maggio, e desidera che sia lo stesso Ancelotti a compilarle. Questo rappresenta uno dei motivi principali per cui la chiusura del rapporto con il Real Madrid è stata anticipata.
La scelta di Ancelotti comporta anche una rinuncia importante: non sarà lui a guidare il Real Madrid nel prossimo Mondiale per Club, un appuntamento che avrebbe potuto rappresentare la ciliegina sulla torta della sua avventura spagnola. Il club sta quindi valutando un traghettatore temporaneo per affrontare la competizione: in pole c’è Santiago Solari, già allenatore ad interim dei blancos nel 2018 e oggi uomo di fiducia della dirigenza.
Il futuro della panchina del Real Madrid, però, sembra già delineato. L’obiettivo principale per la prossima stagione è Xabi Alonso.

È ufficiale: il Club León non prenderà parte al prossimo Mondiale per Club 2025. Il TAS di Losanna ha respinto il ricorso presentato dal club messicano.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
Club León escluso
L’esclusione del Club León dal Mondiale per Club è quindi effettiva. Questo conferma quanto detto dalla Federazione Internazionale per violazione delle norme sulla multiproprietà. Una sentenza che mette fine a mesi di attesa e incertezza. E in aggiunta apre le porte a uno scontro diretto tra due club nordamericani per conquistare l’ultimo slot disponibile.
Il caso nasce a marzo, quando la Commissione di Appello della FIFA aveva escluso sia il León che il Pachuca dalla competizione. Entrambi i club appartengono al Gruppo Pachuca. Il regolamento vieta la presenza di più squadre della stessa proprietà in un torneo FIFA. Un principio chiaro, quello dell’articolo 10.1, che tutela l’integrità della competizione.
Per il Mondiale per Club: sarà sfida tra LAFC e Club América
Nonostante i ricorsi discussi lo scorso 5 maggio davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport, il verdetto è stato netto. Il collegio arbitrale – composto da Roberto Moreno, Massimo Coccia e Daniel Cravo Souza – ha confermato quanto già deciso dalla FIFA. Il Club León resta fuori. Il Pachuca, invece, potrà prendere parte al torneo in quanto miglior classificato tra i due.
E ora? La FIFA è pronta a rimpiazzare il León con una nuova squadra. Non ci sarà una semplice nomina, ma un vero e proprio spareggio. Il Los Angeles FC, finalista della Concacaf Champions League 2023, e il Club América, miglior squadra del ranking FIFA per club della regione. I due club si sfideranno in un playoff che deciderà chi parteciperà al nuovo format del torneo.
Il Mondiale per Club 2025, in programma negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio, vedrà coinvolte 32 squadre da tutto il mondo. L’Italia sarà rappresentata da Inter e Juventus. Ma intanto, in attesa dell’annuncio ufficiale, occhi puntati su questo inedito duello nordamericano. Solo una andrà negli USA.
Notizie
Roma, Dybala: “L’infortunio ai Mondiali fu davvero tosto. Pinto voleva darmi la 10 della Roma. Arabia? Dico questo…”
Pubblicato
2 ore fail
06/05/2025
Paulo Dybala è stato intervistato in esclusiva Sport Illustrated dove ha discusso del suo infortunio e di alcuni retroscena circa il suo approdo alla Roma.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
A seguire l’intervista completa di Dybala
Roma, le parole di Dybala
Sulla finale dei Mondiali:
“Sapevo che Scaloni mi aveva mandato in campo solo per calciare il rigore. La pressione era immensa, perché o sei un eroe o un cattivo e se sbagli, tutti ti ricorderanno per aver giocato due minuti e aver sbagliato il rigore”.
Sull’infortunio:
“Ero alle prese con un infortunio e mi mancavano cinque partite. Non volevo sprecare un solo giorno senza poter recuperare. Così, quando ho saputo l’entità del mio infortunio, ho parlato con le persone che lavoravano con me. Abbiamo formato un gruppo e ci siamo detti che dovevamo trovare un modo per recuperare il più velocemente possibile. Intendo quali macchinari andavano utilizzati usare, che dieta seguire? Abbiamo lavorato su tutto. Dormivo con un macchinario per essere pronto e ne avevo quattro a casa. Li usavo quotidianamente. Ci stavamo allenando negli Emirati Arabi Uniti e ricordo che l’allenatore fece un discorso dicendo che avrebbe personalmente informato tre giocatori che non sarebbero stati inclusi nella lista finale perché avrebbe dovuto prendere solo 26 giocatori. Quando quel discorso finì, sapevo che avrei potuto essere uno di quei tre. Ero nervoso, pensavo di non essere all’altezza. Poi, l’ho visto camminare verso di me e ho pensato: “Sono fuori”. Ma lui è venuto da me e mi ha detto: “Allenati con calma, tu resti”. Credo di aver perso due o tre chili in quel momento. È stata una gioia personale immensa perché ho sentito che tutti gli sforzi e i sacrifici fatti per un mese – essendo stato meticoloso in ogni piccolo dettaglio – erano stati ricompensati. Sapevo quanto fosse alta la posta in gioco ed eravamo tutti convinti al 100% di poter vincere la Coppa del Mondo”.

L’URLO DI DOLORE DI PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sulla partita contro il Messico ai Mondiali.
“Vincere contro il Messico è stato uno dei momenti più importanti che ci ha dato una spinta di fiducia. Quando Leo ha segnato, e poi Enzo ha chiuso la partita, sapevamo che ci saremmo qualificati perché eravamo sicuri di vincere contro la Polonia. Il calcio è pazzesco, perché anche ai Mondiali in Russia ho fatto la mia prima apparizione contro la Croazia. Quella partita fu diversa perché eravamo sotto 2-0, mentre questa volta eravamo in vantaggio e mi sono divertito un sacco. Quando sei lì e vedi che non c’è stata nessuna partita, pensi solo: questa è nostra”.
Sulla chiamata di José Mourinho:
“In quel momento mi sentivo davvero strano: l’incertezza di non sapere dove avrei giocato, cosa sarebbe successo o se avrei dovuto lasciare l’Italia, che è praticamente diventata casa mia. Sono qui da 12 o 13 anni ormai e, onestamente, probabilmente conosco l’Italia meglio dell’Argentina a questo punto. Ricordo che all’epoca volevo aspettare un po’, prendermi una pausa. Ero a Torino, a casa. Un giorno, uno dei miei procuratori venne da me e mi disse che Mourinho voleva parlarmi. Certo, Mourinho è speciale: è un allenatore che ha vinto tutto, una persona unica. Non potevo ignorare la sua chiamata. Ma sapevo che mi avrebbe convinto, ed è per questo che ho voluto aspettare. La prima volta abbiamo solo avuto una bella chiacchierata, è stata una lunga conversazione, ma non ha fatto pressione per ottenere una risposta immediata. Ma il giorno dopo voleva richiamarmi, così gli ho detto di darmi qualche ora per parlare con la mia famiglia e mia moglie. Ho parlato con loro e con la mia squadra e, una volta presa la decisione di unirmi alla Roma, gli ho mandato un messaggio dicendogli: ‘A presto’. E con quello abbiamo concluso l’affare”.
Poi il retroscena su Tiago Pinto:
“Poi ci siamo incontrati con Tiago Pinto nell’ufficio che avevamo a Torino. Si è presentato con la maglia numero dieci. Totti è stato il numero dieci della Roma ed è stato amatissimo dalla gente. Per quello che rappresenta per questa città. ovviamente ho pensato non fosse il momento adatto per fare una cosa del genere. Nessuno l’ha indossata dopo di lui. Ero appena arrivato e nonostante venissi da un club come la Juventus dove indossavo quel numero, risposi a Pinto: ‘Tiago grazie, è un onore per me, ma per rispetto preferisco indossare il numero 21′”.
Sulla presentazione al Colosseo Quadrato:
“Prima di uscire potevo vedere la situazione da dentro ed è stata una delle poche volte nella mia vita in cui le gambe mi tremavano un po’. Vivere quello, ok, giochiamo a calcio davanti a 50.000 o 60.000 persone, ed è normale. Ma loro vengono per vedere uno spettacolo, per vedere la partita, siamo 22 in campo, con gli allenatori, tutto lo spettacolo. Ma in quel momento, la folla era lì solo per me. Non mi aspettavo un’accoglienza del genere, non avevo mai visto una cosa del genere. I tifosi mi hanno davvero sorpreso. È stato qualcosa di bellissimo, un momento unico nella mia vita e nella mia carriera. E in quel momento, ho capito che avrei dovuto lavorare il doppio per restituire tutto l’amore che mi avevano dimostrato quel giorno”.
Ultime Notizie


Udinese, il Porto ha deciso: 13 milioni per un riscatto
Visualizzazioni: 21 Udinese: la squadra friulana, durante lo scorso mercato estivo, aveva ceduto un calciatore in prestito al Porto, società...


Il Flamengo si unisce alla corsa per Joao Felix
Visualizzazioni: 91 Il Flamengo si prepara a entrare nella corsa per Joao Felix, attualmente in prestito al Milan, ma non...


Inter-Barcellona, risultato in diretta: LIVE (0-0)
Visualizzazioni: 68 Inter-Barcellona, ci siamo. Sta per partire la sfida di San Siro che vedrà incollati milioni di spettatori davanti...


Torino, serve blindare la porta: occhi su di un ex Liverpool
Visualizzazioni: 70 Torino: la società granata si sta muovendo per programmare la prossima stagione, cercando profili adatti da inserire nella...


Real Madrid-Ancelotti: è l’ora dell’addio. Ecco quando
Visualizzazioni: 48 Real Madrid, sta per arrivare la separazione consensuale tra Carlo Ancelotti e i blancos. Intanto il Brasile lo aspetta...


Dolomiti Bellunesi, quei campionati in Serie C negli anni ’70
Visualizzazioni: 61 La Dolomiti Bellunesi torna in Serie C dopo 20 anni: andiamo a rivivere i campionati che ha disputato...


Fiorentina, Zaniolo squalificato per due turni: ecco perché
Visualizzazioni: 75 Nicolò Zaniolo squalificato per due giornate: epiteti offensivi rivolti all’arbitro durante Roma-Fiorentina costano caro al centrocampista. Squalifica per...


Bayern Monaco, Freund: “Partenza di Kane? Non è un tema”
Visualizzazioni: 51 Il Bayern Monaco rassicura: Harry Kane non lascerà il club in estate, il direttore Freund chiude le porte...
Inter-Barcellona, le formazioni ufficiali del match
Visualizzazioni: 77 Inter-Barcellona, incontro valido per il ritorno delle semifinali di Champions League 2024/25: le scelte ufficiali di Simone Inzaghi...


Manchester United, si lavora al rinnovo di Harry Amass
Visualizzazioni: 76 Il Manchester United pronto a discutere il rinnovo di Harry Amass dopo la stagione attuale, confermando la fiducia...
Le Squadre
le più cliccate
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, Ricci a rischio? Si scalda Nicolussi Caviglia | I dettagli
-
Serie A6 giorni fa
Hellas Verona, quale difesa con l’Inter? Tutti gli scenari
-
Calciomercato14 ore fa
Fiorentina, Gosens già tutto viola? All’Union Berlino i conti non tornano…
-
Notizie6 giorni fa
Fair Play, a Roma si celebra “lo sport a tutto campo”
-
Notizie1 giorno fa
Milan, il Sarri che avanza: come potrebbe essere schierata la squadra
-
Serie A4 giorni fa
Serie A, le designazioni arbitrali della 35° giornata
-
Champions League5 giorni fa
Champions “all’italiana”, la top 10 dei marcatori all time
-
Serie A1 giorno fa
Serie A, classifiche a confronto: il Napoli +26, Inter -15 rispetto allo scorso anno