Serie A
Genoa, le dichiarazioni di Mateo Retegui
Retegui, attaccante del Genoa, ha recentemente rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club, rivelando la vicinanza alla città di Sestri Levante.
Retegui parla del Genoa
Il giocatore ha ricordato che la sua prima visita in Italia risaliva a quando era molto piccolo. Successivamente ha descritto Sestri Levante come una città bellissima e tranquilla, ideale per trascorrere il tempo al mare.
Inoltre ha espresso la sua gratitudine verso il Genoa e i tifosi, sottolineando l’importanza del supporto della gente che lo ha aiutato ad ambientarsi nel paese.
Riflettendo sul suo arrivo a Genova, l’attaccante ha rivelato che, nonostante avesse altre opportunità, la chiamata del mister è stata determinante.
I ringraziamenti alla Nazionale
Ha colto l’occasione per ringraziare Roberto Mancini e Luciano Spalletti per averlo chiamato in Nazionale. A tal punto che ha definito il suo ingresso nella squadra azzurra un orgoglio e un sogno d’infanzia realizzato. “Quando mi hanno chiamato, ho preso subito il primo aereo. È un’assoluta felicità”, ha detto.
Retegui ha poi parlato della sua aspettativa per l’Europeo, dichiarando di sentirsi al massimo della forma. Racconta di essersi allenato intensamente con il Genoa, con l’obiettivo di fare bene anche con la Nazionale. Ha ammesso di sognare di segnare gol importanti in competizioni internazionali, pur mantenendo i piedi per terra.
Descrive giocare l’Europeo come il suo sogno più grande, un obiettivo che aveva già da tempo. Secondo lui, il girone dell’Italia è forte. Tuttavia, ha ribadito che, con umiltà e determinazione, l’Italia deve concentrarsi solo su sé stessa. Ha quindi ricordato il valore di essere campioni d’Europa e di avere quattro titoli mondiali.
L’intervista si è conclusa con un messaggio di ottimismo e fiducia, con Retegui che ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e della preparazione per affrontare le sfide imminenti con la maglia azzurra.
Serie A
Milan, il vice di Fonseca alla Roma: “Il gruppo è con lui, la stampa no. La preparazione…”
Pedro Moreira, vice storico di Fonseca (è stato con lui nove anni) anche ai tempi della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Milan News.
Di seguito le sue parole.
Milan, le parole del vice storico di Fonseca
Pedro Moreira, Fonseca si è tolto dai guai regalando al Milan un derby epico. I precedenti sei erano stati persi
“Il Milan ha giocato molto bene, direi che i rossoneri avrebbero meritato di segnare molto prima il 2-1 e che il risultato sia persino stretto. Peraltro ai rossoneri manca un rigore. Diciamo che se finiva 4-1 nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare”.
Per una settimana non si è parlato d’altro che di esonero e di possibili sostituti. Da allenatore come si fa a reggere tali pressioni?
“La pressione devi saperla gestire. E soprattutto devi credere nel tuo lavoro, il calcio è una questione di fiducia. Il nostro lavoro è quello di provare a fare il meglio con il materiale a disposizione. Ed essere in grado di trasmettere alla squadra l’idea del nostro lavoro. Fonseca è un tecnico molto rispettoso, però vuole vincere come tutti. E quel che mi sembra è che la squadra sia unita. Spero che questo derby dia maggiore forza a Paulo e che sia una svolta per la squadra”.
Probabilmente nemmeno Fonseca si aspettava un inizio così complicato
“Quando fai una preparazione senza tanti calciatori, quelli che hanno partecipato agli Europei, non è facile. Ma se ricordate nel pre-season ha fatto un calcio di qualità. Certo, questo ha aumentato le aspettative. Anche il calendario fitto non aiuta, perché se giochi tante partite in poco tempo non hai nemmeno modo di lavorare e hai di conseguenza problemi a cambiare. A livello difensivo qualcosa sta cambiando e soprattutto vedo una squadra unita”.
Si è detto che Fonseca non avesse in mano la squadra
“La stampa con Fonseca non è stata carina, mi viene da pensare che tante persone vogliano che queste polemiche non si plachino. E poi è troppo facile parlare quando le cose non vanno bene. L’importante è continuare a lavorare, credere nelle proprie idee e avere pazienza, se te la concedono. Perché serve tempo per fare sì che si veda la tua mano. Io credo che non ci vorrà molto, intanto vi invito a guardare i festeggiamenti dopo la vittoria nel derby, sono festeggiamenti che mostrano un gruppo unito, che sta con l’allenatore dopo una settimana terribile”.
L’atteggiamento di Theo e Leao nel cooling break aveva fatto scattare l’allarme
“Un allenatore deve cercare di influenzare i calciatori, ma a volte il calciatore pensa prima a se stesso e poi alla squadra. Direi però che da allora hanno comunque fatto bene”.
Crede che il Milan debba proseguire con le due punte?
“Il calcio italiano è molto strategico. E Fonseca con l’esperienza di Roma è cresciuto tanto. Le due punte anche nelle prossime partite? Dipende dal tipo di partita che vuoi fare ma anche dall’avversario. Nel derby e per come gioca l’Inter quella disposizione era perfetta, altre partite sono storie diverse”.
La rivedremo presto in panchina?
“Ho ricevuto delle proposte, ma aspetto il progetto giusto per me”.
Serie A
Genoa-Juventus: le probabili formazioni e dove vederla
Sabato alle 18 al Marassi andrà in onda il match Genoa-Juventus. Dopo i disordini pubblici causati dal derby della lanterna, arriva un’altra sentita rivalità.
Il Genoa deve assolutamente riscattarsi dopo la sconfitta di Venezia, ma soprattutto dopo l’eliminazione nel derby di Coppa Italia contro la Sampdoria. Anche la Juventus arriva da un periodo non propriamente impeccabile: dopo 3 pareggi consecutivi per 0-0 in campionato, si cominciano a sentire i primi mugugni e sorgono i primi dubbi sul lavoro di Thiago Motta. A Genova in cerca dei 3 punti per risollevare la squadra e per zittire queste prime timide critiche che gli sono arrivate.
Indice
Qui Genoa
Gilardino in difesa si trova di fronte al solito ballottaggio: sono in 4 per 3 posti. Contro il Venezia è rimasto fuori Vogliacco, contro la Samp non ha giocato De Winter, contro la Juventus rimane viva la sfida, che al momento vede il belga favorito. Sulle fasce dovrebbe tornare titolare Zanoli al posto di Sabelli. Confermato il trio di centrocampo del derby: Thorsby-Badelj-Frendrup. In attacco, Vitinha dovrebbe affiancare il solito Pinamonti.
Qui Juventus
Come sempre Thiago Motta ci tiene sulle spine fino all’ultimo e ci mette davanti a tanti dubbi. In difesa rientra Gatti, con Kalulu che scivola sulla fascia e dall’altra parte Cambiaso in ballottaggio con Cabal. In mezzo al campo dovrebbe tornare titolare Thuram, e accanto a lui c’è posto solo per uno tra Locatelli, McKennie e Douglas Luiz. Davanti confermato lo stesso tridente alle spalle di Vlahovic, con Conceicao pronto a subentrare.
Genoa-Juventus, le probabili formazioni
Genoa (3-5-2): Gollini, De Winter, Bani, Vasquez, Zanoli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin, Vitinha, Pinamonti. All. Gilardino
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio, Kalulu, Gatti, Bremer, Cambiaso, Locatelli, Thuram, N.Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz, Vlahovi. All. Thiago Motta
Genoa-Juventus, dove vederla
Genoa-Juventus sarà trasmessa su DAZN a partire dalle ore 17:15 di sabato 28 settembre.
Serie A
Bologna, Italiano: “Pensiamo partita dopo partita. L’Atalanta è una squadra fortissima”
L’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano ha rilasciate delle dichiarazioni in conferenza stampa, in vista del match contro l’Atalanta in programma domani alle 20:45.
Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano, rilasciate in conferenza stampa e in vista del match contro l’Atalanta: in programma sabato 28 settembre alle 20:45.
Bologna, le parole di Italiano
Le parole dell’allenatore del Bologna.
Contro Gasperini ha ottenuto più vittorie, 4 in 8 partite. Il passato non conta?
“La verità è che negli ultimi 3 anni ci siamo incontrati spesso, con un percorso in Coppa Italia in cui l’anno scorso ci siamo affrontati due volte, oltre a quelle in campionato.
Sempre partite tiratissime, molto intense e spero che domani possa essere una partita del genere e non pensare a momenti in cui loro possono essere in difficoltà perché loro possono sempre riprendersi.
Dobbiamo stare molto attenti, è sempre una squadra fortissima, ogni tanto può capitare di inciampare e perdere punti, ma on la convinzione ed è quello che dobbiamo cercare noi. L’Atalanta ha sempre la capacità di reagire”.
Che momento è per voi? Farà turn-over?
“Ci muoviamo pensando partita dopo partita, non puoi andare oltre, abbiamo sempre bisogno di fare risultato, per un allenatore serve creare una mentalità forte e poi ci dobbiamo aggiungere il risultato. Abbiamo l’Atalanta, dopo penseremo al Liverpool e così continueremo con questo pensiero.
Ogni partita ha la sua strategia, cambiano i sistemi di gioco, le palle in attive, dobbiamo concentrarci sulla partita che abbiamo nell’immediato, dobbiamo dare valore ai 3 punti di Monza“.
In questa settimana su cosa ha puntato?
“Il sole è tornato con i tre punti, l’imbuto arriva, Freuler l’ha chiamato sole ma la vittoria è la medicina che ti fa arrivare al campo con il sorriso, una delle settimane più belle, tutti a spingere con il sorriso, spero che possiamo disputare una grandissima partita. Abbiamo bisogno di creare una grandissima identità e spero si faccia in fretta ad acquisire”.
Sarà importante andare avanti anche quando non ci sarà il sole… fa sempre fatica a rinunciare a Ndoye? Come sta Holm?
“L’identità quando non ci sarà il sole ci darà la forza per andare avanti, l’organizzazione ti da la forza di reagire nell’immediato.
Ndoye ha reagito benissimo all’infortunio, ha avuto tutta la settimana per riposare dopo i 90′ di Shakhtar e Monza, a volte non serve solo allenare ma anche gestire, Ndoye sta bene il problema è sparito.
Holm si è allenato bene, è stato martoriato in ritiro poi qui con la caviglia. È in ritardo ma ha una capacità dal punto di vista fisico mostruosa. Serviranno le qualità di tutti”.
Quanto manca a Castro e Dallinga?
“Dallinga sta crescendo, ma anche altri calciatori stanno crescendo, ci sta anche altri possano avere un minutaggio più alto, qualcuno è in vantaggio vedi Castro in questo momento.
Dallinga sta crescendo, condizione diversa rispetto a quando è arrivato, anche confidenza nell’ambiente, è un’altra persona. Karlsson deve lavorare, abbiamo 6 esterni, devono andare forte e guadagnarsi spazio e minutaggio, chi è in vantaggio giocherà”.
Atalanta cos’è cambiato rispetto all’anno scorso?
“Ci vogliono ancora molte gare per guardare le classifiche definitive, hanno inserito giocatori di grandissimo livello, per competere su tre competizioni, anche se arrivano da una sconfitta sappiamo tutti che è una squadra molto temibile”.
Cosa vuole rivedere di Monza? E cosa non vorrebbe rivedere più delle ultime tre giornate?
“Vorrei rivedere come abbiamo fatto nelle ultime partite di concedere meno all’avversario. Dopo i primi 10′ di Monza abbiamo fatto venire fuori la qualità di Urbanski, aumentando la qualità. Mi è piaciuta la personalità che ha avuto la squadra, abbiamo nelle corde un errore in meno”.
Castro quanto può crescere ancora? Come gestirà i due portieri?
“Castro ha 20 anni, sono tante le cose che non sa, ha delle grandi qualità, se fa quel gol vuol dire che ha qualcosa di più dei suoi coetanei, ma deve crescere, tenere i piedi per terra, seguire l’allenatore, accettare i consigli dai più esperti e se continuerà così si toglierà grandi soddisfazioni.
Dei portieri vedremo, ne abbiamo parlato con i ragazzi, sono contento di Ravaglia, ha lavorato bene nonostante l’errore di concetto, sono contento della sua prima presenza”.
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