Focus
Euro2024, la TOP 11 degli esclusi eccellenti
Euro2024 accoglierà tanti campioni, ma non tutti. Ecco come potrebbe scendere in campo un ipotetico undici degli esclusi eccellenti.
Euro2024, gli esclusi eccellenti fra portieri e difensori
Nonostante il recupero in extremis dal doppio infortunio al legamento del ginocchio, che gli ha permesso di vincere da protagonista la finale di Champions League a Wembley contro il Borussia Dortmund, il commissario tecnico del Belgio (Domenico Tedesco) ha deciso di lasciare a casa Thibaut Courtois.
Lucas Hernandez non ha potuto raggiungere suo fratello Theo a causa della rottura del crociato: infortunio arrivato nella parte conclusiva della stagione. Problema analogo a quello occorso ad Alaba, che era in panchina per la finale di Champions ma che non ha recuperato uno stato fisico sufficiente per poter essere convocato.
Hummels è uno degli esclusi eccellenti della Germania, le cui caratteristiche fisiche non si sposano con il modo in cui Nagelsmann vuole impostare la linea difensiva. Reece James ha saltato (a causa dei soliti problemi fisici) gran parte della stagione del Chelsea e ha privato l’Inghilterra di un altro potenziale titolare in difesa.
Europei, gli esclusi eccellenti fra centrocampisti e attaccanti
Frenkie De Jong ha lasciato il ritiro dell’Olanda a causa di un infortunio: un problema che lo terrà fuori dalla rassegna. Per Leon Goretzka il discorso è simile a quello fatto in precedenza per Hummels. A Jadon Sancho non è bastato un finale di stagione da protagonista assoluto per meritarsi il “perdono” di Gareth Southgate.
Nkunku si è infortunato gravemente poco prima dei Mondiali in Qatar. Il francese ha quindi passato ai box i suoi ultimi mesi con la maglia dell’RB Leipzig: una situazione che ha inciso anche sull’inizio della sua avventura a Stanford Bridge. Prima il rientro e poi una ricaduta, che lo ha estromesso anche dai convocati della Francia.
Pablo Gavira non ha recuperato in tempo dall’infortunio al crociato occorso (proprio con la Spagna) lo scorso Novembre. Karim Benzema ha vissuto una stagione estremamente complicata all’Al-Ittihad. Prima un ambientamento difficile e poi la rottura con Gallardo, che lo hanno portato a finire addirittura fuori rosa.
TOP 11 Esclusi Eccellenti Euro2024 (4-3-2-1): Courtois; Lucas Hernandez, Alaba, Hummels, Reece James; Frenkie De Jong, Leon Goretzka, Gavi; Sancho, Nkunku; Benzema.
Focus
Il calcio è diventato uno sport per ricchi? Il confronto tra i top 5 campionati europei
È sempre un argomento centrale di tutti gli appassionati che seguono in maniera assidua il calcio: seguirlo costa troppo? Il confronto tra i 5 top campionati.
Il calcio è lo sport più seguito in Italia e in Europa. Nonostante questo, negli ultimi tempi i costi per seguirlo in maniera assidua e costante sono diventati sempre più alti, costringendo tantissime famiglie di appassionati a rinunciare a vederlo in televisione.
Infatti, con l’avvento delle Pay TV e dello streaming, l’accesso alle partite è sempre più frammentato su diverse piattaforme, costringendo i tifosi ad abbonarsi a più servizi per seguire i campionati e le competizioni europee.
Una situazione arrivata anche ai vertici del calcio europeo e mondiale: queste le recenti parole del presidente del Real Madrid, Florentino Perez, riguardo questa assurda situazione: “Vogliamo trasmettere il calcio gratuitamente. La gente fatica a sostenere costi inaccettabili per guardare le partite, le la pirateria ha raggiunto livelli mai visti prima”.
Tra i principali mercati – top 5 campionati europei – in Spagna si registra il costo più alto in assoluto, con un spesa minima di quasi 110 euro euro al mese (circa 1320 euro l’anno) per poter vedere tutte le partite. In Italia invece, si registra il prezzo annuo più basso, pari a 578 euro tra DAZN, Now e Amazon Prime.
In Francia, Inghilterra e Germania la situazione è comunque complicata: i francesi spendono circa 660 euro, gli inglesi 970 e i tedeschi ne spendono annualmente una cifra intorno ai 780 euro.
Se passiamo alle spese per l’abbonamento agli stadi a dominare è la Premier League con una spesa 660 euro, con l’Italia che occupa la seconda posizione con 297 euro di media. Secondo quanto riportato dall’Istat, le spese riguardanti il calcio incidono sul reddito annuale netto italiano con una percentuale di 3.64%. La Spagna è quella nazione in cui grava di più: circa il 6,56% del reddito annuo.
Un quadro preoccupante che rende lo sport più seguito in Europa una vera e propria cricca per un pubblico sempre più ristretto.
I costi del calcio nei top 5 campionati europei
Costo totale (Pay TV e abbonamento stadio)
Italia: 875 euro
Inghilterra: 1630,50 euro
Germania: 1005 euro
Francia: 872 euro
Spagna: 1605 euro
Focus
Chi è Mukau: l’unsung hero che ha steso il Bologna
Ngal’ayel Mukau è stato l’eroe indiscusso della serata di Champions League del Lille, in cui i Les Dogues hanno espugnato il Dall’Ara.
Il Lille continua il suo straordinario momento di forma. I mastini non perdono da 12 partite (ultima sconfitta il 17 Settembre a Lisbona in Champions League) e ieri si sono assicurati la terza vittoria della loro esperienza nella massima competizione europea del club grazie a Mukau: eroe inaspettato della serata del Dall’Ara.
Mukau, “l’altro Bouaddi” che sta stregando la Francia
Non avrebbe dovuto giocare, ma l’infortunio del titolare Angel Gomes (il cui 2024 è già finito per una lesione al polpaccio) e le condizioni precarie di Haraldsson (appena rientrato da un infortunio) gli hanno spalancato le porte della titolarità. Genesio lo aveva già scelto da titolare nella gara interna contro la Juventus, ma questa volta per lui (che nasce come centrocampista difensivo) il tecnico francese ha pensato un nuovo ruolo.
Come, per altro, dichiarato dallo stesso giocatore ai microfoni di Canal+ al termine della partita: “È stata un’ottima gara per noi. Continuiamo a pensare partita per partita, non è ancora finita. Era la prima volta che giocavo un po’ più in alto in campo. In origine ero un centrocampista difensivo, ma l’allenatore voleva provare qualcosa di nuovo“. Mossa che ha pagato, considerando il risultato finale del match.
Mukau non aveva mai segnato in carriera, prima della doppietta con la quale ha steso il Bologna di Vincenzo Italiano. Il belga, tra l’altro, è tutto mancino: eppure ha segnato entrambe le reti con il destro. Splendida iniezione di fiducia per un ragazzo arrivato in estate fra lo scetticismo generale, ma che ha dimostrato ancora una volta la bontà del lavoro perorato dalla rete di osservatori e di scouting del Lille.
Arrivato in estate dal Mechelen per 5 milioni di euro, all’inizio ha faticato a trovare spazio. Mukau ha giocato 5 partite da titolare in stagione (3 in Ligue 1 e 2 in Champions League) di cui 4 negli ultimi due mesi. Complice anche l’emorragia di infortuni che ha colpito il club del Nord della Francia, soprattutto nella zona nevralgica del campo, il classe 2004 si è ritagliato il suo spazio e la sensazione è che la sua imposizione sia dietro l’angolo.
Focus
Opta, le migliori squadre al mondo. Inter davanti a Real e City, 5 italiane in TOP 20
Opta ha diramato la lista delle migliori squadre al mondo. Bene la Serie A, che vanta addirittura cinque squadre nelle migliori venti.
Gli Opta Power Rankings, ovvero una classifica delle migliori squadre al mondo aggiornate da Opta con cadenza settimanale, sorridono alle italiane. L’Inter è in testa, ma non è solo: tutta la Serie A può festeggiare.
Opta Power Rankings, il punteggio delle italiane
Per stabilire la graduatoria viene utilizzato un algoritmo, che assegna un punteggio (chiamato ELO) a oltre tredicimila squadre di calcio maschili e più di 2.000 squadre di calcio femminili: utilizzando una scala da zero a cento.
Per stilarla l’algoritmo ha avuto bisogno di analizzare più di 2,5 milioni di partite, che si sono disputate dal 1990 a oggi. L’ELO viene poi convertito in Power Rankings, ovvero un sistema di classificazione globale che assegna un punteggio (in termini di abilità) alle varie squadre.
Al primo posto, con 100 punti, ci sono in ex-aequo due squadre. L’Inter, come detto, fiancheggia il Liverpool di Slot. Nella TOP 20 ci sono poi altre quattro squadre italiane. L’Atalanta (decima con 96,8 punti); la Juventus (12esima con 95,4 punti); la Lazio (13esima con 94,6 punti) e il Milan (19esimo con 93,3 punti). Seguono poi a ruota il Napoli (22esimo con 93,1 punti); la Fiorentina (27esimo con 92,6) e la Roma (42esima con 90).
- La TOP 20 completa:
- Inter – 100 punti
- Liverpool – 100 punti
- Manchester City – 99,6 punti
- Real Madrid – 98,7 punti
- Arsenal – 98 punti
- Barcellona – 97,7 punti
- PSG – 97,7 punti
- Sporting Lisbona – 97,5 punti
- Bayern Monaco – 96,9 punti
- Atalanta – 96,8 punti
- Bayer Leverkusen – 96,4 punti
- Juventus – 95,4 punti
- Lazio – 94,6 punti
- Chelsea – 94,3 punti
- PSV – 93,9 punti
- Monaco – 93,7 punti
- Tottenham – 93,7 punti
- Atletico Madrid – 93,6 punti
- Milan – 93,3 punti
- Borussia Dortmund – 93,3 punti
- Le italiane fuori dalla TOP 20:
- Napoli – 93,1 punti (22esimo posto)
- Fiorentina – 92,6 punti (27esimo posto)
- Bologna – 90,6 punti (39esimo posto)
- Roma – 90 punti (42esimo posto)
- Torino – 88,7 punti (54esimo posto)
- Udinese – 87,1 punti (70esimo posto)
- Empoli – 86,9 punti (76esimo posto)
- Monza – 86,2 punti (86esimo posto)
- Genoa – 85,3 punti (107esimo posto)
- Hellas Verona – 84,3 punti (127esimo posto)
- Parma – 84,2 punti (132esimo posto)
- Venezia – 83,6 punti (151esimo posto)
- Cagliari – 83,5 punti (153esimo posto)
- Como – 83,4 punti (156esimo posto)
- Lecce – 83,4 punti (158esimo posto)
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