Europei
Croazia-Italia: la notte della verità
A Lipsia, l’Italia di Luciano Spalletti si gioca il proprio futuro a Euro 2024: con una vittoria o un pareggio è certa di passare agli Ottavi di Finale.
Il giorno della verità è arrivato e l’Italia deve assolutamente strappare il pass per la fase successiva di Euro 2024: ricordandosi di essere i Campioni in carica.
Vietato sbagliare quindi: contro la Croazia, a Lipsia, ci sono in palio gli Ottavi di Finale.
Gli azzurri ci arrivano con una vittoria 8quella dell’esordio contro l’Albania) e con una sconfitta (quella rimediata dalla Spagna).
Sta peggio la Croazia, che fin qui ha ottenuto appena un punto contro gli albanesi. Modric e compagni sono appesi a un filo, hanno bisogno di una vittoria per essere certi di una qualificazione mentre con un pareggio o una sconfitta tutto sarebbe compromesso.
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Le scelte di Spalletti
Quale sarà l’undici che scenderà in campo questa sera? Qualche ballottaggio resiste ancora. Jorginho dovrebbe essere confermato in mediana, ma occhio a Fagioli, che nella giornata di ieri sembrava destinato alla titolarità. Accanto all’italo-brasiliano dovrebbe esserci Cristante.
Barella dovrebbe fare il 10 tra le linee: fuori in questo caso Frattesi. Rischia anche Lorenzo Pellegrini: pronto Cambiaso, con Chiesa (ieri dato come possibile partente dalla panchina) spostato a sinistra. Mentre Dimarco è recuperato, come annunciato da Spalletti in conferenza stampa, ma partirà dalla panchina: dentro Darmian.
In attacco, Retegui favorito su Scamacca.
ITALIA (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Darmian; Jorginho, Cristante; Cambiaso, Barella, Chiesa; Retegui. Ct. Spalletti
Cosa serve agli azzurri per passare il turno
Con una vittoria gli azzurri sono certi di chiudere al secondo posto, anche in caso di aggancio alla Spagna (impegnata in contemporanea contro l’Albania), visto lo scontro diretto perso giovedì scorso.
Anche un pareggio basterà: l’Italia potrà essere agganciata dall’Albania in caso di successo contro le ‘Furie Rosse‘, ma avendoli sconfitti all’esordio, lo scontro diretto è a favore degli azzurri.
Una sconfitta, invece, complicherebbe le cose: in questo caso l’Italia chiuderebbe terza (se l’Albania non batterà la Spagna) o addirittura quarta (se anche la nazionale di Sylvinho vincerà la propria partita). Nel primo caso dovrà sperare di rientrare tra le quattro migliori terze, nel secondo sarà cocente eliminazione.
L’avversario in caso di accesso agli Ottavi
Scaramanticamente non bisognerebbe fare calcoli, ma dopo il pareggio tra Germania e Svizzera… tutto é più semplice.
Se l’Italia, come detto, vince o pareggia arriva seconda: e in questo caso affronterebbe proprio la Svizzera, raggiunta dalla Germania all’ultimo. La seconda del Gruppo A è infatti abbinata contro la seconda del gruppo B.
In caso di chiusura al terzo posto e di qualificazione tra le quattro migliori terze, l’avversaria sarebbe invece la capolista del Gruppo E (quello del Belgio) oppure del Gruppo F (quello del Portogallo): insomma, una delle quattro nel primo caso e proprio i lusitani di CR7 nel secondo.
Ora, però, l’obiettivo è solamente uno: non uscire sconfitti da Lipsia!
Europei
Spagna-Germania, la UEFA ammette: “Manca un rigore”
Clamorosa ammissione della UEFA a distanza di mesi dalla partita Spagna-Germania di Euro 2024. Riferimento diretto a un errore arbitrale contro i tedeschi.
L’organo che controlla il calcio europeo ha pubblicato sul proprio sito un comunicato in cui c’è l’ammissione per un errore durante quella partita.
Clamoroso UEFA, l’ammissione: “Era rigore in Spagna-Germania”
Tramite un documento ufficiale, l’organizzazione ha ammesso e riconosciuto un clamoroso errore, che avrebbe potuto cambiare l’esito della competizione:
“L’errore riguarda sia l’arbitraggio in campo, che non ha assegnato il rigore dopo il fallo di mano dello spagnolo, sia il VAR, che non è intervenuto in un’azione che avrebbe dovuto concludersi con un rigore, come ha richiesto la squadra tedesca. Seguendo le ultime linee guida della UEFA, il contatto con la palla che interrompe un tiro in porta dovrebbe essere sanzionato più severamente, e nella maggior parte dei casi dovrebbe portare all’assegnazione di un calcio di rigore, a meno che il braccio del difensore non sia molto vicino al corpo.”
L’arbitro in questione è il chiacchierato Taylor, protagonista delle polemiche anche in occasione di Siviglia-Roma di qualche anno fa. In questo caso c’è anche una citazione più specifica al regolamento sui tocchi con il braccio all’interno dell’area di rigore.
Quel “dovrebbe essere sanzionato più severamente” non farà che far infuriare i tifosi tedeschi, usciti dalla competizione ai quarti di finale a causa di un goal al 119′, da nazione ospitante. Le polemiche non si placano nemmeno a distanza di mesi.
Europei
Euro 2032, l’Italia si prepara per un evento storico: tra sfide e opportunità
L’Italia ospiterà EURO 2032 insieme alla Turchia, ma il paese è in ritardo sulla preparazione degli stadi. Scopri le sfide infrastrutturali e le proposte UEFA.
Nel 2032, l’Italia tornerà ad essere protagonista di un importante evento calcistico: ospitando l’Europeo. Una competizione continentale che la UEFA ha assegnato in co-organizzazione con la Turchia. Il paese può vantare stadi già pronti per accogliere partite di livello internazionale, con l’Ataturk di Istanbul come gioiello principale, mentre l’Italia si trova in una situazione ben più arretrata.
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Stadi Italia EURO 2032: la Situazione attuale e le parole di Uva
Questo ritardo è il risultato di una politica sulle infrastrutture sportive antiquata e complicata, che nel corso degli anni ha ostacolato la realizzazione di nuovi progetti per gli stadi. Michele Uva, dirigente UEFA responsabile della Sostenibilità, ha confermato la situazione critica. Queste dichiarazioni sono state riportate nell’edizione odierna di Tuttosport.
«Per EURO 2032 servono cinque stadi conformi alle normative, con progetti già approvati e finanziati. Attualmente, solo uno è pronto, lo Stadium di Torino. L’Olimpico di Roma necessita di pochi interventi, mentre la situazione di San Siro è più complessa. È passato un anno dall’assegnazione, ma non sono stati fatti grandi progressi. Non bastano solo cinque stadi, perché concentrarsi esclusivamente su questi rischia di ampliare ulteriormente il divario strutturale. Sarebbe necessario investire anche in impianti di medie e piccole dimensioni, con una politica più lungimirante. In Turchia, negli ultimi anni, sono stati costruiti 13 nuovi stadi, non solo quelli destinati all’Europeo».
Il Futuro di San Siro e il Confronto con Altri Iconici Stadi
Parlando specificamente di San Siro, Uva ha aggiunto: «Gli inglesi hanno demolito Wembley, i brasiliani il Maracanà, nonostante fossero considerati templi del calcio. Ci si affeziona a questi stadi, ma non possiamo pensare che siano eterni. San Siro è splendido, è un monumento, ma le due squadre milanesi, considerando il loro ruolo e la loro storia, dovrebbero avere ciascuna uno stadio moderno e capace di generare risorse, cosa che l’attuale struttura di San Siro non consente».
La Sfida delle Seconde Squadre e il Ruolo della UEFA
Riferendosi all’introduzione delle seconde squadre in Italia, Uva ha osservato: «Quando in Italia sono state introdotte le seconde squadre, ci sono state molte resistenze per il timore che scomparissero alcune realtà locali. Ora, però, è evidente quanto siano funzionali, come già accade in Germania, Spagna, Francia, e in modo diverso anche in Inghilterra. Purtroppo, la UEFA può fare poco, poiché la decisione finale spetta alla FIFA, e su certe questioni c’è poco margine d’azione. Negli ultimi otto anni, comunque, abbiamo reso i calendari più razionali e la UEFA sta promuovendo la sensibilizzazione su questo tema, anche se l’ultima parola rimane alla FIFA».
Europei
Euro 2024, Grealish: “Esclusione? Mi ha spezzato il cuore”
Jack Grealish è tornato a parlare di Euro 2024 e di come abbia appreso la notizia della sua esclusione dalle convocazioni di Southgate. Le parole dell’inglese.
L’ala del Manchester City è stata una dei grandi esclusi dell’ultima competizione europea per nazionali. Il giocatore è tornato a parlarne in un’intervista alla BBC.
Euro 2024, le parole di Grealish
“È stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare in termini di carriera” ha detto l’ex Aston Villa mentre rispondeva alla domanda su come avesse preso l’esclusione dalla rosa dell’Inghilterra.
Ha anche aggiunto: “Quando sei in vacanza, ogni volta che accendi il telefono o la TV lo vedi, quindi è stato difficile non vederlo. Mi si è spezzato il cuore“. A dimostrazione del come Grealish si aspettasse una convocazione da parte del C.T. per la spedizione in Germania, terminata con la sconfitta di Berlino contro la Spagna.
La stagione dell’inglese era stata caratterizzata da 36 presenze, 3 goal e 3 assist tra tutte le competizioni. Di certo non il miglior rendimento da quando veste la maglia dei Citizens. Ne è la prova il confronto con la stagione precedente, nella quale ha accumulato ben 50 presenze.
In nazionale invece, conta ben 36 gettoni, dall’esordio a Euro 2020 fino a oggi. Dunque la scelta di Southgate si è basata quasi esclusivamente sul rendimento stagionale, e non sull’esperienza in nazionale.
Infine, ha fatto capire di volersi rimboccare le maniche per conquistare una convocazione in futuro: “Per me stesso, ora, devo cercare di usare questo fatto come motivazione per la stagione in corso“.
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