Europei
Zona Zaccagni is the new Zona Cesarini
Zaccagni segna al ’98 e assicura la qualificazione alla Nazionale Azzurra. Proprio come Renato Cesarini quasi cento anni fa. Cambieremo modo di dire?
D’ora in poi non sarà più “Zona Cesarini” bensì “Zona Zaccagni”. Come il calciatore bianconero il fantasista della Lazio ha regalato la qualificazione agli ottavi a un’Italia che sembrava ormai spacciata.
Indice
Il filo del rasoio
Lontani nel tempo, ma non nella storia. Stesso ruolo da centrocampista, stessa giocata e stesso torneo!
Era il 13 dicembre 1931, partita Italia-Ungheria. Incontro valido per il torneo di Coppa Internazionale, non a caso antenata del campionato Europeo.
Il calciatore della Juventus Renato Cesarini segnò, nell’ultimo minuto di gioco, il gol decisivo che diede la vittoria agli azzurri.
Pochi fondamentali minuti che fanno passare alla storia un calciatore.
Da allora infatti l’espressione “Zona Cesarini” indica un risultato ottenuto o ribaltato da un gol segnato allo scadere del tempo.
Dal gergo calcistico il modo di dire si è allargato nel tempo per consuetudine a qualunque avvenimento che può risolversi in extremis.
Ma ecco che con Zaccagni l’espressione è tornata all’origine.
Per qualche minuto in più
Otto minuti di recupero che hanno fatto arrabbiare molto il ct Zlatko Dalic.
L’arbitro olandese Makkelie ha lasciato giocare fino al ’98. Ed è proprio allora che la galoppata dalla difesa di Calafiori ha portato il pallone fino alla metà campo croata.
Infine il tiro a rete a girare di Mattia Zaccagni ha ridato il fiato a milioni di respiri sospesi sugli spalti e davanti a TV e maxischermo.
E se c’è il golden gol?
Con la regola che prevede che il primo goal dei tempi supplementari conferisce immediatamente la vittoria alla squadra che lo realizza, questo modo di dire lascerebbe il tempo che trova.
Chi può dirlo se è in extremis o meno. Quel gol di Trezeguet che conferì la vittoria alla Francia nell’Europeo del 2000, in che zona fu?
Altri Zaccagni
La rimonta incredibile del Barcellona sul Paris Saint Germain nel 2017, avvenne con un gol al ’95 di Sergi Roberto.
Ci fu Belgio-Giappone 2018: Chadli consegnò la vittoria alla sua nazionale con un gol al ’94.
Indimenticabili in Azzurro i gol di Grosso e Del Piero al ‘119 e al ‘120 con cui l’Italia approdò alla finale dei Mondiali del 2006.
A Berlino. La storia, appunto, si ripete.
Un’emozione in poesia
Alle prodezze di Cesarini il poeta Giovanni Raboni dedicò nel 1982 un componimento, incluso nell’opera “Nel grave sogno”, edito da Mondadori.
Chissà se ora qualche poeta dedicherà una lirica alla “Zona Zaccagni”.
Europei
Portogallo-Slovenia, le formazioni ufficiali
Portogallo-Slovenia, gara valida per gli ottavi di finale di Euro2024, decreterà chi sfiderà (nei quarti di finale) la vincente di Francia-Belgio.
Il Portogallo, sin qui, è andato a due velocità. Due partite brutte (la prima contro la Repubblica Ceca, sebbene abbia poi vinto grazie a una autorete nei minuti finali, e l’ultima contro la Georgia) intervallate da una vittoria sorprendente (non tanto per l’esito, quanto per le modalità e le proporzioni) vittoria contro la Turchia.
Sebbene fosse ininfluente ai fini della qualificazione, infatti i lusitani erano già certi del primato nel girone, una prestazione così sottotono (come quella sciorinata contro i georgiani) non può non lasciare strascichi. Come dimostrato dalle dichiarazioni post-partita di alcuni dei protagonisti, su tutti l’ex-giocatore del Milan Dalot.
Portogallo che quindi non arriva benissimo a questo ottavo di finale, differentemente dalla Slovenia. Gli sloveni sono ancora imbattuti in questo torneo, avendo pareggiato tutte le gare sin qui disputate. Ovvero quelle contro Danimarca, Serbia ma soprattutto Inghilterra. Squadra solida, ben organizzata e con alcune individualità.
Su tutti Sesko, molto ben coadiuvato dal suo cavalier servente Sporar, in attacco e Oblak in porta. Per il resto una serie di gregari, ma con un’ammirabile predisposizione al sacrificio e molto ben messi in campo. Menzione d’onore per Bijol: il centrale dell’Udinese è migliorato sensibilmente nel corso di questa stagione.
Menzione di cuore (più che d’onore) soprattutto per Josip Ilicic, che sta giocando il primo Europeo della sua vita dopo aver sconfitto una depressione che aveva rischiato di fargli appendere gli scarpini al chiodo. I portoghesi sono certamente favoriti, ma questa squadra sarà un osso estremamente duro da piegare per tutti.
Portogallo-Slovenia, le formazioni ufficiali
Di seguito, le formazioni ufficiali di Portogallo-Slovenia:
PORTOGALLO (4-3-3): Diogo Costa; Cancelo, Pepe, Ruben Dias, Nuno Mendes; Vitinha, Palhinha, Bruno Fernandes; Bernardo Silva, Ronaldo, Leao. Ct. Martinez
SLOVENIA (4-4-2): Oblak; Karnicnic, Drkusic, Bijol, Balkovec; Stojanovic, Cerin, Elsnik, Mlakar; Sporar, Sesko. Ct. Kek
Europei
Euro 2024: svelato il fischietto di Romania-Olanda
Gli ottavi di finale di Euro 2024 termineranno domani con le ultime due sfide. La penultima, alle ore 18, sarà Romania-Olanda.
L’arbitro della sfida
Il direttore di gara sarà il tedesco Felix Zwayer. Gli assistenti saranno Stefan Lupp e Marco Achmüller. Il quarto uomo sarà Daniel Siebert, mentre al var ci sarà Bastian Dankert.
Europei
Francia-Belgio, le formazioni ufficiali
Francia-Belgio, valida per gli ottavi di finale di Euro2024, determinerà chi (nei quarti di finale) affronterà la vincente di Portogallo-Slovenia.
Alla Francia è toccato un ottavo di finale tosto, a causa della mancata vittoria nell’ultimo turno del Girone D. La prima partita di Robert Lewandowski è coincisa con il suo primo gol e quindi con il primo (e unico) punto della Polonia in questa competizione, che ha fatto scivolare i francesi (superati dall’Austria) al secondo posto.
Una Francia contestata e che sin qui non ha pienamente convinto. I vice-campioni del mondo possono contare su un talento spropositato, ma questo è sia il loro punto di forza che la loro principale debolezza. Infatti, la selezione transalpina troppo spesso è sembrata crogiolarsi sulla sua presunta capacità di vincere le partite.
Una squadra che sì potenzialmente potrebbe ambire a battere chiunque, ma che non sempre riesce a rendere pratica la sua teoria superiorità. Dinanzi a loro il Belgio, altra grande “delusione” della rassegna. I Diavoli Rossi hanno perso la prima partita contro la Slovacchia, vinto contro la Romania e pareggiato con l’Ucraina.
Proprio l’ultima gara del girone (ovvero quella contro gli ucraini) ha manifestato la non pienezza della selezione belga, che si è accontentata del pareggio pur sapendo che sarebbe bastato per passare il turno ma non per vincere il girone. E la seconda classificata del Gruppo E (e questo lo sapevano già) avrebbe incontrato la Francia.
Una Francia che fa certamente meno paura del previsto, ma che ha comunque tutti i favori del pronostico contro una squadra con problemi molto simili ma molto meno talento. Comunque vada a finire, Francia-Belgio sarà una partita propedeutica a rilanciare le ambizioni di una delle due principali “delusioni” di questi Europei.
Francia-Belgio, le formazioni ufficiali
FRANCIA (4-3-1-2): Maignan; Koundé, Saliba, Upamecano, Theo Hernandez; Tchouaméni, Kanté, Rabiot; Griezmann; Thuram, Mbappé. CT Deschamps
BELGIO (4-3-3): Casteels; Castagne, Faes, Vertonghen, Theate; Openda, Onana, Doku; De Bruyne, Lukaku, Carrasco. CT Tedesco
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