Nazionale
Italia, Bastoni e Dimarco in dubbio: il punto
Si avvicina l’appuntamento che vedrà l’Italia affrontare la Svizzera domani alle ore 18. Spalletti deve fare i conti con le condizioni precarie di due titolari.
Non sarà una vigilia semplice quella che accompagnerà l’Italia verso l’impegno delicatissimo di domani alle ore 18 contro la Svizzera. Il Ct Spalletti spera di recuperare i due interisti in vista del match valido per l’Ottavo di Finale di Euro 2024.
Italia: i tempi stringono e lo staff continua a monitorare le condizioni di Bastoni e Dimarco
Perderne uno dei due sarebbe un duro colpo, ma perderli entrambe vorrebbe dire ritoccare addirittura qualche meccanismo.
Stiamo parlando di due titolarissimi nell’undici di Spalletti: ovvero Alessandro Bastoni e Federico Dimarco.
L’assenza di entrambi i difensori dell’Inter potrebbe portare anche ad un cambio di modulo da parte di Spalletti, che dovrà fare a meno anche di Riccardo Calafiori (squalificato nell’ultimo palpitante match contro la Croazia).
Il difensore centrale azzurro nella giornata di ieri ha riportato alcune linee di febbre e questa mattina non è sceso in campo con i compagni, svolgendo semplice lavoro in palestra.
Il laterale, invece, non era al massimo della condizione già contro i croati ma ha stretto i denti in seguito ad una contusione al polpaccio rimediata contro la Spagna e il riacutizzarsi del dolore potrebbe costringerlo a dare forfait domani.
In questo momento il più a rischio sarebbe proprio lui, con Bastoni che potrebbe regolarmente prendere il suo posto al centro della difesa al fianco di uno tra Buongiorno e Mancini.
Vengono, comunque, monitorate costantemente le condizioni fisiche di entrambi e la volontà resta quella di recuperarli per la sfida contro gli elvetici.
Nazionale
Italia, Malagò: “Sembrava di essere su scherzi a parte. E su Gravina…”
Le parole del presidente del CONI Giovanni Malagò rilasciate al Corriere Della Sera, in merito a diversi temi legati alla nazionale italiana:
Indice
Italia, le parole di Malagò
Di seguito le parole del presidente del CONI Giovanni Malagò rilasciate ai microfoni de ‘Il Corriere Della Sera’, relative a diversi temi legati alla Nazionale italiana:
Eliminazione Italia
LORENZO PELLEGRINI A TERRA RAMMARICATO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
“La scena mi è sembrata inverosimile: i giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione.
Sembrava che neanche se ne accorgessero, perché in genere se sei in difficoltà magari ti fai prendere dalla foga agonistica, invece erano proprio amorfi. Non hanno mai dato l’impressione di metterci anima e cuore. Mi sembrava di essere su Scherzi a parte”.
Futuro Gravina
IL PRESIDENTE DELLA FIGC GABRIELE GRAVINA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Mi sono permesso di dirgli che non avrebbe potuto dilatare nel tempo questa situazione: l’aria si è fatta irrespirabile. Prima di questa tragedia nazionale, le elezioni federali si sarebbero dovute tenere fra febbraio e marzo del prossimo anno.
Le ha convocate invece a novembre, alla prima data utile. Chi chiede le dimissioni deve sapere che, quando un presidente lascia, decade il consiglio che, in attesa di nuove elezioni entro novanta giorni, esercita le funzioni di ordinaria amministrazione.
Chi arriverà si prenderà le sue responsabilità e deciderà se accordare fiducia a Spalletti oppure fare altre valutazioni”.
Responsabilità Spalletti
LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO A BRACCIA APERTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Certo, del resto è stato onesto nell’ammettere di aver sbagliato e che il mestiere del selezionatore è diverso da quello dell’allenatore.
Le sue dimissioni? Chi ora le invoca dimentica che lo scorso anno riteneva Spalletti il miglior tecnico a disposizione. Se ora Luciano dice di essere pronto a rimettersi in gioco per dimostrare di poter ottenere risultati migliori, chi dovrebbe prendere la decisione di sostituirlo? I vertici federali che sono i primi a essere messi in discussione?”.
Nazionale
Italia, senti Sacchi: “Giusto ripartire da Spalletti”
Arrigo Sacchi, al contrario di molti, crede in Luciano Spalletti. L’ex allenatore del Milan e della stessa Nazionale Italiana crede nel tecnico ex Napoli, reduce da un Euro 2024 fallimentare.
Arrigo Sacchi dà fiducia a Luciano Spalletti. A differenza di molti, il tecnico ex Milan crede nell’attuale CT della Nazionale, bersagliato da numerose critiche dopo il fallimentare cammino ad Euro 2024. Sacchi si affida al Corriere della Sera per spiegare le sue opinioni in merito alla Nazionale, che ora deve ripartire a testa alta.
Sacchi spiega: “È giusto ripartire da lui perché è uno stratega. Farà tesoro degli errori, ne sono certo. Ma ora deve puntare solo su calciatori che ritiene ideali alle sue idee di gioco. Deve andare per persuasione e percussione, con un progetto definito e senza paure. Prima di tutto però deve puntare su uomini giusti, con valori morali solidi. Occorrono ragazzi affidabili e intelligenti. Siamo messi male, servono scelte forti e coraggiose”.
Italia, senti Sacchi: “Giusto ripartire da Spalletti”
Sacchi prosegue: “Il problema è che siamo vecchi. Come Paese. E il calcio è semplicemente lo specchio del Paese. Chi deve decidere è così preso dagli aspetti politici che non pensa mai alla tecnica, al pallone, nel senso stretto. Al centro del dibattito ci deve essere il gioco”.
Sacchi conclude poi una grande critica al movimento calcistico italiano. Spiega infatti: “Serve un rinnovamento, siamo rimasti fuori due volte dal Mondiale. Ma quante volte lo abbiamo ripetuto? Poi però non facciamo niente. In Germania hanno 24 centri federali. In Francia 16. La Svizzera 3. Noi uno, costruito nel 1957. Senza strutture non c’è progettualità. Senza progettualità non c’è crescita”.
Nazionale
Italia, il commento di Bergomi: “Giocatori fuori ruolo!”
Giuseppe Bergomi, a margine della cocente sconfitta ed eliminazione dell’Italia ad Euro2024, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky.
Il post Svizzera è una pioggia di commenti e dichiarazioni negative verso la Nazionale italiana di Spalletti. Beppe Bergomi, ai microfoni di Sky, ha detto la sua sul brutto cammino ad Euro2024, che ha portato ad una dolorosa eliminazione agli ottavi di finale.
Bergomi: “Non siamo questi! Qui c’è gente che ha disputato e vinto delle finali europee”
L’ex nazionale azzurro, nonché ex capitano dell’Inter, ha rilasciato alcuni commenti sulle prestazioni dell’Italia nell’avventura tedesca e fa un bilancio dopo l’eliminazione a favore della Svizzera di Yakin.
Di seguito le sue parole.
“Noi non siamo questi! Qui c’è gente che ha giocato finali di Champions con l’Inter, i due della Roma che hanno giocato una finale di Europa League e addirittura Scamacca che l’ha vinta. In queste competizioni c’è ritmo. Ndoye ed Embolo non sono più forti di Chiesa e Scamacca, abbiamo Donnarumma in porta!”
Prosegue poi:
“Il contesto non funziona e i giocatori non sono stati messi nelle condizioni di rendere. Quando convochi 10 difensori vuol dire che hai in mente la difesa a 3, uomo su uomo. Oggi arrivi qui e giochi con Barella centro-sinistra quando lui giocherebbe a destra, Darmian a sinistra, ma fagli fare il quinto!”
“I giocatori andavano messi nelle loro posizioni, poi Calafiori ha fatto bene ma hai già Bastoni che fa quel lavoro e così lo condizioni perché sono simili.”
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