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Inter: ecco il nuovo main sponsor
Ora è ufficiale: c’è l’accordo tra Inter e Betsson, nuovo main sponsor dei nerazzurri a partire dalla stagione 2024/25.
È ufficiale: Betsson Sport sarà il nuovo Main Partner ufficiale dell’Inter per i prossimi quattro anni. Questo accordo rappresenta la sponsorizzazione più grande nella storia del Club e vedrà il logo del marchio comparire sulla maglia nerazzurra.
La crescita del marchio Inter. culminata nella vittoria dello Scudetto 2023/24, ha portato all’aggiunta della seconda stella sulle maglie della squadra nella prossima stagione.
Betsson Sport si è unito ai Campioni d’Italia condividendo i valori di ambizione e dedizione che caratterizzano il Club sia dentro che fuori dal campo: inoltre, il marchio pianifica attività esclusive ed emozionanti con i giocatori nerazzurri, per i membri del Betsson Sport Club e per i tifosi appassionati che seguono la squadra.
Il logo apparirà sulla maglia della prima squadra maschile in tutte le partite della prossima stagione, dalla difesa del titolo di Serie A alla Coppa Italia, dalla Supercoppa Italiana alla Champions League, fino a giungere al Mondiale per Club FIFA, che si terrà tra giugno e luglio 2025 negli Stati Uniti.
È ufficiale, infatti, l’accordo tra l’Inter e Betsson. Tra l’altro, l’azienda svedese ha avuto la meglio (con una migliore offerta) su Qatar Airways, altro colosso mondiale interessato ad investire sulla Società nerazzurra.
Indice
Il comunicato
Il comunicato dell’Inter riguardante l’accordo con Betsson:
“Ora è ufficiale: Betsson Sport sarà il nuovo Official Main Partner dell’Inter. Per i prossimi quattro anni il brand di infotainment sportivo sarà presente sulla prestigiosa maglia nerazzurra, prova concreta del più grande accordo di sponsorizzazione di maglia nella storia del Club”.
I dettagli dell’accordo
L’accordo di sponsorizzazione tra Inter e Betsson ha una durata quadriennale, dunque con scadenza al 2027/28. Nelle casse nerazzurre dovrebbero finire 30 milioni a stagione, più eventuali bonus legati al rendimento offerto nel nuovo Mondiale per Club in programma nell’estate del 2025 negli Stati Uniti.
Lo sponsor sulla maglia
Sulla maglia dei Campioni d’Italia, al posto dell’ex main sponsor Paramount+, comparirà così la dicitura ‘Betsson.Sport‘, ovvero la nuova piattaforma che, per il lancio, ha avuto come testimonial Francesco Totti.
Chi è Betsson
L’azienda Betsson Group, nata nel 1963, è attiva nel campo del betting grazie alle licenze di gioco ottenute in 23 Nazioni tra Europa, Sud America, Nord America e Asia Centrale.
Le parole di Ronni Hartvig
Così ha parlato Ronni Hartvig, Chief Commercial Officer:
“L’Italia è un mercato molto importante per Betsson e crediamo che questo sia il momento giusto per lanciare il nostro brand corporate in Italia. Vogliamo che Betsson diventi il leader del settore delle scommesse sportive sul mercato italiano”.
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Oltre il calcio: la conversione di Roberto Firmino
Per la rubrica Oltre il calcio vi raccontiamo ciò che è successo a Roberto Firmino, punta centrale dell’Al-Ahli che ha deciso di cambiare radicalmente vita.
È proprio il caso di dirlo: l’attaccante brasiliano Roberto Firmino ha capito qual è la sua missione nella vita. E non ha a che fare con il calcio.
O meglio: Firmino non sta dicendo addio al calcio, non ancora. Ma ha dato una svolta alla propria vita spirituale decidendo di intraprendere una strada inconsueta: ha deciso di diventare pastore evangelico.
Il giocatore, 32 anni, resta comunque vincolato all’Al-Ahli, il club arabo che l’ha acquistato dal Liverpool la scorsa estate. Nella sua carriera di giocatore, fino ad oggi, ha preso parte a 587 partite, segnato 177 gol e realizzato 118 assist.
La svolta spirituale di Roberto Firmino
Evidentemente il mondo del pallone non gli bastava. Nel suo percorso è accompagnato dalla moglie Larissa Pereira, che ha presenziato con lui alla cerimonia che lo ha consacrato pastore evangelico lo scorso 30 giugno.
Stando a quanto riportato da Globo, la cerimonia si è svolta nella Chiesa Manah di Maceió, la città brasiliana in cui è nato.
Il giocatore ha condiviso il momento sui propri social, momento culminante di un percorso iniziato ufficialmente nel 2020, quando fu battezzato dal connazionale Alisson in una piscina, come previsto dal credo evangelico.
Visualizza questo post su Instagram
Questo il messaggio affidato da Firmino ai social: “Fin dal nostro primo incontro con Cristo, un desiderio ha bruciato nei nostri cuori. Vogliamo che le persone sentano questo amore che ci ha raggiunto. Ora abbiamo un altro desiderio e una responsabilità: diventare pastori per conto di Dio”.
Tuttavia, per lui, la carriera calcistica all’Al-Ahli sembra destinata a continuare. Almeno per ora.
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Cafu: “Al Milan mancano calciatori d’esperienza, e sul tema razzismo…”
L’ex calciatore di Milan e Roma Cafu, ha parlato ai microfoni de ‘Il Messaggero’, facendo il punto su alcune tematiche legate al Club rossonero e non solo.
Le parole di Cafù
Di seguito le parole dell’ex calciatore brasiliano di Milan e Roma Cafù, rilasciate ai microfoni de Il Messaggero, relative a diverse tematiche legate al Club rossonero e non solo:
“Grandi cambiamenti in casa Milan? Sì, perché nel giugno 2023 è andato via Paolo Maldini.
Prima di lui era già andato via Boban. Ora devono lavorare e cercare di capire come riportare il Milan ai livelli di un tempo.
Una squadra che faceva paura a tutte. Ibrahimovic? Zlatan è stato un grandissimo giocatore e ora in questo ruolo può far bene.
Cosa manca? Mancano Dida, Cafù, Nesta, Maldini, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Kakà, Shevchenko, Inzaghi. Dai, ora si scherza, ma è per dire che mancano quel tipo di giocatori.
E forse al Milan mancano calciatori con esperienza, che si acquisisce giocando la Champions e le Coppe Europee”.
Chiosa finale sul tema delicato ed importante del razzismo:
“Io non ho mai avuto problemi ma alcuni miei amici sì.
L’iniziativa dà potere agli individui e ci ricorda che apparteniamo tutti alla stessa squadra: la razza umana. Questo è il nostro obiettivo”.
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Milan, Morata non è l’alternativa a Zirkzee: i piani della dirigenza
Milan, stiamo assistendo a un rally di mercato per arrivare al forte attaccante olandese. Il nome di Morata in questi ultimi giorni sembra un po’ confondere le idee dei tifosi rossoneri. Facciamo qui di seguito chiarezza.
Il Milan ha come obiettivo primario Joshua Zirkzee. Sappiamo che l’attaccante olandese ha chiesto di valutare il tutto dopo gli Europei, tuttavia i dialoghi con l’agente Kia Joorabchian stanno proseguendo.
Nelle ultime settimane ci sono stati anche dialoghi per Alvaro Morata, attaccante particolarmente gradito da dirigenza, tecnico e tifosi. Zlatan Ibrahimovic avrebbe parlato direttamente sia con il procuratore che col giocatore stesso. La clausola rescissoria intorno ai 15 milioni è del tutto alla portata del club di Via Aldo Rossi.
Ma qui serve fare chiarezza, Morata non è l’alternativa a Zirkzee. O meglio, non sarà lo spagnolo l’attaccante titolare qualora non dovesse arrivare il classe 2001 olandese. In quel caso infatti il Milan si fionderebbe su altri profili già individuati e Morata sarebbe una punta aggiuntiva.
In caso di arrivo di Zirkzee, il Milan si riterrebbe soddisfatto e difficilmente andrebbe a spendere ulteriori soldi per un’altra punta, se non con la formula del prestito secco, o con diritto di riscatto.
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