Serie A
Saputo: Bologna diventa casa sua

Al presidente del Bologna Saputo è stato riconosciuto l’immenso lavoro svolto alla guida del Bologna. Il Sindaco della “Dotta” delibera un’onorificenza.
Joey Saputo, canadese classe 1964, è un imprenditore di origini italiane, che dal Dicembre 2014 guida la squadra rossoblù.
L’impero dei Saputo
La famiglia Saputo è tra le più importati industrie in ambito dell’alimentare. Con un patrimonio stimato di poco più di 4 miliardi detengono, inoltre, diverse società di trasporti e numerosi immobili.
La passione per il calcio
Appassionato del pallone fin da bambino, Joey ha dedicato tempo e denaro al calcio. Nel 2008 ha costruito per l’Impact Montréal, l’odierno FC Montréal, uno stadio, intitolato a suo nome e che ha superato i 20.000 posti a sedere nella ristrutturazione del 2012.
Il Bologna di Joey Saputo
Due anni più tardi, nel Dicembre 2014, è tra gli imprenditori che attraverso una cordata prelevano il Bologna. Nel corso di questi dieci anni di presidenza, l’attuale patron investe circa 250 milioni per la squadra. Oltre al rinnovamento attuato nelle infrastrutture, tra cui stadio e settore giovanile.
Dal ritorno in Serie A, il Bologna ne è ben presto diventato presenza fissa. Il presidente, il quarto americano alla guida di un club del campionato italiano, ha raggiunto risultati sensazionali, che forse nessun tifoso rossoblù avrebbe mai sperato. Quest’anno la squadra affronterà, dopo 60 anni, le partite di Champions League: traguardo che a inizio stagione non era stato nemmeno preso in considerazione.
Risultati alla mano, Saputo è riuscito a regalare al Bologna una solidità societaria che si riflette sul campo. La squadra, sotto la guida dell’ormai ex allenatore Thiago Motta, ha messo in difficoltà squadre più blasonate e riscosso risultati sensazionali. Per gioco espresso e record di punti, il Bologna non è più una squadra di provincia.
Il riconoscimento
Saputo ha quindi meritato il riconoscimento di un’intera comunità e del Sindaco, che ben presto gli “consegnerà le chiavi della città”:
“Il Consiglio comunale nella seduta odierna ha approvato all’unanimità la delibera del conferimento della cittadinanza onoraria a Joey Saputo, presidente del Bologna FC dal 2014, proposta dal Sindaco.”
Come si legge nelle motivazioni “la determinazione di Saputo ha fatto sì che la società fosse sempre proiettata al futuro, nella continua ricerca di quell’equilibrio che portasse alle ambite posizioni di classifica fortemente volute dal presidente. Anche nell’esperienza alla guida del Bologna BFC, accanto all’impegno sportivo non è mancata la partecipazione ad iniziative benefiche a favore del territorio”.
Questa la delibera del comune di Bologna per la cittadinanza onoraria. La cerimonia ufficiale è prevista per Settembre, in quanto Saputo è impegnato in America per diversi progetti.
Serie A
Roma, Totti: “Ancelotti non viene. Gasperini e De Zerbi…”

Francesco Totti si esprime sul futuro della sua Roma: “Per vincere servono grandi giocatori e allenatori come Ancelotti”.

FRANCESCO TOTTI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le dichiarazioni di Totti su Ancelotti e gli allenatori papabili
Francesco Totti, in un’intervista rilasciata a Viva El Futbol, ha espresso la sua opinione sul futuro della Roma, sottolineando l’importanza di avere grandi giocatori e allenatori per vincere. L’ex capitano giallorosso ha dichiarato: “Prenderei Ancelotti, ma tanto non viene”, evidenziando la sua ammirazione per il tecnico italiano attualmente alla guida del Real Madrid. Totti ha poi parlato di Gian Piero Gasperini, definendolo un buon allenatore, ma non tra i suoi preferiti, e ha espresso una preferenza per Roberto De Zerbi, anche se lo considera ancora un punto interrogativo per il futuro della squadra.
Roma, Dybala e le somiglianze con Totti
Totti ha anche commentato il ruolo di Paulo Dybala nella Roma, affermando che il giocatore argentino gli somiglia per stile di gioco e caratteristiche tecniche. Le parole di Totti hanno suscitato interesse tra i tifosi, che vedono in Dybala un potenziale erede del capitano storico. Le dichiarazioni, condivise dall’account X di Nicolò Schira, continuano a alimentare le discussioni sul futuro della Roma e sulla direzione che il club dovrebbe prendere per tornare a competere a livelli più alti.
Per leggere il resto dell’intervista, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira.
Francesco #Totti a Viva El Futbol: “Per vincere a #Roma servono grandi giocatori e grandi allenatori. Prenderei #Ancelotti, ma tanto non viene. #Gasperini buon allenatore, ma non mi fa impazzire: preferisco #DeZerbi anche se sarebbe un punto interrogativo. #Dybala mi somiglia” pic.twitter.com/wnDtCa2z6n
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 3, 2025
Serie A
Totti rivela: “A gennaio contattato da una squadra di A”…

Francesco Totti rivela: “A gennaio mi ha cercato una squadra di Serie A, ma sarei dovuto andare a vivere vicino a Cassano…”
Totti e l’interesse del Genoa
Il mondo del calcio italiano è in fermento dopo le dichiarazioni di Francesco Totti, che ha svelato un curioso retroscena di mercato. Intervistato da Viva El Futbol, l’ex capitano della Roma ha raccontato che a gennaio una squadra di Serie A ha manifestato interesse nei suoi confronti. Totti non ha rivelato direttamente il nome del club, ma ha lasciato intendere che si trattasse del Genoa, facendo riferimento alla vicinanza con Antonio Cassano.
Un ritorno in campo possibile?
Le parole di Totti hanno suscitato grande curiosità tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Se da un lato l’idea di rivedere Totti in campo stuzzica la fantasia di molti, dall’altro ci si interroga sulle reali intenzioni del campione romano. L’allusione al Genoa, infatti, apre interessanti scenari di mercato e alimenta le speculazioni su un possibile ritorno di Totti nel calcio giocato.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
Francesco #Totti svela a Viva El Futbol: “A gennaio davvero mi ha cercato una squadra in Italia di Serie A, non scherzo. Qual era la squadra? Dico solo che avrei dovuto vivere vicino a #Cassano…”. Chiara l’allusione al #Genoa. #calciomercato https://t.co/IruEMehLQB
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 3, 2025
Serie A
Milan, Abbiati: “Se mi chiamano ci penserei. Su Maignan dico questo…”

Milan, l’ex portiere Cristian Abbiati è stato intervistato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport dove ha commentato le ultime vicende in casa rossonera.
A seguire l’intervista completa
Milan, le parole di Abbiati
Ha fatto un anno da club manager nel Milan cinese
“Già, ma non è andata benissimo. Quando ho comunicato che non avrei fatto un’altra stagione in quel ruolo, dentro di me mi sono detto ‘ma cosa ho fatto… non dovevo fare nemmeno questa”. Capitava che dicessi qualcosa a un giocatore, e dall’altra parte veniva detto il contrario. Per starmene lì a consigliare in quale ristorante mangiare, meglio rimanere a casa. E’ stato brutto, poi le cose sono migliorate quando è arrivato Gattuso”.
Ci dica la verità: se domani riceve una chiamata da Cardinale o da Ibra, che fa?
“Ci parlerei. Ho imparato che non bisogna mai chiudere definitivamente le porte a qualcosa”.

ZLATAN IBRAHIMOVIC SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un Milan a stelle e strisce, come le sue Harley: le piace l’assonanza?
“Io sono affezionato ai Berlusconi e ai Moratti. Insomma alla vecchia scuola, quei proprietari presenti sul territorio e tifosi delle squadre che possedevano”.
Una sola domanda su un singolo giocatore: non possiamo non chiederle di Maignan. Giusto rinnovarlo?
“Lo hanno fatto capitano ed è importante per lo spogliatoio. Quest’anno ha fatto qualche errore in più, ma è come per Donnarumma: quando uno ti abitua bene poi gli sbagli spiccano di più”.
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