Copa America
USA eliminati in Copa America. Berhalter: “Resto fino ai Mondiali”
La clamorosa eliminazione degli Stati Uniti in Copa America, porta il board della Federazione a prendere delle decisioni. Su tutti, il primo a pagare sarebbe il CT Greg Berhalter. Lo stesso CT però, spiega come resterebbe fino ai Mondiali del 2026.
Gli Stati Uniti sono stati clamorosamente eliminati dalla Copa America 2024. Nonostante giocasse in casa, la squadra allenata da Gregg Berhalter non è andata oltre i 3 punti in 3 partite, sancendo l’eliminazione.
Eppure, nonostante la grandissima figuraccia, il Ct statunitense non intende dimettersi.
Anzi, Berhalter nel post partita ha spiegato:
“Faremo una revisione dell’andamento dell’intero torneo e poi vedremo dove abbiamo sbagliato. Sappiamo di essere una squadra di talento con un grande potenziale ma non lo abbiamo dimostrato in questo torneo”.
Berhalter: “Resto fino ai Mondiali”
Il CT statunitense aggiunge:
“Credo di essere in grado di portarla ai Mondiali? Io dico di sì”.
E prosegue con il parallelismo all’Italia di Luciano Spalletti:
“Le due squadre non erano chiamate a vincere, senza dubbio. L’obiettivo era fare bene, mettersi in mostra dimostrando di saper fare bene in occasioni del genere. Cosa che non è arrivata. Né agli Stati Uniti né dalla stessa Italia.
Le parole di Alexi Lalas:
A Berhalter fa da contraltare Alexi Lalas, dove l’ex Padova ha spiegato:
“L’estate 2026 è un’opportunità non solo per il calcio americano ma per il Paese di unirsi. C’è bisogno di qualcuno che unisca le persone e in questo momento, Gregg Berhalter, a causa del fatto che ha fallito in una certa misura, non ha dato alla gente la speranza che stiamo andando nella giusta direzione”.
Copa America
Douglas Luiz sbaglia un rigore: Brasile eliminato
Il Brasile di Dorival Junior esce ai rigori e Douglas Luiz, neo juventino, sbaglia la propria esecuzione: passa l’Uruguay, che trova una travolgente Colombia.
La Copa America del 2024 del Brasile si è conclusa qui, ai Quarti di Finale: l’Uruguay vince ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e approda in semifinale.
Una disfatta per la Nazionale Verdeoro, che ha vinto appena una partita delle quattro disputate nella competizione (contro il Paraguay nella fase a gironi). E che ora vedono l’Argentina, già campione in carica e ‘acerrima nemica’, con possibilità concrete di fare il bis dopo il trionfo del 2021.
Sogna invece l’Uruguay di Bielsa, che dopo l’en plein di vittorie nel proprio raggruppamento, ha estromesso l’avversaria più temibile. E lo ha fatto in 10 uomini, nonostante il rosso a Nandez ad un quarto d’ora dalla fine.
Il match
Poche le palle goal create dalle due formazioni nei 90 minuti. La più chiara per l’Uruguay, con un colpo di testa alto di Darwin Nuñez a tu per tu con Alisson. Raphinha, invece, spreca il vantaggio davanti a Rochet, facendosi ipnotizzare dal portiere uruguaiano dopo una bella azione personale.
La svolta arriva al 74′: Nandez interviene in maniera durissima da dietro su Rodrygo, il direttore di gara argentino Herrera lo ammonisce ma successivamente, dopo un richiamo del VAR, cambia la propria decisione estraendo direttamente il cartellino rosso.
Nonostante la superiorità numerica brasiliana per un quarto d’ora, il risultato non cambia più e la sfida si decide ai calci di rigore.
I rigori
Rigori che diventano fatali per il Brasile con protagonista, in negativo, il neo-juventino Douglas Luiz: il suo destro dal dischetto termina contro il palo, alla destra dell’estremo difensore uruguagio. In precedenza l’errore era stato Eder Militão: inutili le trasformazioni di Andreas Pereira e Martinelli.
Per l’Uruguay, invece, segnano praticamente tutti. Errore solo per Gimenez (murato da Alisson): ma sono precisi Valverde, Bentancur, De Arrascaeta e Ugarte. Finisce 4-2, con la Celeste che vola in semifinale.
Copa America
Copa America, l’Argentina ringrazia il Dibu: è semifinale
La Copa America continua a regalare emozioni forti e nella notte l’Argentina ha rischiato l’eliminazione per mano dell’Ecuador. Merito del solito Dibu Martìnez.
Argentina-Ecuador 1-1 (4-2 d.c.r.)
L’Albiceleste passa col brivido e conquista la semifinale di Copa America. A Houston la selezione argentina non va oltre l’1-1 contro l’Ecuador e rende necessaria la lotteria dei calci di rigore per decidere la prima semifinalista del torneo.
Messi e compagni sono andati molto vicini a vincere la partita nei 90 minuti grazie al gol di Lisandro Martinez su corner di Mac Allister.
La tensione ha accompagnato i tifosi argentini per tutto il match fino ai minuti di recupero del secondo tempo quando Kevin Rodriguez devia efficacemente il cross dalla destra di Yeboah e sigla il pareggio.
Al 62′ Valencia ha fallito un calcio di rigore calciando sul palo.
Si va dunque ai calci di rigore dove sale in cattedra lo specialista Emiliano Martìnez, detto Dibu, che rimedia all’errore di Messi che colpisce la traversa e para ben 2 tentativi dal dischetto rispettivamente di Mena e Minda. Il rigore decisivo lo segna Otamendi che spiazza Dominguez e manda l’Argentina in semifinale.
I campioni del mondo in carica affronteranno la vincente di Venezuela-Canada in programma questa notte.
Copa America
Copa America: E’ tornata davvero la Seleção?
La Seleção torna a vincere in Copa America e fa sognare. La vittoria di Las Vegas riaccende la speranza nel cuore dei tifosi verdeoro, che dopo un inizio scarno di soddisfazioni, sognano di rivedere la loro nazionale sul trono del calcio americano.
La notte di Las Vegas illumina il ritorno al trionfo della Seleção. Il Brasile schianta il Paraguay 4-1, scacciando le critiche e riprendendo il passo nella Copa América.
L’Allegiant Stadium è il palcoscenico di una danza verdeoro sin dalle prime battute. Danilo e compagni dominano il campo, riversandosi nella metà campo avversaria con la consueta fluidità. Al 31′ un rigore fallito da Paqueta alimenta la tensione, ma la risposta arriva al 35′ con il gol di Vinicius Junior, il più ispirato dei suoi. Savio raddoppia poco dopo e il Brasile dilaga: ancora Vinicius e Paqueta, questa volta su rigore non sbaglia e sigla il definitivo 4-1.
Vincious brilla, la Saudade si placa
Doppietta per Vinicius Junior, la prima con la maglia della nazionale: la stella dei Blancos scaccia i fantasmi di un inizio deludente con una prestazione maiuscola. Il suo carisma trascina la squadra verso la vittoria.
Vinicius, migliore in campo contro il Paraguay
Saudade, termine intraducibile che racchiude nostalgia, rimpianto e struggente desiderio. Un sentimento che permea la cultura brasiliana e che, per troppo tempo, ha aleggiato anche sulla Seleção. La Ginga, il calcio-danza nato dalle strade del Brasile, sembrava smarrita. Ma questa notte, a Las Vegas, la musica è tornata a suonare. Il Brasile ha ritrovato la sua Saudade, l’anima che lo rende unico e irresistibile.
Copa America: un nuovo inizio per la Seleção?
La vittoria sul Paraguay è un balsamo per le ferite e un segnale di risveglio. La Seleção torna a danzare, a incantare con il suo gioco fluido e spettacolare. La Saudade è placata, ora è il momento di volare verso la conquista della Copa América. Con un tasso tecnico del genere sarebbe un peccato non arrivare fino in fondo.
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