Serie A
Zangrillo: “Il mio Genoa deve tornare dove merita”

Il Presidente Zangrillo, intervistato all’evento “Margini d’estate”, ha parlato a Telenord del suo Genoa, del mercato e delle ambizioni nel prossimo futuro.
Il professor Zangrillo è stato, prima che Presidente del Genoa, un rinomato Primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, nonché medico personale di Silvio Berlusconi. Cavaliere della Repubblica Italiana per le sue numerose pubblicazioni in ambito medico, è Presidente del Genoa dal 2021.
Zangrillo, il Presidente tifoso
Il Presidente Zangrillo (scelto dalla cordata 777) è tifoso rossoblù fin da bambino. Da sempre ha seguito sugli spalti del Ferraris la sua squadra del cuore, ma ora con qualche responsabilità in più.
L’intervista
Alcuni punti salienti dell’intervista rilasciata a Telenord:
Sulla questione stadio, Zangrillo ha dichiarato: “Genova, orograficamente, è ostile perché non ci sono spazi. La cosa che viene in mente è costruire uno stadio sul mare. Prima ci ha pensato qualcuno. Allora, pare che Sampdoria e Genoa siano d’accordo per presentare un progetto in comune. Per una serie di motivi, il Ferraris dobbiamo considerarlo lo stadio della città e non di uno due club. Facciamo questo sforzo. Essere pronti significa aver fatto il primo passo di un percorso burocratico che vedrà contenziosi”.
Facendo anche riferimento alle infrastrutture italiane: “Lo stadio per eccellenza per noi italiani è lo stadio di San Siro, obbrobrio di cemento nella periferia di Milano, poi abbiamo delle piccole realtà nella provincia come Monza e Sassuolo. Invece andiamo a Madrid o Parigi e vediamo queste strutture meravigliose, o il centrale di Wimbledon che si chiude appena vengono due gocce d’acqua. ”

Genoa-Bologna si giocherà allo Stadio ‘Luigi Ferraris’ di Genova
Sul Calcio: “Il mondo del calcio è un mondo drogato, malato. Non per fare piagnistei facili, ma il fatto che la rappresentazione recente che abbiamo dato della nazionale sia poco simpatica. Vedevo la Turchia ieri che davano l’anima. Fai poi delle considerazioni e vedo che ci sono questi procuratori leggendari che girano con Lamborghini e Ferrari. Questi signori muscolosi e ipertatuati che la fanno da padroni andando a proporre ingaggi alle società. E poi vedi che c’è un campione che speriamo non ci rovinino come Sinner.”
“L’ambiente è pulito”
Sul suo Genoa: “Il Genoa è stato straordinario. E’ cresciuto, adesso il Genoa è un gruppo bello, pulito e dobbiamo garantirgli la continuità. È innegabile che esistano delle difficoltà di cui non conosciamo l’entità. Ma possiamo dire che non immaginiamo ci possano essere dei riflessi sulla società Genoa perché è all’interno di una struttura sana, governata e strutturata in modo sapiente.
C’è una governance in cui c’è il controllo reciproco, lo scambio di informazioni e noi speriamo che tutto si possa, nel rispetto della giustizia, garantire su quelli che sono i fondamentali di una società che ha ben operato e noi pensiamo debba ben operare. Se respiro, come sto respirando, aria pulita, se c’è dialogo, reciproca stima e condivisione, io ho questo ruolo e continuerò a tenerlo perché è un ruolo di garanzia e responsabilità nei confronti dei tifosi che sono tutti quelli che ci seguono e non solo quelli che vengono allo stadio”.
“Il Genoa deve tornare dove manca da tanto tempo”
“Il calcio, mi ha insegnato Galliani, è crudele. Penso che il Genoa debba ritornare dove manca da tanto tempo. Per farlo ci vuole un consolidamento economico che consenta di poter usufruire di una rosa che ha un valore che tu gestisci, che tu controlli, di cui tu sei padrone.”
“Il Genoa deve essere padrone di se stesso”
Zangrillo, infine, chiosa sul mercato, dove riconosce al Genoa una gestione di compravendita che punta a migliorare sempre più la rosa: “E che quindi ti consenta di dire di no al signor Marotta quando vorrebbe che tu gli regalassi Gudmundsson, e lo dico all’amico Beppe senza nessun tipo di malignità. Lo dico perché so che all’Inter piace Gudmundsson e io ho detto che spero che lui possa sognare e continuare a sognare. Però il Genoa deve essere padrone di se stesso: se vende Martinez è perché pensa di poterselo permettere, perché arriva un altro Martinez o meglio di lui, e se va via Gudmundsson, come è andato via Dragusin abbiamo visto che abbiamo fatto ancora meglio”.
Serie A
Genoa-Milan, le formazioni ufficiali: fuori Leao!

Genoa-Milan, incontro valido per la 35^ giornata del campionato di Serie A 2024/2025: le scelte ufficiali di Patrick Vieira e Sergio Conceicao.
Genoa-Milan è il monday night di questa 35^ giornata di Serie A.
Nonostante la sconfitta con il Como, lo scorso weekend ha decretato l’aritmetica salvezza del Grifone allenato da Vieira, che da qui a fine stagione vuole provare a togliersi delle soddisfazioni. I rossoneri di Conceicao vengono dal successo esterno di Venezia, ma non hanno più molto da chiedere al campionato, dato che la zona-Europa è troppo distante considerando le partite rimaste da giocare.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.

L’ESULTANZA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: COLLU
ASSISTENTI: COSTANZO – PASSERI
IV: SANTORO
VAR: GARIGLIO
AVAR: MAZZOLENI
Genoa-Milan, le formazioni ufficiali
GENOA (4-2-3-1): Leali; Sabelli, De Winter, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup; Norton-Cuffy, Messias, Thorsby; Pinamonti.
MILAN (3-4-2-1): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Reijnders, Fofana, Theo Hernandez; Pulisic, Loftus-Cheek, Jovic
Serie A
Juventus, Alberto Costa spreca il gol della permenza?

Juventus, arrivato a gennaio con grandi aspettative, il classe 2003 fatica a imporsi. Ma il club crede ancora in lui e l’estate sarà tempo di rilancio, forse con un ritorno in Portogallo.
Giunto a Torino a gennaio dal Portogallo, il centrocampista classe 2003 era stato accolto come un talento da seguire, ma finora il suo impatto è stato più teorico che concreto.
Il passaggio dal calcio portoghese alla pressione tattica e fisica della Serie A non è stato semplice. Costa ha trovato una Juventus che, tra ambizioni e necessità immediate, concede poco margine all’attesa. Nonostante il supporto della famiglia e l’inserimento graduale voluto dal club, le occasioni sono state poche.
Juventus, come si fa a sbagliare un gol del genere?…
La più significativa è arrivata proprio contro il Bologna, in una gara chiave per la corsa Champions: entrato nella ripresa, Costa ha avuto l’opportunità per cambiare la partita – e forse la sua storia in bianconero – ma ha mancato il gol. Un errore pesante, che fa rumore per il momento e il contesto. Ma non è una condanna, forse.
In casa Juventus si parla di crescita, non di bocciatura. Il talento è ancora lì, così come la fiducia della dirigenza. Tuttavia, per sbocciare davvero servono minuti e continuità: ecco perché prende quota l’ipotesi prestito. Diversi club della Primeira Liga, attenti alla valorizzazione dei giovani, hanno già mostrato interesse.
Un ritorno in patria, in un ambiente più familiare ma competitivo, potrebbe rappresentare la tappa giusta per il rilancio.
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Serie A
Milan, Braida: “Mi dispiace vedere il Milan in difficoltà, sarei pronto ad aiutare. L’esperienza non si può comprare”

Ariedo Braida si offre al Milan in un momento di difficoltà: “L’esperienza è ciò che conta”. La posizione di Direttore Sportivo rossonero è ancora vagante.
Il ritorno di Braida: un’opportunità per il Milan?
Ariedo Braida, storico dirigente del Milan, ha espresso la sua disponibilità a tornare al club in un’intervista a GR Parlamento. Braida ha dichiarato: “Vedere il Milan in difficili acque mi dispiace, sarei pronto a dare una mano”. Il Milan, alle prese con problemi di continuità e risultati altalenanti, potrebbe beneficiare dell’esperienza di Braida, specialmente in termini di gestione e strategia di mercato. L’ex dirigente sottolinea che “l’esperienza è qualcosa che non si compra”, offrendo così un chiaro messaggio alla dirigenza rossonera.

L’ESULTANZA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Una situazione da perfezionare: la visione di Braida
Braida ha riconosciuto il valore della squadra attuale, definendola forte ma bisognosa di perfezionamenti. Le sue parole arrivano in un momento cruciale per il Milan, impegnato in quello che sembra essere un casting per un nuovo direttore sportivo. “Se hanno bisogno di me, sono qui”, ha affermato Braida, sottolineando la sua disponibilità a contribuire al rilancio del club. La sua esperienza e la profonda conoscenza del mondo del calcio potrebbero rappresentare un importante tassello nella ricostruzione del Milan, che cerca di ritrovare la sua storica solidità.
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Fonte: l’account X di Schira
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