Serie A
Cagliari, Nicola: “Entro nella vostra storia in punta di piedi e sul mercato…”
Il nuovo allenatore del Cagliari Davide Nicola ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione, alla quale è intervenuto anche il ds Nereo Bonato.
Di seguito le parole del nuovo tecnico del Cagliari Davide Nicola, rilasciate nelle conferenza stampa di presentazione con il club sardo, alla quale era presente anche il ds rossoblu Nereo Bonato.
Cagliari, le parole di Nicola e Bonato
Nereo Bonato: “E’ stato un passo importante per iniziare un nuovo percorso. Dopo la partenza di Ranieri, la società ha ritenuto opportuno valutare diversi profili, da quelli umani e quelli tattici. Nicola è il profilo giusto per un nuovo ciclo. Sarà una sfida importante.
La gente ci ha sostenuti a raggiungere risultati impensabili. Speriamo possano continuare a starci vicini. Dobbiamo essere anche bravi noi a coltivarli”.
Davide Nicola: “Anzitutto voglio ringraziare tutti per l’accoglienza di ieri. E’ stata fantastica e crea i presupposti per lavorare instancabilmente. Entro nella vostra storia in punta di piedi”.
Come si è sviluppata la trattativa?
D. N.: “Non ho lasciato l’Empoli, bensì accettato il Cagliari. Allenare in Sardegna era un desiderio latente. E’ una piazza che mi ha sempre intrigato da quando ho iniziato ad allenare”.
Ha avuto modo di sentire Ranieri?
D. N.: “La trattativa è stata lunga perchè le due società coinvolte sono molto serie e rispettose. Il rispetto è la prima cosa, poi ci siamo messi d’accordo nei tempi corretti e giusti.
Ranieri? E’ una persona prima di un allenatore. Non posso fare paragoni perchè il suo curriculum parla da solo. Ci siamo sentiti anche prima della fine del campionato. Mi ha scritto una cosa che porto nel cuore. Il fatto di prendere il suo posto è un onore”.
Non troverà giocatori importanti, ma tanti prestiti che sono rientrati. Su quali settori bisognerà lavorare sul mercato?
D. N.: “Sono domande a cui rispondo volentieri, ma la priorità oggi è conoscere i giocatori al momento disponibili. Conosco solo Scuffet, dunque non vedo l’ora di conoscerli, le loro qualità, e quelli che sono funzionali al progetto tattico. Prima di questo non posso parlare di mercato. Alcuni ruoli sono rimasti scoperti, come Dossena e Nandez, la società lo sa e sta lavorando”.
N.B: “Stiamo lavorando sul mercato. Abbiamo unità di intenti e faremo delle altre operazioni. Non ci sembrava corretto dare ufficialità prima del mister”.
Che idea si era fatto del Cagliari e cosa le ha chiesto la società?
D. N.: “Il Cagliari ha dimostrato forte coesione, valore da preservare e integrare. Ranieri ha fatto le sue valutazioni in base a quello che aveva a disposizione.
Avremo le nostre caratteristiche e faremo ciò che serve per rendere funzionale ogni elemento che arriverà. Nonostante la lunga trattativa siamo stati sempre in contatto”.
Che idea si è fatto del calendario?
D. N.: “Giocare in casa è sempre motivo di orgoglio e forza. Avremo la possibilità di averli dietro le orecchie, l’idea dev’essere quella di avere un rendimento importante sia in casa che fuori, soprattutto di prestazioni che poi portano risultati.
Negli ultimi anni giocare con frequenza in casa all’inizio è insolito. Ma non mi concentro sul calendario. Dovremo affrontarle tutte”.
E’ giunto in una piazza che, in genere, era un avversario importante.
D. N.: “In questo momento sono full immersion in un’avventura che desideravo tanto. Non voglio fare paragoni o proclami”.
È possibile possa arrivare qualche ufficialità nelle prossime ore?
N. B.: “Qualcosa è stato seminato ed a breve verrà ufficializzato. Era necessario integrare nel breve determinati ruoli”.
Viene definito l’uomo dei miracoli. Ora ha l’opportunità di allenare dall’inizio.
D. N.: “Le etichette sono invenzioni giornalistiche. Io faccio il mio lavoro, senza pensare alle etichette. Se riesco a raggiungere quanto mi viene chiesto, e se riesco, anche grazie al mio entusiasmo, non posso che essere felice”.
Quanto spazio hanno i giovani nel suo credo calcistico?
D. N.: “Con le persone, direi. A prescindere che siano giovani o meno io guardo le qualità e l’affidabilità per determinate situazioni. Con i giovani bisogna avere pazienza. Per me è fondamentale che abbiano fare ed consapevolezza dei propri mezzi”.
Che obiettivi le ha chiesto la società?
D. N.: “Sono d’accordo quando la società dice di voler consolidare quanto già fatto. Le parole, poi, le porta via il vento. L’ambizione è importante e va contestualizzata. Va bene guardare le stelle, ma bisogna tenere i piedi per terra. Importante, inoltre, avere una linea comune.
Così facendo si raggiungono più facilmente i risultati. Ci sarà da lottare, ma farlo insieme sarà più facile. Mantenere la categoria è il primo passo, questo è quanto ci interessa”.
N.B.: “Stiamo facendo un percorso che ci ha portato dalla B alla salvezza in A. Ora vogliamo crescere. Il gruppo rimarrà, ma con alcuni correttivi. Alcune uscite ci devono essere per permettere questa crescita. Non siamo all’anno zero. Il nostro percorso continua. Marin? E’ un giocatore che rientrerà in rosa. Faremo con il mister le valutazioni del caso. Si vedrà.
Stiamo parlando anche con Viola, mentre Lapadula si godrà qualche giorno di vacanza poi verrà valutato nel quotidiano. Dipenderà dalle dinamiche di mercato. Nessuno è intoccabile, abbiamo le nostre idee”.
Perchè ha scelto Cagliari?
D. N.: “Ripeto, era un desiderio latente. Cagliari mi ha intrigato da sempre. Questo che mi scorre nelle vene, desiderare ardentemente qualcosa, di lavorare instancabilmente. Sarà importante partire con i test e valutare i giocatori da subito”.
Le fu al fianco di Pisacane quando denunciò il tentativo di combine. Il suo rapporto con lui sarà importante tra primavera e prima squadra?
D. N.: “Ritrovare Fabio sarà emozionante. Passa il tempo e vederlo allenatore è una cosa piacevole. Ha grandi valori e sarà un piacere confrontarci”.
Porterà la squadra a giocare le amichevoli nei paesi della Sardegna?
D. N.: “Assolutamente si, qualora ci saranno le condizioni”.
Guardando il calendario ha pensato all’entusiasmo dei tifosi?
D. N.: “Assolutamente. Quando non lavoro sul campo mi piace immaginare queste situazioni”.
Serie A
Milan, per Calabria nessuna sanzione dopo lite con Conceicao
Il capitano rossonero non verrà multato dal Milan, ma non prenderà comunque parte alla trasferta di Zagabria a causa della squalifica.
Il Milan ha deciso e, dopo il duro scontro con il tecnico lusitano, il capitano non verrà sanzionato. Il numero 2 rossonero non prenderà parte alla trasferta in terra croata a causa della squalifica. Una squalifica che per certi versi è apparsa anche ricercata dal giocatore, dato che consapevole della diffida nell’ultimo turno di Champions si è fatto ammonire in seguito a delle proteste.
La sanzione ha però messo nei guai il Milan, dato che nella sfida di domani la squadra dovrà rinunciare anche ad Emerson (infortunato) e al neo-arrivato Kyle Walker (inutilizzabile per regolamento UEFA). Ed allora Conceicao dovrà adattare uno tra Tomori e Musah in quella posizione, oppure lanciare dal primo minuto Terracciano.
Il Milan soprassiede al faccia a faccia con l’allenatore
L’allenatore portoghese ed il calciatore erano stato protagonisti di uno scontro verbale al termine della gara rocambolesca di domenica. Il diverbio era nato a seguito della sostituzione con il terzino che non aveva accettato di buon grado il cambio. Nell’occasione aveva calciato una bottiglietta finita addosso all’allenatore, che sul momento attento alla partita aveva deciso di soprassedere.
Al termine del match (e della rimonta), però, Conceicao si è avvicinato al calciatore parecchio nervoso per quanto accaduto, intimando di essere rispettoso delle decisioni ma anche del resto della squadra. Nessuno dei due ha fatto un passo indietro e le telecamere hanno ripreso la discussione, con i membri dello staff che sono dovuti intervenire per dividerli.
Il capitano rossonero ha stemperato nel post quanto accaduto, derubricando ad avvenimenti di campo, ma la sensazione lasciava presagire una sanzione della società, che però non è arrivata. Il rapporto con il tecnico sembra però incrinato e non è da escludere che l’esterno possa lasciare il Milan in estate.
Serie A
Atalanta, Gasperini perde Lookman: ecco l’esito degli esami
L’Atalanta perde Lookman per tre settimane a causa di una lesione al legamento collaterale del ginocchio destro, un duro colpo per la squadra.
Lookman fuori gioco: impatto sull’Atalanta
La notizia dell’infortunio di Ademola Lookman rappresenta un momento critico per l’Atalanta. Il giocatore ha subito una lesione al legamento collaterale del ginocchio destro, che lo terrà lontano dai campi per circa tre settimane. Questo stop arriva in un momento delicato della stagione, con la squadra impegnata in diverse competizioni.
Opportunità per i sostituti
L’infortunio di Lookman potrebbe aprire nuove opportunità per altri giocatori in rosa. Gasperini potrebbe sfruttare questo momento per testare nuove soluzioni tattiche e dare spazio a giovani promettenti. I tifosi sperano che la squadra riesca a mantenere alto il livello delle prestazioni anche senza una delle sue stelle.
La situazione sarà monitorata attentamente, con la speranza che Lookman possa recuperare rapidamente e tornare a contribuire al successo dell’Atalanta. La sfida per la squadra sarà mantenere la competitività senza uno dei suoi elementi più dinamici. I bergamaschi, con ogni probabilità, torneranno sul mercato alla ricerca di un attaccante. L’obiettivo numero uno rimane Rayan Cherki, talento cristallino del Lione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#Atalanta | Lesione al legamento collaterale del ginocchio destro: 3 settimane di stop per #Lookman 👉 https://t.co/gMsuH2zQh5 pic.twitter.com/ZGqj8ZSb2N
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 28, 2025
Serie A
Buffon compie 47 anni, la Juventus lo festeggia: “Icona e capitano”
La Juventus celebra oggi uno dei suoi simboli più grandi: Gianluigi Buffon.
Con un post sul proprio profilo ufficiale “X” (ex Twitter), il club ha omaggiato l’ex portiere e capitano con queste parole: “Con 685 presenze è il secondo giocatore che ha vestito di più la nostra maglia. Icona e capitano: buon compleanno Gigi!”.
Buffon, che oggi spegne 47 candeline, ha scritto pagine indimenticabili nella storia bianconera. Arrivato a Torino nel 2001 dal Parma, è rimasto fedele alla maglia della Juventus per quasi due decenni, diventando un punto di riferimento non solo per il club, ma per l’intero calcio italiano e mondiale.
Una Carriera Straordinaria
Con i suoi 685 gettoni in bianconero, Buffon è secondo solo ad Alessandro Del Piero per presenze nella storia del club. Tra i suoi innumerevoli successi spiccano 10 Scudetti, 5 Coppe Italia e una quantità impressionante di parate decisive che hanno fatto innamorare i tifosi. È stato, ed è tuttora, il simbolo di leadership, passione e dedizione.
Buffon, l’uomo dietro il campione
Oltre ai successi sportivi, Buffon ha sempre incarnato i valori del calcio e della Juventus: umiltà, carisma e spirito di sacrificio. Anche lontano dal campo, il suo nome è sinonimo di classe e rispetto.
Il compleanno di una leggenda come Gigi è un’occasione speciale non solo per i tifosi juventini, ma per tutti gli amanti del calcio. Buon compleanno, Capitano!
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