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Marotta: “Simone è il nostro bravissimo condottiero”
Parla di Inzaghi come fosse un amico, oltre che l’allenatore della squadra di cui è Presidente. Marotta apre la nuova stagione con a capo il suo “condottiero”.
Il Presidente dell’Inter Marotta, in conferenza stampa, presenta la nuova stagione. Si deve proseguire sui binari tracciati dalla società e, se possibile, migliorare i risultati della scorsa stagione.
La conferenza di Marotta
Avanti insieme: “Oggi iniziamo un nuovo cammino insieme. La nostra bellissima maglia sarà impreziosita dal tricolore e dalla leggendaria seconda stella che porteremo d’ora in avanti sul petto con l’orgoglio di aver arricchito il blasone e la storia dell’Inter. E insieme a noi a guidare la squadra campione d’Italia avremo ancora mister Simone Inzaghi. Con grande piacere voglio quindi comunicarvi ufficialmente che il rapporto con Simone continuerà fino al 2026 con la speranza di proseguire ancora oltre”.
Inzaghi, il “Condottiero”: “Simone è il nostro bravissimo condottiero, in questi tre anni ha consolidato la propria leadership e ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza, garantendo all’Inter un calcio moderno e spettacolare, creando un gruppo in grado di rappresentare al meglio i valori più autentici dello sport, valorizzando moltissimi giocatori e conquistando meravigliosi trofei.”
La nuova proprietà
La presidenza di Oaktree: “La nostra proprietà ha raccolto l’eredità storica, la tradizione, il senso di appartenenza e il valore del nostro club. Oaktree, che ha già supportato l’Inter in questi tre anni di successi, ha sin da subito dimostrato la volontà di mantenere la società ai vertici del calcio italiano ed europeo. Il nostro azionista ha garantito continuità e stabilità nella gestione del club e ha messo in primo piano il mantenimento della massima continuità della performance sportiva, il proseguimento del percorso verso la sostenibilità finanziaria. La solidità della nuova proprietà unita all’impegno di questo management è la migliore garanzia per l’Inter e per i nostri meravigliosi tifosi di raggiungere nuovi traguardi e di realizzare insieme altre memorabili imprese.”
Momento storico complicato: “L’Inter è consapevole del ruolo di protagonista nel sistema calcio e delle responsabilità che un club così tanto seguito assume nei confronti di milioni di appassionati. La stagione che sta per cominciare deve necessariamente confrontarsi con le difficoltà del movimento calcistico italiano, oggi ancor più sotto i riflettori.
In un momento storico complicato è necessario che tutte le parti siano coinvolte in modo positivo, possano fare sistema insieme e mettere a fattor comune risorse e idee. E’ importante che chi possiede maggiori possibilità si assuma la responsabilità e la leadership per raggiungere gli obiettivi comuni. Il calcio si nutre di passione, le emozioni si trovano a tutti i livelli e a tutte le età. Insieme dobbiamo garantire il diritto allo sport e a giocare a calcio, tradurre in realtà quanto dice la nostra costituzione.”
La nuova stagione dell’Inter di Marotta
La nuova stagione: “Chiaro che la partecipazione a tutte le più importanti competizioni internazionali è una vetrina imprescindibile per il nostro brand, e motivo di grande orgoglio per ognuno dei nostri calciatori. Nostra opinione è che il nostro calcio debba rinnovarsi, diventando più attrattivo verso le generazioni più giovani, fornendo un prodotto sempre più innovativo, digitale, in competizione con i principali player di intrattenimento. In un contesto così complesso sta per iniziare la stagione calcistica più lunga di sempre, che si aprirà ufficialmente alla metà di agosto con la Serie A e la Coppa Italia, vedrà il debutto della nuova Super Champions a 36 squadre con due partite in più nella prima fase, passerà dalla Supercoppa italiana in Arabia Saudita e soprattutto si concluderà nel nuovo affascinante Mondiale per Club a luglio negli USA.
Si giocherà quindi sempre per 12 mesi l’anno, quasi 70 partite ufficiali per chi andrà fino alla fine di ogni competizione. La nostra Inter vuole essere protagonista in tutte queste manifestazioni con la consapevolezza della propria forza e l’obiettivo di prolungare il ciclo di vittorie degli ultimi anni. Grazie al supporto della nuova proprietà, con il fondamentale contributo di Piero Ausilio e Dario Baccin, abbiamo costruito una squadra ancora più competitiva per la prossima stagione.”
Marotta: “Un movimento da rinnovare”
“Dobbiamo fare in modo che le generazioni più giovani portino nuova linfa al nostro sport, a beneficio anche dell’individuazione di talenti che possano emergere da differenti contesti altrimenti esclusi. Il valore aggiunto di un club come l’ Inter è di mettere in rete la propria struttura e le proprie competenze. Noi come società continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per ricreare connessioni positive tra il nostro mondo e quello dello sport di base, dell’educazione e della società civile.
Auspico che il livello di tensione raggiunto nel periodo più recente tra le varie componenti istituzionali del calcio venga al più presto risolto a beneficio dell’intero sistema. Speriamo che il dialogo prosegua in modo più propositivo, intervenendo con idee concrete per il rinnovamento di tutto il settore. Questo ci permetterebbe di offrire un prodotto di qualità migliore, moderno e competitivo salvaguardando i nostri atleti e il futuro del nostro sport. I club sono in questo momento chiamati a partecipare a un calendario di competizioni estremamente pieno e compresso, sottoponendo gli atleti a uno stresso fisico difficile da sostenere.”
L’Inter è una società solita
Inter riparte da basi solide: “Abbiamo mantenuto praticamente invariata la rosa dei campioni d’Italia, rafforzandola con innesti di grande valore come Taremi, Zielinski e Martinez che garantiranno maggiori soluzioni e una più profonda rotazione. Siamo sempre attenti a cogliere eventuali opportunità del mercato, compatibili con le nostre esigenze di equilibrio finanziario, contenimento del costo del lavoro e ringiovanimento dell’età della squadra. Poniamo la massima attenzione alla valorizzazione dei nostri giovani, patrimonio importantissimo del nostro club. La nostra Inter è una squadra consolidata, che può vantare una forte mentalità vincente e spirito di gruppo, guidata da Simone Inzaghi che è il nostro leader.”
Pensiero a Zanetti: “Vorrei inoltre cogliere l’occasione per ringraziare per il loro duro lavoro il nostro vice presidente Javier Zanetti, che in questa stagione compirà 30 anni di storia con l’ Inter e il signor Alessandro Antonello per il contributo che l’area Corporate continua a fornire alla nostra società. Gli obiettivi che ci poniamo per questa stagione sono gli stessi di sempre, la straordinaria conquista della seconda stella che indosseremo con orgoglio sulle nostre casacche rappresenta il nostro punto di partenza per affrontare con la stessa passione e fame di successi questa nuova entusiasmante avventura. Vi ringrazio e auguro a tutti voi buona stagione e buon lavoro.”
Conclude così la conferenza stampa, che mira a presentare l’Inter che verrà in tutte le sue sfaccettature. Il Presidente Marotta è pronto a guidare la società, affidandosi al suo condottiero in panchina.
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Mourinho, indagini Manchester City: “Medaglia in più per me”
Mourinho vede nel processo contro la squadra dello sceicco Mansour una ricca opportunità. Potrebbe infatti aggiudicarsi un altro titolo.
Se il Manchester City verrà privato dei titoli, il Manchester United riceverà il trofeo della Premier League per la stagione 2017-18.
Alla guida in quella stagione c’era proprio Josè Mourinho, che arrivò secondo a 19 punti dalla squadra di Pep Guardiola.
Le accuse
Le accuse mosse al Manchester City dalla Premier sono di aver infranto le norme di spesa dal 2009 al 2018.
Sembrerebbe che la squadra dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan abbia violato per 115 volte le regole imposte dall’Uefa.
Per 9 anni il club non avrebbe fornito informazioni accurate.
La risposta del Manchester City
Da parte sua il club inglese nega tutte le accuse.
Rischia però pesanti sanzioni. Per violazioni del fair play finanziario nella scorsa stagione le squadre sanzionate sono state l’Everton (-8 punti) e il Nottingham Forest (-4).
Il City ha vinto il titolo inglese per quattro volte consecutive.
Il suo caso è stato deferito a una commissione indipendente nel febbraio 2023.
Se dovesse essere ritenuto colpevole di alcune o tutte le accuse potrebbe anche essere retrocesso dalla massima serie.
Il punto di vista di Mourinho
“Abbiamo vinto l’Europa League e siamo arrivati secondi in Premier League. Penso che abbiamo ancora una possibilità di vincere quel campionato. Devono pagarmi il bonus e darmi la medaglia” ha detto ai giornalisti l’allenatore del Fenerbahce prima della sfida di Europa League contro lo United.
Ha aggiunto poi che ritiene la formazione di Ten Hag una buona squadra e che spera si riprenda prima del suo probabile ritorno in Premier League.
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Prandelli: “Diamo tempo alla Juve. Retegui? Centravanti vecchio stampo”
Cesare Prandelli ha offerto un’analisi approfondita dei temi principali della Serie A in un’intervista esclusiva per TuttoMercatoWeb.com.
Oltre alla corsa allo Scudetto e alla nuova Juventus di Thiago Motta, Prandelli ha analizzato anche la Nazionale di Luciano Spalletti, spendendo parole d’elogio per le prestazioni di Mateo Retegui.
Prandelli: “Vlahovic? Sta facendo bene”
A seguire l’intervista completa di Cesare Prandelli.
Conte in due mesi ha rivoluzionato un Napoli che lo scorso anno sembrava allo sbando riuscendo a incidere anche sul mercato
“Il saper incidere sul mercato è un merito, una grande qualità. In genere un allenatore ha bisogno di due-tre mesi per riuscire a dare un’impronta a una squadra che pronti via inizia con una nuova mentalità. La struttura del Napoli dal punto di vista tecnico è un po’ quella di due anni fa e questa è una fortuna: Conte ha cambiato determinate cose, ma quando parti da basi così solide il concetto di gruppo e di squadra lo puoi avere anche in poco tempo. E’ vero sì che su certi particolari ci vuole più tempo, ma dal punto di vista del concetto di squadra in due-tre mesi si riesce a dare un’impronta”.
Ieri è arrivata la prima sconfitta della Juve di Motta. Quello dei bianconeri è un percorso più lento rispetto a quello del Napoli di Conte?
“Necessità di più tempo. Anche ieri s’è visto che cercano di fare determinate cose in campo, ma poi le eseguono con tempi diversi. Ci vuole un po’ più di tempo, più convinzione. Magari togliere qualcosa, ma farlo un po’ più veloce. Stanno seguendo un tracciato ma non lo fanno in maniera naturale, ci devono pensare. E quando pensi la palla gira più lentamente”.
Devono ancora capire fino in fondo le idee di Motta
“Quando la palla gira veloce è perché la squadra sa cosa deve fare, i giocatori sanno già dove giocarla. Se invece quando ricevi la palla fai un secondo controllo, poi devi alzare la testa, perdi un tempo di gioco. La squadra si deve abituare a questo tipo di calcio che non faceva: ogni allenatore ha le proprie esigenze, le proprie idee, e in questo momento la Juventus è una squadra che vuole sempre costruire gioco, fa triangoli in tutte le zone di campo. Per fare tutto questo ci vuole un po’ più di tempo”.
Conosce bene Vlahovic, che momento sta attraversando?
“Per i tifosi quando fai il centravanti devi sempre fare gol. Lui sta realizzando delle reti, sta giocando per la squadra e fisicamente l’ho visto molto meglio rispetto ad altri tempi. Deve solo stare tranquillo, sereno, e seguire i consigli dell’allenatore”.
L’essere l’unico centravanti della Juve e il fatto di non riuscire a sbloccare la trattativa per il rinnovo sono fattori che incidono in che modo sul suo rendimento?
“Io non credo che incidano… Comunque tutti i giorni è a contatto coi dirigenti, con persone che aiutano anche i ragazzi a crescere dal punto di vista psicologico. Non è un problema. Il problema è questa grande esuberanza di Dusan che vorrebbe far gol sempre, ma è quasi impossibile. Deve saper accettare partite diverse”.
Da settembre Spalletti ha trovato la sua Nazionale. Il rammarico è nel non esserci riuscito prima…
“Effettivamente è così. Vedo uno Spalletti molto più sereno: determinato sempre, ma sta trasmettendo dei valori in maniera un po’ diversa. Forse i ragazzi hanno percepito che non saranno mai soli, che ci sarà sempre il commissario tecnico a difenderli contro tutto e tutti e quindi speriamo che possano continuare a migliorare”.
E poi ha trovato il centravanti
“Io ho un’idea un po’ particolare su Retegui…”
Sarebbe?
“E’ un attaccante arrivato in Italia senza esser condizionato da nulla, è un tipo di centravanti che da tanti anni non vedevamo. Vecchio stampo: di un’altra scuola, di un’altra cultura. I nostri attaccanti negli ultimi 15 anni sono spariti perché fin da bambini sono abituati a venire incontro, giocano per l’appoggio. Invece Retegui attacca la profondità, vive per il gol. E poi Gasperini che è uno straordinario allenatore lo migliorerà ancora di più: speriamo possa essere per la Nazionale un valore aggiunto”.
E a proposito di attaccanti: Balotelli è a un passo dal Genoa
“Sono contento perché se accetta una sfida così vuol dire che è preparato. Credo possa regalarci ancora qualcosa di importante, ce lo auguriamo tutti e se lo augura soprattutto il Gila a cui voglio bene. Gli mando un grande abbraccio”.
Calciomercato
Calciomercato Inter, ritorno di fiamma per l’argentino? | Si pensa a uno scambio
Nonostante la prossima sessione di mercato sia ancora lontana, l’Inter pensa a come migliorare la rosa di Inzaghi. Tra i nomi un vecchio obiettivo
Inter, un nome torna di moda
È argentino il nome di cui si parla in questi giorni per l’Inter. In particolare, per il centrocampo di Simone Inzaghi. Ed è un profilo che era già stato seguito in passato e che, quindi, rappresenta una figura di interesse per il club nerazzurro. Si tratta di Rodrigo De Paul, attualmente in forza all’Atletico Madrid.
Apprezzato fin dai tempi dell’Udinese
Il giocatore, fondamentale nello scacchiere di Simeone e della nazionale albiceleste, era seguito dall’Inter già dai tempi in cui militava all’Udinese, in Serie A. Sarebbe, quindi, un piacevole ritorno di fiamma per lui. Ma non solo. De Paul conosce bene il nostro campionato e non dovrebbe avere grossi problemi ad ambientarsi, nuovamente, in Italia.
De Paul all’Inter, scambio in vista?
Secondo quanto riporta Inter Live, la trattativa potrebbe realmente essere intavolata, puntando sulla formula dello scambio. Questo perché il tecnico degli spagnoli, Simeone, apprezza particolarmente un centrocampista nerazzurro, ovvero Davide Frattesi. L’ex Sassuolo sta benissimo a Milano ma un’opportunità che gli garantirebbe un ruolo da protagonista e più minuti potrebbero ingolosirlo e non poco.
Le probabilità
Sebbene l’eventuale trattativa possa sembrare allettante ed, effettivamente, è risaputo un interesse dei nerazzurri per il calciatore argentino dell’Atletico, è poco probabile che gli attuali piani societari possano permettere un affare del genere. In primo luogo perché Frattesi non è tra i cedibili, e se dovesse partire, l’obiettivo della club sarebbe quello di monetizzare. In secondo luogo, perché Oaktree è poco propensa all’acquisto di calciatori over 30.
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