Serie A
Motta: “Sono tranquillo ma sento la grande responsabilità, voglio dare il massimo e con le nostre idee, competere contro chiunque”
Thiago Motta in conferenza stampa presenta la sua Juventus. Nella stagione più lunga di sempre, la preparazione è fondamentale. Lui è motivato.
La conferenza stampa inaugura il nuovo ciclo della Juventus. Per Thiago Motta la preparazione che porterà all’inizio del campionato è fondamentale per la stagione che verrà, La sua Juve sarà protagonista su tutti i fronti.
Motta e la sua Juventus
Quali sono le prime sensazione di questi giorni alla Juventus e l’accoglienza dei tifosi?
“Prima voglio ringraziare Maurizio e Cristiano e vi ringrazio per la vostra presenza. Sono contento, sono felice e soddisfatto di fare l’allenatore di questo club storico come la Juventus, un club ambizioso. Ho la convinzione che oggi si possa aprire un ciclo interessante. I primi giorni sono stati bellissimi, mi sono trovato in una struttura molto bella e con gente preparata, mi stanno aiutando tantissimo. Ringrazio i tifosi e sono contento di essere qui”.
Come si immagina la sua Juve?
“Voglio una squadra orgogliosa e felice dopo ogni partita, insieme ai nostri tifosi. Significa aver fatto un buon lavoro dando il massimo.”
Gli obiettivi di questa stagione?
“Sono arrivato nel momento giusto. Sono contento di essere qui in questo nuovo ciclo, molto interessante. Obiettivi? Dobbiamo prepararci bene e concentrarci al massimo per fare una buona preparazione e dobbiamo essere pronti ad affrontare tutte le partite, poi dopo vedremo”.
Che senso vuol dare a questi tre anni che l’aspettano?
“Sono sorpreso dalle strutture che abbiamo, abbiamo tutto per fare bene. I tre anni che arriveranno li affronteremo giornata dopo giornata, con grande entusiasmo ed energia positiva.
Sente la responsabilità di essere alla Juve?
“Sono d’accordissimo bisogna vincere come in tutte le grandi squadre. È una bellissima responsabilità. Non cambierei il mio posto con nessuno e voglio trasmettere tutte le motivazioni che ho dentro. Voglio competere con chiunque.”
È pronto ad affrontare la pressione?
“Sono tranquillo ma sento la grande responsabilità, voglio dare il massimo e con le nostre idee, competere contro chiunque. È stato un grande piacere la visita di John Elkan, la pressione è uno stimolo in più. Dobbiamo far bene il nostro lavoro”
L’idea di calcio e i suoi giocatori
Vlahovic può trascinare la Juve?
“Le critiche vanno accettate. Vlahovic è un grande giocatore, ma il talento ha bisogno della squadra. Come altri giocatori sono convinto che grazie alla squadra faranno una grande stagione”.
Quanto il suo passato la può aiutare?
” Sono stato allenato fortunatamente da Mourinho e Gasperini. Ho imparato molto e ringrazio tutti i miei allenatori. Ho la mia idea di calcio, e sono convinto di fare molto bene”
Chiesa?
“Abbiamo giocatori forti, come detto da Giuntoli. E’ un discorso, quello di Vlahovic che serve anche a Chiesa.”
Chi avrà la fascia da capitano nella Juve, sarà come a Bologna, per responsabilizzare il gruppo?
“Abbiamo un grande capitano che è Danilo, ne sono contento. Quando saremo con tutto il gruppo ne parleremo.”
Cosa pensa di Yldiz?
“L’ho visto giorni fa. E’ un ragazzo fantastico, con voglia e volontà può fare qualsiasi ruolo per aiutare la squadra.
Come valuta Soulè?
“Oggi è un giocatore della Juventus, si sta allenando bene”
Con Rabiot vi siete sentiti?
“Lo conosco da tanto tempo, gli auguro il meglio”
Quale sarà la competizione con maggiore attenzione?
“Tutte le partite sono importanti.”
Chi sarà il trequartista?
“Il centrocampista deve fare tutto. tutti i centrocampisti della Juventus possono fare tutto”
Dove può migliorare Miretti?
“E’ concentrato. Ha firmato una grande responsabilità e ci darà sicuramente una mano.”
Sul nuovo acquisto David Luiz:
“E’ un grande giocatore, ha fatto una stagione importate, fa goal ed è un giocatore completo che si adatta al nostro gioco.”
Il gap con le altre
Gli acquisti per colmare il gap:
“Il passato rimane dov’è. Da oggi in poi bisogna prepararsi per essere pronti ed essere competitivi ad ogni livello.”
Quanto tempo ci vorrà per vedere la sua Juventus?
“Siamo pronti per affrontare ogni situazione.”
La stagione più lunga di sempre:
“E’ una stagione nuova per tutti, dobbiamo essere pronti partita dopo partita. I ragazzi della Next Generation ci daranno una mano. Adzic può diventare un giocatore importante”
Termina così la conferenza stampa di Thiago Motta. La prossima stagione, sarà una stagione di rivalsa: l’obiettivo è prepararla al meglio per essere competitivi su tutti i fronti e contro qualsiasi squadra.
Serie A
Genoa, Zangrillo: “Balotelli l’ho voluto io e non mi hanno invitato alla presentazione”
Il Presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, si è “sfogato” a “Il Secolo XIX” per il mancato invito alla presentazione di Mario Balotelli.
Mario is back. Balotelli torna in Italia, cinque anni dopo l’ultima volta. Ovvero la stagione 2019-2020, che ha trascorso con indosso la maglia del Brescia. La sua figura catalizzatrice ha subito fagocitato gran parte delle attenzioni mediatiche, soprattutto quelle del Presidente della sua nuova squadra: Alberto Zangrillo.
Genoa, le parole di Zangrillo
Il Presidente rossoblù, in un’intervista concessa a “Il Secolo XIX“, non nasconde la sua amarezza per non essere stato invitato alla presentazione ufficiale di Super Mario come nuovo calciatore del Genoa. Le sue parole.
“L’idea di portare Balotelli al Genoa nasce da me e da Enzo Raiola, il suo procuratore, che conosco da tempo. Per me Mario è un campione che non è mai riuscito a esprimere tutto sé stesso. Ho sempre pensato queste cose di lui, ma so anche qual è il mio posto. Era un mio sogno, lo è sempre stato e finalmente siamo riusciti a coronarlo. Mi sono speso per il suo arrivo ma non sono stato avvertito della sua presenza alla serata”.
Serie A
Roma, Dovbyk: problema al ginocchio, le condizioni
In casa Roma c’è apprensione per le condizioni di Artem Dovbyk, l’attaccante ucraino che potrebbe saltare la sfida contro il Torino a causa di un fastidio al ginocchio.
Nonostante Dovbyk si sia allenato regolarmente ieri con il resto del gruppo, il problema fisico persiste e c’è il rischio che una sua partecipazione possa aggravare la situazione.
Juric ha comunque deciso di convocarlo, e il giocatore sembra intenzionato a scendere in campo se possibile.
La decisione finale spetterà allo staff medico, che dovrà valutare se il rischio è accettabile.
Se dovesse rimanere fuori, Juric potrebbe dover rivedere la strategia offensiva della Roma per la partita contro il Torino.
In caso di forfait di Artem Dovbyk, che finora ha segnato quasi il 50% dei goal della Roma, Juric potrebbe puntare su Eldor Shomurodov.
Serie A
Parma, Pecchia: “Juventus squadra di altissimo livello, ma il pari non mi soddisfa. Su Bernabé mezz’ala…”
Il tecnico del Parma, Fabio Pecchia, ha parlato ai microfoni di Sky e DAZN dopo il pareggio (2-2) sul campo della Juventus.
Il Parma torna la squadra ammirata nelle primissime giornate di questa Serie A, imponendo un pari (2-2) ad una Juventus stravolta dal trasformismo decisionale di Thiago Motta. Fabio Pecchia, tecnico dei ducali, non intende porre l’enfasi sull’ottima partita dei suoi, ma esprime piuttosto rammarico per il risultato del match.
Parma, le parole di Pecchia
Di seguito le parole rilasciate da Pecchia ai microfoni di DAZN.
Juventus
“La rosa della Juve è di altissimo livello, anche senza Yildiz. C’è Weah e tanti altri giocatori di grande talento.”
Prestazione
“Dobbiamo rimanere fedeli al nostro DNA, che è molto chiaro. Serve equilibrio ma anche velocità, soprattutto contro una squadra così forte in ogni reparto.”
Bernabé
“Adrian è in grado di esprimere al meglio le sue qualità in qualsiasi posizione del centrocampo. In questa prima parte di stagione ha già dimostrato il suo valore.”
Di seguito le parole rilasciate da Pecchia ai microfoni di Sky.
Risultato
“Il risultato non mi soddisfa. Abbiamo avuto voglia di giocare e di confrontarci con una squadra forte, in un ambiente bellissimo. Sapendo di dover soffrire e con tanto lavoro difensivo, dopo una partita del genere, devi uscirne con la rabbia giusta. Abbiamo creato tanti presupposti per fare gol, ma a casa portiamo troppo poco“.
Occasioni
“Abbiamo subito inevitabilmente la Juventus, ma difendendoci con ordine. E in ripartenza ci siamo trovati in certe situazioni che fanno rabbia: bisogna vincere le partite”.
Meglio con le grandi
“Abbiamo fatto tante buone partite, avendo però dei cali di tensione che ce ne hanno compromesse alcune: vedi Udinese o Cagliari. Però l’idea in questa prima parte di campionato è giusta, vogliamo giocarci le partite nel nostro modo. Però troppo spesso ora usciamo col rammarico, perché alcune di queste potevamo vincerle“.
La vostra idea di partenza era questa?
“Si pensa che noi siamo più pericolosi in ripartenza, ma i nostri gol arrivano da azioni più manovrate: ne abbiamo bisogno per poi attaccare gli spazi. Prendere un gol in ripartenza a Torino è un po’ un paradosso, ma voglio che la squadra giochi in questo modo e in alcuni momenti voglio che sappia rischiare“.
Cambi
“Sapevo del ritorno della Juve. E con Sohm abbiamo non solo palleggio, ma anche possibilità di ribaltare l’azione. Non era solo fase difensiva a quel punto: con Sohm ed Hernani avevamo la possibilità di ripartire. Ho pensato di difendere più con la palla e non solo correndo dietro alla Juve“.
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