Serie A
Juventus, il club saluta Rabiot: “Grazie di tutto, Adrien!”
Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Thiago Motta, la Juventus ha pubblicato un comunicato di ringraziamento per Rabiot.
Il club bianconero saluta così il centrocampista francese che nelle ultime ore ha comunicato di non accettare il rinnovo di contratto. Si dividono dunque le strade.
Juventus, addio Rabiot: “è sempre stato un elemento prezioso”
La società ha voluto ringraziare l’ex PSG per tutte le stagioni passate attraverso un comunicato sul proprio sito:
Si dividono le strade della Juventus e di Adrien Rabiot.
Termina l’avventura in bianconero del centrocampista francese che saluta il nostro Club dopo cinque stagioni.
Bianconero dall’estate del 2019, Adrien – nella sua esperienza a Torino – ha vinto uno Scudetto, due volte la Coppa Italia e una volta la Supercoppa Italiana, ma soprattutto ha sempre messo a disposizione dei compagni carisma e impegno.
Restando al campo, Rabiot è sempre stato un elemento prezioso in fase di non possesso, ma non solo: nelle ultime due stagioni, infatti, ha incrementato notevolmente anche il suo apporto in zona gol con sedici reti e nove assist, tra tutte le competizioni.
Adrien saluta il nostro Club dopo avere raggiunto e superato quota 200 presenze con la nostra maglia, diventando il quinto francese nella storia della Juventus a riuscirci. Per la precisione sono 212 le gare giocate dal centrocampista transalpino con i nostri colori, numero che gli ha permesso di diventare il terzo francese di sempre – al pari di Zinedine Zidane – proprio per numero di apparizioni con la Juventus alle spalle soltanto di David Trezeguet (320 presenze) e Michel Platini (224).
Grazie, Adrien, e un grande in bocca al lupo per il futuro!
La Juventus dunque è pronta a correre ai ripari e avviare ufficialmente la trattativa per Teun Koopmeiners, centrocampista olandese dell’Atalanta. L’obiettivo di Giuntoli è pagare il meno possibile di parte cash, inserendo qualche contropartita.
Prossima settiamana sono attesi ulteriori aggiornamenti.
Serie A
Milan-Venezia, le ultimissime da San Siro
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Tutto pronto per la sfida tra Milan e Venezia davanti ai 70.000 del San Siro.
Ecco la formazione dei rossoneri schierata nel consueto modulo 4-2-3-1: Maignan, Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez, Loftus-Cheek, Fofana, Pulisic, Reijnders, Leao, Abraham.
A disposizione: Raveyre, Torriani, Bartesaghi, Terracciano, Tomori, Musah, Zeroli, Chukwueze, Jovic, Morata, Okafor.
Serie A
Milan-Venezia, le formazioni ufficiali
Milan-Venezia è il posticipo del Saturday Night della quarta giornata della Serie A 2024/2025. I rossoneri ospitano i lagunari a San Siro.
“Sono sempre sotto pressione” e “non cambio le mie idee“. Sono i momenti salienti della conferenza stampa che Paulo Fonseca ha rilasciato prima di Milan-Venezia. Il tecnico portoghese ha glissato, affermando che la pressione sia “normale” poiché “ogni allenatore è costantemente sotto esame“.
Se questo è vero, è altrettanto vero che c’è una grossa differenza fra l’essere sotto esame e l’esser stati delegittimati da buona parte dell’ambiente rossonero. Uno scetticismo aprioristico, basato su preconcetti (sedimentati nell’inconscio collettivo rossonero ancor prima del suo arrivo) e corroborato dai risultati.
Risultati che, però, sono paradossalmente quasi secondari rispetto all’espressione corale della squadra. E qui arriviamo al secondo main topic della conferenza. Fonseca non ha intenzione di cambiare il proprio modo di lavorare. Questo perché è arrivato al Milan per farlo giocare in un certo modo e soprattutto è stato assunto proprio affinché facesse giocare il Milan in un certo modo.
La dirigenza rossonera voleva un allenatore come lui, ma probabilmente non lui. Il portoghese è un ripiego e lo spogliatoio lo ha percepito, ancor prima delle discrepanze tecnico-tattiche. E’ fisiologico per un nuovo allenatore chiedere tempo, ma la legittima richiesta deve essere supportata dalla visione di un qualcosa.
Se una squadra fa intravedere la mano dell’allenatore, anche solo a tratti, allora la richiesta di maggiore tempo diventa legittima, altrimenti è mero oltranzismo. La sensazione è che questo Milan e Fonseca non siano compatibili e anche la proprietà sembra averlo capito, tanto da aver appiccicato già una data di scadenza sulla sua esperienza meneghina. Le prossime tre partite saranno decisive e due di queste sono contro Liverpool e Inter.
Se non è una condanna a morte questa, poco ci manca. Tradotto: se Fonseca fa un miracolo allora lo teniamo, altrimenti per noi è già fuori. Un matrimonio, parso sin da subito innaturale, nato male e destinato a finire peggio. Un successo stasera contro il Venezia servirebbe solo ad allungare inutilmente l’agonia, a meno ché il Milan targato Fonseca non si ritrovi tutto assieme e all’improvviso: ipotesi abbastanza irrealistica.
Milan-Venezia, le formazioni ufficiali
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Abraham. Allenatore: Fonseca.
VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Schingtienne; Candela, Duncan, Nicolussi Caviglia, Zampano; Oristanio, Busio; Pohjanpalo. Allenatore: Di Francesco.
Serie A
Como-Bologna, Iling: “Siamo una buona squadra, ma il calcio è fatto di momenti. Su Italiano…”
Finisce con un pareggio di 2-2 il match Como-Bologna allo stadio Giuseppe Sinigaglia, quarta giornata di Serie A ricca di emozioni.
La partita è appena incominciata quando, al 5′ per un errore grave difensivo, arriva l’autogol di Nicolò Casale. Il Bologna è già sotto di un gol.
Nel secondo tempo la situazione della squadra di mister Italiano peggiora. Dopo un’attenta valutazione del Var, al 53′ viene convalidato il gol del raddoppio del Como: Patrick Cutrone riceve palla e trova l’angolino destro.
Quando l’esito della partita sembrava ormai certo, al 76′ Santiago Castro, senza pensarci troppo, butta la palla in rete riuscendo a riaccendere le speranze della sua squadra.
Siamo nei minuti di recupero quando l’esterno inglese, Samuel Iling Junior, strappa il pareggio e la partita finisce con un turbolento 2-2.
Dispiacere per la squadra di Fabregas per le tante occasioni avute, gli ospiti invece possono gioire: si rubano un punto che sembrava ormai perso.
Como-Bologna, le dichiarazioni dell’ex-Juve Iling-Jr
L’autore del 2-2, Samuel Iling Junior, ha commentato la partita alla fine del match: “Siamo una buona squadra, nel calcio ci sono momenti di difficoltà. Dobbiamo stare insieme e andare avanti con la testa giusta e lo spirito giusto, mercoledì c’è un’altra partita e dobbiamo essere più cattivi di oggi. Italiano mi ha chiesto di provare a cambiare la partita, era motivato. La stagione è lunga e dobbiamo sempre guardare in avanti.”
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