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Genoa, Messias: “Il gruppo è forte. Gilardino ci conosce bene”
Junior Messias ha parlato dei problemi fisici che gli hanno impedito di scendere regolarmente in campo lo scorso anno. Ha poi evidenziato le qualità del Genoa.
In un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX, il numero 10 del Genoa, Junior Messias, ha raccontato l’infortunio che lo ha tenuto a lungo ai box nella scorsa stagione. Sottolineando quanto si sentisse limitato nel corso delle partite da quel problema fisico, che gli impediva di dare il massimo.
L’ex giocatore di Crotone e Milan ha poi evidenziato l’importanza di indossare la maglia numero 10, incentivata dalla grande qualità e sintonia presente tra gli uomini di Gilardino.
Di seguito le parole di Messias.
Messias sull’infortunio della scorsa stagione
“Mi sono fatto male durante la preparazione con il Milan, sono arrivato qui che dovevo recuperare. E per molto tempo mi sono allenato da solo, poi sono rientrato e ancora sono stato costretto a fermarmi. Finisci per avere timore di forzare, un calo mentale inevitabile – prosegue Messias – Io sono un perfezionista, esigente con me stesso: non poter dare quello che volevo mi faceva troppo male.
Sul numero 10
“Il 10 è il numero di chi ha il compito di fare la giocata nei momenti importanti della gara, in quelli più difficili”.
Sul gruppo e Gilardino
“Il gruppo è forte, abbiamo il vantaggio di essere praticamente gli stessi dell’anno scorso. E poi abbiamo lo stesso allenatore, Gilardino, che conosciamo bene e che ci conosce bene. Sono vantaggi non da poco”.
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Milan, Camarda insidia Rivera: un pomeriggio che può essere storia
Milan, per Francesco Camarda è già storia. Esordire a 16 anni è un qualcosa di unico, che rimarrà nella sua mente per sempre. Ma un altro record è lì ad attenderlo…per fare la storia.
Difficile solo immaginare cosa frulli nella testa di Francesco Camarda a meno di due ore dal match contro il Cagliari.
Il tecnico rossonero Paulo Fonseca ha infatti deciso di schierarlo titolare e per Camarda sarà già record. Batterà infatti di pochi giorni Gianluigi Donnarumma che esordì, anch’egli 16enne nel 2015.
Ma un altro record potrebbe rimanere nella storia qualora Camarda dovesse trovare la via del gol. Il classe 2008 andrebbe infatti a scalzare Gianni Rivera il quale andò a rete all’età di 17 anni e 2 mesi. Camarda può quindi diventare il più giovane marcatore con la maglia del Milan.
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Reggiana-Catanzaro, le probabili formazioni e dove vederla
La partita tra Reggiana e Catanzaro si giocherà domenica 10 novembre 2024 alle ore 15, come parte della tredicesima giornata del campionato italiano di Serie B 2024/2025.
Entrambe le squadre sono alla ricerca di continuità per consolidare la loro posizione in zona playoff, un obiettivo fondamentale per ambire alla promozione in Serie A.
La Reggiana, guidata da Viali, si trova in dodicesima posizione con 13 punti, ma fatica a dare continuità al campionato a causa di numerosi pareggi, risultando a metà strada tra zona playoff e playout. L’incontro casalingo contro il Catanzaro, noto per la sua serie di pareggi (8 in 12 partite), rappresenta un’opportunità per entrambe le squadre.
Il Catanzaro, senza vittorie in trasferta, cerca punti per guadagnare fiducia e invertire la rotta in trasferta, obiettivo cruciale per Caserta e la sua formazione.
Le probabili formazioni
REGGIANA (4-3-2-1): Bardi, Sampirisi, Meroni, Lucchesi, Fontanarosa, Ignacchiti, Stulac, Sersanti, Maggio, Vergara, Gondo. Allenatore: Viali
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Compagnon, Coulibaly, Pontisso, Pompetti, D’Alessandro; Iemmello, Biasci. Allenatore: Caserta
Dove vederla
La sfida – in programma domenica 10 novembre alle 15. La puoi vedere Reggiana-Catanzaro in streaming live e on demand su DAZN.
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Salernitana, Martusciello: “La classifica è aperta, stiamo lavorando bene”
Il tecnico della Salernitana ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa pre match. Leggi con noi le parole di Martusciello.
La Salernitana sta attraversando un periodo difficile, con una sola vittoria nelle ultime cinque giornate e risultati che stentano ad arrivare. Tuttavia, nella conferenza stampa pre Salernitana-Bari, Martusciello si è detto fiducioso, convinto che la squadra possa presto invertire la rotta.
Le parole di Martusciello
Su Verde.
“Nelle ultime partite è quello che tocca più palloni ma è anche quello che viene maggiormente preso in considerazione dai calciatori avversari. Sappiamo che è un ragazzo che ha tanta qualità e che ci può dare una mano”.
Su Tongya.
“Il medico mi ha detto che hanno escluso lesioni ossee e legamentose, poi ci sono le reazioni individuali e lui avverte dolore. Per domani non ce la fa, nonostante l’antidolorifico non si sente bene e credo che impiegarlo peggiorerebbe la situazione. Avremo la sosta e questo ci aiuterà a recuperarlo in pieno. Correre rischi sarebbe inutile”.
La partita di domani.
“Le partite sono tutte importanti, a prescindere dalla classifica. Giocare in casa porta a ricercare ossessivamente alla vittoria, ma noi dobbiamo essere sempre squadra senza andare sulle individualità. La Salernitana si allena bene, ha spirito, sta lavorando come piace a me. Abbiamo avuto delle difficoltà, in 100 minuti contro il Bari devi mettere in preventivo che i loro pregi possano darci qualche pensiero. Ma anche noi abbiamo tante qualità, i calciatori hanno amore verso questo sport e lo dimostrano giorno dopo giorno. Proveremo a limitare i nostri difetti che ci fanno perdere punti”.
Come migliorare la fase offensiva?
“Io ho sempre detto che sono alla ricerca di equilibrio. Purtroppo è vero, avendo dovuto spesso cambiare interpreti per necessità e per infortuni sono incappato in qualche problematica ma ho fiducia nel lavoro dei ragazzi. Ci tengo a ribadire che, quando si prende gol, le responsabilità non sono solamente del reparto difensivo. Stesso discorso all’inverso: se si segna è merito della partecipazione di tutti. E’ vero che a Cosenza non abbiamo offerto la nostra miglior versione, ma nelle gare precedenti si è creato tanto senza riuscire a raccogliere quello che avremmo meritato”.
Le difficoltà nell’entrare in area di rigore.
“Sinceramente io ho dati totalmente differenti, a me risulta che siamo terzi in B per presenza nella metà campo avversaria e che riusciamo ad entrare spesso nell’area di rigore. Col Pisa ricordo una Salernitana sempre nella loro area piccola, poi non sempre siamo stati bravi a concretizzare. Ribadisco, a me arrivano numeri e statistiche differenti. La squadra ha un predominio territoriale evidente, cioè che palleggiamento nell’area avversaria, La perfezione non esiste, è chiaro che in tanti partecipano alla fase offensiva e dunque dobbiamo essere più attenti quando perdiamo palla nell’occupazione degli spazi in non possesso. Vorrei dire, però, che concediamo pochissimo e che a volte ci sorprendono con una pallonata in avanti”.
Su Sepe e Torregrossa.
“Sepe ha confermato di essere un grande professionista, a Cosenza è sceso in campo pur non essendo in ottime condizioni. Non avevamo Fiorillo, c’è fiducia in Corriere ma, col Cesena, è sceso in campo preso dalla spensieratezza e dall’incoscienza. Poi quando devi preparare una gara sapendo di essere il titolare ci sta che le reazioni emotive possano essere diverse, soprattutto se affronti un avversario aggressivo e che ci spinge a doverci appoggiare spesso col portiere. Non a caso Sepe è uno di quelli che ha toccato il maggior numero di palloni. E’ a disposizione, deciderò dopo la rifinitura.
Torregrossa ha avuto un infortunio, già prima di Cosenza era stato onesto e mi aveva detto che non era in condizione di scendere in campo. Non dovrebbe trattarsi di nulla di particolarmente grave e spero di poterlo avere a disposizione già durante la sosta. Stesso discorso per Adelaide che, in questi giorni, ha partecipato a qualche seduta didattica. E anche Tongya ha possibilità di rientrare a pieno regime. Più calciatori ho a disposizione, più si alza la competitività nel quotidiano. Dopo Cesena in 2-3 erano acciaccati, per fortuna recuperammo Amatucci”.
Un cambio dal punto di vista tattico?
“Perchè dovrei? Ripeto, non sono cocciuto ma vedo le partite e so che abbiamo idee e identità. 13 punti non sono pochi, occupiamo una posizione di classifica che lascia aperto ogni scenario. In alcune situazioni c’è da migliorare per non andare incontro a difficoltà, ma abbiamo raccolto meno di quello che avremmo meritato. Vedo un gruppo che cresce e che lavora bene, ci sono tante squadre nella nostra situazione”.
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