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La Guida al Torneo Olimpico di Calcio Maschile di Parigi 2024

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Ligue 1

Le Olimpiadi di Parigi 2024 iniziano ufficialmente il 26 luglio. Per il calcio, la data di inizio è mercoledì 24 luglio. Andiamo a vedere chi può stupire.

Per diversi sport, fra cui il calcio, la data di inizio delle Olimpiadi è mercoledì 24 luglio: due giorni prima. Ecco chi può stupire in questa guida al Torneo di Calcio Maschile di Parigi 2024.

Indice

Olimpiadi di Parigi 2024, tutte le partecipanti

In anticipo di due giorni dalla cerimonia d’apertura, inizia il Torneo Maschile di calcio della XXXIII Olimpiade. L’appuntamento vedrà sfidarsi 16 nazionali in 7 diversi stadi, non toccando solo Parigi. Come da consuetudine, il torneo olimpico di calcio verrà disputato in più città.

In questa Olimpiade gli stadi saranno Nantes (Allianz Riviera), Bordeaux (Stade Matmut-Atlantique), Saint-Étienne (Stade Geoffroy Guichard), Décines-Charpieu (Parc OL), Marsiglia (Stade Velodrome) e Nizza (stadio della Beaujoire) oltre ovviamente a Parigi (con il Parco dei Principi).

Le Nazionali saranno 16: Francia (Paese ospitante), Ucraina, Spagna e Israele (qualificatesi attraverso i Campionati Europei Under-21 del 2023). Per l’Africa, ci saranno Marocco, Egitto, Mali e Guinea (passate dalla Coppa delle Nazioni Africane Under-23 2023). Il Nord e Centroamerica hanno invece Stati Uniti e Repubblica Dominicana, qualificate mediante il Campionato Nordamericano di Calcio Under-20 2022).

Il Sudamerica porta Argentina e Paraguay, che hanno staccato il passo mediante il Torneo Preolimpico della CONMEBOL 2024. L’Asia si presenta con Giappone, Uzbekistan e Iraq (che hanno trovato il pass per Parigi mediante la Coppa d’Asia AFC Under-23 2024), mentre l’Oceania con la sola Nuova Zelanda: che ha dovuto vincere il Torne0 Preolimpico OFC 2024. 

Brasile e Italia: le grandi assenti

Le grandi assenti sono due: Brasile e Italia. I Verdeoro hanno perso il torneo preolimpico e dovranno abdicare alla medaglia d’oro, vinta nelle ultime due edizioni. L’Italia è assente dal Torneo olimpico di Londra 2012.

Gli uomini di Carmine Nunziata hanno partecipato per l’ultima volta a Pechino 2008, conquistando il bronzo quattro anni prima: ad Atene 2004. Per loro l’appuntamento con i Giochi è stato mancato nell’ultimo Campionato Europeo di calcio Under-21 2023.

Parigi 2024: i giocatori da osservare

I nomi di chi può fare molto bene in questi Giochi sono molteplici. Uno su tutti è Julian Alvarez, considerato la stella di questo torneo. Fresco vincitore della Copa America con l’Argentina, e autore del triplete lo scorso anno con il Manchester City, Alvarez sarà accompagnato da Lucas Beltran della Fiorentina e dal talentino del Botafogo Thiago Almada: già Campione del Mondo nel 2022, anno dove ha vinto il premio di MLS Newcomer of the Year.

Parigi 2024

Per la Francia padrona di casa il talento non manca per niente. Al contrario, il CT Thierry Henry potrà contare su molte stelle: a partire da Michel Olise. L’ala del Crystal Palace ha segnato 10 gol e fornito 6 assist in sole 19 partite nella scorsa stagione, nonostante sia stato frenato da problemi muscolari.

Il Bayern Monaco ha deciso di puntare su di lui, strappandolo alla Premier League con un’offerta di 65 milioni di euro. In nazionale Olise ritroverà il suo ex compagno di squadra al Crystal Palace Jean-Philippe Mateta, convocato come fuori quota per la sua straordinaria annata da 19 gol e 5 assist.

Mateta ha rappresentato la Francia in tutte le categorie giovanili, ma non ha mai debuttato in prima squadra. Ora avrà l’opportunità di farlo nella rappresentativa olimpica a 27 anni. Ad aumentare l’esperienza della squadra francese ci sarà anche Alexandre Lacazette, che tornerà a giocare per i Bleus per la prima volta dal 2017.

In questa stagione, Lacazette ha segnato 22 gol in 35 partite con l’Olympique Lione: dimostrando di essere ancora in ottima forma anche a 33 anni.

Parigi 2024

Dalla Francia a chi gioca in Francia. Il Marocco si affiderà tanto ad Achraf Hakimi. Il terzino del PSG guiderà i Leoni dell’Atlante in un momento molto florido per il calcio marocchino. Convocato come fuori quota, l’ex Inter viene da un’annata in cui ha vinto la Ligue 1 e  la Coppa di Francia: segnando 4 gol e servendo 5 assist.

L’Africa, in generale, mette in campo moltissimi talenti. Non va dimenticato fra questi Naby Keita, ex Liverpool ed ora al Werder Brema. L’ultima stagione di Bundesliga è stata avara di successi e ricca di infortuni, come testimoniano le sole 5 presenze.

Non va dimenticata la Spagna. I Campioni d’Europa in carica vogliono chiudere il cerchio e vanno alla ricerca della doppietta dopo il successo in Euro 2024. Le Furie Rosse puntano su Fermín López. Dopo gli 11 gol in 43 presenze con la maglia del Barcellona, lo spagnolo vuole andare a caccia di questa bellissima doppietta.

Il programma di Parigi 2024

Le sedici squadre partecipanti sono suddivise in 4 gruppi da 4. Ogni squadra gioca contro tutte le altre nazionali del proprio girone e le prime due classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta.

Gruppo A: Francia, Stati Uniti d’America, Guinea, Nuova Zelanda
Gruppo B: Argentina, Marocco, Iraq, Ucraina
Gruppo C: Uzbekistan, Spagna, Egitto, Repubblica Dominicana
Gruppo D: Giappone, Paraguay, Mali, Israele

24 luglio

  • Gruppo C: Uzbekistan – Spagna (ore 15:00, Parco dei Principi, Parigi)
  • Gruppo B: Argentina – Marocco (ore 15:00, Stade Geoffroy Guichard, Saint-Étienne)
  • Gruppo C: Egitto – Rep. Dominicana (ore 17:00, Stade de la Beaujoire, Nantes)
  • Gruppo A: Guinea – Nuova Zelanda (ore 17:00, Stadio di Nizza, Nizza)
  • Gruppo D: Giappone – Paraguay (ore 19:00, Stadio di Bordeaux, Bordeaux)
  • Gruppo B: Iraq – Ucraina (ore 19:00, Stadio di Lione, Lione)
  • Gruppo D: Mali – Israele (ore 21:00, Parco dei Principi, Parigi)
  • Gruppo A: Francia – USA (ore 21, Stade de Marseille, Marsiglia)

27 luglio

  • Gruppo C: Rep. Dominicana – Spagna (ore 15:00, Stadio di Bordeaux, Bordeaux)
  • Gruppo B: Argentina – Iraq (ore 15:00, Stadio di Lione, Lione)
  • Gruppo C: Uzbekistan – Egitto (ore 17:00, Stade de la Beaujoire, Nantes)
  • Gruppo B: Ucraina – Marocco (ore 17:00, Stade Geoffroy Guichard, Saint-Étienne)
  • Gruppo A: Nuova Zelanda – USA (ore 19:00, Stadio di Marsiglia, Marsiglia)
  • Gruppo D: Israele – Paraguay (ore 19:00, Parco dei Principi, Parigi)
  • Gruppo D: Giappone – Mali (ore 21:00, Stadio di Bordeaux, Bordeaux)
  • Gruppo A: Francia – Guinea (ore 21:00, Stadio di Nizza, Nizza)

30 luglio

  • Gruppo C: Rep. Dominicana – Uzbekistan (ore 15:00, Parco dei Principi, Parigi)
  • Gruppo C: Spagna – Egitto (ore 15:00, Stadio di Bordeaux, Bordeaux)
  • Gruppo B: Ucraina – Argentina (ore 17:00, Stadio di Lione, Lione)
  • Gruppo B: Marocco – Iraq (ore 17:00, Stadio di Nizza, Nizza)
  • Gruppo A: USA – Guinea (ore 19:00, Stade Geoffroy Guichard, Saint-Étienne)
  • Gruppo A: Nuova Zelanda – Francia (ore 19:00, Stadio di Marsiglia, Marsiglia)
  • Gruppo D: Paraguay – Mali (ore 21:00, Parco dei Principi, Parigi)
  • Gruppo D: Israele – Giappone (ore 21:00, Stade de la Beaujoire, Nantes)

2 agosto

  • Quarto di finale (26): 1B – 2A (ore 15:00, Parco dei Principi, Parigi)
  • Quarto di finale (28): 1D – 2C (ore 17:00, Stadio di Lione, Lione)
  • Quarto di finale (27): 1C – 2D (ore 19:00, Stadio di Marsiglia, Marsiglia)
  • Quarto di finale (25): 1A – 2B (ore 21:00, Stadio di Bordeaux, Bordeaux)

5 agosto

  • Semifinale: vincitore quarto 26 – vincitore quarto 28 (ore 18:00, Stadio di Marsiglia, Marsiglia)
  • Semifinale: vincitore quarto 25 – vincitore quarto 27 (ore 21:00, Stadio di Lione, Lione)

8 agosto

  • Finale per la medaglia di bronzo (ore 17:00, Stade de la Beaujoire, Nantes)

9 agosto

  • Finale (ore 18:00, Parco dei Principi, Parigi)

Non solo calcio a Parigi 2024

Non ci sarà da seguire solo il calcio in questi Giochi Olimpici. Sono molteplici gli atleti che incanteranno in queste settimane di Giochi. Uno su tutti può essere Victor Wembanyama. Il cestista francese, in forza ai San Antonio Spurs, viene da una stagione stellare in NBA: chiusa con una media di 21.4 punti, 10.6 rimbalzi e 3.9 assist. Numeri che gli sono valsi il premio di Rookie of The Year. A lui spetterà l’arduo compito di guidare la sua Nazionale all’oro olimpico dopo il fallimentare Mondiale dello scorso anno.

In tema pallacanestro, i francesi allenati da Vincent Collet dovranno vedersela con Team USA. LeBron James e compagni hanno una squadra costruita con un sola obiettivo: vincere. Stephen Curry, Kevin Durant, Jrue Holiday, Jayson Tatum. Tutti accomunati dall’aver vinto un titolo NBA. Non c’è da sorprendersi se coach Steve Kerr abbia costruito la squadra con quest’idea.

Gli Stati Uniti d’America potranno contare non solo su Team USA nella pallacanestro, sia maschile che femminile. Nella ginnastica artistica tornerà Simone Biles. Dop0 il forfait a Tokyo 2020 per tutelare la sua salute mentale, la quadri campionessa a Rio 2016 tornerà in pedana dopo aver dominato i Mondiali di Anversa del 2023. Nell’atletica ci sarà Noah Lyles, tricampione ai Mondiali di Budapest nel 2023 nei 100, 200 metri e staffetta 4×100. A Parigi 2024 con l’obiettivo non solo di vincere, ma anche di battere ogni record.

L’atletica è una delle discipline più seguite. A Parigi non ci saranno solo gli assi statunitensi ma anche Armand Duplantis e Shelly-Ann Fraser Price. Il primo arriva a Parigi da campione di tutto da tempo (non viene battuto in un grande evento dai Mondiali 2019, quando fu argento) e alla ricerca dell’ennesimo record nel salto con l’asta (6.24 metri l’ultimo record). La Fraser Price arriva a Parigi consapevole del fatto che potrebbe essere l’ultimo ballo di una straordinaria carriera. Dopo l’oro nei 100 metri a Pechino 2008, la giamaicana è diventata una leggenda dell’atletica tra otto medaglie a cinque cerchi e sedici medaglie mondiali.

Nel tennis l’attenzione è ovviamente rivolta a Novak Djokovic. Il tennista serbo ha vinto tutto meno l’oro olimpico. Nel 2024 è ancora a secco di titoli. Che possa essere Parigi 2024 il luogo del primo titolo olimpico?

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Cristiano Ronaldo: leggenda, padre e uomo

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Saudi Pro League, Cristiano Ronaldo

Scopri il lato umano di Cristiano Ronaldo: la leggenda del calcio, il padre premuroso e le sfide di suo figlio Cristiano Jr. in un mondo che richiede perfezione.

Cristiano Ronaldo è una figura leggendaria, un uomo che ha costruito la sua carriera sulla dedizione al lavoro e una determinazione incrollabile. Per lui, la sconfitta non è mai stata un’opzione facilmente digeribile. La sua vita è una serie di successi ininterrotti, frutto di un impegno costante e di una fame di vittoria insaziabile.

Negli ultimi anni, però, Ronaldo ha mostrato al mondo un lato più umano e sensibile, nascosto per tanto tempo dietro l’immagine dell’atleta invincibile.

 

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Le emozioni di Ronaldo: dalle lacrime alla gloria

cristiano ronaldo

Cristiano Ronaldo during warm up before UEFA Euro 2024 qualifying game between national teams of Portugal and Iceland, Estadio Jose Alvalade, Lisbon, Portugal. (Maciej Rogowski)

Le lacrime versate per l’eliminazione dal Campionato Europeo e quelle di gioia per il traguardo dei 900 gol in carriera rivelano un uomo che, nonostante la sua straordinaria forza, non è immune alle emozioni. Ciò ha dimostrato al mondo che anche una leggenda come CR7 può essere vulnerabile, e che il suo cuore batte forte, proprio come quello di ogni essere umano.

La sfida di essere figlio di Cristiano Ronaldo

Cristiano Jr., a soli 14 anni, è già al centro delle attenzioni mediatiche e pubbliche, non solo per il suo talento emergente, ma anche per il nome che porta. Essere figlio di Ronaldo significa portare sulle spalle un’eredità pesante, un destino che sembra già scritto.

Ronaldo stesso ha riflettuto su questa pressione:

“Cristiano Jr ha solo 14 anni, ma ha già la pressione di essere mio figlio.”

Queste parole racchiudono tutto il peso di un nome che è sinonimo di grandezza. Ogni passo di Cristiano Jr. viene confrontato con quelli di suo padre, e ogni sua azione è giudicata alla luce dei successi incredibili di Ronaldo. È una pressione che può forgiare un giovane uomo, ma può anche spezzarlo se non gestita con cura.

Il lato umano di Ronaldo

Nonostante la sua immagine di atleta implacabile, Ronaldo ha dimostrato di essere un padre consapevole, desideroso di proteggere suo figlio da un peso troppo grande. Ronaldo ha dichiarato:

“Lasciamogli commettere i suoi errori. Se non dovesse diventare un calciatore, potrà fare altro, io lo sosterrò sempre.”

Queste parole rivelano una saggezza che pochi si aspetterebbero da un uomo così dedito alla vittoria. Ronaldo comprende l’importanza di permettere a Cristiano Jr. di trovare la sua strada, senza sentirsi costretto a seguire le orme del padre.

Padre, Mentore e Modello

Nella vita quotidiana, Ronaldo cerca di essere un esempio silenzioso ma potente per i suoi figli. Non impartisce lezioni teoriche, ma li lascia imparare osservando:

“I miei figli sono proprio come me. Non insegno nulla, mi vedono solo come esempio.”

Questa è la bellezza dell’insegnamento di Ronaldo; un esempio vivente di come l’impegno e la passione possano portare al successo, ma anche di come la vittoria più grande sia vivere in modo autentico.

Nel loro tempo libero, Ronaldo e i suoi figli giocano a padel, un momento di competizione amichevole che li aiuta a crescere insieme. Ronaldo ha detto:

“Giochiamo a padel ogni giorno: ci arrabbiamo anche. Ma sono contento perché sia Cristiano Jr sia Matteo sono tipi competitivi.”

Cristiano Ronaldo ha già vinto

Cristiano Ronaldo, un uomo che ha sempre lottato per la vittoria, sta ora combattendo una battaglia diversa: quella di proteggere suo figlio dalle pressioni dell’essere “il figlio di”.

Le sue lacrime, che siano di gioia o di dolore, ci ricordano che anche i più grandi, alla fine, sono esseri umani. In un mondo che spesso richiede perfezione, Ronaldo sta insegnando a Cristiano Jr. che la vera vittoria non risiede nel superare il padre, ma nel trovare la propria strada e vivere autenticamente. In questo, Ronaldo ha già vinto.

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UEFA e FIFA, critiche da Belgio e Francia: si gioca troppo

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UEFA, Ceferin

Giocatori all’attacco: i bersagli non solo le porte avversarie bensì i due organi che regolano il calcio a livello europeo e mondiale: UEFA e FIFA.

Il malcontento verso UEFA e FIFA cresce: le riforme in termini di calendario attizzano il fuoco delle proteste dei giocatori stessi. Che si trovano a dover disputare un numero sempre crescente di partite senza il giusto riposo.

Il calendario è ora fittissimo: oltre ai campionati, la nuova Champions League con un maggior numero di squadre (36 anziché 32) e un unico girone, le coppe nazionali, gli impegni nelle varie Nazionali e, ultimo ma non meno importante, il Mondiale per Club.

Gli ultimi a riservare critiche alle due società sono stati Kevin De Bruyne e Dayot Upamecano. Il primo ha parlato alla vigilia della partita di Nations League tra Belgio e Israele, il secondo prima di Belgio-Francia.

Proteste contro FIFA e UEFA, De Bruyne del Manchester City

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UEFA e FIFA, le critiche di De Bruyne

Queste le dichiarazioni di De Bruyne in conferenza stampa: “Il problema sarà evidente quando finirà il Mondiale per Club. Ci saranno solo tre settimane tra la finale e l’inizio della Premier League. Tre settimane per riposare e prepararsi per altre 80 partite. Ma a loro non importa”.

Sul Mondiale per Club

“Sono i soldi a parlare. Magari quest’anno riusciremo a gestirlo, ma il prossimo sarà un disastro. La PFA in Inghilterra e le associazioni dei giocatori altrove stanno cercando soluzioni, ma UEFA e FIFA continuano ad aggiungere partite. Non si è trovata una soluzione”.

Il punto di vista di Upamecano

Questo lo sfogo del nazionale francese: “Ci sono troppe partite, e così diventa difficile giocare al livello che i tifosi si aspettano. Spero che FIFA e UEFA se ne accorgano. Il rischio infortuni è alto, ne abbiamo già avuti due e se non si cambia qualcosa, ce ne saranno altri.”

Il malcontento serpeggia. Gli allenatori riflettono

Le critiche al calendario troppo fitto non sono nuove: tra gli scontenti ci sono, tra gli altri, anche Bernardo Silva e il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti.

Queste le parole del portoghese: “Il calendario è completamente folle. Giochiamo, per mesi, ogni 3 giorni. Trascorro pochissimo tempo con la mia famiglia e i miei amici”.

L’allenatore dei Blancos ha anche proposto, come soluzione, la possibilità di dare “ferie” non solo estive ai propri giocatori. Questa la sua idea, espressa lo scorso agosto: “Stiamo pensando di dare giorni di vacanza durante la stagione ad alcuni giocatori, in maniera individuale. L’idea è quella che magari una settimana uno non gioca e se ne va a riposare con la sua famiglia.

Ci siamo pensando con lo staff medico e i preparatori, lo stiamo valutando soprattutto per quei giocatori impegnati anche con le rispettive Nazionali: questi hanno davvero pochissimo riposo, non hanno nemmeno un giorno di vacanza”.

I numeri, d’altronde, parlano forte e chiaro: un giocatore del calibro di Jude Bellingham ha già all’attivo 251 presenze in Prima Squadra: 5 volte di più di David Beckham quando aveva la sua stessa età.

La fame di profitto, però, incalza.

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Calafiori “centrocampista”: la mossa di Spalletti che ha mandato in tilt Deschamps

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Bologna, Calafiori

Regalo di Thiago Motta a Spalletti e ad Arteta. La metamorfosi di Calafiori, la cui posizione ha fatto andare la Francia in cortocircuito.

Due mancini non posso giocare assieme. Non nell’epoca della costruzione dal basso sempre e comunque, al di là di quanto sia innaturale per un mancino difendere con una postura predisposta sul lato destro.

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Bastoni o Calafiori: il dubbio amletico di Spalletti

Il tema della coesistenza “forzata”, dettata dal fatto che l’Italia (in un periodo così arido di talenti, soprattutto al centro dei ranghi serrati) non possa permettersi di lasciare in panchina uno dei suoi migliori giocatori, fra Bastoni e Calafiori è stato un tema per tutta la durata dell’ultima rassegna europea.

Come far convivere due giocatori abituati a battere le stesse zolle di campo? La scelta più ovvia e più immediata, ovvero portare Bastoni al centro del reparto difensivo, sarebbe andata in controtendenza con i dettami declamati da Spalletti nella conferenza stampa di presentazione della Nations League.

Metteremo tutti nella condizione di esprimersi al meglio“. Basta esperimenti, quindi, è il sottotesto che emerge dalle dichiarazioni del tecnico di Certaldo. Già, ma come? Come fare a far convivere due giocatori che si sono segnalati al grande pubblico giocando nella stessa posizione, ovvero da braccetti di sinistra?

Calafiori

LUCIANO SPALLETTI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Luis Enrique indica la strada: esperimento duplicabile?

Uno dei pochissimi esempi di squadra che gioca con due mancini in difesa è il PSG. Sappiamo però che Luis Enrique ha una concezione del calcio estremamente sui generis. Si presentò con due mancini al centro della difesa (in una linea a quattro, per giunta) anche ai penultimi Europei: quando allenava la Spagna.

Esperimento sconfessato quasi subito. Un’impostazione farraginosa e una fase difensiva disastrosa lo portarono a correre ai ripari, adattando Rodri sul centrodestra. Esperimento replicato (seppur solo in parte) quest’anno in Francia, data la necessità di far convivere Pacho e Lucas Beraldo: rivelazione della scorsa Ligue 1.

Nell’impostazione a tre di Luis Enrique l’ecuadoriano gioca al centro del reparto, con il brasiliano (più bravo a scivolare sulla linea laterale in fase di costruzione) dirottato sul centrosinistra. Una soluzione parzialmente adottato anche dallo stesso CT azzurro, con però l’aggiunta di una variante tattica inaspettata.

Riccardo Calafiori, Bologna

Le scalate di Calafiori

Orfana di Barella, l’Italia si schiera con il redivivo Tonali e con l’energico Frattesi ai lati della sorpresa di serata: Samuele Ricci del Torino. Nei primi minuti di gara, quelli in cui l’Italia imbarca acqua e non affonda per miracolo, “Samu! Samu!” è l’indicazione maggiormente udibile a provenire dalla panchina degli azzurri.

Il metronomo granata appare spaesato. Frastornato da un compito per lui inedito, ovvero una salida lavolpiana dove il vertice basso del rompo di centrocampo diventa perno centrale di un trittico difensivo. Praticamente un unicum nella storia del calcio, ma il cervellotico esperimento inizia a carburare.

Quando Ricci si abbassa, Bastoni scivola sul centrosinistra. Posizione a lui più congeniale, essendo il ruolo che ricopre abitualmente nell’Inter. E Calafiori? Calafiori viene dentro il campo, avanzando la propria posizione e andando a posizionarsi alla sinistra di Tonali: che nel frattempo si era accentrato.

Calafiori

Euro 2024: Luciano Spalletti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Metamorfosi kafkiana: ora al top in Premier

La variante tattica, adottata per supplire all’assenza di Barella e andare a (ri)comporre quel centrocampo “di gamba e muscoli” che Spalletti aveva predicato nel pre-gara, funziona a meraviglia. La Francia è una squadra senza equilibrio, dove i quattro attaccanti fanno una fase sola e il neo-milanista Fofana girovaga per il campo.

Le incursioni di Frattesi e Calafiori vanno a nozze con una squadra così lunga e sfilacciata, con i francesi che vengono fatti a fette dalle taglienti transizioni azzurre. La pressione dei transalpini, asfissiante nei primi exit poll di partita, viene alleggerita dalla regia di Ricci e Bastoni. Il difensore nerazzurro risulta essere più confident in prima costruzione, una volta riportato all’interno della sua comfort zone.

Difficilmente questo esperimento sarà replicato quando il tecnico italiano tornerà ad avere tutti gli effettivi a disposizione, ma certamente la metamorfosi di Calafiori è totale. Non più solo un difensore, un terzino o un braccetto ma un giocatore totale. Dotato di grande gamba, ottima tecnica e di una fine intelligenza calcistica. Il regalo di Motta a Spalletti (e ad Arteta) è un giocatore ritrovato, degno dei massimi sistemi.

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