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Di Maria – Rosario: “L’esilio del Re”
Nella lunga intervista di Rosario3 va in onda lo sfogo di Angel Di Maria, costretto ad abbandonare il sogno di concludere la propria carriera a casa, Rosario.
Il legame tra Di Maria e la sua terra natia è stato sempre un amore platonico, non sempre ricambiato. Tuttavia, questa situazione rappresenta solo la punta dell’iceberg di una realtà molto più complessa e sociologica.
L’intervista a Di Maria
Nell’intervista rilasciata a Rosario3, emerge non solo il Di Maria calciatore, ma anche l’uomo, il padre e l’argentino che lotta contro le ingiustizie e le contraddizioni di un paese dominato dalla violenza e dalla paura. Di Maria trasmette amore per la sua città, desiderio di tornare dove tutto è iniziato, ma anche frustrazione per ciò che sarebbe potuto essere.
“Era tutto pronto perché io tornassi, ma le minacce hanno superato ogni limite. È successo a casa di mia sorella, non era emerso finora perché lei e mio cognato si sono spaventati e non hanno sporto denuncia. La decisione di non tornare al Rosario Central l’ho presa io, dopo la prima minaccia. Il mio desiderio e il mio sogno è sempre stato quello di tornare a giocare con il Central, e ritirarmi con quella maglia addosso. Ovviamente lo ripeto ogni volta che me lo chiedono, perché è quello che sento e ho sempre sperato. Questo era il momento giusto, dopo l’addio alla Nazionale, ma non è accaduto”. Ha concluso Di Maria.
La testa di maiale e un proiettile sulla fronte
“Una scatola con una testa di maiale e un proiettile sulla fronte e una frase che diceva che se fossi tornato al Central, la prossima testa sarebbe stata quella di mia figlia Pia. Si è aggiunta inoltre una minaccia alla stazione di servizio dove hanno sparato dei colpi non molto tempo fa. Lì sarebbe potuto morire chiunque.” Ribadisce Di Maria.
La sicurezza a Rosario e la risposta al governo di Santa Fe
Angel Di Maria ha anche risposto alle dichiarazioni del governo provinciale di Santa Fe, il quale aveva affermato che né l’attaccante né la sua famiglia avevano fatto richiesta di alcun programma di custodia.
El gobierno provincial reveló que nunca hubo pedido de protocolo de seguridad para Ángel Di María https://t.co/ysGEflMWQd
— Rosario3.com (@Rosariotres) July 23, 2024
“Come farò a chiedere sicurezza quando a Rosario succedono così tante cose pericolose. È irrispettoso che si parli di sicurezza e protocolli per me. Dal momento in cui la gente di Rosario non può andare a lavorare senza il rischio di essere derubata, lì si uccide per uno zaino,” ha proseguito Di Maria. “Nonostante tutto ciò che succede nella mia città, ho sempre scelto di tornare. Quando ho dichiarato di non tornare è stato a marzo, dopo le minacce personali, non per l’insicurezza di Rosario.”
La città di Di Maria: Rosario, una terra martire
Traffico di Droga e Violenza, una Città in crisi
Negli ultimi anni, Rosario, una delle città più grandi e importanti dell’Argentina, è diventata tristemente famosa per i suoi alti tassi di criminalità. Con un incremento significativo della violenza legata al narcotraffico, la città sta vivendo una crisi che sembra non avere fine. I dati sono allarmanti e dipingono un quadro di una città in difficoltà. Un posto nel quale la lotta per il controllo del territorio tra bande rivali sta avendo un impatto devastante sulla comunità.
Tassi di omicidio in crescita
Nel 2022, Rosario ha registrato un tasso di omicidi di circa 22 per 100.000 abitanti, uno dei più alti in Argentina. Questo dato, già di per sé preoccupante, è peggiorato nel 2023, con circa 120 omicidi segnalati solo nel primo semestre. La violenza dilagante è principalmente attribuita alle guerre tra bande che competono per il controllo del lucrativo traffico di droga.
Narcotraffico: Il cuore del problema
Rosario è un punto nevralgico per il traffico di droga in Argentina. La città è particolarmente colpita dalle attività delle bande criminali che operano nel traffico di cocaina e marijuana. Queste bande sono responsabili non solo degli omicidi, ma anche di numerose rapine e furti che affliggono quotidianamente la popolazione.
Tentativi di contenimento: Interventi governativi
Di fronte a questa emergenza, il governo argentino ha aumentato la presenza di forze di sicurezza a Rosario. Polizia federale e gendarmeria sono stati dispiegati in massa per cercare di arginare la violenza. Tuttavia, i risultati finora ottenuti sono stati limitati, poiché la radicata presenza delle bande criminali rende difficile un controllo efficace del territorio.
Ferite profonde: La situazione socioeconomica
Un aspetto cruciale della crisi a Rosario è la situazione socioeconomica della città. Con alti livelli di disoccupazione e povertà, molti giovani si trovano senza prospettive di lavoro e istruzione; diventando facili prede per il reclutamento da parte delle bande criminali. Gli interventi governativi non possono limitarsi solo alla sicurezza, ma devono includere anche programmi sociali che affrontino queste radici profonde della criminalità.
Di Maria e le speranze per un futuro migliore
In questo contesto, la voce di Angel Di Maria risuona come un richiamo alla resilienza e alla speranza. Il suo amore per Rosario e il desiderio di vedere la sua città rinascere sono sentimenti che possono ispirare un cambiamento. Il cammino è lungo e pieno di impervie. Ma con determinazione e unità, Rosario può aspirare a un futuro più luminoso. Un futuro dove i sogni non siano spezzati dalla paura dei colpi di una pistola, ma realizzati con orgoglio e sicurezza, potendo contare su un destino diverso.
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Roma, possibile ritorno in giallorosso per Nainggolan?
L’ex centrocampista della Roma e dell’Inter potrebbe indossare di nuovo i colori giallorossi, questa volta su un nuovo tipo di campo.
Radja Nainggolan e la Roma, una storia che potrebbe scrivere un nuovo capitolo. Stavolta, però, non sui campi della Serie A, bensì su quelli del futsal. Secondo quanto riportato da fcinternews.it, l’ASD Roma 1927, la sezione di calcio a 5 del club capitolino, avrebbe pensato all’ex centrocampista belga per rafforzare la squadra.
Nainggolan, che negli ultimi tempi si è cimentato nel futsal con una squadra di Mechelen, seguendo le orme della sorella gemella Riana, potrebbe accettare l’idea di tornare nella Capitale, città in cui ha lasciato ricordi indelebili tra i tifosi. Il belga, che compirà 37 anni a giugno, starebbe aspettando ancora qualche giorno per valutare eventuali proposte dal calcio a 11, che sembrano essere arrivate soprattutto dall’estero.
La prospettiva di un ritorno, però, potrebbe convincerlo a scegliere il futsal, un ambiente meno impegnativo fisicamente ma che gli permetterebbe di tornare a vivere e giocare nella città che lo ha adottato. L’ASD Roma 1927, nata dopo l’assorbimento dell’Olimpus Roma, sta cercando di costruire una squadra competitiva e il nome di Nainggolan rappresenterebbe un colpo di immagine e qualità.
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PIF, il fondo saudita punta DAZN: in ballo 1 miliardo di dollari
Il ramo d’investimenti saudita PIF è sempre alla ricerca di nuovi partner commerciali con i quali stringere accordi. Attualmente DAZN è detentrice dei diritti di trasmissione di importanti competizioni calcistiche europee.
PIF, un altro investimento in vista dei Mondiali 2034
L’Arabia Saudita continua a consolidarsi come centro nevralgico dello sport mondiale. Dopo aver già accolto a Riyad alcuni dei più grandi nomi della boxe, il Paese si prepara a ospitare una serie di eventi sportivi internazionali nel prossimo decennio, con il punto culminante rappresentato dai Mondiali FIFA 2034. Di recente, Gedda è stata teatro della Supercopa di Spagna, dove il Barcellona ha battuto il Real Madrid, seguita dalla Supercoppa italiana, anch’essa disputata nel regno saudita.
DAZN, tra Mondiale per Club e sponsorizzazioni: tutto quello che c’è da sapere
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Benevento, stangata di calciomercato: il comunicato FIFA
Attraverso un comunicato stampa, la FIFA ha annunciato quella che è una pessima notizia per il Benevento. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
È una notizia uscita nell’ultima ora: per le prossime 3 sessioni di calciomercato, il Benevento non potrà prendere parte a nessuna trattativa, né in entrata né in uscita.
Il veto è stato deciso dalla FIFA a seguito della rilevazione di irregolarità nel tesseramento di Krzysztof Kubica dal Gornik, risalente all’estate del 2022.
Irregolarità che hanno generato un contenzioso di 30.000 euro che il Benevento pensava di non aver corrispondere al Gornik Zabrze: il contenzioso è stato aperto dall’agente del giocatore, che vuole riscuotere la sua commissione.
Kubica ha recentemente risolto il proprio contratto con il Benevento, trasferendosi da svincolato al Nieciecza.
La notifica era arrivata al club già una settimana fa, ma non era stata consegnata al presidente Vigorito. Comunque la società non dovrebbe avere problemi a sbloccare la situazione pagando al più presto quanto dovuto.
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