Serie A
Milan, Costacurta su Camarda: “Mai visto uno tanto forte”
L’ex difensore del Milan ed oggi opinionista sportivo, Alessandro Costacurta, in un’intervista a SportWeek ha parlato del giovane talento Francesco Camarda.
Le doti e il talento del giovanissimo attaccante del Milan, Francesco Camarda, sono ormai note a tutto il panorama calcistico europeo, ma per lui il percorso di maturazione sarĂ lungo e fondamentale. Ne ha parlato Alessandro Costacurta.
Milan, Costacurta sponsor di Camarda: “Mi fa venire in mente Pippo Inzaghi”
In un periodo nero per il sistema calcio italiano, condito dalle polemiche post Euro2024 in cui l’Italia di Spalletti ha riportato d’attualitĂ vecchi spettri mai sepolti, Francesco Camarda puĂ² essere luce. L’apripista per un nuovo sistema calcistico che, ahinoi, tarda ad arrivare.
Durante un’ intervista ai microfoni di SportWeek, Billy Costacurta non ha potuto esimersi dal parlare di uno dei talenti piĂ¹ cristallini che il calcio italiano possa offrire.
Di seguito le parole dell’ex difensore rossonero sul baby bomber del Milan.
“Camarda è talmente giovane da avere davanti a sĂ© un’evoluzione che durerĂ anni, ma un’evoluzione per sua natura è imprevedibile. PuĂ² migliorare, ma al suo compimento puĂ² anche lasciarti com’eri, se non addirittura portare ad un peggioramento.”
“Vedendolo oggi, per come gioca contro avversari di due o tre anni piĂ¹ grandi, il pensiero è che possa avere un futuro roseo. Seguo molto il calcio giovanile e ribadisco di non aver mai visto uno tanto forte alla sua etĂ . Mai.”
“Di lui mi colpiscono i movimenti fuori e dentro l’are, la spiccata capacitĂ di liberarsi dalla marcatura, una cosa che nessuno puĂ² insegnarti. Istinto puro. Mi fa venire in mente Pippo Inzaghi.”
“E poi guardiamo anche il primo gol contro il Portogallo in finale dell’Europeo under 17. Parte da sinistra, si accentra, punta due volte l’uomo e segna. Movimento senza palla, tecnica e soprattutto luciditĂ . C’è tutto Camarda.”
Serie A
Juventus, Bonucci commenta il ritorno di Chiellini
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Leonardo Bonucci in merito al ritorno in bianconero del suo ex compagno Giorgio Chiellini come dirigente.
Le sue parole:
Juventus, le parole di Bonucci su Chiellini
Chiellini dirigente? “Io e Giorgio abbiamo condiviso tanti anni in campo ma anche fuori. Il suo carattere, la sua idea del dopo carriera e il suo percorso universitario ci facevano giĂ capire quando eravamo calciatori che questo sarebbe stato il ruolo che avrebbe ricoperto una volta uscito dal terreno di gioco. Ha fatto un’esperienza negli Usa che lo ha arricchito ancora di piĂ¹ a livello di conoscenze e relazioni. Per me, ma credo un po’ per tutti quelli che lo conoscono, non è una sorpresa vederlo lì.”
Cosa puĂ² dare? “Fare il dirigente è sempre stato il suo obbiettivo. Alla Juve puĂ² dare quel senso di appartenenza e quella conoscenza del mondo bianconero che ha fatto suo durante gli anni da calciatore. L’augurio è sempre quello che si fa all’inizio di un nuovo percorso. Spero che questo sia solo un punto di partenza per Giorgio.”
Matteo Di Tria
Serie A
Empoli, rivelazione Vasquez: quanto puĂ² incassare il Milan
L’Empoli pare che abbia ancora azzeccato l’acquisto del nuovo portiere. Devis Vasquez, arrivato in estate dal Milan in prestito, si sta rivelando decisivo.Â
Sabato pomeriggio contro la Juventus, il portiere colombiano ha dato prova di poter essere importante per i toscani. Come i suoi precedenti Vicario e Caprile, anche per l’estremo difensore di 26 anni potrebbe essere una stagione per il salto di qualitĂ .
Empoli, Vasquez convince i toscani
Le prime partite per lui sono state convincenti e il club di Corsi potrebbe decidere di riscattarlo a fine stagione. Per Vasquez le cifre del riscatto si attestano a 900mila euro da dare al Milan, che si è riservato il 10% sulla rivendita del portiere. Ma il club rossonero non ha il diritto di contro-riscatto sul giocatore colombiano.
Arrivato nell’estate 2023 al Milan, l’estremo difensore ha un passato al Guaranì, club del campionato paraguayano. Poi, durante la passata stagione, per lui prestiti prima allo Sheffield Wednesday poi all’Ascoli. In pochi scommettevano su di lui per un futuro investimento, eppure a Empoli ci hanno creduto, e per ora sembrano averci visto giusto.
Serie A
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Lazio-Hellas Verona chiude la quarta giornata di Serie A. Baroni affronta per la prima volta da avversario gli scaligeri: tanti gli ex in campo.
Il campionato della Lazio riparte con piĂ¹ domande che risposte. Tanti (e importanti) gli acquisti. Sono arrivati giocatori di assoluta qualitĂ , ma tutti giovani o comunque bisognosi di tempo. Tempo che perĂ² la tifoseria laziale sembra non voler dare. Era fisiologico che con gli addii di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson si sarebbe chiuso un ciclo e ora ne è iniziato uno nuovo: esattamente com’era iniziato il primo.
Nessuno a Roma si sarebbe aspettato questo impatto dai giocatori sopracitati e neppure da colui che all’epoca li mandava in campo, ovvero Simone Inzaghi. Accolto (se possibile) con maggior scetticismo e criticismo rispetto al suo (seppur non immediato) successore spirituale. Oggi Simoncino fa le fortune dell’Inter ed è considerato all’unanimitĂ (o quasi dai, sennĂ² Cassano si offende) uno dei migliori tecnici italiani (e d’Italia) in circolazione.
Questo a dimostrazione della bontĂ del lavoro della dirigenza biancoceleste, che lavora così perchĂ© ha sempre lavorato così. La Lazio non ha (e probabilmente non avrĂ mai) la potenza economica delle squadre piĂ¹ blasonate di lei. E stendiamo un velo pietoso sul modo in cui viene permesso a determinate squadre di fare mercato, innescando un gioco paradossale in cui chi rispetta le regole è piĂ¹ penalizzato di chi non lo fa.
La Lazio ha questa politica aziendale e la porta avanti poichĂ©, risultati alla mano, una parte di ragione Lotito & Co. ce l’hanno. E una parte di ragione ce l’hanno anche i tifosi biancocelesti, che legittimamente criticano poichĂ© la libertĂ di critica è alla base dell’esercizio democratico. Il modo in cui Lotito gestisce la Lazio è passibile di critica, stante il presupposto che non si puĂ² pretendere che (dopo vent’anni) cambi.
Lazio-Hellas Verona è forse la partita che piĂ¹ di tutte incarna tutto questo. L’asse Roma-Verona, tanto criticata (spesso in maniera pretestuosa) dai supporters biancocelesti. L’abitudine della dirigenza capitolina di andare a pescare da squadre di medio-basso livello. Il futuro di Marco Baroni, che s’intreccia con il suo recente passato. Paradossalmente, potrebbe essere proprio la sua ex-squadra a permettergli di scacciare i fantasmi.
La stessa che gli ha dato l’opportunitĂ , probabilmente insperata, di sedere su una panchina gloriosa come quella capitolina, ora ha la possibilitĂ di permettergli di consolidarla. PerchĂ© non si puĂ² dire che la Lazio sia partita male, ma neanche bene. Ok il percorso. Ok il progetto. Ok anche “l’anno di transizione“, anche se forse un po’ meno, ma tutti i buoni propositi vengono meno se non adeguatamente corroborati dai risultati.
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendozi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Baroni.
VERONA (3-4-2-1): MontipĂ²; Dawidowicz, Coppola, Daniliuc; Tchatchoua, Belahyane, Dani Silva, Lazovic; Kastanos, Harroui; Tengstedt. Allenatore: Zanetti.
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