Serie A
Roma, N’Dicka: “Sono più forte di prima. Quello che mi è successo mi ha aiutato a crescere”
Il difensore della Roma Evan N’Dicka ha lasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Corriere Dello Sport, tornando a parlare di quando ha avuto quel malore.
Roma, le parole di N’Dicka
Di seguito le dichiarazioni del difensore africano della Roma Evan N’Dicka, rilasciate ai microfoni de Il Corriere Dello Sport, dove il calciatore è tornato a parlare del malore avuto in campo durante la sfida ad Udine contro l’Udinese.
Di seguito le dichiarazioni del calciatore:
Come si sente dopo la paura di Udine?
“Sto benissimo, sono tornato come nuovo, sono rinato e non ho alcun problema. Sono davvero felice che in quelle ore e in quei giorni così difficili tutta l’Italia mi abbia fatto sentire la sua vicinanza”.
È stato difficile tornare a giocare?
“Soltanto all’inizio. Ho avuto paura la prima settimana subito dopo il fatto ma poi sono tornato come nuovo (ride, ndr)”.
Quando scende in campo e va a contrasto con gli attaccanti non ha paura?
“No, anche perché mi sento davvero bene, è tutto a posto. Anzi, le dirò che mi sento anche più forte di prima. Soprattutto mentalmente. Queste situazioni aiutano a crescere, a maturare e, di conseguenza, anche a gestire nel miglior modo le situazioni in campo.
Adesso quando gioco non ci penso più, non mi torna mai in mente quella giornata. Ogni partita è come ogni altra, e non più come quella di Udine”.
Serie A
Roma, la panchina trema: De Rossi salta?
Fatale potrebbe essere la partita della quarta giornata di campionato contro il Genoa: un pareggio che mette in subbuglio la Roma. Ecco cosa potrebbe succedere.
I proprietari della Roma, i Friedkin, di base sono produttori cinematografici statunitensi: gente che è abituata a investire milioni ma per i quali non è accettabile un mancato ritorno in termini di numeri.
La loro ricetta è valida anche quando vestono i panni di proprietari di uno dei top club italiani: se investo tot, la squadra mi deve fruttare.
E invece. In questo inizio di stagione privo di vittorie come se ne sono visti solo altri tre in tutta la storia del club (1974-75, 1984-85 e 2010-11) il club non si sta dimostrando all’altezza delle aspettative e dei molti milioni investiti nel mercato in estate.
Milioni (92,60, ndr) che hanno posizionato la Roma al terzo posto tra i club che hanno investito di più, subito sotto Juventus e Napoli, due club dagli inizi decisamente più promettenti.
Eppure, finora, in Serie A i giallorossi hanno collezionato solo due pareggi e due sconfitte. Un trend che va avanti dalla scorsa stagione, dal momento che è da ben 13 partite che non si registra una singola partita.
Roma, i Friedkin meditano
E così i Friedkin, per usare un’espressione anglosassone, hanno “fatto la matematica” e sono entrati in allerta.
Dopo aver dato la loro fiducia all’allenatore in carica, Daniele De Rossi, mettendolo sotto contratto per ben tre anni a oltre 3 milioni di euro netti a stagione, i proprietari del club sono pronti a fare quello che hanno fatto persino a uno degli allenatori più vincenti di sempre, José Mourinho: un esonero lampo.
Un autentico coup-de-theatre che potrebbe verificarsi anche a stretto giro. La stampa ha riportato con un certo allarmismo la visita della proprietà a Roma e a Trigoria nella giornata di ieri: visita che non è un buon segno, e alla quale pare sia seguita una riunione.
Ancora non si conosce l’esito di quella riunione ma ne siamo certi: De Rossi è ormai in osservazione. E non può permettersi di sbagliare o compiere passi falsi. La sua estrema tensione e cautela nella conferenza stampa nel post partita contro il Genoa ne sono una chiarissima testimonianza.
La rabbia, e la nostalgia di alcuni tifosi nei confronti di José Mourinho, nel frattempo, monta sui social.
Serie A
Udine sogna, Runjaic: “È solo l’inizio…”
Momento esaltante in casa Udinese, la clamorosa vittoria in rimonta sul Parma consegna il primo posto su Italia in classifica di serie A: queste le parole del tecnico Runjaic.
Una rimonta dallo 0-2 al 3-2 in casa di un Parma che sin qui aveva mostrato di essere una delle squadre più in forma della serie A è sinonimo compattezza. forza e consapevolezza dei propri mezzi.
Guidati da un Thauvin superlativo i bianconeri friulani sono ora in testa alla classifica di serie A.
Questa le parole del tecnico tedesco Runjaic nel dopo gara raccolte da tuttomercatoweb: “Siamo felici di questo momento ma è solo l’inizio. E’ importante in questa fase fare più punti possibili. E’ stata una vittoria meritata perché abbiamo fatto una grande rimonta nel secondo tempo e nemmeno il primo è stato disprezzabile. Non dobbiamo guardare la classifica, bisogna rimanere freddi e lucidi e lavorare sui dettagli”.
A chi gli chiede come si sente ad essere protagonista dopo essere arrivato sulla panchina dell’Udinese praticamente da perfetto sconosciuto, questa è la risposta: “Sono felice, veniamo ricompensati dopo due mesi di duro lavoro. Voglio restare sullo sfondo, non sono l’uomo copertina, ciò che conta sono il club, i giocatori e tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Oggi siamo migliorati nel possesso palla e abbiamo segnato tre gol.
Ciò che conta è il processo, del resto non mi interessa in questo momento. Chiaro, ce la godiamo e siamo felici, ma serve cautela perché nel calcio le cose possono cambiare velocemente”.
Serie A
Juventus, Bonucci commenta il ritorno di Chiellini
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Leonardo Bonucci in merito al ritorno in bianconero del suo ex compagno Giorgio Chiellini come dirigente.
Le sue parole:
Juventus, le parole di Bonucci su Chiellini
Chiellini dirigente? “Io e Giorgio abbiamo condiviso tanti anni in campo ma anche fuori. Il suo carattere, la sua idea del dopo carriera e il suo percorso universitario ci facevano già capire quando eravamo calciatori che questo sarebbe stato il ruolo che avrebbe ricoperto una volta uscito dal terreno di gioco. Ha fatto un’esperienza negli Usa che lo ha arricchito ancora di più a livello di conoscenze e relazioni. Per me, ma credo un po’ per tutti quelli che lo conoscono, non è una sorpresa vederlo lì.”
Cosa può dare? “Fare il dirigente è sempre stato il suo obbiettivo. Alla Juve può dare quel senso di appartenenza e quella conoscenza del mondo bianconero che ha fatto suo durante gli anni da calciatore. L’augurio è sempre quello che si fa all’inizio di un nuovo percorso. Spero che questo sia solo un punto di partenza per Giorgio.”
Matteo Di Tria
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