Serie A
Roma, Pellegrini: “Mourinho? Ci siamo chiariti”
Lorenzo Pellegrini torna a parlare del periodo di Jose Mourinho sulla panchina della Roma. Lo fa sulle pagine de ‘Il Messaggero’ spiegando come i due si siano chiariti.
Lorenzo Pellegrini non dimentica, ma perdona.
Così si può riassumere l’intervista al capitano della Roma nell’edizione odierna de ‘Il Messaggero’.
Il Nazionale azzurro spiega come lui e Jose Mourinho si siano chiariti dopo l’esonero del portoghese.
Il numero 7 capitolino certifica come non si siano sentiti nell’ultimo periodo ma che non ci siano comunque problemi:
“No, non c’è stata occasione. Tra me e lui comunque non ci sono problemi, ci siamo chiariti. Quello che dovevamo dirci ce lo siamo detto”.
“Mourinho? Ci siamo chiariti”
Pellegrini spiega poi come non abbia più parlato di molte dinamiche hanno dato problemi al rapporto con il tecnico portoghese:
“Non l’ho fatto perché le cose all’interno dello spogliatoio devono rimanere tali. Poi visto che sono purtroppo uscite, voglio soltanto dire che con José ho sempre avuto un rapporto meraviglioso. A lui erano state dette delle cose sul mio conto che non erano assolutamente vere. E per come l’ho letta io, in un momento di profonda amarezza dettata dall’esonero, ha creduto a queste voci”.
Il Capitano giallorosso aggiunge:
“Dopo tutte le emozioni che avevamo vissuto insieme, avrei preferito che fosse venuto a parlarmi di persona. Allora, ho fatto l’unica cosa che potevo fare in quel momento visto che aveva lasciato Trigoria: prendere il cellulare e chiamarlo.
Abbiamo chiacchierato a lungo e ho capito quello che stava vivendo. Non mi va di entrare nello specifico di quello che ci siamo detti ma ci siamo chiariti, questa è la cosa che conta. E per me Mourinho rimarrà un tecnico che ringrazierò sempre”.
Serie A
Roma, Zalewski schiera i legali: obiettivo reintegro
In casa Roma la calma non sembra arrivare. Dopo il pareggio a Marassi e l’infortunio di Saelemaekers spunta un’altra grana per mister De Rossi e la società.
Non sono ore bellissime in quel di Trigoria. Infatti, dopo lo sfortunato pareggio nel lunch match di domenica contro il Genoa, è arrivata la brutta notizia dell’infortunio di Alexis Saelemaekers, giocatore fondamentale nello scacchiere di mister De Rossi.
L’infortunio del giocatore belga riapre anche una questione che negli ultimi giorni si era appianata: il caso Zalewski. Il polacco è stato messo fuori rosa dopo il rifiuto del rinnovo di contratto e del naufragio della trattativa per il trasferimento al Galatasaray.
Adesso con lo stop dell’ex Bologna, che dovrà rimanere ai box per i prossimi due mesi, il ragazzo di Tivoli potrebbe ritornare utile a mister De Rossi, che ha il solo El Shaarawy sulla fascia sinistra.
La posizione del club e dell’allenatore però non sembrano virare verso questa direzione: infatti non si pensa al reintegro del giocatore. Proprio per questo i legali di Zalewski hanno mandato a Trigoria una PEC: in caso di mancato reinserimento in gruppo, verrà avviata un contenzioso per rivendicare il suo diritto al lavoro. Una situazione che rischia fortemente di diventare un lungo braccio di ferro.
Notizie
Lazio, come stanno Castellanos, Gila e Pellegrini?
Nonostante la vittoria per 2-1 sull’Hellas Verona, la Lazio deve fare i conti con gli infortuni di Mario Gila, Taty Castellanos e Luca Pellegrini
Bene ma non benissimo. Così si può riassumere la serata della Lazio di Marco Baroni, vittoriosa per 2-1 sull’Hellas Verona ma che perde per infortunio Mario Gila, Taty Castellanos e Luca Pellegrini. C’è subito da chiedersi come stiano i tre giocatori, pedine molto importanti per il tecnico ex Lecce.
Lazio, come stanno Castellanos, Gila e Pellegrini?
A rispondere ad ogni dubbio c’è il dottor Fabio Rodia, medico sociale dei biancocelesti. Ai microfoni di Lazio Style Channel ha parlato degli infortuni spiegando dapprima, le condizioni di Gila: “C’è stata una sovrapposizione di fenomeni sfortunati e non di grande rilevanza. Ha avuto una frattura non grave a un dito del piede e un risentimento di primo-secondo grado all’adduttore che non gli hanno permesso di fare una prelazione adeguata. Siamo contenti del rientro, se lo merita”
Le parole sono andate anche su Taty Castellanos. Rodia ha così spiegato: “Castellanos ha avvertito un fastidio all’adduttore sinistro. Lo abbiamo fatto uscire per precauzione, valuteremo cosa è accaduto nelle prossime ore”. L’apprensione è dovuta dal fatto che l’ex Girona rappresenta la punta di diamante dell’attacco laziale. In questa stagione è stato autore di 3 gol in 4 partite, certificando un grandissimo avvio di stagione.
Rodia ha parlato di Luca Pellegrini, molto vicino al rientro spiegando: “È un momento positivo. Abbiamo tutta la rosa a disposizione e ringrazio tutto lo staff medico. Questo è frutto della nostra attenzione e scrupolosità”
Serie A
Udinese, alla scoperta di Kosta Runjaic
Il primo posto in campionato dell’Udinese porta la firma di Kosta Runjaic, allenatore tedesco arrivato quest’estate. Con lui, la squadra ha raccolto 10 punti
A Kosta Runjaic sono bastate 4 partite per prendersi in mano l’Udinese. I 10 punti raccolti sin qui, frutto di tre vittorie ed un pareggio, hanno reso i friulani una squadra completamente differente da quello dello scorso anno.
Compatta, pragmatica e attenta sia in fase difensiva che in fase offensiva. La partita contro il Parma mostra anche un nuovo atteggiamento mentale di Florian Thauvin e compagni: la consapevolezza di avere le forze per ribaltare ogni situazione negativa, altro frutto del grande lavoro svolto dall’allenatore tedesco.
Indice
Udinese, chi è Kosta Runjaic
Kosta Runjaic, nato in Austria ma di origini croate e di nazionalità tedesca, si forma come allenatore al Kaiserslautern diventandone prima il viceallenatore della seconda squadra e poi allenatore delle giovanili.
Nel 2007-2008 arriva la chiamata del Wehen Wiesbaden. Da lì parte una scalata che lo porta ad allenare l’Aalen, il Darmstadt, il Duisburg e il Monaco 1860, con un breve ritorno al Kaiserslautern. Nella seconda avventura con i roten teufel, arriva in semifinale di Coppa di Germania facendo fuori Bayer Leverkusen ed Hertha Berlino.
Dopo la formazione e l’affermazione in Germania, Runjaic prosegue la sua carriera in Polonia. Nel 2017 diventa allenatore del Pogon Stettino, carica che mantiene fino al 2022.
Nello stesso anno, arriva la chiamata del Legia Varsavia, club con il quale Runjaic vincerà la Coppa e la Supercoppa di Polonia. In mezzo, anche un’apparizione alla fase finale della UEFA Europa Conference League del 2023-2024.
Il calcio secondo Kosta Runjaic
Vedere Kosta Runjaic sulla panchina dell’Udinese avrà sorpreso numerosi addetti ai lavori. Non la società posseduta da Giampaolo Pozzo, la quale, ha seguito attentamente l’allenatore tedesco. Le prestigiose vittorie contro Az Alkmaar e Aston Villa hanno convinto i friulani ad affidargli la panchina.
Il gioco di Kosta Runjaic è molto votato al dominio del gioco e al possesso palla. Non potrebbe essere altrimenti, vedendo la reazione della squadra nella vittoria contro il Parma.
La rimonta con i tre gol nel secondo tempo, sono opera di un calcio molto offensivo, che mette in luce le doti di Florian Thauvin e Lorenzo Lucca, trascinatori della squadra in queste partite.
Anche la difesa sembra giovare della cura Runjaic. Certamente, in 4 partite sono stati concessi 4 gol, ma va anche considerata la porta inviolata che Maduka Okoye ha ottenuto nella partita contro il Como. Tutti ingredienti di un lavoro che può essere molto importante. Un lavoro al quale va data continuità.
I giocatori lanciati
Un pregio di Kosta Runjaic è saper valorizzare i giovani. Il lavoro svolto in Polonia, ha visto arrivare in Serie A tre giocatori da lui allenati: nel 2019 il Cagliari ha preso Sebastian Walukiewicz.
Tre anni fa il Parma ha portato in Italia Adrian Benedyczak che è stato uno dei protagonisti della promozione. Marcin Listkowski ha firmato con il Lecce in Serie B nel 2020 prima di un paio di prestiti tra Brescia e Lecco.
L’Udinese può essere il trampolino di lancio di molti giovani talenti come Oier Zarraga, Sandi Lovric, Jaka Bijol, Rui Modesto e Jordan Zemura, oltre a Lorenzo Lucca che piò definitivamente sbocciare dopo la deludente esperienza all’Ajax.
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