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Beppe Cormio a Radio Radio: “Su Julio Velasco penso che…”
“Quando vidi arrivare a Jesi Julio Velasco mi sono convinto in poche ore di aver pescato una persona che aveva una marcia in più”. Parola di Beppe Cormio, DG Lube Volley Civitanova ed ex dirigente Siena Calcio, ospite stamattina del programma Radio Radio Mattino Sport&News, interessantissimo programma magistralmente condotto dai giornalisti Francesco Di Giovambattista e Francesco Caselli in radiovisione nazionale su Radio Radio (visibile anche sul canale 253 digitale terrestre, Radio Radio conta ben oltre 1 milione ascoltatori in media al giorno – dati Nielsen). Un immenso Julio Velasco, pescato da Beppe Cormio dall’Argentina nel lontano 1983, conquista l’oro alla guida dell‘Italvolley femminile alle Olimpiadi Parigi 2024. Spazzata via la corazzata degli Usa con un netto tre a zero. Erano gli anni ’80, il periodo d’oro del Volley Jesi, quando uno sconosciuto Julio Velasco lasciò l’Argentina e arrivò a Jesi in qualità di head coach del roster marchigiano (che si preparava ad affrontare da matricola la serie A2 1983/84).
A scoprirlo, nel lontano 1983, un giovanissimo diesse, Made in Jesi, di nome Giuseppe Cormio, allora ventottenne, attualmente Direttore Generale di uno dei club più importanti al mondo, la Lube Volley Civitanova. Ebbene sì, Beppe Cormio, il nome una garanzia. Figura rara e stimata nel panorama nazionale e internazionale, Cormio è divenuto oggi uno dei dirigenti più vincenti a livello mondiale con 32 trofei vinti.
Per il dirigente jesino un curriculum vitae che non ha bisogno di troppe presentazioni, considerando anche che ha cavalcato un po’ tutte le onde dello sport d’élite, dalla palla a spicchi alla pallavolo passando per l’esperienza come Direttore Operativo e Marketing al Siena Calcio nel 2012/13. Beppe ha spento 69 candeline lo scorso 12 aprile (nato a Jesi il 12 aprile 1955). Ecco le dichiarazioni rilasciate stamattina a Radio Radio, ospite di Radio Radio Mattino Sport&News, programma condotto alla perfezione dai bravissimi Francesco Di Giovambattista e Francesco Caselli.
“Quando nel mese di giugno 1983 ho avvicinato telefonicamente Julio Velasco per chiedergli di venire in Italia, e di allenare Jesi, l’ho fatto perché cercavo un allenatore a tempo pieno. In Italia gli allenatori facevano i coach come seconda occupazione, infatti svolgevano altri mestieri. Quando ho visto arrivare Julio mi sono convinto in poche ore di aver pescato una persona che aveva una marcia in più. Da subito è stata una persona che si è messa al servizio della pallavolo per donare a tutti noi quelle che erano le sue intuizioni, il suo credo.
CORMIO SU ITALVOLLEY PARIGI 2024 E JULIO VELASCO: “NON E’ UOMO DI MIRACOLI MA…”
E quindi ho conosciuto un Velasco capace dell’umiltà di andare ogni sabato a cercare Silvano Prandi per imparare da lui i segreti dell’allenatore. Ogni sera mettere in partica tutte le nozioni che gli arrivavano dai contatti che cercava nel nostro paese. E così anche quella modesta squadra di Jesi (serie A2 1983-84) ha sfiorato la massima serie. In questo modo Julio Velasco è arrivato a Modena, così ha vinto scudetti consecutivamente, ben cinque, alla guida del volley Modena per poi approdare in nazionale nel 1989. E vincere subito un campionato europeo che per noi era già una grandissima soddisfazione.
Questo è un Velasco (ex dirigente nel calcio di Lazio e Inter, ndr) che è cresciuto, è andato alla nazionale maschile, ha vinto, ha rivinto, è andato alla nazionale femminile. Poi è tornato ai club, ha sempre dato tantissimo, qualcuno forse non lo ha capito fino in fondo. Probabilmente qualcuno si aspettava da lui miracoli. Ma lui non è uomo di miracoli. Julio è uomo che sa concretamente mettere in atto il suo talento e concretamente tirar fuori da ogni singolo giocatore, da ogni elemento singolo dello staff, da ogni singolo dirigente il meglio. Questo è quello che Julio Velasco sa fare più di tutti e meglio di tutti.
Quello che regalava all’Italia tanti successi. Mancava un oro, quello olimpico, e nella giornata di ieri ce lo ha regalato. Credo quindi che dobbiamo essere grati a lui, dobbiamo veramente riconoscere che senza di lui questo nostro sport sarebbe stato diverso. Sarebbe stato più povero, meno felice e non avrebbe mai potuto vivere una giornata come quella che stiamo vivendo”.
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Disastro Valencia, la UEFA stabilisce il minuto di silenzio
La UEFA ha disposto un minuto di silenzio, durante tutte le partite delle competizioni in memoria delle vittime delle alluvioni di Valencia.
Nei giorni scorsi la Spagna, e in particolare e nello specifico Valencia e la Communitat Valenciana, sono state stravolte dall’impatto del maltempo che ha causato un’alluvione capace di procurare centinaia e centinaia di morti. Ancora il conteggio delle vittime va avanti, il calcio nazionale si è fermato in alcuni momenti ma le competizioni europee procederanno normalmente.
Come riportato da un agenzia Ansa la UEFA, in ogni caso, ha fatto sapere che nelle partite delle competizioni per club (Champions League, Europa League, Conference League) di questa settimana sarà osservato un minuto di silenzio, in memoria delle vittime causate dalle disastrose inondazioni nella zona di Valencia e della Communitat Valenciana.
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Manchester United, si punta su un fuoriclasse di Serie A
Il nuovo allenatore del Manchester United, Ruben Amorim, sta puntando a un grande colpo di mercato. E guarda con interesse in Serie A.
Si prospetta all’orizzonte un duello di mercato con la rivale Liverpool. L’obiettivo? Lo stesso, ottimo, attaccante.
D’altronde, quando Ruben Amorim è stato ufficialmente annunciato come successore di Erik ten Hag, assumendo la guida dei Red Devils, ha espresso da subito il suo primo desiderio di calciomercato.
Desiderio che risponde al nome di Khvicha Kvaratskhelia. L’ala del Napoli sarebbe l’esterno ideale per rafforzare la squadra, in quanto dotato di un “talento speciale” in grado di accendere l’Old Trafford.
Manchester United, operazione Kvara
Stando a quanto riportato da Ekrem Konur su X, il Napoli avrebbe fissato un prezzo di 90 milioni di sterline per il nazionale georgiano, ma Amorim non si cura del fattore economico: per lui rappresenta il sostituito ideale del poco convincente Antony (Matheus dos Santos).
Kvaratskhelia è sotto contratto con il Napoli fino al 2027, e il club di Antonio Conte intende prolungare ulteriormente il suo contratto con un accordo a lungo termine.
Le trattative con il club partenopeo sono attualmente in stallo, poiché il giocatore vuole inserire nel suo contratto una clausola rescissoria accessibile, e il Napoli non sembra cedere su questo punto. Lo stallo permetterebbe al Manchester United di concludere un accordo con il giocatore.
La concorrenza con il Liverpool
Stando a quanto riportato da TEAMtalk, per ingaggiare l’attaccante georgiano lo United deve affrontare la concorrenza del Liverpool, che lo considera un sostituto valido per sostituto di Mohamed Salah.
Il contratto del 32enne Salah è in scadenza a fine stagione e alcune fonti confermano che è improbabile che rinnovi con il club inglese, considerate le pressioni ricevuta da alcuni club della Saudi Pro League.
Kvaratskhelia è una delle opzioni valutate, ma attualmente le tre principali alternative del Liverpool sarebbero Karim Adeyemi del Borussia Dortmund, Leroy Sané del Bayern Monaco e Takefusa Kubo della Real Sociedad.
Si tratta di tre opzioni che sono tutte più a buon mercato rispetto a Kvaratskhelia: in particolare Sané che potrebbe diventare disponibile a parametro zero la prossima estate se non rinnova con il Bayern.
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Buon compleanno Maradona: le slot online dedicate al D10S del calcio e tutte le curiosità
Ogni anno il 30 ottobre si celebra il compleanno di Diego Armando Maradona e ogni appassionato di calcio, tifoso del Napoli o dell’Argentina, ricorda le incredibili gesta di questo talento straordinario che ha regalato le più belle magie sul campo da calcio tra gli anni ‘80 e ‘90 dello scorso secolo.
Sono tantissimi i giochi dedicati al Pibe de Oro tra le grafiche delle slot machine a tema calcio, che ripercorrono tutte le tappe e i suoi colpi di genio in carriera nei simboli dei rulli, fino ai giochi di casinò online come sport virtuali e roulette.
Non solo giochi digitali che narrano una delle storie più belle del calcio moderno, perché tra le curiosità c’è anche una religione fondata sul D10S del calcio, soprannome che è anche il titolo di una slot online a tema ispirata alla carriera di Diego.
Le slot machine online dedicate a Maradona
Le slot digitali più conosciute dedicate a Maradona sono D10S e El Pibe de Oro, che tradotto significa il ragazzo d’oro, appellativo con cui è stato chiamato Diego sin dalla tenera età per le sue doti tecniche e creative sbalorditive con il pallone.
In questi due giochi viene raccontata la storia del numero 10 per eccellenza attraverso tutti i suoi colpi, gol impossibili e vittorie in Serie A e ai Mondiali.
La Mano de Dios
Ogni appassionato di calcio dovrebbe fare un rewatch dei quarti di finale dei Mondiali Mexico ‘86 in cui si sfidarono Argentina e Inghilterra, non solo per ammirare il gol di mano, definito dallo stesso Diego come La Mano de Dios, ma anche per ammirare il gol del secolo in cui il numero 10 argentino scarta tutta l’Inghilterra e va a segno: il più bel gol di tutti i tempi.
La Iglesia Maradoniana
Il 30 ottobre 1998 quando Maradona compie 38 anni, viene fondata la Chiesa di Maradona a Rosario in Argentina, un vero e proprio movimento religioso.
Il Natale si festeggia tra la notte del 29 e del 30 ottobre di ogni anno, mentre la Pasqua si festeggia il 22 giugno, anniversario del famoso match con il gol della Mano de Dios.
Tra i fedeli battezzati ci sono diversi campioni del calibro di Ronaldinho, Riquelme, Michael Owen e Lionel Messi.
Il palmares di Maradona
Tiriamo un altro spin nella nostra slot machine online dedicata a Diego Armando Maradona e scopriamo il suo palmares. Oltre alla vittoria dei Mondiali 1986 con l’Argentina, abbiamo anche il secondo posto a Italia ‘90, in cui l’Albiceleste perse la coppa del mondo in finale contro la Germania.
Maradona ha vinto anche due scudetti con il Napoli nel 1987 e nel 1990, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, oltre alla Coppa UEFA (attuale Europa League) nel 1989.
Le pellicole e i documentari da non perdere sul Pibe de Oro
Nel 2007 Marco Risi realizzò La Mano de Dios, un film – documentario che mette in scena la vita del numero 10 e racconta riproponendo su pellicola tutte le sue giocate più belle.
Nel 2008 è stato realizzato uno dei documentari simbolo del “Maradonismo” cinematografico: Maradona by Kusturica. Tra i documentari più riusciti c’è anche Diego Maradona di Asif Kapadia, uscito nel 2019 e presentato al Festival di Cannes fuori concorso.
Oltre al film più famoso di Sorrentino È stata la mano di Dio del 2021, c’è anche la serie tv di Amazon Prime intitolata semplicemente Maradona, che racconta la vita del campione argentino fino alla vittoria dei Mondiali.
Maradona nella cultura pop dei videogiochi
Sin dagli anni ‘90 sono stati tantissimi i videogiochi Arcade dedicati al D10S del calcio, non stupisce che anche i moderni gameplay ispirino le loro grafiche al talento eterno di questo straordinario giocatore, capace persino di arrivare in un mondo totalmente opposto a quello dello sport: i casinò online e le slot machine digitali.
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