Serie A
Genoa – Inter, Calvarese: “Feliciani salvato due volte dal Var”
L’ex arbitro di Serie A, Gianpaolo Calvarese, ha parlato a Tuttosport l’arbitraggio di Feliciani nel match tra Genoa ed Inter, terminato in parità.
Gianpaolo Calvarese, ex arbitro di Serie A, ha commentato, attraverso le colonne di Tuttosport, l’arbitraggio di Ermanno Feliciani nel match che ieri ha aperto le danze della nuova stagione tra Genoa ed i campioni in carica dell’Inter.
Nonostante una buona prova del fischietto classe ’91, per Calvarese la gara è macchiata da due errori, sui quali poi interverrà in aiuto il Var.
Il primo riguarda il calcio di rigore assegnato ai nerazzurri sul contatto Thuram–Badelj; mentre il secondo arriva all’ultimo minuto sul tocco di mano in area di rigore di Bisseck.
Pesano molto nella valutazione perciò i due aiuti della tecnologia.
Genoa – Inter, le parole di Calvarese
“Ermanno Feliciani comincia a Marassi il suo terzo anno di Serie A. Quella di ieri sera era la sua prima direzione assoluta con l’Inter in campo. Il direttore di gara abruzzese porta a casa la partita azzeccando le decisioni importanti solo grazie al Var Di Paolo. Feliciani se la cava bene a livello tecnico fuori dalle due aree con una soglia uniforme, concedendo bei vantaggi. Serve l’aiuto della tecnologia però in due occasioni.
La prima nel primo tempo: inizialmente l’arbitro assegna dal campo il calcio di rigore in favore dell’Inter dopo un contatto Badelj-Thuram, ma in seguito a Ofr rivede la sua decisione invertendo il provvedimento. La dinamica è abbastanza chiara: il difensore del Genoa è più lesto ad arrivare sul pallone, ed è Thuram a calciargli il piede, commettendo fallo. Il secondo si verifica nei minuti di recupero del secondo tempo, col fallo di mano di Bisseck non colto in campo e poi ravvisato al monitor. Anche qui decisione giusta: è vero che Bisseck vuole colpire di testa, ma il braccio è davvero alto (finisce addirittura sopra le spalle, e impatta lì).
Giuste le decisioni dal punto di vista disciplinare: ammoniti correttamente Mkhitaryan, Gollini e Asllani, e anche i due allenatori, a riprova della linea dura voluta da Rocchi per quanto riguarda le proteste”.
Serie A
Udinese, Inler: “Abbiamo una nuova mentalità, dobbiamo continuare così”
Durante l’evento di presentazione della terza maglia dell’Udinese, Gokhan Inler ha parlato dell’ottimo inizio di stagione della squadra bianconera.
Sono trascorsi 13 anni dall’ultima volta che l’Udinese si è trovata in vetta solitaria alla classifica di Serie A. Allora, sotto la guida di Francesco Guidolin, i friulani conclusero la stagione al terzo posto, conquistando un posto in Champions League. Oggi, i bianconeri stanno vivendo un avvio di campionato altrettanto straordinario, con prestazioni convincenti come la spettacolare rimonta di ieri sera in casa del Parma, che ha confermato il meritato primo posto in classifica. Di questo entusiasmante inizio ha parlato Gokhan Inler, responsabile dell’area tecnica friulana, ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
Inler ha commentato: “Sono molto concentrato sulla mia squadra. È ancora presto per parlare di altri obiettivi. Dobbiamo lavorare giorno per giorno e in questo momento siamo focalizzati sulla prossima partita contro la Roma“.
Riguardo alla vetta della classifica, ha aggiunto: “Abbiamo portato una nuova mentalità. Professionalità e serietà sono i pilastri del nostro approccio, e i ragazzi hanno subito percepito questo cambiamento. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto finora. Abbiamo inserito tre o quattro giovani che stanno dimostrando grande carattere e personalità”.
Udinese, le parole di Inler su Runjaić e un accenno al Napoli
Inler ha anche parlato del tecnico Kosta Runjaić, arrivato a Udine con un approccio che ha avuto subito effetto: “Ha una mentalità tedesca che apprezzo molto. Abbiamo fatto un gran lavoro insieme, ma non basta. Dobbiamo già pensare alla prossima partita. L’intesa con lui è stata immediata, e siamo molto contenti di averlo qui con noi”.
In chiusura, Inler ha espresso il suo pensiero sul Napoli: “È una squadra fortissima, capace di vincere tutte le partite. La sfida contro di loro sarà emozionante per me, ma anche molto difficile. Faremo del nostro meglio per ottenere un buon risultato”.
Serie A
Juventus, Milik torna dopo la sosta di Ottobre
Arkadiusz Milik è rimasto fuori nelle prime 4 uscite stagionali della Juventus a causa di un problema al ginocchio: punta al rientro dopo la sosta di ottobre.
Il centravanti bianconero Arkadiusz Milik è fermo ormai da inizio stagione a causa di un fastidio al ginocchio. L’attaccante polacco ha già saltato le prime 4 partite contro Como, Verona, Roma ed Empoli e con tutta probabilità non sarà presente neanche contro Napoli, Genoa e Cagliari. Sta lavorando quotidianamente in disparte grazie al supporto dello staff medico juventino, puntando al rientro dopo la sosta per le nazionali di inizio Ottobre.
L’utilità di Milik nella Juventus
In questa estate l’attaccante ex Napoli era stato addirittura messo fuori rosa dalla Juventus. In seguito ad alcune valutazione fatte dall’allenatore e dalla società però, è stato a pieno reintegrato nel gruppo squadra. La figura di Milik nasce per essere il sostituto naturale di Dusan Vlahovic, viste anche le caratteristiche simili come: il piede mancino, la fisicità ed il fiuto per il gol.
Con la cessione di Kean alla Fiorentina, Milik è rimasta l’unica alternativa di ruolo all’attaccante serbo. Infatti nella partita casalinga contro la Roma, Thiago Motta dopo aver sostituto Vlahovic a causa di un fisiologico calo fisico, si è ritrovato a dover schierare Nico Gonzalez nel ruolo di prima punta.
Perseguitato dagli infortuni
La carriera di Arkadiusz Milik è da sempre stata caratterizzata dall’elevato numero di problemi fisici che lo hanno portato a saltare un gran numero di partite. Già nel suo primo anno in Italia dove vestiva la maglia del Napoli si è dovuto trovare ad affrontare la rottura del legamento crociato, che lo ha tenuto fuori dal campo per ben 127 giorni. La stessa cosa è accaduta anche nel 2017/2018 dove ha saltato 33 partite stagionali e nel 2020/2021 quando giocava per il Marsiglia, dove è stato fermo per circa 4 mesi.
Da quando è arrivato alla Juventus ha sempre avuto qualche problemino fisico che non gli ha mai permesso di dare grande continuità alle sue prestazioni. Nonostante questo, è riuscito a segnare 11 gol in 58 presenze con la maglietta bianconera.
Serie A
Torino, il report sugli esami strumentali di Vojvoda e Coco: i tempi di recupero
Il Torino deve fare i conti con gli infortuni. Vojvoda e Coco, infatti, sono usciti malconci dalla sfida contro il Lecce e hanno svolto gli esami strumentali di rito per capire l’entità dei rispettivi fastidi muscolari.
Di seguito il report del Torino.
L’esito degli esami
“Il Torino Football Club comunica che gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Mergim Vojvoda hanno evidenziato un’elongazione del muscolo semitendinoso sinistro. La prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio. Esami anche per Saul Coco: per il difensore sovraccarico muscolare al bicipite femorale sinistro. Le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno.”
Vojvoda, dunque, salterà quasi certamente sia l’impegno di campionato contro il Verona che quello di Coppa Italia contro l’Empoli, mentre Coco verrà monitorato quotidianamente per capire se riuscirà a scendere in campo al Bentegodi.
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