Serie A
Lazio-Venezia, le formazioni ufficiali
Lazio-Venezia (assieme a Cagliari-Roma) è il primo posticipo serale (domenicale) della Serie A 2024-2025. Baroni sfida Di Francesco.
C’è grande attesa per la prima Lazio targata Marco Baroni. La rivoluzione ha portato via con sé giocatori che hanno fatto la storia recente del club, ma anche quella ventata di aria fresca e di cambiamento che a Formello serviva come il pane. I biancocelesti chiudono un cerchio e voltano pagina, aprendo un nuovo corso.
Lo fanno affidandosi ad un allenatore che ha fatto la gavetta e che si è meritato sul campo la possibilità di allenare una squadra importante, alla veneranda età di 60 anni. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti tifosi, ma anche il Napoli prese Sarri ad un’età simile: all’epoca il tecnico napoletano aveva 55 anni.
Lo stesso Sarri di cui, di fatto, prende il posto, preferendo soprassedere sul trascurabile interregno di Igor Tudor. La Lazio riparte da un tecnico più pratico e più “aziendalista“, che nel dibattito calcistico (specie quello fra tifosi laziali) ha assunto connotati quasi esclusivamente negativi pur non essendo affatto dispregiativo.
“L’aziendalista” nel calcio è colui che “si fa andare bene ciò che la sua azienda gli mette a disposizione“, ergo si comporta da dipendente (qual è). Sebbene la figura del “manager” abbia preso corpo negli ultimi anni, ci sono società in cui l’allenatore deve limitarsi a dare forma all’operato societario: mettendone assieme i pezzi.
Questo è il caso della Lazio, dove storicamente a portare i risultati migliori non sono stati i filosofi (pretenziosi e integralisti) ma i pragmatici: capaci di adattarsi al materiale umano che avevano a disposizione. Sembra essere il caso di Baroni, più vicino alle esigenze della rosa laziale di quanto non lo fossero i suoi predecessori.
Non sembra essere, invece, il caso di Di Francesco, che ha visto la propria carriera naufragare a causa della sua incapacità nell’adattarsi alle esigenze economiche della Roma. La carriera del tecnico romano, di fatti, è ancora ferma a quell’esperienza e alla semifinale di Champions del 2018.
Il 4-3-3 come dogma impossibile da sconfessare. L’ossessione per l’estetica e il controllo del gioco. Una scarsa flessibilità che gli hanno fatto esaurire il bonus di benvenuto con il quale aveva iniziato la propria esperienza in panchina, grazie al suo glorioso passato da giocatore, e che oggi (dopo quindici anni di carriera) lo vedono professionalmente meno apprezzato di un uomo di 60 anni che conosce il valore della gavetta.
Forse l’esser partiti dal basso per arrivare in alto ha fatto bene a Baroni, mentre a Di Francesco è stata data la possibilità di allenare la Roma pochi anni dopo il conseguimento del patentino. Sampdoria; Cagliari; Verona e infine Frosinone. Un fallimento dietro l’altro, culminato con la drammatic(a) retrocessione dello scorso Maggio.
Ora c’è il Venezia, che ha ereditato da Vanoli. Un altro allenatore “alla Baroni“. Umile, pratico e senza fronzoli. Un allenatore che ha costruito la promozione dei lagunari su un 3-5-2 molto simile a quello con cui Di Francesco aveva provato a salvare i ciociari nella seconda parte dello scorso campionato, dopo una prima parte di stagione con troppe chiacchiere e pochi fatti. Lazio-Venezia ci dirà se le premesse della vigilia verranno rispettate.
Lazio-Venezia, le formazioni ufficiali
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Noslin, Castellanos, Zaccagni. All. Baroni.
Venezia (3-4-2-1): Joronen; Altare, Svoboda, Sverko; Sagrado, Andersen, Duncan, Zampano; Oristanio, Ellertsson; Gytkjaer. All. Di Francesco.
Serie A
Udinese, Inler: “Abbiamo una nuova mentalità, dobbiamo continuare così”
Durante l’evento di presentazione della terza maglia dell’Udinese, Gokhan Inler ha parlato dell’ottimo inizio di stagione della squadra bianconera.
Sono trascorsi 13 anni dall’ultima volta che l’Udinese si è trovata in vetta solitaria alla classifica di Serie A. Allora, sotto la guida di Francesco Guidolin, i friulani conclusero la stagione al terzo posto, conquistando un posto in Champions League. Oggi, i bianconeri stanno vivendo un avvio di campionato altrettanto straordinario, con prestazioni convincenti come la spettacolare rimonta di ieri sera in casa del Parma, che ha confermato il meritato primo posto in classifica. Di questo entusiasmante inizio ha parlato Gokhan Inler, responsabile dell’area tecnica friulana, ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
Inler ha commentato: “Sono molto concentrato sulla mia squadra. È ancora presto per parlare di altri obiettivi. Dobbiamo lavorare giorno per giorno e in questo momento siamo focalizzati sulla prossima partita contro la Roma“.
Riguardo alla vetta della classifica, ha aggiunto: “Abbiamo portato una nuova mentalità. Professionalità e serietà sono i pilastri del nostro approccio, e i ragazzi hanno subito percepito questo cambiamento. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto finora. Abbiamo inserito tre o quattro giovani che stanno dimostrando grande carattere e personalità”.
Udinese, le parole di Inler su Runjaić e un accenno al Napoli
Inler ha anche parlato del tecnico Kosta Runjaić, arrivato a Udine con un approccio che ha avuto subito effetto: “Ha una mentalità tedesca che apprezzo molto. Abbiamo fatto un gran lavoro insieme, ma non basta. Dobbiamo già pensare alla prossima partita. L’intesa con lui è stata immediata, e siamo molto contenti di averlo qui con noi”.
In chiusura, Inler ha espresso il suo pensiero sul Napoli: “È una squadra fortissima, capace di vincere tutte le partite. La sfida contro di loro sarà emozionante per me, ma anche molto difficile. Faremo del nostro meglio per ottenere un buon risultato”.
Serie A
Juventus, Milik torna dopo la sosta di Ottobre
Arkadiusz Milik è rimasto fuori nelle prime 4 uscite stagionali della Juventus a causa di un problema al ginocchio: punta al rientro dopo la sosta di ottobre.
Il centravanti bianconero Arkadiusz Milik è fermo ormai da inizio stagione a causa di un fastidio al ginocchio. L’attaccante polacco ha già saltato le prime 4 partite contro Como, Verona, Roma ed Empoli e con tutta probabilità non sarà presente neanche contro Napoli, Genoa e Cagliari. Sta lavorando quotidianamente in disparte grazie al supporto dello staff medico juventino, puntando al rientro dopo la sosta per le nazionali di inizio Ottobre.
L’utilità di Milik nella Juventus
In questa estate l’attaccante ex Napoli era stato addirittura messo fuori rosa dalla Juventus. In seguito ad alcune valutazione fatte dall’allenatore e dalla società però, è stato a pieno reintegrato nel gruppo squadra. La figura di Milik nasce per essere il sostituto naturale di Dusan Vlahovic, viste anche le caratteristiche simili come: il piede mancino, la fisicità ed il fiuto per il gol.
Con la cessione di Kean alla Fiorentina, Milik è rimasta l’unica alternativa di ruolo all’attaccante serbo. Infatti nella partita casalinga contro la Roma, Thiago Motta dopo aver sostituto Vlahovic a causa di un fisiologico calo fisico, si è ritrovato a dover schierare Nico Gonzalez nel ruolo di prima punta.
Perseguitato dagli infortuni
La carriera di Arkadiusz Milik è da sempre stata caratterizzata dall’elevato numero di problemi fisici che lo hanno portato a saltare un gran numero di partite. Già nel suo primo anno in Italia dove vestiva la maglia del Napoli si è dovuto trovare ad affrontare la rottura del legamento crociato, che lo ha tenuto fuori dal campo per ben 127 giorni. La stessa cosa è accaduta anche nel 2017/2018 dove ha saltato 33 partite stagionali e nel 2020/2021 quando giocava per il Marsiglia, dove è stato fermo per circa 4 mesi.
Da quando è arrivato alla Juventus ha sempre avuto qualche problemino fisico che non gli ha mai permesso di dare grande continuità alle sue prestazioni. Nonostante questo, è riuscito a segnare 11 gol in 58 presenze con la maglietta bianconera.
Serie A
Torino, il report sugli esami strumentali di Vojvoda e Coco: i tempi di recupero
Il Torino deve fare i conti con gli infortuni. Vojvoda e Coco, infatti, sono usciti malconci dalla sfida contro il Lecce e hanno svolto gli esami strumentali di rito per capire l’entità dei rispettivi fastidi muscolari.
Di seguito il report del Torino.
L’esito degli esami
“Il Torino Football Club comunica che gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Mergim Vojvoda hanno evidenziato un’elongazione del muscolo semitendinoso sinistro. La prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio. Esami anche per Saul Coco: per il difensore sovraccarico muscolare al bicipite femorale sinistro. Le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno.”
Vojvoda, dunque, salterà quasi certamente sia l’impegno di campionato contro il Verona che quello di Coppa Italia contro l’Empoli, mentre Coco verrà monitorato quotidianamente per capire se riuscirà a scendere in campo al Bentegodi.
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