Serie A
Torino, Vanoli: “Bellanova? Non sapevo nulla. Ho detto in faccia al presidente cosa penso. Mercato? Siamo indietro”
Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match casalingo del Torino contro l’Atalanta. L’allenatore si è soffermato su Bellanova.
Momenti difficili per il Toro in questi ultimi giorni di mercato, il mister ha rivelato alcuni retroscena sulla cessione dell’esterno ex Inter.
Torino, le parole di Vanoli
Si aspettava la cessione di Bellanova? La squadra come ha vissuto questa settimana?
“Assolutamente no, non c’erano avvisaglie. Dopo il Milan è andato anche in conferenza stampa, non mi sarei aspettato la cessione. Ho un gruppo unito e maturo, anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Ma come ho insegnato, dobbiamo voltare pagina e non prendere questo caso come è un alibi. Ai problemi si trovano soluzioni, domani dimostriamo che con le soluzioni possono andare oltre”.
Come vivrete la contestazione?
“Il tifoso ha diritto di difendere i valori del club, ma mi auguro che possano anche sostenerci”.
L’addio di Bellanova quanto ha cambiato le carte in tavola?
“E’ difficile cambiarmi…Sono una persona vera e un allenatore con passione. Continuerò a fare il mio lavoro, non dobbiamo abbassare la testa davanti a una decisione che non è compito nostro. Ho detto alla squadra di voltare pagina: a volte si viene feriti, ma dobbiamo uscirne più forti. Sono il mister del Toro e Vanoli come persona”.
Chi giocherà al posto di Bellanova?
“E’ una situazione che mi costringe a fare cambiamenti. Con il Milan avevamo fatto grandissime prestazione e si trattava di aspettare il mercato, oggi questa perdita mi costringe a trovare altre soluzioni. E sicuramente la troveremo, dovrò essere bravo a trovarla”.
La società le ha dato spiegazioni su Bellanova?
“Non sono uno che cerca spiegazioni sulle dinamiche. Quando una società mi vende un giocatore all’insaputa, è inutile cercare spiegazioni. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d’accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti.
Ho detto al presidente in faccia ciò che penso, ma non sono una persona che batte i pugni. So che quando Vanoli è arrivato qui, era sempre all’erta di tutto”.
Sosa come sta?
“Bene. Non è ancora in condizione al 100%, ma sicuramente in questa gara può darci una mano. Se dall’inizio o dopo, lo vedremo”
Teme di rimanere con il cerino in mano?
“No. Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e lui sapeva chi sono io. L’unica cosa è che mi dà fastidio la mediocrità. Ho detto alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità”.
Al mercato del Torino mancano solo due difensori?
“Mancano sei giorni, spero di avere ciò che ho chiesto dal primo minuto. Non ho chiesto cosa spendere o giocatori particolari perché sono una persona umile, ma sono sicuro di ciò che voglio. Confido nell’operato del direttore sportivo”
C’è la possibilità di cambiare modulo?
“Le soluzioni si trovano cambiando modulo o andando avanti sulle proprie idee di gioco. Il modulo non cambia i principi, quindi vedremo. Questa squadra ha un gruppo forte e lo ha dimostrato, nessuno si aspettava ciò che abbiamo fatto a Milano. E anche i ragazzi erano sorpresi, per questo erano delusi: la gara era anche un messaggio al presidente per credere in questa squadra“.
Che giocatore è Pedersen?
“L’ho visto al Feyenoord e anche al Sassuolo, è un giocatore che Vagnati ha seguito tantissimo. E io mi fido dei consigli del mio direttore: mi ha detto che ci può aiutare tanto”.
Infortunati?
“Gineitis è vicino al rientro ma è indisponibile per domani, con Vlasic voglio procedere con cautela. Pellegri è a disposizione”.
C’è un ridimensionamento delle ambizioni? L’obiettivo sembra essere la salvezza…
“Gli obiettivi sono da dare a mercato chiuso, perché voglio capire dove siamo. Voglio vedere una partita per volta, io lavoro tanto e sogno, ma non mi pongo obiettivi. Durante il campionato vedremo le nostre qualità: questa squadra a Milano non era Bellanova-dipendente, ma c’era una squadra.
E’ vero che siamo dipendenti da Zapata, ma basta vedere i suoi numeri e lo vorrebbero tutte le squadre. Lazaro è stato criticato, ma a Milano ha fatto una grandissima prestazione. Coco non lo conoscevate e ha fatto benissimo, ma tutta la squadra ha fatto una bella prestazione. Ora bisogna credere nelle idee di gioco”
Bellanova le ha detto qualcosa?
“E’ successo tutto in un lampo”.
Come fa ad avere fiducia?
“Ho fiducia nel mio lavoro. L’anno scorso mi è successo qualcosa di peggio e ne sono uscito. Grido ad alta voce che non dobbiamo usarlo come alibi, io ho un gruppo forte e mi basta questo”.
Esclude un’altra cessione eccellente? Ricci e Ilic?
“Porca zozza oh…Vivo di concretezza”
Abita in centro? Che clima percepisce in città?
“Sto cercando casa…Sono orgoglioso di questo mio mese, tutta la gente che mi incontra ha percepito la mia passione. Ed è ciò che voglio trasferire ai miei giocatori. Tutto il resto non è di mia competenza, è inutile sprecare energie per qualcosa che non posso controllare”.
Qual è l’obiettivo per l’Atalanta?
“A Milano abbiamo fatto qualcosa che deve farci fiducia. Ci sono giocatori come Sosa, Pedersen e Adams che devono ancora entrare nella mia idea di gioco, ma potranno dare un apporto importante.
Cerco un altro mattoncino per domani, non è solo giocare bene ma anche uscire da una situazione difficile, sapendo che l’Atalanta è la più forte: faccio i complimenti alla loro società e a Gasperini per ciò che hanno fatto l’anno scorso. Ha giocatori che fanno i capricci e ha superato tutto, devo imparare anche da lui”.
Che cosa si aspetta da Ricci e Linetty?
“Ricci è un grande professionista e ha voglia di arrivare, sta a me permetterli di spiccare il volo. Linetty è un giocatore d’esperienza, intelligente e sa capire i momenti. Così come gli altri centrocampisti stanno facendo bene”.
A che punto è Adams? Per domani è meglio lui o Sanabria?
“Alla società ho chiesto di avere quattro attaccanti, mi piace giocare con il doppio attaccante. Avranno tutti la possibilità, è successo anche a Milano con Karamoh e Adams che avevano costruito l’occasione per il 3-0. Cerco giocatori con caratteristiche funzionali, questi quattro hanno caratteristiche diverse e importanti”
Come ha reagito la squadra all’addio di Bellanova?
“E’ un gruppo forte. Il giorno dopo siamo ripartiti con voglia e consapevolezza per affrontare l’Atalanta, non c’è tempo per guardare indietro”.
Cosa si aspetta e cosa no dalla gara di domani?
“Mi aspetto che continuino a giocare da squadra. Mi aspetto una grandissima prestazione e anche diversa rispetto al Milan, l’Atalanta sta benissimo. E sarà complicata e difficile. Da Ancelotti a Guardiola, hanno tutti definito l’Atalanta come una squadra difficile da affrontare. Spero che i tifosi possano sostenerci, ne abbiamo bisogno”.
Serie A
Serie A, tre giocatori squalificati: due sono del Cagliari
E’ stata resa nota la decisione del giudice sportivo dopo l’undicesima giornata di Serie A: 3 giocatori squalificati e 5 squadre sanzionate.
La dodicesima giornata di serie A inizierà il 7 novembre con Genoa-Como e si concluderà domenica 10 novembre con il big match di Inter-Napoli.
A saltare le sfide valide per la prossima giornata di campionato sono tre giocatori: Rocha Livramento dell’Hellas Verona, Adopo e Mina del Cagliari.
Arriva una squalifica anche per un componente dello staff del Milan: salterà una giornata effettiva il tattico di Fonseca, Tiago Leal.
Cinque squadre verranno sanzionate. Una multa di 5000 euro alla Roma e all’Hellas Verona. Multa invece di 3000 euro al Bologna e al Napoli, ed infine una multa di 1500 all’Udinese.
Il comunicato del giudice sportivo per i 3 giocatori squalificati
CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
ADOPO Ndary Michel (Cagliari): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara.
MINA GONZALEZ Yerry Fernando (Cagliari): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
ROCHA LIVRAMENTO Dailon (Hellas Verona): per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco.
Il comunicato del giudice sportivo le le 5 squadre sanzionate
Il Giudice sportivo,
premesso che in occasione delle gare disputate nel corso dell’undicesima giornata andata i sostenitori delle Società Bologna, Hellas Verona, Lazio, Monza, Napoli, Parma, Roma, Torino e Udinese hanno, in violazione della normativa di cui all’art. 25 comma 3 CGS, introdotto nell’impianto sportivo ed utilizzato esclusivamente nel proprio settore materiale pirotecnico di vario genere (petardi, fumogeni e bengala);
considerato che nei confronti delle Società di cui alla premessa ricorrono congiuntamente le circostanze di cui all’art. 29, comma 1. lett. a) b) e d) CGS,
delibera
salvo quanto sotto specificato, di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Società di cui alla premessa in ordine al comportamento dei loro sostenitori.
Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. HELLAS VERONA per avere suoi sostenitori, prima dell’inizio della gara ed al 28° del primo tempo, intonato cori insultanti nei confronti della tifoseria della squadra avversaria; per avere infine, al 31° del primo tempo, lanciato un petardo nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.
Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori; nel corso della gara, lanciato due fumogeni e due petardi nel recinto di giuoco, uno di questi, al 30° del primo tempo, in prossimità dei fotografi posizionati all’altezza di una bandierina del calcio d’angolo; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b)
Ammenda di € 3.000,00: alla Soc. BOLOGNA per avere suoi sostenitori, prima dell’inizio della gara, intonato un coro insultante nei confronti del Presidente di altra squadra.
Ammenda di € 3.000,00: alla Soc. NAPOLI per avere suoi sostenitori, nel corso del secondo tempo, intonato cori insultanti nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria.
Ammenda di € 1.500,00: alla Soc. UDINESE per avere suoi sostenitori, al 18° del primo tempo, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.
Serie A
Stramaccioni: “Inter-Napoli non sarà decisiva. Su Lukaku…”
La sfida tra Inter e Napoli non sarà già decisiva per il campionato: lo dice Andrea Stramaccioni, secondo cui Lukaku deve essere supportato maggiormente.
Lukaku ritrova l’Inter: il pensiero di Stramaccioni
L’ex allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni ha rilasciato una dichiarazione a Il Mattino, partendo dal brusco ko casalingo del Napoli contro l’Atalanta: “Questa sfida di alta classifica poteva finire in qualsiasi modo, l’Atalanta ha avuto il merito di sbloccarla e metterla sui binari che predilige, visto che i suoi attaccanti negli spazi diventano letali contro chiunque“.
Su Lukaku
“Le difese a 3 lo mettono in difficoltà tatticamente, da unica punta si è trovato spesso spalle alla porta contro 3 centrali molto fisici. Gli inserimenti di Anguissa e McTominay lo aiuterebbero di più. Prima lui combinava con un giocatore tecnico, vedi Lautaro all’Inter o Dybala alla Roma. Ora gioca diversamente, se togliamo i rigori ha fatto più assist che gol“.
Inter-Napoli
“Mi aspetto una partita bellissima e importante per entrambe, ma non sarà affatto già decisiva. Le chiavi dell’incontro saranno i duelli sugli esterni, con Dimarco e Politano da un lato e Dumfries e Kvaratskhelia dall’altro, oltre alla battaglia 3 contro 3 a centrocampo“.
Serie A
Lecce, Banda convocato in Nazionale. Il comunicato
L’U.S. Lecce comunica la convocazione di Lameck Banda in Nazionale per le qualificazioni alla Coppa d’Africa
Il comunicato del Lecce:
L’U.S. Lecce comunica che il calciatore Lameck Banda è stato convocato in Nazionale in occasione delle gare Zambia – Costa d’Avorio (15/11) e Sierra Leone – Zambia (19/11) valevoli per le qualificazioni alla prossima Coppa d’Africa.
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