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Roma, chi è Abdulhamid? statistiche e curiosità
Saud Abdulhamid alla Roma sarà il primo giocatore saudita a giocare in Serie A. Ecco di seguito tutti i numeri e statistiche del calciatore.
Roma: il primo giocatore saudita
Saud Abdulhamid sarà il primo giocatore saudita a giocare in Serie A. L’esterno destro classe ’99, calciatore di spinta e progressione, può giocare anche sulla fascia opposta al posto di Celik. Il saudita avrebbe scelto la maglia numero 12. L’acquisto è stato sponsorizzato da un programma governativo che propone di sponsorizzare eventi e sport che si tengono nella capitale Saudita. Riyadh Season, main sponsor della società giallorossa, ha infatti firmato un contratto per il biennio 23-24 e 24-25 che frutterà alla Roma circa 25 milioni di euro.
Analisi delle prestazioni di Saud Abdulhamid nella scorsa stagione
Saud Abdulhamid, è uno dei talenti più interessanti nel panorama calcistico saudita. Con un valore di mercato di 4 milioni di euro e una propensione offensiva marcata.
Caratteristiche del giocatore
Analizzando le sue caratteristiche, si nota come Abdulhamid preferisca creazione di occasioni e nei tocchi, con percentuali rispettivamente del 92% e 87%. Questo evidenzia il suo ruolo cruciale nella costruzione del gioco e nella generazione di opportunità offensive per la sua squadra. Tuttavia, mostra margini di miglioramento nelle azioni difensive (32%) e nei duelli aerei (21%), suggerendo che potrebbe rafforzare la sua presenza difensiva per diventare un terzino più completo.
Prestazioni offensive
In termini di tiri, Abdulhamid ha segnato 3 goal a fronte di un xG (Expected Goals) di 2,56, dimostrando una buona efficacia realizzativa. Ha effettuato 19 tiri totali, di cui 8 in porta. Notevole anche la sua capacità di fornire assist. 4 assist con un xA (Expected Assists) di 6,91 indicano un giocatore che non solo crea occasioni ma che potrebbe addirittura migliorare la sua resa in questo aspetto.
Capacità di passaggio e possesso
1281 passaggi riusciti e una precisione del 88%, accompagnata da 56 occasioni create. La precisione dei passaggi lunghi è al 50%, una statistica rispettabile che indica la capacità di variare il gioco, sebbene ci sia ancora spazio per migliorare in questo aspetto. Interessante anche il suo contributo in fase di possesso, con 2200 tocchi e 26 dribbling riusciti, sebbene il suo tasso di successo nel dribbling del 55,3% suggerisca che potrebbe lavorare sulla sua efficacia in queste situazioni.
Fase difensiva
Sul fronte difensivo, Abdulhamid ha registrato 35 contrasti riusciti con una percentuale di successo del 61,4%. Tuttavia, la percentuale di duelli vinti (49,2%) e duelli aerei vinti (11) indicano una certa fragilità nei confronti fisici, che potrebbero esporlo a difficoltà contro attaccanti particolarmente fisici o abili nel gioco aereo.
In conclusione
Saud Abdulhamid è un terzino destro moderno, con una propensione offensiva e una solida capacità di costruzione del gioco. Il giocatore ha ancora margini di crescita nella fase difensiva, soprattutto nei duelli aerei e nelle azioni difensive. Resta da capire se il giocatore riuscirà a mantenere le aspettative, ma soprattutto se riuscirà ad inserirsi nei ritmi di gioco della Serie A.
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Donnarumma: “Champions? bisogna essere sereni, il campo ci dirà dove arriveremo…”
Gigio Donnarumma ha concesso un’intervista a Sportmediaset, con la quale ha toccato tanti temi. Tra cui l’Italia, il PSG e l’ossessione per la Champions.
Lui stesso, da quando è volato in direzione Parigi, ha confermato di essere a tutt’oggi bersaglio di critiche, anche un po’ per la delusione europea con l’Italia: che Donnarumma sente ancora. Da ormai quasi veterano in un PSG di nuovi volti, è responsabile e vuole trasmettere il suo carisma.
L’intervista di Donnarumma
Ecco quindi che il portiere della Nazionale Italiana ed ex Milan ha voluto toccare i punti salienti della sua carriera, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sportmediaset.
Al Psg quasi da veterano: “In questo momento sono uno dei pochi che ha vissuto più anni qui. Sono quasi tutti ragazzi molto giovani che sono appena arrivati. Quindi la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi la sento. Poi fortunatamente abbiamo un capitano come Marquinhos che è qui da tanti anni e che fa molto bene il capitano, ci tiene tutti in riga, fa crescere i nuovi giovani. Però un po’ di responsabilità la sento perché mi sento in dovere di dare qualcosa anche ai ragazzi nuovi.”
Ossessione, o quasi, per la Champions League: “Quando sono arrivato c’era un po’ un’ossessione per la Champions, invece non deve essere così, non ci deve pesare tanto. Bisogna affrontarla con serenità e pensare partita dopo partita, poi il campo dirà dove possiamo arrivare. Noi siamo una squadra forte, sono arrivato qui che c’era una squadra incredibile, c’erano Messi, Mbappé e Neymar, però io penso che la cosa principale sia il gruppo oltre ai grandi campioni che sicuramente servono per vincere una competizione del genere. L’importante è creare il gruppo. Quest’anno lo siamo, siamo molto giovani, abbiamo bisogno di fare esperienza, alcuni l’hanno già, però penso che quest’anno possiamo dire la nostra anche se abbiamo un calendario non facile.”
La famiglia e la delusione ad Euro24
La famiglia Donnarumma: “Sono molto emozionato, ho una splendida famiglia, sto creando una bellissima famiglia, ho la fortuna di avere dei genitori anche dietro che mi sono sempre vicini, una fidanzata che mi è sempre vicina. Ora c’è un bimbo, lo amo follemente e quindi sono molto contento di quello che sto creando e mi emoziona ogni giorno stare con loro, averli al mio fianco è un supporto incredibile.”
Ancora scottante la delusione di Euro24. Lo si evince dalle sue parole, comunque piene di speranza per un progetto che con Spalletti sarà sicuramente proficuo: “Penso che sia mancata quella energia positiva del gruppo che si era creato all’Europeo scorso, penso che sia mancato un po’ quello. Dispiace perché abbiamo qualità e avevamo qualità, quindi si poteva fare sicuramente meglio. Purtroppo, non è andata bene, siamo usciti un po’ male. L’importante è ripartire. Siamo ripartiti bene, ma il bello e il difficile è confermarsi; quindi, c’è da tenere la testa sulle spalle, lavorare e seguire il mister. Con Spalletti stiamo facendo un lavoro straordinario, quindi c’è da seguirlo e penso che nel prossimo periodo faremo molto bene.”
Serie A 2024-25, chi la spunta?: “Guardo spesso le partite, quest’anno vedo un bel campionato. Il Napoli con Conte penso che possa fare molto bene, possa dar fastidio e senza coppe penso che abbia più possibilità di vincere lo scudetto. Però c’è il Milan, c’è l’Inter, c’è la Juve, quindi è tutto da vedere. Sarà un bel campionato fino alla fine.”
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Milan, fiducia a Okafor: contro il Monza parte lui | I dettagli
Milan, domani sera una sfida complicata contro il Monza. Imperativo vincere e Fonseca non dovrà sbagliare la formazione. Vediamo le novità sul fronte offensivo.
Trasferta a Monza per i rossoneri i quali avranno l’obbligo di vincere per non perdere il treno Champions.
Paulo Fonseca si affiderà nuovamente a Noah Okafor. Lo svizzero è infatti nuovamente stato provato in allenamento al posto di Rafael Leao. Il portoghese sarà nuovamente escluso dall’undici titolare.
A completare l’attacco troveremo Chukwueze sulla corsia di destra, Pulisic centrale sulla trequarti e Morata terminale offensivo. Sfumato per ora l’attacco a due viste le condizioni non ottimali di Jovic e l’indisposizione di Abraham.
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Cardinale, tre opzioni per tenersi il Milan e una soluzione che stuzzica i tifosi
Cardinale, sono tre le opzioni al momento in pista per provare ad essere ancora proprietario dell’AC Milan dopo il 31 agosto 2025. Leggiamo tutto in dettaglio.
Trentuno agosto 2025, una data conosciutissima se si è tifosi o addetti ai lavori del Milan. Entro fine estate infatti Gerry Cardinale dovrà estinguere totalmente il vendor loan, ossia il prestito erogato due anni fa dallo stesso venditore Elliott.
Una somma di 700 milioni di euro, che Cardinale ad oggi non ha. Le strade sono principalmente tre, più una remota che tuttavia stuzzica la tifoseria rossonera. Vediamole insieme.
Una prima strada, peraltro già percorsa da mesi, vede l’ingresso di nuovi soci di minoranza. Cardinale ci aveva provato a inizio anno con Aramco, ma gli arabi pretendevano una roadmap in base alla quale nel giro di due o tre anni sarebbero divenuti proprietari del 100% delle quote rossonere. Il tutto è svanito nel nulla. Questo non esclude però che possano realmente entrare soci di minoranza da qui all’estate.
Seconda strada, Cardinale potrà chiedere a Paul Singer una ristrutturazione del debito. Il Fondo Elliott non ha fretta di rientrare e potrebbe anche valutare questa ipotesi che tuttavia viene vista come ultima spiaggia.
Terza ipotesi l’emissione di un bond Milan, ovvero un’obbligazione che a fronte di pagamento di cedole prefissate preveda la restituzione del capitale a scadenza. Un modo peraltro diffuso di raccogliere denaro e remunerare gli investitori.
Veniamo ad un’altra soluzione, come detto quella meno probabile. Ossia che Elliott chiuda la porta in faccia a Cardinale pretendendo l’intera restituzione senza ristrutturazione del debito e in assenza di tutta la liquidità del patron di Redbird. Giocoforza costringerebbe Cardinale a passare nuovamente il testimone a Paul Singer il cui uomo di fiducia Giorgio Furlani continua a coprire la carica più alta, dopo Cardinale, del club.
Da qui al 31 agosto, come vedete, possono succedere diverse cose. Quello che possiamo affermare non capiterà è la noia, ne vedremo certamente delle belle.
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