Calciomercato
Fiorentina: ufficiale l’arrivo di Gosens
Gosens, anche se non all’Atalanta, torna comunque in Serie A per unirsi alla Fiorentina di Palladino.
Robin Gosens torno in Serie A: alla Fiorentina.
Classe 1994, Gosens ha giocato quattro stagioni e mezzo con l’Atalanta diventando uno degli esterni più importanti d’Europa, per poi approdare all’Inter, con cui ha giocato un’altra annata e mezzo.
Ora, per l’ex nerazzurro, il nuovo approdo in Serie A.
Fiorentina-Gosens: le cifre
Union Berlino e Fiorentina hanno chiuso l’accordo sulla base di un prestito oneroso a 500.000 euro, più 7.5 per l’obbligo di riscatto a seconda delle partite ufficiali in viola e l’approdo della squadra in Conference League, Europa League o Champions League.
L’accordo verbale tra Gosens e la Società Viola è stato trovato nel pomeriggio odierno, ultimo giorno per acquistare giocatori appartenenti ai club.
Calciomercato
Milan, parole di circostanza? Cairo “Ricci rimane di sicuro”
Milan, sembrano un po’ essersi congelati i sogni di vedere Samuele Ricci vestire maglia rossonera. Ma è davvero così?
Le parole di Urbano Cairo sembrano categoriche, ma vanno bene interpretate e ad oggi le potremmo definire di circostanza.
Il presidente del Torino è perfettamente consapevole, anche perché ne ha già parlato, che il Milan è fortemente interessato a Samuele Ricci e fin da subito si è reso disponibile a trattare.
Ovviamente con due paletti importanti, cessione ad una cifra idonea, quindi intorno ai 35 milioni e non a gennaio.
Cairo ha infatti dichiarato che Ricci rimarrà di sicuro a Torino, senza tuttavia specificare se a gennaio o in estate. E soprattutto cos’altro avrebbe potuto dire in assenza oggi di una vera e propria trattativa? Avrebbe soltanto agitato gli animi granata prematuramente.
Per Ricci ci vorranno soldi cash, lo abbiamo scritto, ma difficilmente Cairo potrà mettersi troppo di traverso e bloccare la crescita di un ragazzo che ora si aspetta chiamate importanti.
Calciomercato
Moises Caicedo: “L’affetto dei tifosi del Chelsea è un sogno realizzato”.
Un Sorriso Che Nasce dall’Amore dei Tifosi
Moises Caicedo, giovane talento del Chelsea, ha recentemente espresso la sua gioia per l’affetto ricevuto dai tifosi del club. In un’intervista, il centrocampista ha dichiarato: “L’amore dei tifosi del Chelsea è un sogno che si avvera. È una sensazione meravigliosa. A volte torno a casa e semplicemente sorrido”. Queste parole non solo sottolineano il legame speciale che si è creato tra il giocatore e i sostenitori, ma anche il suo impatto positivo sulle prestazioni individuali e collettive.
Il Fascino di Stamford Bridge
Caicedo ha poi continuato: “Ti prepari sempre per questo momento e ora sei qui a Stamford Bridge con i tuoi tifosi, vincendo partite. Stai aiutando il team ed è incredibile”. Stamford Bridge, casa storica dei Blues, rappresenta per molti giocatori il sogno di una carriera. Il suo fascino e la passione dei tifosi creano un’atmosfera unica, capace di motivare e spingere i giocatori a dare il massimo.
Un Talento in Crescita
Moises Caicedo è uno dei giovani talenti più promettenti nel panorama calcistico internazionale. La sua capacità di integrare tecnica e grinta in campo lo ha reso un elemento chiave per il Chelsea. L’entusiasmo e il supporto dei tifosi non sono solo una fonte di ispirazione per lui, ma anche una responsabilità che il giocatore sembra voler onorare con prestazioni sempre più convincenti.
Conclusioni
La storia di Moises Caicedo al Chelsea è quella di un sogno che si realizza, alimentato dall’amore e dalla passione dei tifosi. Questo legame speciale è destinato a crescere e a fortificarsi, rendendo il giovane centrocampista un simbolo di speranza e di successo per il futuro del club inglese.
Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
💙 Moises Caicedo: “Chelsea fans’ love is a dream come true. It’s a great feeling. Sometimes I go home and just smile”.
“You always prepare for this moment and now you’re here at Stamford Bridge with your fans and winning games. You’re helping the team and it’s amazing”. pic.twitter.com/hWPwG7O4Fh
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 4, 2024
Calciomercato
Guardiola riflette sulla sua carriera confrontandola con Mourinho: “Spero di continuare”.
Il Simbolo dei Sei Titoli di Guardiola e l’Era di Mourinho
Nel mondo del calcio, le rivalità non si limitano ai giocatori sul campo, ma si estendono anche agli allenatori che guidano le squadre. Due dei nomi più influenti e discussi degli ultimi anni sono senza dubbio Pep Guardiola e José Mourinho. Recentemente, durante una conferenza stampa, Guardiola ha fatto un gesto che ha attirato l’attenzione di molti, un riferimento ai suoi sei titoli, e ha risposto a un confronto con il suo eterno rivale Mourinho.
Un Gesto Significativo
Durante un’intervista, Guardiola è stato visto fare un gesto con la mano, indicando il numero sei, un chiaro riferimento ai titoli vinti. Quando gli è stato chiesto se questo gesto segnasse la fine della sua era, simile a come Mourinho ha vissuto in passato, Guardiola ha risposto con il suo caratteristico umorismo: “Spero di no nel mio caso! Alla fine, forse siamo abbastanza simili… Ma lui ha vinto tre, io ne ho vinti sei”.
Un Confronto tra Giganti
Il confronto tra Guardiola e Mourinho è un tema ricorrente nel mondo del calcio. Entrambi hanno rivoluzionato il gioco a modo loro e hanno avuto un impatto che va oltre i trofei vinti. Guardiola è noto per il suo stile di gioco fluido e offensivo, mentre Mourinho è spesso associato a un approccio più pragmatico e difensivo. Tuttavia, entrambi condividono una cosa: il successo.
Il Futuro di Guardiola
Con sei titoli nel suo palmarès, Guardiola si trova in una posizione privilegiata. La sua carriera è stata costellata di successi sia al Barcellona, al Bayern Monaco che al Manchester City. Tuttavia, il mondo del calcio è in continua evoluzione e le aspettative sono sempre alte. Guardiola sembra determinato a non fermarsi qui, e i fan attendono con ansia di vedere cosa riserva il futuro per lui e le sue squadre.
Conclusione
Il mondo del calcio è fatto di rivalità, successi e momenti iconici. Pep Guardiola e José Mourinho rappresentano due facce della stessa medaglia: diverse filosofie ma un unico obiettivo. Sarà interessante vedere come si evolveranno queste carriere e quali nuovi capitoli scriveranno nella storia del calcio.
Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨👀 Pep Guardiola on his 6 titles gesture compared to José Mourinho being the end of his era: “I hope not in my case! At the end, maybe we are quite similar…”.
“But he won three, I won six”. ⤵️🥶@HaytersTV 🎥 pic.twitter.com/B6suSkDp9T
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 3, 2024
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