Serie A
Hellas Verona, quale voto al mercato? Ecco tutti i colpi
L’Hellas Verona ha chiuso la sessione di mercato estiva. Le grandi cessioni sono state solo due e i nuovi arrivati promettono molto bene. Riepiloghiamo.
Anche per quest’anno il mercato gialloblu è stato diretto da Sean Sogliano. Le abilità di questo ds sono ben note e anche stavolta sembra non aver tradito le aspettative. Quale voto dareste al calciomercato?
Hellas Verona, tutti i colpi di Sogliano
Il calciomercato scaligero era già cominciato appena terminata la sfida salvezza contro la Salernitana, che aveva sancito l’aritmetica permanenza in Serie A del club. Infatti, pochi giorni più tardi fu ufficializzato il riscatto di Suat Serdar e di Jackson Tchatchoua, due giocatori fondamentali per l’apporto che hanno dato nella scorsa stagione.
A questi poi hanno cominciato ad aggiungersi nuovi innesti. Siccome l’attacco subì un forte indebolimento, a causa della cessione di Noslin e al termine dei prestiti per Bonazzoli e Swiderski, le prime mosse hanno riguardato questo reparto.
Daniel Mosquera e Livramento hanno rimpolpato subito la rosa, dando al nuovo allenatore Zanetti la possibilità di lavorare sugli schemi offensivi. In seguito sono arrivati Frese, per il ruolo di terzino sinistro lasciato libero da Cabal (andato alla Juventus), e Harroui nel ruolo di trequartista.
Nelle prime uscite ufficiali il gruppo ha dimostrato solidità e compattezza, nonostante qualche amnesia difensiva. I “vecchi” Lazovic, Suslov e Duda hanno contribuito all’integrazione dei nuovi acquisti. Terminato il ritiro, è stata la volta di Gregoris Kastanos, giocatore fortemente voluto da Sogliano e in uscita dalla Salernitana.
Il ritorno di Ghilardi dopo il prestito alla Sampdoria e di Faraoni dalla Fiorentina hanno ampliato la rosa dei difensori e ora, a mercato chiuso, starà al nuovo allenatore renderli utili alla causa.
In chiusura i colpi Tengstedt, Okou, Sarr e Alidou aggiungono qualità e freschezza ad una squadra che ha molta voglia di stupire in questa stagione. L’obiettivo è non arrivare con l’acqua alla gola le ultime giornate di campionato.
L’ultimo giorno di mercato ha portato in dote, oltre ad alcuni giovani molto interessanti, anche altri due difensori ex granata ovvero Bradaric e Daniliuc. Questi erano i colpi che la società ha cercato, e ottenuto, fino all’ultimo secondo disponibile. Da adesso inizia il vero campionato e non si può più sbagliare.
Serie A
Juventus, non arrivano buone notizie per il derby: le ultime
In casa Juventus, dopo l’impegno in Champions League, è di nuovo tempo di pensare al campionato. Non arrivano però buone notizie in vista del derby della Mole.
Archiviato l’impegno di Champions League contro il Lille, la Juventus di Thiago Motta se la vedono con i granata di Paolo Vanoli nella 12esima giornata della Serie A 2024/25. Non arrivano però buone notizie in vista del derby della Mole.
Juventus, Nico Gonzalez out nel derby
Nico Gonzalez non sarà a disposizione di Thiago Motta neanche per il derby di sabato tra Juve e Torino. L’esterno argentino non ha recuperato dal problema alla coscia, che lo ha costretto a restare ai box dallo scorso 2 ottobre. Appuntamento dunque rimandato a dopo gli impegni delle Nazionali, con l’argentino che è stato convocato del ct Scaloni ma ha dovuto rinunciare per recuperare al meglio dal problema che lo sta tenendo lontano dal campo.
Serie A
Zambrotta: “Il calcio di oggi è cambiato molto. Mi rivedo in Bellanova”
L’ex terzino bianconero ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Serie A e su altri temi. Leggi con noi le parole di Zambrotta.
Nell’intervista rilasciata a Radio Serie A, Zambrotta ha parlato di come il calcio sia cambiato rispetto a quando giocava e di un giocatore che, per caratteristiche, gli assomiglia molto.
Le parole di Zambrotta
Il calcio di oggi.
“Il calcio è cambiato oggi, ma non per il numero di gare disputate: 10 anni fa i giocatori giocavano dalle 70/80 partite all’anno, quindi il dato si avvicina molto a quello attuale, è cambiata però l’intensità del gioco, è molto più fisico e il calciatore deve essere un atleta a 360°, curando dall’alimentazione, al riposo, al sonno”.
Il tempo a disposizione.
“Il tempo è una chiave fondamentale per poter preparare le partite dal punto di vista tattico, atletico e mentale. Se vuoi una squadra forte, ti devi allenare forte; se vuoi una squadra intensa i tuoi allenamenti dovranno essere intensi e così via”.
La duttilità.
“Sono stato per una piccola parentesi allenatore. Per un tecnico è importante avere due/tre giocatori che possano ricoprire più ruoli. Nella Primavera del Como giocavo seconda punta. Ho praticamente giocato ovunque. Anche centrocampista a tre con Davids e Tacchinardi alla Juventus. Lippi credo abbia fatto la scelta giusta. Farmi giocare basso nei quattro difensori mi ha cambiato la carriera”.
“Nel 2006 Messi era un talento puro, già di un altro pianeta. Anche gli altri tre extraterrestri, Xavi, Iniesta e Ronaldinho. Sempre allegri, disponibili, ragazzi eccezionali. Le cose più difficili le facevano diventare facili con la palla. Ho avuto la fortuna di vederli tutti i giorni in allenamento. Arrivavo dopo il mondiale, ero forte mentalmente e tecnicamente. Una volta ho provato a marcare Xavi in allenamento, non ho visto una palla. Sono giocatori che farebbero la differenza anche oggi. La qualità supera sempre la fisicità. Con Ronaldinho ci siamo ritrovati anche al Milan”.
Su Bellanova e Spinazzola.
“Io correvo, andavo nello spazio, spingevo. Queste caratteristiche le vedo in Bellanova. Ce ne sono pochi così. Un altro potrebbe essere Spinazzola. Loro due si avvicinano molto a come ero io. Oggi però il terzino è molto più tecnico e offensivo. Theo Hernandez e Dimarco sono gli esempi. Mi sono accorto già di questo cambio di interpretazione del ruolo nel Barcellona di Guardiola”.
Il Zambrotta di oggi.
“Lavoro nel Settore Tecnico della FIGC con Demetrio Albertini per affiancare Direttori, Allenatori e Responsabili nella crescita dei nostri giovani. Sono Ambassador di Lega Serie A che rappresento nel mondo. Sono stato un po’ il pioniere insieme ad Albertini e Locatelli della diffusione del Padel in Italia e ho diversi progetti che stanno avanzando nel migliore dei modi, compresi un centro sportivo e una scuola calcio vicino a Como, a casa mia”.
Serie A
Macheda: “Baroni sta facendo un grandissimo lavoro”
La punta dell’Asteras Tripoli ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato della squadra del suo cuore, la Lazio. Leggi con noi le parole di Macheda.
Federico Macheda si è raccontato ai microfono di TuttomercatoWeb, parlando del suo passato e della squadra che lo ha lanciato nel calcio dei grandi, la Lazio. In particolare, elogiando il grande lavoro che sta facendo Baroni.
Le parole di Macheda
Un ritorno alla Lazio.
“Ad oggi sinceramente no. È passato tanto, oggi ho 33 anni, quello è sempre stato un sogno dentro di me ma non è una cosa facile. Non la vedo fattibile come cosa, resterà solo un sogno”.
Sulla Lazio di Baroni.
“Dopo tanti cambiamenti c’era un po’ di scetticismo, nessuno poteva sapere come avrebbe iniziato. Ma è una squadra imprevedibile, che lotta, corre e diverte i tifosi. Baroni sta facendo un lavoro grandissimo e sono molto contento anche di lui, perché appena l’avevano preso c’era stato qualche rumore. A Roma quando le cose vanno bene è bello da sottolineare, Baroni è un allenatore preparato e si vede da come gioca la Lazio”.
Gli obiettivi della Lazio.
“Siamo ancora all’inizio, ma la Lazio sta sorprendendo. Sia in Europa che in campionato, non so quanto potrà durare questo andamento ma spero che col tempo la squadra prenda sempre più forza e fiducia, per arrivare fino in fondo. Però è una squadra di giovani che non si deve porre limiti, continuando a fare ciò che sta facendo partita dopo partita. Alla fine è quello che conta”.
Su Dele-Bashiru.
“L’ho conosciuto giocando contro e mi aveva impressionato. Ma anche lui, come tanti, è un ragazzo giovane che ha a che fare con un campionato importante come la Serie A. Però i giovani che ha preso la Lazio sono tutti preparati, e lo stanno dimostrando. Lui si sta ritagliando il suo spazio nella seconda parte delle partite ma è un prospetto che può crescere molto”.
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