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Roma, De Rossi: “Contento del mercato, avevamo bisogno di Konè. Non c’è stata alcuna rissa. Su Bove…”

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Roma, De Rossi

Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Roma, in programma domani sera. L’allenatore ha parlato del mercato e di Motta.

Il mister giallorosso ha detto la sua sugli ultimi innesti portati dal calciomercato e dell’atteggiamento necessario per affrontare i bianconeri all’Allianz Stadium.

Roma, le parole di De Rossi

Situazione mercato e nuovi arrivi. De Rossi è soddisfatto del mercato?

“Salvo problematiche dell’ultima ora tutti sono convocati con noi, anche gli ultimi arrivati. Ovviamente per questi, valuteremo i pregressi delle loro stagioni passate. Tutti quanti verranno con noi. Il bilancio del mercato? Sicuramente è positivo. Sono contento del mercato. Siamo inciampati in un qualcosa che non potevamo prevedere nella situazione difesa. Ma adesso ci metteremo mano.

Io penso che abbiamo alzato il livello di qualità di questa squadra. Abbiamo fatto un lavoro importante e sono arrivati i giocatori molto importanti. Sono contento riguardo Konè e Saelemaekers, anzi sono contentissimo. Sono giocatori che a me piacciono. Konè è un giocatore che mancava alla Roma. Forse quello di cui noi avevamo più bisogno per mettere un po’ di ciccia al centrocampo. È quello che avevo chiesto più e più volte anche nella passata stagione.

Penso che sia un acquisto mirato. Stessa cosa vale per Alexis e per coloro che sono arrivati prima. Siamo un po’ corti in difesa. Ma è successo qualcosa che era difficile da gestire e da prevedere perché anche quell’altra operazione, era un’operazione che mi avrebbe reso molto felice”.

Roma, ecco Koné

Motta ha espresso più volte la stima nei suoi confronti. Domani è una sfida tra allenatori che hanno un’idea di calcio molto ben precisa. Che Juventus si aspetta e come si affronta?

“Thigo è un amico. Non uno di quelli che senti settimanalmente ma quello che comunque ogni volta che lo vedi lo abbracci con piacere. Secondo me sta mostrando a tutti che è un grande allenatore.

Non solo per i risultati, non solo per come gioca la squadra ma anche perché ci sono degli allenatori che hanno il tocco magico. Quelli che ciò che toccano diventa magico. Quelli che mettono in campo nomi sconosciuti e ne escono fuori grandi prestazioni. Lui sta mostrando questo. Ci è arrivato con gli anni, con gavetta, con stagioni complicate ed è uscito sempre alla grande. Adesso si sta godendo i frutti di un lavoro in una big che è costruita che vincere il campionato.

Domani sarà una partita difficile, sono partiti bene hanno caratteristiche ben precise. Stanno ottenendo il risultato con dei ragazzi giovani, quindi è chiaro non ci si può mai rilassare e non te la porti mai da casa la formazione. Stiamo preparando la partita con le idee di quella che potrebbe essere la formazione titolare della Juventus. Sappiamo che è una parte difficilissima ma sappiamo che possiamo fare anche noi un’ottima prestazione a Torino”.

IL TRIO D’ATTACCO MATIAS SOULE, ARTEM DOVBYK E PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Visto che prima parlava della soddisfazione del mercato attuale, rispetto alla Roma di maggio scorso questa è una Roma più forte?

“Rispetto alla Roma di maggio penso che sicuramente stiamo andando nella direzione che volevo. Io sono stato supportato in quello che avevo chiesto. Paradossalmente abbiamo fatto un mercato migliore dell’Inter, ma l’Inter è più forte di noi, nel senso che partono da un livello più alto.

Secondo me la direzione che ha preso questa squadra, la gestione che sta prendendo è quella che in un paio di mercati dovremmo lavorare come l’Inter.

Quest’anno loro hanno aggiunto dei pezzi piccoli alla squadra che andava già bene. Ieri sera, ad esempio, hanno fatto paura un po’ a tutti. Questa squadra entro pochi anni no pochi anni se continuerà a lavorare come abbiamo lavorato in questo mercato non vedo problemi nel pensarla a lottare per lo scudetto.

Ovvio che non è una cosa che raggiungi in uno o due mesi, ma la direzione presa è quella giusta e sarà sempre più facile fare il mercato perché invece che 8-9 giocatori che vanno ce ne saranno sempre di meno. Io sono soddisfatto poi nel mentre è sempre faticoso gestirlo il mercato. ma ci tengo a precisare che c’è stata collaborazione”.

Roma

Photo Source: Sito Ufficiale dell’A.S. Roma.

Qual è la sua impressione su Saud Abdulhamid?

“Saud l’ho visto in due spezzoni di allenamenti. Ieri gli abbiamo fatto fare 10 minuti e basta perché non volevamo sovraccaricarlo. Ha quelle caratteristiche che cerco io: è un giocatore che io conoscevo poco. Antonio Gagliardi forse è stato il primo in assoluto a consigliarmelo. Loro vedono un futuro campione ma dobbiamo lavorare tanto dal punto di vista tattico e tecnico.

Lui ha qualcosa che a noi serviva, ha quel quel motore lì e va a 2000 all’ora e ancora non l’ha mostrato perché abbiamo fatto pochissimo in allenamento. E’ un giocatore veramente veloce e dobbiamo metterci dentro qualche nozione tattica perché sicuramente qui in Italia è un calcio diverso rispetto a quello che è che c’è lì in Arabia Saudita. E’ un ragazzo tanto solare, sorridente e positivo.

Dobbiamo aiutarlo ad inserirsi con i tempi giusti in una squadra che è già forte di suo. Come ho già detto appena sono arrivato. Questa squadra è forte ma andava migliorata dal punto di vista fisico, dal punto di vista dell’uno contro uno”.

BRYAN CRISTANTE PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Quanto c’è di vero delle varie discussioni avute con Bryan, Mancini e Souloukou?

“Di vero c’è solo una discussione con Bryan Cristante. Abbiamo discusso in campo per 10 secondi. Senza far volare parole grosse. Giusto una discussione normale, descritta poi in maniera completamente diversa con: ‘si sono messi le mani addosso e si sono picchiati’.

Questa è una cosa grave. E come faccio da un po’ di anni a questa parte mi tocca querelare. Qui a Roma ne inventiamo tante, ma proprio perché ne ho sentite di tutti i colori adesso non lo permetto più. È stato scritto che io ho litigato prima e dopo la partita con l’Empoli con Lina ma non è vero.

Neanche la situazione con Mancini è vera. Il vostro lavoro è dire quello che è successo. Trovare qualche scoop, lo capisco ma inventarli è qualcosa sulla quale io non ho difesa. E soprattutto chi le legge fuori, mi sembra ci creda parecchio. Quindi sicuramente non fate ne il bene mio, ne il bene della società.

Non c’è dubbio. Non stiamo aiutando la Roma. Ripeto, con Bryan ci siamo scontrati per una cosa di allenamento a 20 m di distanza ma tra una rissa e una discussione tra giocatore e allenatore ce ne passa”.

Quanto è stata difficile questa settimana per De Rossi? Con giocatori che arrivano e partono preparare una partita così importante come quella con la Juventus…

“È difficile ma ripeto non sono venuto qui a trovare scuse o alibi. È difficile anche per gli altri allenatori. Ho parlato con Roberto D’Aversa prima e dopo la partita contro l’Empoli. Anche loro sono nella stessa condizione eppure hanno vinto. Quindi non mettiamo alibi di nessun tipo. Non aiuta e non è l’ideale. Durerà solo una partita e poi ci concentreremo più su quello che è il da farsi”.

IL TRIO D’ATTACCO MATIAS SOULE, ARTEM DOVBYK E PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Juventus è stata costruita per vincere, la Roma è stata costruita per…

“Per migliorare quello che è stato fatto l’anno scorso. Secondo me la direzione presa è stata rispettata, che non vuol dire che dobbiamo per forza arrivare quarti, perché fare meglio dell’anno scorso vuol dire fare meglio di Inter, Juve, Milan, Bologna e Atalanta. Soprattutto fare meglio di queste qui non è una cosa facile. L’obbligo di questa squadra è andare in una certa direzione. Nella quale io credo profondamente.

Poi, parliamo spesso di Atalanta ma adesso vediamo un progetto che iniziato in realtà otto anni fa. Che ha iniziato con Gagliardini, Cristante, Mancini, Caldara che piano piano hanno iniziato a ottenere dei risultati e piano piano hanno ottenuto risultati migliori. Se arrivavano sesti, ricostruivano. Anno dopo anno, nella stessa maniera. Sono portati adesso ad essere una squadra che costantemente scala le posizioni.

Come eravamo noi 10 anni fa. Avevamo una squadra, una base per quelle posizioni lì. Noi dobbiamo arrivare lì. E’ ovvio che quest’anno dobbiamo arrivarci subito ma secondo me già il fatto che fra un paio di anni noi saremo fissi lì – a prescindere da chi ci sarà – è il passo più importante che possiamo fare”.

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Di Lorenzo: “Perdere fa male ma nelle sconfitte si può crescere”

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Di Lorenzo

Intervenuto ai microfoni di Radio CRC, il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha analizzato la sconfitta contro l’Atalanta.

Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo ha analizzato la sconfitta contro l’Atalanta, la seconda in questo campionato per la squadra di Conte, ai microfoni di Radio CRC.

Di Lorenzo

GIOVANNI DI LORENZO ( FOTO DI SAVATORE FORNELLI )

Di Lorenzo torna sulla sconfitta contro l’Atalanta

Ecco le sue parole

“Perdere fa male ma nelle sconfitte si può crescere, fanno parte di un percorso: abbiamo già analizzato la partita e trarremo il massimo anche dalle sconfitte. Dispiace ma si va avanti, si pensa alla prossima partita. “Ripartenza in vista dell’Inter? La settimana è importante, dopo la sconfitta è positivo affrontare una squadra come l’Inter: è un test per capire il nostro livello, sono partite belle da giocare e vogliamo confrontarci con una grandissima squadra”.

Sull’Inter

“Vedrò l’Inter perchè guardo tantissime partite, sarà un match bello con l’Arsenal perché sono due squadre che stanno facendo bene. La guarderò da spettatore, con il mister poi entreremo nel dettaglio nei prossimi giorni. Un pregio e un difetto dell’Inter? Li vedremo con il mister, sicuramente sono una grandissima squadra e hanno aggiunto giocatori importanti come Zielinski che conosciamo bene. Un gruppo che da tanti anni gioca insieme, è un pregio che hanno. Domenica sarà una bella partita, non vediamo l’ora di confrontarci”.

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Genoa-Como, probabili formazioni e dove vederla

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Genoa-Como

Genoa-Como, match valido per la 12^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Ferraris giovedì 7 novembre, alle ore 20:45.

La 12^ giornata di Serie A viene inaugurata da Genoa-Como: il Grifone di Alberto Gilardino è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale in campionato davanti ai propri tifosi. La squadra di Cesc Fàbregas, invece, cerca un successo esterno che non arrriva dal 3-2 contro l’Atalanta del 24 settembre scorso.

Genoa-Como, Pinamonti

ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Qui Genoa

Grifoone che si dispone sul rettangolo con il 3-5-2, questa la possibile formazione dei padroni di casa per il delicato scontro salvezza con il Como: il terzetto composto da Vogliacco, Vasquez e Matturro agirà a protezione di Leali. Le corsie laterali saranno presidiate da Sabelli e Martin, mentre in mediana si candidano a partire dal primo minuto Thorsby, Badelj e Frendrup. In attacco Ekhator al fianco di Pinamonti, con Balotelli pronto a subentrare a partita in corso.

Qui Como

Fabregas risponde con il suo 4-2-3-1, ecco gli uomini su cui potrebbe fare affidamento: Audero tra i pali, quindi pacchetto arretrato composto da Goldaniga, Dossena, Kempf e Alberto Moreno. In mezzo al campo fiducia a Engelhardt e Mazzitelli, con Strefezza, il talentuoso Nico Paz e Fadera sulla trequarti a sostegno di uno tra Belotti e Cutrone.

Genoa-Como, DAZN

December 16, 2023, Brazil. In this photo illustration, the DAZN logo is displayed on a smartphone screen

Genoa-Como, le probabili formazioni

GENOA: (3-5-2): Leali; Vogliacco, Vasquez, Matturro; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Ekhator, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.

COMO: (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Engelhardt, Mazzitelli; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone. Allenatore: Fabregas.

Dove vedere il match

La partita si giocherà giovedì 7 novembre, con calcio d’avvio alle 20:45. La gara, in agenda per l’12esima giornata di Serie A, sarà trasmessa in esclusiva su DAZN. Per vedere sul piccolo schermo la sfida tra la squadra di Gilardino e quella di Fabregas è necessario installare l’app sulla propria smart tv di ultima generazione

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Fiorentina, Pruzzo che bordata: “Ai miei tempi tanti sarebbero stati ceduti!”

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Roberto Pruzzo, l’ex bomber degli anni ‘80, ora commentatore radiofonico, è intervenuto a Lady Radio e ha parlato del momento viola anche in vista della sfida di Conference League di domani sera contro l’Apoel Nicosia a Cipro.

Fiorentina, Pruzzo: “Molte seconde linee sono da cedere”

Si è mostrato critico Pruzzo su alcuni giocatori in rosa della Fiorentina, secondo l’ex bomber giallorosso, con un passaggio importante anche in maglia viola, tante seconde linee hanno già sprecato la propria occasione:Ai miei tempi molti dei giocatori che domani potrebbero giocare con l’Apoel sarebbero già stati ceduti o mandati in prestito.

 Il livello che sta mantenendo la Fiorentina è molto alto, non può permettersi di aspettare quei calciatori che stanno facendo male, che di occasioni ne hanno già avute molte.”

Poi spiega cosa dovrebbe fare secondo lui la Fiorentina: “Ce ne sono poche di società in Italia che possono permettersi di avere 20 giocatori di pari livello, ma la Fiorentina deve riuscire ad avere più calciatori di livello alto possibile, magari nel giro di un paio di stagioni. I giovani per me dovrebbero essere sempre nel giro della prima squadra. I ragazzi dovrebbero allenarsi coi grandi, non solo essere pescati quando mancano tutti. Io così ci sono cresciuto”.Fioren

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