Serie A
Lazio-Milan, le formazioni ufficiali
Lazio-Milan è il primo posticipo (l’altro è Napoli-Parma) del terzo Saturday Night di Serie A. I biancocelesti ospitano i rossoneri all’Olimpico.
Imperativo, per entrambe le squadre, è andare alla sosta senza ulteriori dubbi o inciampi. Due settimane senza calcio non passano molto in fretta, soprattutto per coloro che sono al centro dell’occhio del ciclone. Non lo è più di tanto Baroni, anche se la brutta sconfitta di Udine ha riacceso i dubbi (mai realmente sopiti) su di lui.
Lo è sicuramente Fonseca. Anche lui scelta contestata (dalla tifoseria), ma, differentemente da quanto capitato al suo collega, non ha avuto nemmeno la boccata d’ossigeno di una vittoria nelle prime due giornate. I rossoneri si presentano allo Stadio Olimpico con un punto in due partite e la sensazione è che non fosse neppure meritato.
Il bellissimo Torino di Vanoli, che ieri si è abilmente sbarazzato del Venezia, avrebbe meritato di congedare il campionato a punteggio pieno. Un punto frutto dell’istinto predatorio di un grande attaccante come Alvaro Morata, che tanto è mancato ai meneghini nei 150 minuti in cui lo spagnolo non è potuto scendere in campo.
Lui e Fofana (appena arrivato e quindi, fisiologicamente, non ancora centrato negli schemi) spostano troppo gli equilibri per poter essere regalati. Un Milan certamente non ancora pieno, ma le sue assenze non giustificano il rendimento delle prime due giornate. Pessimo dal punto di vista quantitativo, ma soprattutto qualitativo.
E’ normale appellarsi alla “necessità di tempo” quando si cambia un allenatore, ma la richiesta di pazienza deve essere accompagnata da qualcosa. Il tecnico deve far sì che la sua mano si veda sin da subito se vuole ottenere clemenza nei giudizi. Nel Milan di Fonseca, invece, non si vede niente. In entrambi i sensi.
Nel Milan non si vede nulla di Fonseca, inteso come novità portate dall’allenatore, ma nemmeno si vede nulla nel Milan di Fonseca in generale. Nel calcio esistono tre tipi di squadre. Quelle che non segnano molto, ma subiscono poco. Quelle che segnano molto e subiscono molto, anche se meno di quanto segnano, e quelle “perfette“.
Ovvero quelle che segnano poco e subiscono poco. Il Milan si piazza nella quarta categoria, ovvero nella peggiore possibile. Fra quelle squadre che segnano poco e subiscono tanto. Il Milan sin qui non è mai parso in grado di creare situazioni in grado di nuocere all’avversario, ma al contempo gli avversari hanno sempre dato la sensazione di poter far male in qualunque momento: corroborando l’impressione che quattro gol subiti in due partite siano quasi un affare.
Comunque vada a finire, Lazio-Milan ci dirà a che punto è il percorso dei due allenatori. La Lazio sin qui è quasi ingiudicabile, dato che ha giocato una buona partita (ma in casa e contro un avversario probabilmente già condannato al ritorno in Serie B) e una pessima partita: ma su un campo dove, e sarei pronto a scommetterci, lasceranno punti in tante. Siamo solo ad Agosto, ma già da domani si inizieranno a tirare le prime somme.
Lazio-Milan, le formazioni ufficiali
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Tchaouna, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Marco Baroni
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal; Tomori, Pavlovic, Terracciano; Reijnders, Fofana; Chukwueze, Loftus-Cheek, Pulisic; Okafor. Allenatore: Paulo Fonseca
Serie A
Torriani, il baby portiere del Milan che ieri ha brillato
Lorenzo Torriani, classe 2005, ieri é entrato in campo contro il Liverpool sosituendo Maignan infortunato. Cresciuto in casa Milan, oggi scrive il suo futuro.
Ieri sera, a sostituire Maignan infortunato al 51′, é entrato Lorenzo Torriani in campo contro il Liverpool: 19 anni di età e già un nome sicuro nel futuro del Milan. Torriani aveva già giocato in alcune partite amichevoli ad inizo estate, scendendo in campo per difendere la porta rossonera contro i campioni inglesi del Manchester City.
E dopo questa prima prova ha alzato l’asticella, giocando anche nell’amichevole americana contro il Barcellona e svolgendo un ruolo decisivo per la vittoria nel parare i rigori finali.
La prima convocazione con il Milan
Anche in quel caso Pioli si vide costretto a sostituire Maignan a causa di una lesione muscolare e decise così di mettere in lista anche il giovanissimo portiere.
Da quel giorno Torriani é diventato membro della squadra in pianta stabile e alcuni vociferanno che potrebbe addirittura diventare titolare nella Serie A 2024/2025 viste le problematiche fisiche che stanno colpendo Mike Maignan senza sosta.
Il giocatore francese infatti non sembra trovare pace. L’incidente di ieri sera é infatti solo l’ultimo di una lunga serie che ha colpito il fuoriclasse di origini haitiane. Infatti, se da un lato Torriani ieri ha avuto la possibilità di provarsi ancora sul campo, dall’altro per Maignan quella di ieri é una serata da dimenticare.
Frenato sin da inizio partita da problemi muscolari al quadricipite destro, ha stretto i denti ma ha poi ricevuto prima un colpo al collo del piede sinistro e poi un duro colpo al ginocchio al 51′ nel tentativo di fermare Jota.
Lo vediamo uscire in lacrime dietro la sua maglia ieri sera. Adesso si aspetta la decisione di Fonseca verso il Derby di domenica con l’Inter.
Serie A
Roma, retroscena esonero De Rossi: lo scontro con Lina decisivo
Un fulmine a ciel sereno ha colpito la Roma. Daniele De Rossi questa mattina è stato esonerato, dopo aver condotto la squadra a fare 3 punti in 4 giornate.
Daniele De Rossi non è più l’allenatore della Roma. Decisiva la giornata di ieri. Proprio ieri l’arrivo della famiglia Friedkin a Trigoria aveva dato l’idea di poter rasserenare l’ambiente dopo un inizio non certo all’altezza, con soli 3 punti conquistati in quattro giornate.
Invece ieri c’è stata l’esplosione decisiva e finale. Un altro lungo scontro tra la CEO Lina Souloukou ed il tecnico di Ostia. I rapporti tra i due erano già tesi da tempo anche a causa di un mercato sulle montagne russe, con ritardi nelle trattative e richieste non accontentate, e ultimamente, per i risultati che stentavano ad arrivare.
Nella giornata di ieri, la famiglia Friedkin si è schierata dalla parte della CEO giallorossa, rendendo impossibile la convivenza tra la dirigente greca e l’oramai ex tecnico della Roma. L’ex Olympiakos ha preso quasi tutte le decisioni nel mercato estivo con Ghisolfi a ricoprire una figura di riferimento più per la parte operativa, che quella gestionale.
Una decisione che comunque lascia stupiti molti degli addetti ai lavori all’interno di Trigoria, visto che solamente a giugno si era deciso il rinnovo triennale con De Rossi.
Serie A
Roma, Juric si mette subito alla prova
Roma, la proprietà mette subito alla prova Ivan Juric, che pare essere l’erede designato di De Rossi: ecco tutti i dettagli.
I Friedkin non perdono tempo: mentre la panchina di De Rossi è ancora calda, hanno già convocato in urgenza l’ex allenatore del Torino Ivan Juric, che è già a Trigoria.
L’allenamento saltato stamattina presto per l’improvviso esonero di De Rossi si farà oggi alle 17 e, stando a quanto riporta su X Angelo Mangiante, sarà proprio Juric a tenerlo.
L’annuncio ufficiale del club dovrebbe essere imminente.
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