Esteri
Benfica, UFFICIALE: esonerato Schmidt
Benfica: al termine del match di ieri contro il Moreirense, la società portoghese ha deciso di sollevare dall’incarico di allenatore Schmidt.
Ieri il Benfica ha pareggiato per 1-1 contro il Moreirense, risultato che ha condannato il tecnico Schmidt all’esonero.
Le aquile nei primi quattro turni di campionato hanno conquistato solo 7 punti (12 disponibili) e, al termine dell’ultimo match disputato ieri, l’allenatore è stato preso di mira dai propri tifosi.
Questa mattina, tramite un comunicato ufficiale pubblicato sui canali ufficiali del club, i portoghesi hanno comunicato di aver sollevato l’allenatore tedesco dall’incarico.
Schmidt esonerato, il comunicato del Benfica
“Sport Lisboa e Benfica Futebol, SAD informa di aver avviato le trattative con l’allenatore Roger Schmidt per la risoluzione del contratto di lavoro sportivo con effetto immediato”.
Saudi Pro League
UFFICIALE, Pioli è in volo verso Riyad. Destinazione: Al-Nassr
La nuova avventura dell’ex allenatore del Milan Stefano Pioli può avere inizio. Lasciata la Serie A, il tecnico è in volo verso la sua nuova casa: l’Al-Nassr.
In questo momento, Stefano Pioli si trova a bordo di un aereo, che per destinazione Riyad, Arabia Saudita. Dopo un’estate da “svincolato”, ha trovato un nuovo club: si tratta dell’Al-Nassr.
Un club al quale l’ex tecnico rossonero avrà la possibilità di allenare un’autentica leggenda del calcio mondiale: Cristiano Ronaldo, che peraltro gli ha dato il suo placet.
Dopo aver detto di no alla Roma, che gli ha proposto la panchina di De Rossi, l’allenatore ha optato per il club di Saudi Pro League.
Non è la prima volta che gli viene offerto il posto di tecnico di un club arabo: in estate era già stato contattato all’Al Ittihad.
A Pioli si prospetta un ingaggio da capogiro: firmerà un contratto triennale da 12 milioni a stagione.
Di seguito la foto della partenza di Pioli, condivisa dall’account del giornalista Gianluca Di Marzio.
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Liga
Barcellona, ennesimo infortunio per un centrocampista
Fermin Lopez, centrocampista offensivo classe 03′, in questa stagione con la maglia del Barcellona ha collezionato 3 presenze. Brutta tegola per Flick.
Cresciuto nel settore giovanile della squadra blaugrana, dalla scorsa stagione è fisso in prima squadra diventando un calciatore importante per la squadra allenata da mister Flick.
Nonostante la vittoria delle Olimpiadi con la nazionale spagnola, il centrocampista ha deciso di mettersi subito a disposizione della squadra, ma prima della sosta è arrivato un infortunio.
Estero, ennesimo infortunio per il centrocampista del Barcellona
Secondo As, il centrocampista era sulla via del recupero dopo lo stop per 3 settimane dovuto alla lesione alla coscia destra con il ritorno parziale in gruppo nei giorni scorsi.
Ma nelle ultime ore è arrivata la notizia dell’infortunio per Fermìn Lopez, che dovrà rinunciare all’esordio in Champions League contro il Monaco e dovrà stare fuori per alcune settimane per un problema alla gamba destra.
Premier League
Rodri, l’eroe anti-social di cui il calcio ha bisogno
Nato a Madrid il 22 giugno 1996, Rodrigo Hernández Cascante, meglio noto come Rodri, è diventato uno dei protagonisti indiscussi del calcio mondiale.
A soli 28 anni, ha già vinto tutto, dalla Champions League nel 2023 all’Europeo nel 2024. Tuttavia, la sua storia non è solo una sequenza di successi, ma un viaggio di dedizione e sacrificio che merita di essere raccontato.
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Indice
Il gioco specchio dell’anima
Rodri è il riflesso di una personalità solida e disciplinata, mai una parola fuori posto, mai un comportamento scorretto. Il suo gol decisivo al 68° minuto nella finale di Champions League ha segnato una delle tappe più importanti della sua carriera, mentre la vittoria all’Europeo dell’estate successiva lo ha consacrato tra i grandi del calcio. Non è un caso che oggi sia tra i favoriti per il Pallone d’Oro, un riconoscimento che molti gli attribuiscono già come meritato.
In un’intervista rilasciata a ESPN, alla domanda se sentisse di meritare il Pallone d’Oro, Rodri ha risposto con la sua solita umiltà: “Quando cammino per strada, molte persone mi dicono che merito di vincere, e per me questa è già una vittoria.” Questa risposta sintetizza perfettamente la grandezza di Rodri: un uomo che ha scelto la semplicità e la dedizione al suo lavoro come stile di vita.
Tra libri e pallone, la doppia vita di Rodri
Se si dovesse paragonare la vita di Rodri a un personaggio cinematografico, sarebbe sicuramente Peter Parker in Spider-Man. Come il famoso supereroe, Rodri ha vissuto una doppia vita per anni, dividendo il suo tempo tra lo studio universitario e allenamenti calcistici. In una recente intervista al The Players’ Tribune, ha raccontato dei suoi esordi con il Villarreal e delle prime partite in Liga, che gli valsero la notorietà anche tra i suoi compagni di università.
La sua storia comincia con un accordo siglato con i propri genitori. “Per me il calcio era quasi come una droga,” ha spiegato Rodri, “così ho stretto un patto con i miei genitori; se volevo continuare a giocare a calcio, dovevo anche frequentare l’università. A 17 quindi anni mi sono trasferito e mi sono iscritto all’università. Il primo anno vivevo nelle residenze del Villarreal Academy, ma quando ho compiuto 18 anni mi sono trasferito negli alloggi per studenti.”
Rodri ha raccontato di come le sue giornate fossero scandite dagli allenamenti mattutini e dalle lezioni pomeridiane. La sera, mentre i suoi amici si divertivano e andavano in discoteca, lui si limitava a bere acqua frizzante prima di ritirarsi, pronto per l’allenamento del mattino successivo. “I miei amici non sapevano neanche che giocassi a calcio,” ha ricordato. “Alla fine qualcuno mi ha chiesto perché non uscissi mai con loro, e ho dovuto spiegare che avevo allenamenti al mattino. Quando l’hanno scoperto, non potevano crederci.”
Le prime comparse e le ricerche su Google
L’anno successivo, Rodri fece le sue prime apparizioni nella Liga. “I miei compagni di corso sono rimasti sbalorditi quando mi hanno visto in TV con il numero 6,” ha raccontato. Alcuni non potevano credere che fosse davvero lui, tanto che uno di loro arrivò persino a cercare il suo nome su Google per assicurarsi che non fosse uno scherzo.
Un giocatore che ama la normalità, sia in campo che nella vita. Nonostante gli aneddoti che circolano su di lui, come quello in cui si dice che arrivò in ritardo a una trasferta perché troppo concentrato sugli studi, lasciando il cellulare in modalità silenziosa e non accorgendosi della chiamata del proprio allenatore.
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