Serie A
De Siervo: “Serie A al livello della Premier League senza pirateria”
L’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, ha parlato ai microfoni de Il Corriere della Sera soffermandosi sulla pirateria del campionato.
Luigi De Siervo, amministrato delegato della Serie A, ha rilasciato una breve intervista a Il Corriere della Sera nella quale ha parlato del momento e dell’attenzione del nostro calcio in questo momento.
Tra i vari punti toccati anche quello relativo alla pirateria, fenomeno ancora radicato.
Serie A, le parole di De Siervo
“Il nostro prodotto calcio è diventato molto più accattivante in Italia e all’estero. È l’unico campionato europeo sempre incerto (da quattro anni vincono sempre squadre diverse) e trasmesso con le tecnologie più elevate”.
Le innovazioni:
“Abbiamo creato a Lissone una factory in cui si lavora con l’intelligenza artificiale e si costruisce una narrazione su tutte le piattaforme: digitale, social, online per poi rafforzare anche la qualità della visione delle partite. Abbiamo innalzato lo standard qualitativo delle telecamere che oggi è il più alto insieme a quello della Premier inglese, grazie alla radio Tv della Serie A con Rds, abbiamo arricchito la narrazione del campionato come un grande romanzo popolare.
Abbiamo un’attenzione maniacale alla grafica e riusciamo e lanciare fino a sei segnali diversi contemporaneamente sui nostri led luminosi a bordo campo. In questo modo i 90 minuti diventano 540 per la nostra cartellonistica luminosa”.
Il gap con la Premier League e la pirateria:
“Raggiungeremo la Premier League quando avremo ridotto la pirateria. Il fenomeno è ancora gigantesco: la Serie A perde 300 milioni di euro l’anno grazie alle connessioni illegali. Significa un miliardo in un triennio. Senza questo fenomeno gli inglesi sarebbero tutt’altro che irraggiungibili.
Il prezzo del calcio in Italia è corretto, siamo in linea coi costi degli altri grandi campionati europei. Il punto è anche culturale: in Italia si era abituati ad avere il prodotto calcio quasi gratuito. I player che ne gestivano i diritti prima lo usavano come prodotto civetta per poi vendere altro . Oggi, al costo di un caffè al giorno, si ottiene un prodotto di alta qualità che infatti attrae come investitore l’Eni, la più grande azienda italiana nel mondo e Frecciarossa che utilizza la nostra comunicazione per il suo sviluppo internazionale. Siamo convinti di avere le carte in regola per crescere ancora e magari diventare la lega leader in Europa nel prossimo futuro”.
Serie A
Juventus, non arrivano buone notizie per il derby: le ultime
In casa Juventus, dopo l’impegno in Champions League, è di nuovo tempo di pensare al campionato. Non arrivano però buone notizie in vista del derby della Mole.
Archiviato l’impegno di Champions League contro il Lille, la Juventus di Thiago Motta se la vedono con i granata di Paolo Vanoli nella 12esima giornata della Serie A 2024/25. Non arrivano però buone notizie in vista del derby della Mole.
Juventus, Nico Gonzalez out nel derby
Nico Gonzalez non sarà a disposizione di Thiago Motta neanche per il derby di sabato tra Juve e Torino. L’esterno argentino non ha recuperato dal problema alla coscia, che lo ha costretto a restare ai box dallo scorso 2 ottobre. Appuntamento dunque rimandato a dopo gli impegni delle Nazionali, con l’argentino che è stato convocato del ct Scaloni ma ha dovuto rinunciare per recuperare al meglio dal problema che lo sta tenendo lontano dal campo.
Serie A
Zambrotta: “Il calcio di oggi è cambiato molto. Mi rivedo in Bellanova”
L’ex terzino bianconero ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Serie A e su altri temi. Leggi con noi le parole di Zambrotta.
Nell’intervista rilasciata a Radio Serie A, Zambrotta ha parlato di come il calcio sia cambiato rispetto a quando giocava e di un giocatore che, per caratteristiche, gli assomiglia molto.
Le parole di Zambrotta
Il calcio di oggi.
“Il calcio è cambiato oggi, ma non per il numero di gare disputate: 10 anni fa i giocatori giocavano dalle 70/80 partite all’anno, quindi il dato si avvicina molto a quello attuale, è cambiata però l’intensità del gioco, è molto più fisico e il calciatore deve essere un atleta a 360°, curando dall’alimentazione, al riposo, al sonno”.
Il tempo a disposizione.
“Il tempo è una chiave fondamentale per poter preparare le partite dal punto di vista tattico, atletico e mentale. Se vuoi una squadra forte, ti devi allenare forte; se vuoi una squadra intensa i tuoi allenamenti dovranno essere intensi e così via”.
La duttilità.
“Sono stato per una piccola parentesi allenatore. Per un tecnico è importante avere due/tre giocatori che possano ricoprire più ruoli. Nella Primavera del Como giocavo seconda punta. Ho praticamente giocato ovunque. Anche centrocampista a tre con Davids e Tacchinardi alla Juventus. Lippi credo abbia fatto la scelta giusta. Farmi giocare basso nei quattro difensori mi ha cambiato la carriera”.
“Nel 2006 Messi era un talento puro, già di un altro pianeta. Anche gli altri tre extraterrestri, Xavi, Iniesta e Ronaldinho. Sempre allegri, disponibili, ragazzi eccezionali. Le cose più difficili le facevano diventare facili con la palla. Ho avuto la fortuna di vederli tutti i giorni in allenamento. Arrivavo dopo il mondiale, ero forte mentalmente e tecnicamente. Una volta ho provato a marcare Xavi in allenamento, non ho visto una palla. Sono giocatori che farebbero la differenza anche oggi. La qualità supera sempre la fisicità. Con Ronaldinho ci siamo ritrovati anche al Milan”.
Su Bellanova e Spinazzola.
“Io correvo, andavo nello spazio, spingevo. Queste caratteristiche le vedo in Bellanova. Ce ne sono pochi così. Un altro potrebbe essere Spinazzola. Loro due si avvicinano molto a come ero io. Oggi però il terzino è molto più tecnico e offensivo. Theo Hernandez e Dimarco sono gli esempi. Mi sono accorto già di questo cambio di interpretazione del ruolo nel Barcellona di Guardiola”.
Il Zambrotta di oggi.
“Lavoro nel Settore Tecnico della FIGC con Demetrio Albertini per affiancare Direttori, Allenatori e Responsabili nella crescita dei nostri giovani. Sono Ambassador di Lega Serie A che rappresento nel mondo. Sono stato un po’ il pioniere insieme ad Albertini e Locatelli della diffusione del Padel in Italia e ho diversi progetti che stanno avanzando nel migliore dei modi, compresi un centro sportivo e una scuola calcio vicino a Como, a casa mia”.
Serie A
Macheda: “Baroni sta facendo un grandissimo lavoro”
La punta dell’Asteras Tripoli ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato della squadra del suo cuore, la Lazio. Leggi con noi le parole di Macheda.
Federico Macheda si è raccontato ai microfono di TuttomercatoWeb, parlando del suo passato e della squadra che lo ha lanciato nel calcio dei grandi, la Lazio. In particolare, elogiando il grande lavoro che sta facendo Baroni.
Le parole di Macheda
Un ritorno alla Lazio.
“Ad oggi sinceramente no. È passato tanto, oggi ho 33 anni, quello è sempre stato un sogno dentro di me ma non è una cosa facile. Non la vedo fattibile come cosa, resterà solo un sogno”.
Sulla Lazio di Baroni.
“Dopo tanti cambiamenti c’era un po’ di scetticismo, nessuno poteva sapere come avrebbe iniziato. Ma è una squadra imprevedibile, che lotta, corre e diverte i tifosi. Baroni sta facendo un lavoro grandissimo e sono molto contento anche di lui, perché appena l’avevano preso c’era stato qualche rumore. A Roma quando le cose vanno bene è bello da sottolineare, Baroni è un allenatore preparato e si vede da come gioca la Lazio”.
Gli obiettivi della Lazio.
“Siamo ancora all’inizio, ma la Lazio sta sorprendendo. Sia in Europa che in campionato, non so quanto potrà durare questo andamento ma spero che col tempo la squadra prenda sempre più forza e fiducia, per arrivare fino in fondo. Però è una squadra di giovani che non si deve porre limiti, continuando a fare ciò che sta facendo partita dopo partita. Alla fine è quello che conta”.
Su Dele-Bashiru.
“L’ho conosciuto giocando contro e mi aveva impressionato. Ma anche lui, come tanti, è un ragazzo giovane che ha a che fare con un campionato importante come la Serie A. Però i giovani che ha preso la Lazio sono tutti preparati, e lo stanno dimostrando. Lui si sta ritagliando il suo spazio nella seconda parte delle partite ma è un prospetto che può crescere molto”.
-
Notizie2 giorni fa
Milan, Leao sorprende anche sui social: durissimo lo sfogo
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan “O io o lui”: sale la tensione intorno a Leao | La richiesta agli agenti
-
Notizie5 giorni fa
Milan, Maldini all’Atalanta: ma c’è poco di che sorridere
-
Notizie19 ore fa
Milan, prove per il “nuovo Kessie”: Fonseca ne è certo | I dettagli
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, a gennaio scelte obbligate: rimangono pochi soldi per il centrocampo | La soluzione low cost
-
Calciomercato5 giorni fa
Fasano: “Il Milan offre Leao al Napoli, per Osimhen”
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, c’è il sì di Terzic: Fonseca ha le partite contate
-
Champions League3 giorni fa
Milan, Fonseca sorprende ancora tutti: un 4-2-3-1 che si trasforma in 3-4-3