Serie A
Hellas Verona, Belahyane: “Serie A molto tattica, sto imparando. Ringrazio Zanetti e Tchatchoua”
Il centrocampista dell’Hellas Verona Reda Belahyane ha parlato al giornale L’Arena dei suoi primi mesi in gialloblu. L’ex Nizza ha parlato della Serie A.
La monumentale prestazione di Genova ha attirato l’attenzione del grande pubblico. Il giornale locale di Verona l’ha intervistato.
Hellas Verona, le parole di Belahyane
Reda, il sogno da bambino qual era?
È sempre stato il mio sogno d’infanzia e anche quello di mio padre: quello di arrivare nei professionisti, è un’avventura che abbiamo iniziato insieme e che finiremo insieme. Credo di aver realizzato una piccola parte del mio sogno finora, ma ora l’obiettivo è andare sempre più lontano. È per questo che lavoro ogni giorno.
Il suo giocatore modello?
Il mio modello, che dà l’esempio sia fuori che dentro il campo, è N’Golo Kanté. Di lui mi piace molto lo spirito di squadra. Anche fuori dal campo è sempre calmo. Ma quando scende in campo è aggressivo. È il mio esempio fin da quando ero bambino.
Che significato ha il numero di maglia che ha scelto?
È stata una scelta semplice per me. Il numero 6 è quello di un centrocampista, rappresenta secondo me i giocatori solidi, che graffiano via il pallone agli avversari, ma sanno anche tenerlo. Il numero 6 per me rappresenta il mio stile di gioco.
Cosa l’ha impressionata del calcio italiano?
Ciò che mi ha colpito di più del calcio italiano, diverso dalla Francia, è stata la tattica difensiva. In sostanza, è molto più difficile segnare in una partita in Italia. È piuttosto complicato. Anche i calci piazzati, ogni calcio piazzato è pericolosissimo. È tutto molto più tattico. Bisogna stare attenti. In sostanza, il calcio italiano è molto più duro nelle tattiche difensive, molto più aggressivo. È per questo che la serie A è famosa da me.
Zanetti, dopo la gara di Genova, ha detto che lei può diventare un crac, cosa risponde?
Lo ringrazio innanzitutto per quello che ha detto, mi fa molto piacere. Sono soddisfatto della mia prestazione fatta a Genova. Sono anche contento che il mister mi stia dando fiducia, spero di diventare quello che lui pensa che io sia. Farò tutto il possibile.
Il suo riferimento all’interno della squadra chi è?
Il mio mentore, si è preso cura di me fin dall’inizio, Jackson Tchatchoua. È arrivato a Verona prima di me, è più grande di me. È stato come un fratello maggiore per me.
Ha un hobby?
Mi piace il basket, tifo i Lakers.
La sua scaramanzia?
Non ne ho.
Piatto preferito?
Il mio piatto preferito è il “tajine“ che cucina mia mamma, è un piatto tipico marocchino.
Cantante?
Il mio cantante preferito è un rapper francese, il suo nome d’arte è JRK19.
Attore?
Jason Statham, mi piacciono molto i film d’azione.
Meta preferita?
Il Marocco, Agadir. Da bambino ci andavo spesso d’estate, è la mia meta preferita.
Serie A
Udinese-Roma, il no al ricorso: trasferta vietata
Udinese-Roma: i tifosi del Lazio non potranno assistere. Sul ricorso l’avvocato aveva detto “Ci credo perché ci sono dei precedenti”, non è andata così.
Confermato il provvedimento del Casms, il comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazione sportive, che già aveva vietato la vendita dei biglietti per la gara contro il Bologna.
Tentato il ricorso per la trasferta a Udine, ma nel pomeriggio il prefetto Domenico Lione ha firmato il decreto.
Udinese-Roma, il divieto
La vendita dei biglietti è interdetta ai residenti della regione Lazio.
Il match in programma al Bluenergy Stadium domenica 26 gennaio alle 15.00 avrà quindi una tifoseria nettamente ridotta.
Il motivo nella nota della Prefettura friulana “La disposizione è stata adottata in esecuzione alla determinazione con la quale il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive ha indicato che l’incontro è connotato da elevati profili di rischio, in relazione ai fatti avvenuti lo scorso 5 gennaio in occasione del derby Roma-Lazio”.
Ricorso vano
Nonostante l’ottimismo dell’avvocato Lorenzo Contucci, il ricorso alla decisione del Casms non è andato a buon fine.
Il legale si era appellato a sentenze precedenti spiegando “Ci credo perché ci sono dei precedenti, anche se il TAR competente non sarà quello lombardo, ma del Friuli-Venezia Giulia. Andremo con le sentenze già ottenute in Lombardia e Campania.”
Serie A
Atalanta-Juventus, risultato in diretta: LIVE (1-1)
Atalanta-Juventus, è questo il big match di recupero tra la squadra di Gasperini e quella di Thiago Motta. Pochi i cambi per le due squadre, a caccia di un grande risultato per il proseguo del campionato.
Atalanta-Juventus risultato in diretta LIVE:
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 7.5; Scalvini 5.5 (81′ Hien sv), Djmsiti 6, Kolasinac 6; Zappacosta 5 (65′ Bellanova 6.5), De Roon 5.5, Ederson 6, Ruggeri 6; Pasalic 5 (55′ Samardzic 6.5), Lookman 6.5 (81′ Zaniolo sv); De Ketelaere 5.5 (65′ Retegui 7). All. Gasperini.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio 7; Savona 5, Kalulu 7, Gatti 6, Cambiaso 5; Locatelli 6 (87′ Fagioli sv), Thuram 6.5 (75′ Douglas Luiz 6); Yildiz 6.5, McKennie 7, Nico Gonzalez 5.5 (81′ Mbangula sv); Koopmeiners 5. All. Motta.
Reti: 54′ Kalulu, 79′ Retegui
Serie A
Ranocchia: “Icardi? fortissimo ma veniva manipolato da Wanda”
Andrea Ranocchia è tornato a parlare dell’attaccante argentino durante il podcast Calcio Selvaggio raccontando alcuni retroscena tra lui e la moglie Wanda Nara
A seguire l’intervista completa riportata da FcInter1908.it.
Le parole di Ranocchia
WANDA-ICARDI-KEITA
“Wanda-Icardi-Keita? Io non mi ero accorto di niente. Prima di tutto lo spogliatoio di Serie A non è come gli amici al bar. Gli interessi e le pressioni sono enormi. Finito l’allenamento, poi tu fino al giorno dopo stai a sentire i compagni. Qualcuno sente le mogli degli amici? Quello l’ho letto. Con Wanda e Icardi è successo davvero di tutto”.
TIKI TAKA? L’ADDETTO STAMPA SUDAVA FREDDO
“Ogni volta che c’era Tiki Taka il giorno dopo l’addetto stampa sudava freddo. Veniva fuori di tutto. Le mogli quando parlano di spogliatoio fanno sempre casino. Lo spogliatoio è sacro. L’Inter che poteva fare, è la moglie che andava in tv, mica lui eh”.
ICARDI
“Giocatore fortissimo, negli ultimi 30 metri come lui ne ho visti pochissimi. Era capitano, numero 9, il bomber, tutte le pressioni, aveva poi una moglie che non lo aiutava e faceva tutto questo casino mediatico. Doveva gestire il campo, più tutto quello che era fuori. Non ho mai frequentato Mauro e Wanda fuori dal campo, la mia sensazione, che poi stiamo vedendo anche ora, è che lei lo controllava quasi totalmente a livello psicologico. Gli faceva fare tutto quello che voleva lei, una mia sensazione. Come gioco di squadra non è il suo, ma negli ultimi 30 metri uno dei più forti. Un po’ come Inzaghi”.
SABATINI SU ICARDI –
Anche il giornalista Sandro Sabatini è intervenuto con un aneddoto: “Tutto il casino di Wanda era nato a Tiki Taka, Pardo Cambiava argomento io invece dentro: non passano la palla a Icardi? No, non gli passano il pallone e lui vuole giocare con due punte. Un casino…. Una volta c’era Mentana collegato e si mise le mani nei capelli. Tiki Taka intanto faceva record su record. Io sapevo che nello spogliatoio sarebbe successo un casino mai visto”.
FRATTESI
Non solo Icardi, Ranocchia ha commentato anche il momento di Davide Frattesi all’Inter: “Tutte le squadre uscite le squadre della Supercoppa hanno fatto fatica, viaggio impegnativo, posto particolare con accortezze diverse, allenamenti, tragitti, non è facile. Ho sentito anche qualcuno dell’Inter ha detto che a livello mentale e fisico è stato impegnativo. Tante ore da stare in hotel, il corpo umano del calciatore non è abituato a stare fermo e loro per sicurezza non potevano uscire dall’hotel. Tutte le squadre tornate ne hanno risentito. Il Milan ha fatto doppio allenamento tutti i giorni, una mini preparazione”.
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