Focus
L’Italia batte Francia dopo 16 anni
L’Italia dopo 16 anni torna a battere la Francia, non capitava dal 2008. In casa loro ciò non succedeva da 70 anni, precisamente dall’11 aprile 1954.
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L’Italia vince a 16 anni dall’ultima volta
Fino a ieri sera erano passati ben 16 anni dall’ultima volta che gli azzurri avevano battuto la formazione francese in una gara ufficiale. Era precisamente il 2008, nella partita che valeva il passaggio ai quarti di finale dell’Europeo. In campo quella sera per la nazionale scesero in campo Buffon, Panucci, Grosso, Chiellini, Gattuso, Toni, De Rossi, Cassano, Zambrotta, Perrotta, Pirlo, guidati dal CT Roberto Donandoni.
La formazione azzurra si impose per 2-0 con le reti di Andrea Pirlo e Daniele De Rossi.
In casa loro non accadeva dal 1954
Un altro dato interessante è quello che riguarda l’ultima vittoria ottenuta al di là delle Alpi. Non accadeva infatti di portare i tre punti a casa dal 1954, precisamente domenica 11 aprile alle ore 15. Caso strano e singolare, gli Azzuri si imposero con lo stesso risultato (3-1 sulla Francia) e proprio a Parigi.
In campo allora scesero per l’Italia Ghezzi, Vincenzi, Giacomazzi, Neri, Tognon, Nesti, Boniperti, Pandolfini, Galli, Capello, Frignani. Andarono in gol Galli per due volte e Pandolfini.
Focus
Roma, stagione da incubo come nel 2004/05
La situazione in casa Roma è a dir poco complessa e rischia di peggiorare. L’inizio di stagione dei giallorossi è quasi identico a quello del 2004/05.
Il preoccupante avvio di stagione della Roma rischia di compromettere in partenza la stagione dei giallorossi. Attualmente dodicesimi in campionato con 13 punti, a -9 dalla zona Champions e con sole 5 lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto. In Europa League la situazione non è tanto migliore: 4 punti nelle prime 3 e qualificazione diretta agli ottavi che sembra lontana, soprattutto visto il calendario.
Le analogie tra la Roma del 2024 e quella del 2004
C’è bisogno di un cambio di marcia per scalare posizioni e per evitare quanto accaduto nella stagione 2004/05, che è tornata in mente a molti tifosi giallorossi e non solo per via delle molte coincidenze che ci sono con la squadra attuale: a cominciare dal clima di incertezza che si manifestava ogni volta che la Lupa scendeva in campo.
L’allenatore della Roma Ivan Juric continua a dichiarare che i suoi giocatori stiano disputando buone prestazioni. Il campo però sta dimostrando il contrario, poiché la squadra ha collezionato 13 punti in 11 partite.
Proprio come nel 2004, stagione caratterizzata da 5 allenatori: Prandelli (nel precampionato), Voeller, Sella, Delneri e Conti. Il rischio che possano esserci nuovi scossoni in panchina c’è anche quest’anno: se Juric fosse esonerato e De Rossi non venisse richiamato, la Roma avrebbe 3 allenatori a libro paga.
Aggiungendo che Mourinho ha disputato le prime 4 partite del 2024 prima di essere esonerato, i giallorossi rischierebbero di aver avuto 4 allenatori diversi nell’intero anno solare. Un’altra dinamica che ricorda il 2004 è il primo cambio in panchina dopo 4 giornate: nel 2004 si dimise Voeller, mentre quest’anno è stato esonerato De Rossi.
Nel 2004/05 la Roma ottenne la matematica salvezza alla penultima giornata contro l’Atalanta. I tifosi si augurano un’inversione di tendenza per evitare l’ennesima coincidenza con quella stagione travagliata.
Tuttavia, con un calendario molto complicato e la pressione che aumenta a dismisura, uscire da questa situazione non sarà affatto semplice.
Focus
I 20 allenatori più cari: Amorim si aggrega
Ruben Amorim è il caso più recente di allenatore che passa in un altro club tramite pagamento di una clausola: vediamo i venti manager più “costosi”.
Il tecnico portoghese, che guidava lo Sporting Lisbona dal 2020, è solo l’ultimo in ordine temporale nella classifica dei 20 allenatori più costosi: nella lista di Transfermarkt ci sono anche dei nomi illustri.
Amorim e non solo: la Top 20 degli allenatori più costosi
20) Xavi (5 milioni)
Dall’Al-Sadd al Barcellona nel 2021.
19) Maurizio Sarri (5,5 milioni)
18-15) Roberto De Zerbi, Unai Emery, Ronald Koeman, José Mourinho (6 milioni)
Emery dal Villarreal all’Aston Villa nel 2022.
Koeman dal Southampton all’Everton nel 2015.
Mourinho dal Porto al Chelsea nel 2004.
14-13) Brendan Rodgers, Mark Hughes (6,2 milioni)
Rodgers dallo Swansea al Liverpool nel 2012.
Hughes dal Blackburn al Manchester City nel 2008.
12-11) Fabian Hurzeler, Adolf Hütter (7,5 milioni)
Hütter dall’Eintracht Francoforte al Borussia Moenchengladbach nel 2021.
10-8) Ruben Amorim, Enzo Maresca, Christophe Galtier (10 milioni)
Amorim dallo Sporting Lisbona al Manchester United nel 2024.
Maresca dal Leicester al Chelsea nel 2024.
Galtier dal Nizza al Paris Saint-Germain nel 2022.
7) Brendan Rodgers (10,4 milioni)
Dal Celtic al Leicester nel 2019.
6) Arne Slot (11,2 milioni)
5) Vincent Kompany (12 milioni)
4) André Villas-Boas (15 milioni)
Dal Porto al Chelsea nel 2011.
3) José Mourinho (16 milioni)
Dall’Inter al Real Madrid nel 2010.
2-1) Graham Potter, Julian Nagelsmann (25 milioni)
Potter dal Brighton al Chelsea nel 2022.
Nagelsmann dal Lipsia al Bayern Monaco nel 2021.
Enrico Villani
Focus
Maradona, dal barrio a leggenda mondiale. Simbolo di rivalsa
Diego Armando Maradona è stato sicuramente uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Oggi, il 30 ottobre, sarebbe stato il suo 64° compleanno.
Il 30 ottobre 1960 è una data speciale per il mondo del calcio, in particolare per l’Argentina e per Napoli che hanno reso omaggio al Pibe de Oro con un video social emozionante; un fumetto animato che ripercorre le tappe più iconiche della sua carriera sotto il Vesuvio.
La storica presentazione al San Paolo il 5 luglio 1984. Il gol su punizione contro la Juventus, sotto il diluvio del 5 novembre 1985. Lo scudetto del 1987 e il leggendario palleggio sulle note di “Live is Life”, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera. Tutti momenti impressi per sempre nella storia del calcio.
Legends never die.
Happy Birthday, Diego!
1960 – ♾️💙 #ProudToBeNapoli pic.twitter.com/W7WtHzRw85
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) October 30, 2024
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