Serie A
Cagliari, Gaetano: “Con il Napoli sarà una partita bellissima. Sulla Nazionale…”
Il calciatore del Cagliari Gianluca Gaetano ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni ufficiali del club sardo, relativi a diverse temi legate al club.
Cagliari, le parole di Gaetano
Di seguito le parole del calciatore di proprietà del Napoli in prestito al Cagliari Gianluca Gaetano rilasciate ai microfoni ufficiali del club sardo, relative ai diverse tematiche del club rossoblù, della nazionale e non solo:
“Firmare per il Cagliari è stato bellissimo, emozionante. Sono stati due mesi molto difficili: l’attesa è stata lunga, anche mentalmente non è stato facile. Però alla fine ce l’abbiamo fatta ed è quello ciò che conta.
Tutto l’ambiente Cagliari mi è stato fortemente vicino: l’affetto dei tifosi, quello dei compagni in questi mesi è stato molto importante per me. Non ho mai pensato che la trattativa potesse non andare a buon fine: ringrazio la Società, il presidente Giulini, il direttore Bonato. Ringrazio tutti i tifosi del Cagliari per l’affetto che mi hanno dato, vi aspetto domenica allo stadio.”
Sull’impatto:
“Ho trovato un gruppo molto forte, di sani principi, dove ognuno cerca di dare una mano al proprio compagno. Solo seguendo questa strada si riescono a fare cose importanti. Ho iniziato subito a lavorare con la squadra e mister Nicola: è un allenatore molto forte, che sa trasferire bene al gruppo le sue idee. Ha un gioco aggressivo, mi piace tanto.”
La famiglia:
“La mia famiglia è stata molto importante per la mia carriera, mi ha permesso di iniziare a giocare a calcio e poi proseguire, tra tanti sacrifici e spese. Al mio fianco ho avuto anche la mia fidanzata, Maria, che poi è diventata mia moglie. Pure lei ha rivestito un ruolo cruciale.
Un’altra persona molto importante è stata mia nonno: nel settore giovanile mi accompagnava sempre ad ogni allenamento. Prima ancora aveva fatto lo stesso con mio fratello Felice, quando anche lui giocava nella Primavera del Napoli.
In pratica nonno Luciano ha fatto per noi oltre 10 anni di viaggi in auto tra casa e campo di allenamento. Con lui ho un rapporto molto bello, speciale.”
Le ambizioni:
“La prima è raggiungere la salvezza con il Cagliari il prima possibile; la seconda è quella di riuscire a fare altri gol rispetto a quelli segnati la scorsa stagione. La Nazionale? Ogni tanto ci penso, ma non è un’ossessione.
Cerco di lavorare di settimana in settimana, partita dopo partita, e fare bene. Se un giorno dovesse arrivare la chiamata del CT sarà un piacere.”
Sfida speciale:
“Quella contro il Napoli sarà una partita bellissima: difficile, fisica, dura e con tanti duelli. Di certo per me sarà speciale: giocherò contro la squadra della mia città, del mio cuore, sarà bello. Sarà una gara molto combattuta: il Napoli ha cambiato modo di giocare con mister Conte, fanno un calcio più aggressivo, ma lo stesso proponiamo noi.”
Serie A
Lazio, Luis Alberto al vetriolo: “Sarei rimasto a vita, ma il clima lì è marcio. Su Tare e Inzaghi…”
Luis Alberto ha rilasciato un’intervista esclusiva a “Cronache di Spogliatoio”, in cui ha ripercorso i motivi del suo addio alla Lazio.
Luis Alberto e la Lazio, quantomeno nei panni della società biancoceleste, non si sono lasciati benissimo. A dimostrazione di tale assunto l’acredine con la quale il centrocampista spagnolo parla quando ne ha occasione.
Lazio, le parole di Luis Alberto
In un’intervista concessa a “Cronache di Spogliatoio“, il calciatore iberico ha ripercorso le orme del suo ciclo in biancoceleste ed è tornato sui motivi che lo hanno portato alla decisione di lasciare la Capitale.
Di seguito, le sue parole.
“Non sarei mai andato via dalla Lazio. Sarei rimasto a vita… Perché sono andato via? Ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio. Fanno così: guardate ora proprio Cataldi… era lì fin da piccolo. È un peccato perché poi vedi altre squadre che si comportano diversamente: almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso. Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato. La Lazio è una società speciale, però non per le persone che ci sono dentro, ma per quello che c’è fuori, che è una roba pazzesca. Ho tanti amici tifosi, auando parli con loro è tutto. C’è gente che lo mette davanti alla famiglia. Noi eravamo felici dentro perché c’erano Inzaghi e Tare. Con Igli ho litigato mille volte, ma sapevamo che eravamo due persone giuste e trovavamo la ragione. Dopo quel periodo è finito tutto. Quella è stata la differenza, anche quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente”.
Serie A
Roma, Sabatini duro: “Friedkin in delirio di onnipotenza. Come si può esonerare De Rossi?”
Walter Sabatini, ex-dirigente della Roma, ha commentato con un duro post su Instagram la decisione dei Friedkin di esonerare De Rossi.
L’ex-direttore sportivo giallorosso, che già aveva modo di commentare la situazione di De Rossi alla Roma in un’intervista a Radio Serie A, si è espresso in maniera lapidaria sull’esonero dell’ex-bandiera romanista.
Roma, le parole di Sabatini su De Rossi
Di seguito le parole dell’ex-dirigente giallorosso.
“Sono amareggiato. Anni fa un notabile dell’ambiente disse una cosa sottoscrivibile: il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti. Oggi vale solo il primo presupposto ed è inutile aspettarsi che ci si possa essere accorti dei miglioramenti di una squadra sperimentale. E’ altrettanto inutile aspettarsi che si rendano conto di dover acquisire cultura calcistica e generale, assumendo, con pieni poteri, profili come Boban e Maldini, che tre anni fa, insieme a Massara, hanno dato vita alla rifondazione del Milan: che ha portato allo scudetto in pochissimo tempo. Ma De Rossi licenziato no, non si può fare: qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza“.
Serie A
Esonero De Rossi, Sensi: “Sono amareggiata, fa male vedere De Rossi allontanato da Trigoria”
Questione che sta facendo discutere in molti quella dell’esonero di Daniele De Rossi. Alla lista si aggiunge anche l’ex presidente Rossella Sensi.
Sono tante le persone che stanno commentando la scelta dei Friekin. Una di queste è Rossella Sensi, presidente dell’As Roma dal 2008 al 2011 e figlia del grande Franco Sensi, che ha espresso su un post instagram le sue sensazioni in merito all’esonero di Daniele De Rossi.
Roma, le parole di Rossella Sensi su De Rossi
Su Instagram scrive: “Sono sorpresa ed anche amareggiata, fa davvero molto male vedere Daniele De Rossi allontanato da Trigoria per la seconda volta. So quanto possa stare male ora. Non giudico le questioni o le scelte altrui. Forse non sarebbe nemmeno giusto. Ma mi sento di dare tutto il mio supporto a un uomo che non è solo una bandiera di questo club. Ma è anche un professionista serio e preparato. Il mio in bocca al lupo ora va a Ivan Juric, lo aspetta un compito non facile ed i sarò sempre dalla parte di chi veste quei colori”.
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