Serie A
Udinese, Sanchez rientra tra un mese
Alexis Sanchez torna in campo tra 1 mese. Il cileno vestirà nuovamente la maglia dell’Udinese, a 13 anni dall’ultima volta in bianconero.
Il fantasista deve ancora riprendersi dall’infortunio subito al polpaccio, che si è prolungato più del previsto. Il suo rientro sembra previsto per la gara dopo la prossima sosta delle nazionali, prevista contro il Milan il 19 ottobre. Nel frattempo, Sanchez salterà le gare con Parma, Roma, Inter e Lecce e in Coppa Italia con la Salernitana.
Udinese, la situazione in attacco
L’allenatore dei friulani, Runjaic ha una buonissima situazione in attacco, con Thauvin, Brenner e Lucca come punta centrale. Contando anche Davis e Iker Bravo, che scalpita per trovare spazio ed Ekkelenkamp, ottimo anche come trequartista. Ma il tecnico bianconero non vede l’ora di avere a disposizione Sanchez, che rappresenterà un valore aggiunto per l’attacco. Il cileno è atteso calorosamente da tutta la tifoseria, che non vede l’ora di rivederlo in campo ancora come protagonista.
Serie A
Atalanta-Udinese, le probabili formazioni e dove vederla
Atalanta-Udinese è un match valido per la dodicesima giornata di serie A. Andiamo, qui di seguito, a vedere le ultime notizie, le probabili formazioni e dove vederla.
Il lunch match della dodicesima giornata di serie A prevede la sfida tra Atalanta e Udinese. Le due squadre stanno attraversando momenti decisamente agli antipodi.
I padroni di casa hanno alle spalle ben cinque vittorie consecutive, di cui l’ultima in casa della capolista Napoli. In settimana, inoltre, i nerazzurri hanno sconfitto 2-o lo Stoccarda.
L’impegno, al di là dei valori in campo, nasconde insidie importanti, se si considera che di fronte ci sarò una squadra reduce da due ko consecutivi, ma desiderosa di rivincita e di tornare a fare punti e migliorare l’attuale ottavo posto.
Qui Atalanta
Gasperini vuole la sesta vittoria di fila, e la cerca al Gewiss Stadium, davanti ai propri tifosi, per allungare la serie positiva e approfittare dello scontro diretto tra Inter e Napoli.
Un unico dubbio per il mister di Grugliasco, quello legato a Kolasinac, uscito infortunato da Stoccarda. Se l’ex Arsenal non dovesse esserci, è pronto Kossounou.
Sulla destra, in mediana, Bellanova e Zappacosta si disputano la maglia dal 1′. A sinistra Ruggeri è sicuro della titolarità.
In avanti ancora artiglieria pesante, con il capocannoniere Retegui e alle spalle il duo De Ketelaere-Lookman.
Qui Udinese
Non è certo facile l’impegno per i bianconeri, che affronteranno la squadra più in forma della serie A.
Per vendicare lo 0-2 contro la Juventus, Runjaic potrebbe puntare su Toure in difesa, laddove ci saranno anche Bijol e uno tra Giannetti e Kabasele.
In attacco l’idea è quella di partire con le prime scelte, ovvero Lucca e Thauvin, nonostante l’ex Pisa sia partito dalla panchina la scorsa settimana.
Le probabili formazioni
Atalanta (3-4-2-1): 29 Carnesecchi; 3 Kossounou, 4 Hien, 19 Djimsiti; 16 Bellanova, 15 De Roon, 13 Ederson, Ruggeri; Lookman, De Ketelaere; Retegui. Allenatore: Gian Piero Gasperini
Udinese (3-5-2): 40 Okoye; 95 Toure, 29 Bijol, 30 Giannetti; 19 Ehizibue, 8 Lovric, 25 Karlstrom, 5 Payero, 33 Zamura; 17 Lucca, 10 Thauvin. Allenatore: Runjaic
Dove vederla
Atalanta-Udinese, in programma domani alle ore 12.30, sarò visibile in esclusiva sull’app Dazn.
Serie A
Lecce-Empoli, formazioni ufficiali
Lecce-Empoli, Friday Night che apre la dodicesima giornata di Serie A, mette di fronte i salentini (padroni di casa) e i toscani.
Per Lecce-Empoli si potrebbe parlare di “spareggio salvezza”, ma non sarebbe del tutto corretto. I toscani sono la rivelazione del campionato, o almeno quella che sin qui ha resistito meglio allo scorrere del tempo, e attualmente occupano l’undicesimo posto in classifica. 14 punti conquistati (gli stessi della Roma) e l’Europa che potenzialmente dista meno punti della zona salvezza.
Infatti, il settimo posto del Milan dista tre punti mentre il terzultimo del Monza ne dista addirittura sei. Ovvio che i rossoneri hanno una gara in meno, ma non siamo qui a fare voli pindarici. E’ soltanto la legittimazione dell’ottimo lavoro svolto sin qui da D’Aversa, che ha avuto l’intelligenza di recedere dalla propria svolta giochista e di tornare a fare quello che sa fare meglio.
Ovvero costruire squadre solide, compatte ed estremamente verticali. Squadre ostiche, arcigne ed estremamente complesse da affrontare e da piegare. Tra l’altro stasera (ore 20:45 al Via del Mare) affronterà proprio la squadra che lo avevo esonerato lo scorso Marzo. Il terzo consecutivo dopo quello con Sampdoria e Parma, anche se in quell’occasione non fu certo colpa sua.
La testata rifilata ad Henry, in occasione di un Hellas Verona-Lecce, sembrava un epitaffio funebre sulla carriera italiana del tecnico italo-tedesco. Invece, un lapsus iracondo (sebbene deprecabile e non giustificabile) non è bastato a dilapidare l’onesta carriera di un bravissimo allenatore. D’Aversa ha risposto alle critiche come ha sempre fatto, ossia con il duro lavoro.
Un altro che lavora duro, e ci metterei la mano sul fuoco, è Luca Gotti. Persona serissima e grande professionista, ma quella di Lecce è una realtà che in Inghilterra definirebbero “Jojo Club“. Una società che si lega mani e piedi alla finissima mente calcistica di Pantaleo Corvino, ma che non riesce a trovare risorse alternative quando il suo fiuto da segugio, per una volta, fa cilecca.
In estate i giallorossi hanno perso troppi giocatori (Piccoli, Almqvist, Pongracic e Gendrey) e per il momento le “corvinate” in entrata non hanno sortito l’effetto sperato. Premessa doverosa, ma che non basta a giustificare il pessimo rendimento della squadra. Peggior attacco del torneo con appena 4 reti realizzate in 11 partite (media di 0,36 reti per gara), il secondo peggiore è proprio l’Empoli con 8. Che però di gol ne ha anche incassati 9, contro i 20 del Lecce: quarta peggior difesa della Serie A.
Peggio hanno fatto solo Genoa (22), Como (23) ed Hellas Verona (24). A preoccupare è proprio la differenza reti (-16), la peggiore del torneo. Sintomatica di una squadra che non segna e che prende gol praticamente da chiunque, con un solo clean sheet all’attivo in 11 giornate. Il Lecce ha perso 6 delle ultime 7 gare disputate nelle varie competizioni e condivide l’ultimo posto in solitaria (8 punti) con Venezia e Monza, a un punto di distanza dalla zona salvezza: rappresentata da Parma e Cagliari.
Lecce-Empoli, le formazioni ufficiali
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Oudin, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Banda. Allenatore: Gotti.
EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Henderson, Haas, Maleh, Cacace; Colombo, Pellegri. Allenatore: D’Aversa.
Serie A
Napoli, Fedele: “La coppa Lukaku-Kvara? Deve sintonizzarsi meglio”
Ai microfoni di Radio Marte l’opinionista Enrico Fedele ha parlato dell’imminente sfida di campionato tra il Napoli e l’Inter.
Ecco il punto di vista de “L’infedele” Enrico Fedele sulla partita che vedrà contrapposti il Napoli e l’Inter in Serie A domenica allo stadio Meazza di Milano.
Napoli, le parole di Enrico Fedele
Queste le sue parole: “Quanto sarà importante ritrovare Stanislav Lobotka contro l’Inter? È un giocatore diverso da Billy Gilmour, di qualità, mentre lo scozzese è un ‘cucitore’, un centrocampista di sostegno e appoggio: ha meno abilità tecnica, Gilmour, ma maggiore intelligenza tattica.
Cosa aspettarsi da McTominay domenica? C’è un problema: l’ex United agisce da prima punta, occupando lo spazio che dovrebbe essere di Kvaratskhelia quando prende palla e sterza. Il georgiano, di conseguenza, si scontra con un compagno-avversario che gli toglie spazio quando prova a fare gol. Nelle ultime partite, richiamato da Conte, McTominay ha iniziato a giocare più in mezzo al campo per dare coperture in mediana”.
“Il secondo problema è questo: Lukaku ha sempre giocato con un goleador, uno che giocasse meno per la squadra e più per il gol, come Lautaro o come quando agiva con Dybala che è un nove e mezzo.
Forse, è una coppia che deve sintonizzarsi meglio, quella che forma oggi con Kvaratskhelia, il quale deve essere spostato quindici metri più avanti già dalla prossima gara. Alla rincorsa del pallone deve provvedere lo scozzese McTominay, che non deve mettersi nella posizione di un attaccante”.
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