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Milan, Cardinale mette alla porta Ibrahimovic? I motivi che lo inchiodano
L’indiscrezione riportata da La Repubblica è decisamente scottante e mette in discussione il ruolo di Zlatan Ibrahimovic all’interno del Milan.
Secondo quanto emerso, la sua posizione sarebbe in bilico a causa di una serie di comportamenti che non avrebbero fatto piacere né alla proprietà né alla dirigenza del club.
La scintilla che avrebbe scatenato il malcontento sembra essere un episodio recente legato a una gag infelice dell’ex calciatore rossonero con lo youtuber IShowSpeed.
Tuttavia, il quadro è ben più complesso.
Viene citato il deludente inizio di stagione sotto la guida di Paulo Fonseca, con i soli due punti conquistati nelle prime tre giornate, a cui si aggiunge una polemica riguardante Ignazio Abate e suo padre, Beniamino.
Quest’ultimo, dopo essere stato rimosso dal ruolo di preparatore dei portieri della Primavera e assegnato alla squadra femminile, sarebbe stato licenziato senza preavviso, in quello che viene descritto come un atto di “vendetta” di Ibrahimovic per il mancato lancio del figlio Maximilian nella Primavera del Milan.
Il comportamento dello svedese è stato oggetto di critiche anche perché sembra essere più presente al centro sportivo Vismara, dove si allenano le squadre giovanili e femminili del Milan, per seguire il figlio, piuttosto che a Milanello con la prima squadra.
Inoltre, si vocifera che Maximilian avrebbe ottenuto un contratto da professionista prima di Francesco Camarda, giovane promettente delle giovanili, una decisione che avrebbe creato malumori nell’ambiente.
Resta da capire se si tratti di semplici voci di corridoio o se vi sia un reale malcontento all’interno del club.
La situazione appare delicata e potrebbe avere sviluppi significativi nelle prossime settimane.
In più dopo l’assenza all’Olimpico contro la Lazio, Ibra non sarà a San Siro neanche sabato sera contro il Venezia.
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Roma, il commiato di Dybala: “Il calcio è spesso ingiusto”
L’esonero di De Rossi ha causato amarezza tra alcuni dei giocatori della formazione giallorossi: tra questi, anche Paulo Dybala.
Dopo la sua scelta a sorpresa di rimanere alla Roma, l’attaccante giallorosso Paulo Dybala ha dedicato un post sui propri account social all’esonero di Daniele De Rossi, che si è concretizzato ieri mattina.
Roma, il saluto di Dybala per De Rossi
Questo il messaggio social della Joya per l’ex mister De Rossi: “Mister, non sono stati molti mesi, ma sono stati sufficienti per trasmetterci tante cose a livello sportivo e umano. Il calcio è spesso ingiusto…grazie per tutto e ti auguro il meglio per il tuo futuro”.
De Rossi, tutti gli omaggi dei giocatori giallorossi
Dybala è l’ultimo di una serie di giocatori che ha voluto omaggiare il proprio allenatore. Lo hanno fatto anche il primo portiere Mile Svilar (“Grazie per aver cambiato la mia vita, sarò per sempre grato”) e alcuni ex compagni di squadra.
Tra questi l’attaccante Stephan El-Shaarawy, che ha scritto: “Prima da compagno e poi da allenatore, mi hai confermato quello che ho sempre pensato di te: un signore del calcio, sei stato un punto di riferimento non solo a livello tecnico ma sopratutto per il tuo carisma e il tuo essere leader all’interno dello spogliatoio, sicuramente non è il finale che ci aspettavamo per quello che sei e per cosa rappresenti per questa città ma quello che ci hai dato anche se per poco tempo non lo dimenticheremo, non posso che augurarti il meglio per il tuo futuro perché te lo meriti, Grazie per tutto quello che hai fatto, ti voglio bene Dani”.
Gli fa eco anche il capitano Lorenzo Pellegrini: “Grazie per tutto quello che sei sempre stato con me… un punto di riferimento da quando ero piccolo, un compagno e amico, un capitano, un mister. Ti auguro il meglio perché te lo meriti come Uomo e come Professionista e sono sicuro che raggiungerai tutto quello che vorrai. In bocca al lupo Mister. Ti voglio bene Daniele”.
Non poteva mancare anche Bryan Cristante: “Grazie mister per questi mesi vissuti insieme e per tutto quello che ci hai dato”. Presenti all’appello anche Gianluca Mancini (“Grazie di tutto, mister. È stato un piacere e un onore lavorare insieme in questi mesi!”) e Nicolò Pisilli (“É stato un onore, Grazie.”).
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Milan, il boss propone un nome: Moncada lo boccia ancora | Dirigenza spaccata sull’allenatore
Milan, nulla è più come prima dopo la sconfitta al San Siro ad opera del Liverpool. Il summit tra Ibrahimovic e il resto della dirigenza e la clamorosa decisione di guardarsi intorno alla voce allenatore. Vediamo qui di seguito.
Indiscrezioni da fonti molto vicine al mondo rossonero ci confermano che nell’immediato post gara contro il Liverpool, una volta uscito Paulo Fonseca, sia volato più di uno straccio tra Ibrahimovic, Moncada e Furlani. Si è capita perfettamente la frase “Non l’ho scelto io” detta dallo svedese nei confronti dell’allenatore. Tanto che lo stesso Ibrahimovic era pronto a far fuori Fonseca la sera stessa.
Non sappiamo ovviamente se e quando accadrà, ma l’esonero di Fonseca sembra ormai vicino. In caso di sconfitta pesante nel derby contro l’Inter le probabilità sono altissime, ma c’è anche chi sostiene possa accadere qualcosa proprio nelle prossime ore. Ipotesi che riteniamo comunque difficile.
Ebbene, sta accadendo la stessa identica cosa successa tra la primavera e l’estate, con Ibrahimovic che propone Massimiliano Allegri, o Maurizio Sarri e il resto della dirigenza, Moncada in testa, a preferire un nome più internazionale, un allenatore estero come Terzic o addirittura Tuchel. Ricordiamo che in primavere l’ex attaccante rossonero, ora Senior Advisor di Redbird, aveva un accordo con Antonio Conte e poi si è preferita una scelta collegiale a favore di Fonseca.
La storia si ripete quindi. Ibrahimovic aveva già parlato con Allegri in estate quando il livornese si era addirittura proposto per la panchina. L’ex Juventus viene considerato il tecnico ideale per rilevare questo Milan rattoppato. A prescindere che ha casa a Gallarate, ai rossoneri serve un deciso intervento nella fase difensiva e Allegri avrebbe la particolarità di aver già lavorato a Milanello, quindi senza l’alibi e il problema di doversi adattare. Cosa che invece accadrebbe con gli altri profili esteri, ma in questo caso non c’è tempo da perdere.
In buona sostanza assistiamo a un’altra spaccatura nella dirigenza. Chi la vincerà sul nuovo allenatore?
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“Fratelli d’Italia per sempre”: l’addio di Baggio a Schillaci
Totò Schillaci ci ha lasciato stamattina a soli 59 anni: lui e Baggio ci fecero vivere Notti Magiche ai Mondiali italiani del 1990.
Roberto Baggio, attraverso un toccante messaggio su Instagram ha voluto salutare l’amico Schillaci, vinto da un male incurabile. I due attaccanti nel 1990 fecero vivere un’estate indimenticabile a milioni di italiani a suon di gol ed emozioni.
Baggio e Schillaci condivisero anche un paio di stagioni con la maglia della Juventus.
Queste le parole dell’ex Pallone d’Oro:
“Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi.
Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di ITALIA 90 vissute insieme.
Fratelli d’Italia per sempre”
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