Serie A
Monza-Inter, le formazioni ufficiali
Monza-Inter è il Sunday Night della quarta giornata di Serie A, aspettando Parma-Udinese e Lazio-Hellas Verona che si giocheranno lunedì.
La Juventus è ancora lungi dall’essere piena, e questo lo sapevamo. L’Inter è ancora la favorita per la vittoria del campionato, e anche questo lo sapevamo. Tutto starà nel capire quanto la squadra di Inzaghi sarà abile nel reggere il doppio impegno. Due anni fa la squadra meneghina ha “barattato” (involontariamente, ovviamente) la finale di Champions League con un quarto posto in Serie A preso per i capelli nelle ultime giornate.
L’anno scorso, invece, i nerazzurri si sono resi protagonisti di un girone deludente (fortunato il secondo posto nel raggruppamento) e sono usciti al primo turno dell’eliminazione diretta contro l’Atletico Madrid: giocando male l’andata e ancor peggio il ritorno. Contestualmente, però, è arrivato anche lo scudetto della tanta agognata seconda stella. Un obiettivo che, fisiologicamente, ha drenato molte energie mentali ai nerazzurri.
L’Inter, anche quest’anno, ha proseguito il proprio percorso di rafforzamento progressivo della rosa. Sono arrivati giocatori importanti (come Taremi, Zielinski e il portiere Martinez) a rimpolpare l’organico. Sul valore dei giocatori non si discute, si può discutere, eccome, invece della loro capacità di calarsi nel canovaccio tattico del tecnico piacentino quanto i suoi pretoriani. Un meccanismo per nulla automatico, anche se a molti sfugge.
Basti vedere Frattesi. Letale in Nazionale, relegato a comparsa sotto le guglie del Duomo. E non è “colpa di Inzaghi“, è fisiologico che chi gioca meno non possa replicare gli automatismi di chi gioca di più. Il calcio dei “ventidue titolari” non esiste e non è mai esistito. Tutte le squadre, grandi o piccole che siano, hanno una formazione titolare e una riserva. Giornalisticamente piace il termine “titolari aggiunti“, ma quello è.
La “scommessa” di Simone è questa. Scommettiamo che l’Inter arriva in fondo in tutte le competizioni a cui prende parte, perché i suoi “gregari” si riveleranno all’altezza degli scudieri. E se anche così non dovesse essere, conviene comunque averci creduto. E’ un mero calcolo probabilistico, un’apologia nei confronti di Inzaghi e del suo lavoro. Che, però, alla Lazio (per quanto straordinario) aveva proprio questo di difetto.
Ovvero l’incapacità di coinvolgere l’interezza dell’organico a sua disposizione nelle rotazioni. “Alla Lazio non aveva sostituti di qualità come all’Inter” si dirà. Vero, verissimo: ma l’impressione è che il problema sia legato alla metodologia e non agli uomini. Monza-Inter è il primo banco di prova per refutare questa tesi. Scommettiamo che Simone ci riesce?
Monza-Inter, le formazioni ufficiali
MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Pablo Marì, A. Carboni; Pedro Pereira, Bondo, Pessina, Kyriakopoulos; Maldini, Caprari; Djuric. Allenatore: Nesta.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Carlos Augusto; Darmian, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. Allenatore: Inzaghi.
Serie A
Roma, Juric e le prime parole alla squadra: “Conosciamo alla svelta, domenica serve vincere”
Il nuovo tecnico della Roma, Ivan Juric, insediato da poche ore a Trigoria, ha parlato alla squadra presentando lo staff e l’obiettivo dei prossimi giorni.
“Dobbiamo imparare a conoscerci alla svelta, domenica c’è l’Udinese e dobbiamo portare a casa la vittoria. La miglior risposta a questo momento è dare il massimo in campo”. Così si è presentato Ivan Juric, neo tecnico della Roma, alla squadra nella giornata di ieri.
Infatti, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, l’ex allenatore del Torino ha fatto una breve presentazione a Pellegrini e compagni presentando il suo staff, che accompagnerà la banda giallorossa fino a giugno.
La chiamata della famiglia Friedkin ha spiazzato anche lo stesso croato, che non si aspettava un evolversi così veloce e drastico degli avvenimenti. Come nessuno del resto fino a quando non ha visto il comunicato della Roma che ufficializzava l’esonero di Daniele De Rossi.
Serie A
Torino, Vanoli: “Verona squadra pericolosa. Vlasic…”
Il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno di campionato di domani contro il Verona.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Le indicazioni di Vanoli
E’ un Verona: che emozioni proverà domani?
“E’ un’emozione speciale. Ho deciso di abitare lì, è una città splendida e calcisticamente ho vinto un campionato di B. Tornare al Bentegodi è un’emozione.”
Che partita sarà domani?
“Sarà complicata, come tutte. Il Verona ha perso con la Lazio ma è rimasta in partita fino alla fine, in casa ha fatto risultati e sono una squadra di gamba, pericolosa con le ripartenze.”
Vlasic può essere titolare?
“No. E’ semplice: i lungodegenti hanno un programma, lui è importante e una recidiva sarebbe troppo pericolosa, voglio completare il percorso. Ha fatto rifinitura e ha fatto bene, deve fare un lavoro metabolico e dalla prossima sarà in gruppo. Non sarà convocato.”
Coco sarà convocato?
“Sì. Poi vediamo domani mattina come sta…Siamo stati fortunati, lui e Vojvoda non hanno grossi infortuni. Coco era più un crampo, domani facciamo l’ultimo test e decido. Vojvoda continua il suo percorso di recupero.”
Cambierà quindi la difesa: cambia anche la struttura della squadra? Passerà a quattro?
“Devo studiare le caratteristiche. Quando si inizia un processo, si dà stabilità. Poi durante la gara si può cambiare: è un’ipotesi passare a quattro o continuare come stiamo facendo. Siamo nel calcio moderno, dobbiamo fare entrambe le fasi. Ci vuole tempo per completare il processo, la perfezione è difficile.”
Serie A
Juventus, Gatti in dubbio: due le alternative
Il big match di sabato sera tra Juventus e Napoli all’Allianz Stadium si avvicina, ma i bianconeri potrebbero avere un problema in difesa: l’assenza di Gatti.
Federico Gatti, infatti, rischia di non recuperare in tempo per la partita, costringendo Thiago Motta a considerare delle alternative.
Ci sono due possibili soluzioni che il tecnico bianconero potrebbe adottare.
La prima opzione è schierare Danilo dal primo minuto, mentre la seconda prevede l’impiego di Pierre Kalulu come difensore centrale, dopo che quest’ultimo ha già giocato da titolare in precedenti partite.
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