Champions League
Champions League, i ricavi calcolati dal 2001 ad oggi
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La Uefa ha calcolato i ricavi delle squadre dalla Champions League dal 2001 a oggi. Tra le squadre italiane solo la Juventus ha superato il miliardo.
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I ricavi delle squadre che vincono la Champions League nel corso degli anni è aumentato notevolmente. Dal 2001 ad oggi, la Uefa ha calcolato che la cifra destinata alla squadra vincete della competizione è cambiata radicalmente: da 37 a circa 120 milioni di euro. Nella classifica delle squadre che hanno ricavato di più dalla Champions troviamo ovviamente il glorioso Real Madrid, grazie alle 7 coppe conquistate dal 2002 in poi.
Il ricavo delle italiane in Champions League
Per quanto riguarda i ricavi delle squadre italiane in questi anni, guida la classifica la Juventus. Grazie alle 2 finali giocate, nel 2015 contro il Barcellona e nel 2017 contro il Real Madrid, la società bianconera è riuscita ad alimentare le sue casse e fare numerosi investimenti. A seguire troviamo l’Inter e il Milan, grazie alle vittorie rispettivamente nel 2010 per la squadra nerazzurra e nel 2003 e 2007 per quanto riguarda la società rossonera.
Sorprendentemente sbuca anche l’Udinese tra le squadre italiane con il maggiore incasso, grazie agli anni d’oro tra il 2011 e il 2013.
Il nuovo formato della Champions
Da quest’anno parte il nuovo formato della massima competizione europea per squadre di club. Vengono coinvolte 36 invece che 32 squadre, eliminando la fase a gironi. L’Italia vedrà coinvolte ben 5 squadre, grazie alla vittoria dell’Atalanta dell’Europa League.
Dopo una prima fase dove ognuna squadra giocherà ben 8 partite, 4 in casa e 4 fuori, si accederà ad una tradizionale fase ad eliminazione diretta. Per le squadre che non si qualificheranno non saranno retrocesse in Europa League, ma verranno direttamente eliminate.
Dove possono arrivare le italiane
La Juventus ha iniziato molto bene la sua avventura, battendo il PSV per 3-1 in seguito ad una grande prestazione. Meno bene invece il Milan, vista una gara al di sotto delle aspettative contro un ottimo Liverpool. Tanta curiosità per Atalanta e Bologna, con un Inter che, invece, si vorrà affermare ai massimi livelli.
Champions League
Hakimi e il ritorno al passato: “Inter? un incontro speciale”
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3 ore fail
08/05/2025
Achraf Hakimi, ex giocatore dell’Inter, affronterà i nerazzurri in finale di Champions League con la maglia del Paris Saint Germain dopo quattro anni.
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Il Paris Saint Germain e l’Inter si troveranno faccia a faccia in finale di Champions League e tra i protagonisti ci sarà Achraf Hakimi. Il calciatore marocchino, dopo quattro anni, si ritroverà a sfidare la squadra nerazzurra, ma questa volta da avversario.
Nonostante Hakimi abbia giocato solo una stagione a Milano, ha lasciato un’impronta significativa a San Siro, con 45 presenze, 7 gol segnati, 11 assist forniti e, soprattutto, un campionato di Serie A vinto nella stagione 2020/21.
Dopo quattro anni, Hakimi può vantare un totale di 165 presenze con il PSG, con 21 gol e 33 assist. “L’Inter è una grande squadra, lo abbiamo visto anche contro il Barcellona” ha dichiarato Hakimi dopo la sfida di ritorno contro l’Arsenal. “Affronteremo i nerazzurri con grande motivazione”.
Inter-PSG, (ri)ecco Hakimi… da avversario##
“E’ incredibile, abbiamo lavorato tanto per questo momento e siamo felicissimi. Siamo una famiglia e un gruppo fantastico” ha affermato Hakimi, esprimendo la sua ammirazione per l’allenatore del PSG, Luis Enrique. “Luis Enrique è un allenatore incredibile, da quando è arrivato l’anno scorso ha creato con il suo lavoro una grande squadra”.
Dopo una stagione importante, ricca di gol, assist e un campionato di Serie A vinto con l’Inter, Hakimi è pronto a riaffrontare il suo passato.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Champions League
Champions League, classifica marcatori: Lautaro e Dembélé ancora in corsa
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4 ore fail
08/05/2025
Champions League, dopo le semifinali, che hanno visto uscire Barcellona e Arsenal, la classifica marcatori vede ancora due protagonisti pronti a contendersi il titolo di miglior goleador.
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L’Inter si prende la rivincita sui detrattori e lo fa nel modo più spettacolare possibile, ovvero in rimonta, contro una delle squadre più iconiche del continente, in una partita che ha riportato alla mente le notti magiche del Triplete 2010. E a Monaco troverà un PSG profondamente cambiato, privo di Mbappé, ma un collettivo compatto, fluido, ispirato da un calcio alla “spagnola” e sorretto dai miracoli tra i pali di Donnarumma, decisivo anche contro l’Arsenal nel doppio confronto.
Ma il fascino della finale di Champions League non si ferma qui. Oltre al titolo europeo, c’è in palio anche la corona di miglior marcatore. In testa alla classifica ci sono Guirassy (Borussia Dortmund) e Raphinha (Barcellona), entrambi a 13 reti, e a seguire Harry Kane (Bayern) e Lewandowski (Barcellona), entrambi fermi a quota 11. Lautaro Martínez, a 9 gol, e Dembélé l’unico ancora in gioco tra i finalisti e per coronare il sogno personale servirà una prestazione da vero fuoriclasse nella notte più attesa.
Champions League 24/25, classifica marcatori parziale
- 13 gol: Guirassy (Borussia Dortmund), Raphinha (Barcellona)
- 11: Kane (Bayern Monaco), Lewandowski (Barcellona)
- 9: Lautaro Martínez (Inter)
- 8: Dembélé (PSG), Vinicius Jr (Real Madrid), Haaland (Manchester City)
- 7: Mbappé (Real Madrid), Pavlidis (Benfica), Jonathan David (Lilla), Julián Álvarez (Atletico Madrid)

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Champions League
Inter, Moratti: “Finale folle col Barcellona, ho rischiato l’infarto.
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4 ore fail
08/05/2025
Lo storico ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano Sportivo dove ha commentato la Finale di Champions raggiunta dai nerazzurri.
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A seguire l’intervista completa
Inter, Moratti: “Avrei fatto di tutto per prendere Yamal…”
REGALO DI COMPLEANNO
“La Beneamata mi ha fatto il regalo di compleanno in anticipo, festeggio il 16 ma idealmente ho già soffiato sulle candeline con Marotta e Zanetti”.
HO RISCHIATO L’INFARTO
“Anche se ho rischiato l’infarto, immagino come tutti gli innamorati dell’Inter”.
ATTO DI GIUSTIZIA
“È stata una sofferenza indicibile, ma è stato anche un atto di giustizia. Sommando andata e ritorno, l’Inter ha avuto una cosa in più: è rimasta lucida anche quando tutto sembrava finito. Ci ha creduto sempre, anche sotto 3-2 a San Siro, in quel finale folle”.
SENZA PRECEDENTI
“Abbiamo visto e vissuto una cosa senza precedenti, una doppia semifinale di Champions che finisce complessivamente 7-6, senza andare ai rigori è qualcosa di clamoroso, di enorme”.
ACERBI IL SIMBOLO
“Di questa Inter proprio Acerbi è il simbolo. Come si dice oggi? È lui il testimonial perfetto”.
LAMINE YAMAL
“Se avrei comprato Yamal ai tempi? Avrei acquistato anche Acerbi! Ma le rispondo: per Lamine, potendo, avrei fatto di tutto e di più. Questo ragazzino, banalmente, è il calcio come lo immaginiamo da bambini, è la fantasia al potere. Riesce a fare ogni cosa con una facilità straordinaria. Se gli regge la salute farà una carriera epica. Lo paragonano a Pelé o Maradona? Fanno bene, anche se in campo parte da una posizione diversa. Ma in assoluto Lamine è quel giocatore che anche i tifosi avversari amano, perché, mi ripeto, lo guardi e ti emozioni”.
INZAGHI
“Inzaghi è un fenomeno e poi ne parliamo, però il Mago HH due finali le ha vinte, Simone non ancora. A parte le battute io Simone non lo credevo così bravo. Inzaghi è un tecnico che non smette mai di studiare, di imparare. È cresciuto tantissimo. Prepara le partite meglio di tutti. E inoltre ha compreso in fretta che c’è una enorme differenza fra Champions e campionato, ma lui riesce a tenere sempre il gruppo sulla corda. Poi io mi rendo conto che un tifoso vuol vincere, ma se vedi la tua squadra ancora in lotta per lo scudetto e in finale a Monaco dopo aver eliminato Bayern e Barcellona come fai a non essere comunque grato a chi la allena e a chi la dirige?”.
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