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Roma, Nainggolan: “L’esonero di Daniele? Pura follia”

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Roma, Nainggolan

Sulle pagine del quotidiano Il Tempo, l’ex Roma Radja Nainggolan cmmenta duramente l’esonero in panchina del suo ex compagno di squadra Daniele De Rossi.

Non usa mezzi termini Radja Nainggolan nel parlare dell’esonero del suo ex compagno di squadra alla Roma Daniele De Rossi.

Dalle pagine de Il Tempo il Ninja insinua che dietro la decisione del club giallorosso non ci siano solo mere scelte legate agli scarsi risultati.

Ecco che cosa ha detto ai microfoni del noto quotidiano romano.

Roma, l’intervista a Radja Nainggolan

Qual è stata la prima reazione nel leggere il comunicato del club?

Mi è sembrata una pura follia. L’anno scorso lui è venuto a Roma dicendo che non gli interessavano neanche i soldi, poi si è conquistato la conferma con buoni risultati. Gli fanno un contratto triennale annunciandolo in pompa magna e ora questo… Dopo quattro giornate viene cacciato, mi è sembrata una cosa strana, una pura follia”.

La Roma ha motivato la scelta con la carenza dei risultati. La convince?

“Sono discorsi assurdi. L’Atalanta ha perso 4-0 con l’Inter ed è stata inguardabile, mica hanno cacciato Gasperini perché non ha iniziato come negli anni precedenti.

Gli fai tre anni di contratto e dopo quattro giornate lo cacci, secondo me c’è qualcosa dietro. Possono raccontare quello che vogliono sui risultati, ma se tutti i giocatori sono dalla parte sua evidentemente c’è qualcosa in più rispetto quello che dicono. Mi sembra davvero strano”.

Alla luce di quanto successo, De Rossi ha fatto bene ad accettare la Roma a gennaio scorso?

Hanno preso De Rossi per calmare un po’ la piazza, visto che dopo che era arrivato Mourinho la piazza era in completa euforia. Dopo aver cacciato Mourinho dovevano trovare una persona con cui i tifosi sarebbero rimasti dietro la squadra e con De Rossi avevano trovato la giusta soluzione. Dopo quattro giornate non puoi mai dare giudizi definitivi.

Mi sembra una barzelletta questo esonero, non è giustificabile con il fatto che ha fatto tre pareggi in quattro partite, alla fine ha perso soltanto una partita. Gli avrei dato molto più tempo, perché l’anno scorso quando è subentrato la squadra giocava molto meglio rispetto a quando c’era Mourinho”.

C’era il tempo di recuperare?

“Bastavano un paio di vittorie ed eri nuovamente lì in alto, la classifica è ancora corta. Si parla di una decisione presa dopo un pareggio al 95’… Hai un allenatore giovane, che ha poca esperienza, che ha fatto bene l’anno scorso e gli fai tre anni di contratto. Tutte le cose fatte erano soltanto di facciata e per far vedere ai tifosi che avevi fiducia in lui, che era l’allenatore del futuro… E una storia non completa, capito?

Quella dei risultati non è una cosa che puoi raccontare. Se tu dai questo contratto a De Rossi vuol dire che gli devi dare il tempo per lavorare e quattro giornate non è il tempo giusto per lavorare per iniziare una nuova stagione. Ci sono stati tanti cambiamenti. Dovbyk ha bisogno di tempo per inserirsi, Soulé idem, anche se ha qualità.

Tanti giocatori sono venuti dall’estero, hanno bisogno di tempo per adattarsi in Italia. Non gli è stato permesso di lavorare su tutto questo, il mercato è stato completato tardi”.

De Rossi ha sbagliato qualcosa nelle conferenze stampa?

“È più credibile uno che dice cose come quelle su Zalewski e che va contro la società o è meglio avere un lecchino che dice ‘È stata una scelta mia’? Se ne va via a testa alta. Deve rimanere sempre sé stesso perché è apprezzato per quello che è, per quello che era come giocatore, per quello che è come allenatore e come uomo. Io non cambierei mai per nessuno.

Ha fatto pure giocare un giovane come Pisilli, che è andato benissimo. Ha avuto le palle per far giocare i giovani. Uno si allena meglio e gioca. Solo così rimane credibile davanti allo spogliatoio. Ha ribadito 100 mila volte che voleva essere giudicato solo come allenatore e che era pronto alle critiche. Non ha mai avuto bisogno di giocarsi i jolly della carriera che ha fatto alla Roma”.

Che futuro vedi ora per la Roma? Che ne pensi di Juric?

“È tutto da vedere. Ha fatto bene a Torino e Verona. Poi ora è in una grande squadra, deve tirar fuori un po’ più le qualità dei giocatori. Ha fatto sempre un calcio molto fisico e molto intenso. La Roma non ha una squadra per arrivare tra le prime quattro. Non sarà affatto facile arrivare in Champions League“.

Serie A

Parma, Pecchia: “Giocheremo contro una squadre in condizione. La corsa salvezza sarà una maratona”

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parma pecchia

L’allenatore del Parma Fabio Pecchia ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Lecce.

Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore del Parma Fabio Pecchia rilasciate in conferenza stampa, in vista del match contro il Lecce in programma domani alle 20:45 al Via del Mare.

Parma, le parole di Pecchia

Pecchia

Come sta la squadra psicologicamente?

“Accettare le critiche fa parte del gioco. Questa altalena di emozioni che girano attorno alla squadra non fa bene, questa squadra ha bisogno di entusiasmo. La nostra traiettoria è abbastanza chiara, bisogna mantenere una certa solidità. Quando si perde bisogna saper affrontare le critiche e tutto quello che c’è intorno”.

Domani è una sfida tra squadre con lo stesso obiettivo:

“L’obiettivo chiaro della squadra è di mantenere la categoria, sarà una maratona, una gara lunghissima, chi avrà più equilibrio raggiungerà l’obiettivo.

Ogni partita è diversa, lunedì abbiamo affrontato l’Udinese che non a caso si trova in quella posizione di classifica. Domani affrontiamo il Lecce che nelle ultime partite, soprattutto a Torino, l’ho visto in ottima condizione fisica e mentale”.

Inizio di stagione con molti infortuni e squalifiche, chi recuperi?

“Questo ci ha creato qualche ostacolo in più oltre a quelli degli avversari sul campo. Dobbiamo rispondere di gruppo, tra squalifiche e infortuni il numero dei giocatori si è ridotto ma dobbiamo avere le energie per affrontare la partita di domani.

Sicuramente c’è Suzuki, c’è un Hernani che ha lavorato in settimana e ha migliorato la condizione, poi il resto del gruppo è lo stesso di settimana scorsa”.

Avete un attacco da parte sinistra della classifica, sei gol con tre attaccanti diversi:

“Parlando di solidità parlo di aspetto mentale, c’è una dispersione di energie inutili con tutto ciò che si crea attorno alla squadra. Noi scendiamo in campo per cercare di segnare e vince, approcciandole con un certo spirito. Questo è stato l’aspetto positivo di questo inizio e dobbiamo continuare a lavorare su questa strada.

La voglia di far gol non deve esser solo dell’attaccante, mi auguro che trovino il gol i centrocampisti, servono gol da ogni reparto. Poi bisogna registrare alcune situazioni quando gli avversari ci mettono sotto pressione”.

Sarà l’occasione per riprovare il modulo offensivo visto lunedì o con Hernani potremmo vedere tre centrocampisti?

“Entrambe le ipotesi sono valide, lunedì abbiamo affrontato una squadra strutturata come l’Udinese con giocatori offensivi di qualità e siamo riusciti a mantenere l’equilibrio. Non è questione di uomini ma di interpretazione e lunedì nel primo tempo è stata molto positiva.

Hernani è un giocatore importante anche dal punto di vista psicologico, è un riferimento e ci consente anche tatticamente di poter ruotare, di avere un giocatore offensivo e di avere struttura in fase offensiva. Era importante per noi recuperarlo”.

Almqvist ti ha detto qualcosa sul Lecce? Anticipazione sulla formazione?

“Ho parlato con Pontus, qualche indicazione su qualche giocatore ce l’ha data, ma il Lecce ha cambiato diversi uomini quest’anno. Lui ha voglia di fare, ha voglia di mettersi in mostra, ha voglia di dare il suo contributo, che sia ad inizio gara o a fine gara”.

Che settimana è stata dopo una sconfitta, soprattutto per i giovani? Lascia strascichi?

“E’ una partita che brucia, abbiamo affrontato una squadra in salute, forte fisicamente, che non ha mai perso l’equilibrio. Questo dà valore al nostro buon inizio fino al gol di Lucca. C’è dispiacere e rabbia ma la Serie A è questa, ci servirà. Probabilmente l’anno scorso la avremmo gestita diversamente”.

Le partite dopo la nazionale da quando sei a Parma li avete sempre sofferti, coincidenze o cambiano gli allenamenti?

“Sono settimane diverse, lo dicono tanti allenatori. Non dipende dal tipo di lavoro, non facciamo carichi extra durante questo periodo. Chiaramente però con tanti giocatori via, con i viaggi, questo crea qualche disagio ai ragazzi”.

Come spiegare un numero così alto di infortuni rispetto all’anno scorso?

“Potrebbero essere tanti i motivi ma credo che il campionato sia anche questo, i ritmi e i carichi sono diversi, anche il nostro tipo di partita è diverso. Serve un adattamento alla categoria, stiamo pagando dazio”.

Il Parma a fine primo tempo sarebbe primo, questa differenza rispetto alla ripresa ha un valore?

“La partita con il Milan la abbiamo vinta nel secondo tempo. Dipende come uno vuole vedere le cose, abbiamo fatto quattro punti, l’unica vittoria è arrivata nel finale contro il Milan.

Io invece sottolineerei quanto di buono fatto dai ragazzi, per la voglia di giocare al massimo le partite, entrando in campo alla ricerca del gol. Questa è una grande cosa positiva, esalterei questo”.

La difesa non si è dimostrata molto solida, soprattutto sulle palle alte. Pensi di cambiare qualcosa?

“Anche in questi numeri incidono due gol con Delprato in porta, sicuramente dovrà lavorare lui in uscita sulle palle alte… I numeri sono falsati, serve sicuramente più attenzione in alcune situazioni, ma c’è anche la bravura degli avversari”.

E’ un caso che siano i due debuttanti ad esser stati espulsi?

“Siccome è una squadra di debuttanti, non è nulla di particolare. Abbiamo una percentuale di 99% di debuttanti, quindi questo nelle statistiche non ha un peso”.

l Parma fa pochi falli, l’Udinese ne ha fatti tanti. Serve più malizia, deve imparare su questo la squadra?

“Noi dobbiamo imparare tante cose, abbiamo margini di miglioramento, i ragazzi hanno voglia di crescere sotto ogni aspetto. Nella gestione, sul piano difensivo, e anche nella cazzimma, se vogliamo usare questo termine.

Per fare risultato ci vuole tutto, anche questo ci deve servire, dobbiamo lavorarci. In panchina mi innervosisco spesso quando ci sono falli sistematici, vanno puniti perché una forma di interruzione, non per forza solo i falli imprudenti sono da ammonizione. Il sistematico va punito, però ci sono aspetti su cui noi dobbiamo migliorare e questo è uno di quelli”.

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Bologna, chi ti aiuta a far gol?

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vincenzo italiano bologna
Il Bologna di Italiano ha inaugurato il proprio ritorno in Champions contro lo Shakhtar Donetsk con un pareggio a reti inviolate, un trend già consolidato in questo inizio di stagione.
Non è ancora arrivata una vittoria per i felsinei in queste prime gare tra serie A e appunto l’Europa, i gol faticano ad arrivare, il gioco non è fluido ma sono evidenti anche i problemi di finalizzazione.
Anche mercoledì Castro e Fabian hanno avuto occasioni importanti ma non c’e stata la necessaria freddezza davanti al portiere ucraino.
In questa prima fase della stagione, come scrive la Repubblica, i dati raccontano come solo tre squadre sono più in difficoltà del Bologna nel rapporto tra occasioni da gol create e gol realizzati: gli expected goals, il dato che a ogni tiro assegna un punteggio più alto a seconda delle probabilità si trasformi in rete, dicono che solo Cagliari, Lecce e Roma hanno un saldo peggiore del Bologna.
In campionato 4 centri sin qui, ma secondo i gol attesi sarebbero dovuti essere 6.36, più o meno come giallorossi e salentini che in realtà ne hanno fatti rispettivamente appena due e uno.

Bologna, è crisi del gol

Photo Source: Sito Ufficiale del Bologna.

 

Da capire chi può risollevare le statistiche e soprattutto le sorti rossoblu. L’anno scorso c’era Zirkzee, ma decisive furono le reti di Orsolini e dei centrocampisti.
C’è da ritrovare quindi la vena realizzativa del capitano e attendere che possano sbocciare a breve i due attaccanti. Castro, al momento attaccante titolare, è andato in gol a Como ma poi non è riuscito a riconfermarsi, il suo curriculum del resto è chiaro anche in Argentina solo due reti in 39 presenze.
Dallinga invece è arrivato con un curriculum pieno di reti tra Olanda e Francia ma al momento sembra un corpo estraneo nell’undici Italiano.
Per questo l’ex tecnico viola attende con fiducia che anche in centrocampisti ritrovino la propria verve migliore, iniziando dalle capacità di inserimento di Fabbian come ha dimostrato l’anno scorso e anche del nuovo arrivato Pobega.
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Juventus – Napoli: le probabili formazioni e dove vederla

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Juventus vs Napoli

E’ tutto pronto per il primo big match della stagione tra Juventus – Napoli. La sfida delle 18 promette di essere uno dei momenti clou della Serie A.

Testa alla classifica: Questa partita sarà fondamentale per le ambizioni di entrambe le squadre, non solo in termini di punti, ma anche per l’impatto psicologico che una vittoria potrebbe avere.

Indice

Qui Juventus

I bianconeri stanno cercando di tornare in piena forma dopo un avvio misto di stagione. Con 8 punti in classifica, la Juventus ha vissuto alti e bassi nelle ultime settimane, pareggiando contro la Roma e l’Empoli, ma è riuscita a ritrovare il ritmo vincendo contro il PSV in Europa. Questo successo potrebbe essere stato cruciale per il morale della squadra, che ora sembra più pronta a sfidare il Napoli.

Qui Napoli

Sospeso tra passato e futuro, Conte si prepara a fare ritorno all’Allianz Stadium. Gli azzurri, dal canto loro, hanno iniziato la stagione in modo incerto, ma hanno trovato continuità con tre vittorie consecutive. L’ultima, contro il Cagliari, è stata più complicata di quanto il risultato lasci intendere, ma i partenopei hanno dimostrato solidità e capacità di resistere sotto pressione. Il Napoli arriva dunque a Torino con la fiducia alta e con l’obiettivo di continuare la propria striscia positiva.

Le probabili formazioni

Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Danilo, Cambiaso; Locatelli, K.Thuram; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic.

Napoli (3-4-2-1) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Lukaku

Dove guardare il match in TV

Il match si sabato 21, delle 18:00 sarà trasmesso su DAZN.

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