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All Eyes On Me – il focus sul 5° turno di Premier League 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 5°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Indice

Quinto turno: “Where is my mind?”

All Eyes On Me

STONES RIPRENDE L’ARSENAL ALL’ULTIMO RESPIRO

Pareggio al cardiopalma nel match di cartello del quinto turno. Totalmente in controtendenza rispetto ai due scontri diretti della scorsa stagione Manchester City e Arsenal regalano spettacolo all’Etihad dando vita ad una sfida esaltante.

I Citizens la sbloccano al 9′ con il 100esimo centro in maglia Sky Blues, il decimo in campionato, di Haaland che capitalizza l’imbucata di Savinho superando Raya con un tocco mancino sul primo palo, ma nel giro di due minuti dopo il 20′ perdono Rodri per infortunio e incassano l’1-1 di Calafiori, autore di una straordinaria conclusione mancina di prima da fuori area che si infila all’incrocio dei pali. Il difensore italiano diventa il 20esimo calciatore dell’Arsenal a siglare un gol al debutto da titolare, il secondo a farne uno da fuori dopo Fabio Vieira contro il Brentford nel 2022.

Al primo minuto di recupero del primo tempo i Gunners mettono la freccia con il secondo centro consecutivo di Gabriel che mette in porta il corner di Saka, mettendo a referto la 14esima rete sugli sviluppi di questo fondamentale sui 16 complessivi realizzati, mentre nell’ottavo Oliver estrae il secondo giallo per Trossard, colpevole di aver allontanato il pallone a gioco fermo, scatenando l’ira di Arteta.

La ripresa è un monologo dei padroni di casa che riescono a livellare il match al 98′ con il gol più tardivo degli ultimi 18 anni al 27esimo tiro complessivo tentato (dato più alto dal 2003 in un singolo tempo di gioco). Il marcatore è Stones, a secco dalla trasferta di Anfield dello scorso 10 marzo, bravo a risolvere una mischia nel cuore dell’area avversaria.

La formazione di Guardiola riesce, dunque, a mantenere la vetta solitaria, quella di Arteta si conferma la principale antagonista per il titolo.

RIALZA LA TESTA IL LIVERPOOL. ALTRA VITTORIA IN RIMONTA PER L’ASTON VILLA

Il Liverpool certifica la propria rinascita dopo il ko con il Nottingham di settimana scorsa bissando il tris rifilato al Milan in Champions League. La vittima di turno è il Bournemouth, spazzato via in appena 37 minuti dalla doppietta di Luis Diaz, che raggiunge quota 5 gol in 5 giornate, e dalla straordinaria realizzazione di Darwin Nunez, che pone fine ad un digiuno da gol che durava da 14 partite (4 aprile contro lo Sheffield) e 22 tiri tentati, riprendendosi anche la titolarità.

Nota di merito anche per Konaté, che dà continuità alla rete di San Siro con il primo assist di 50 metri per il 7 colombiano, e Alexander-Arnold, che con il passaggio vincente per il 2-0 tocca quota 100 coinvolgimenti diretti in marcature con la maglia dei Reds.

Le Cherries, dal canto loro, incassano il secondo ko di fila restando a quota 5 punti e confermandosi la vittima prediletta dei rossi del Merseyside (46 gol incassati in 15 gare. Una media di 3,07 a partita).

Solamente un grande spavento per l’Aston Villa che come settimana scorsa rimonta lo svantaggio nella ripresa siglando tre gol davanti al proprio pubblico. Se con l’Everton i gol incassati erano stati di pregevole fattura, lo stesso non si può dire per la rete concessa nel derby delle Midlands con il Wolverhampton, propiziato da un orrore in prima costruzione di Diego Carlos sfruttato al massimo da Matheus Cunha.

I Villans, reduci dallo 0-3 rifilato in Champions League allo Young Boys, imprimono il loro marchio al match dal 73′ in poi prima con il 74esimo centro di Watkins con questa maglia, poi con Konsa, a secco dal 30 marzo, e infine con il solito Duran che realizza il quarto centro da subentrato nelle prime cinque gare, nonché il nono in appena 719 minuti. Solamente Haaland ha una media gol migliore.

La formazione di Emery tiene il passo delle grandi, mentre i Wolves scivolano all’ultimo posto con un solo punto all’attivo, certificando ulteriormente un avvio di stagione da incubo dopo l’eliminazione in settimana dalla Coppa di Lega per mano del Brighton.

CHELSEA E TOTTENHAM VINCONO I RISPETTIVI DERBY LONDINESI

Gara senza storia al London Stadium tra West Ham e Chelsea, con gli Hammers che incassano la terza sconfitta interna consecutiva in tre match di campionato disputati.

I Blues indirizzano la sfida già nei primi 18 minuti con la doppietta più veloce mai realizzata in un derby di Londra, nonché la più rapida dal 2005 (Drogba contro il Middlesbrough) griffata Nicolas Jackson, perfettamente imbeccato prima da Sancho e poi da Caicedo (arrivato a toccare il 64,4% di duelli individuali vinti. Dato più alto tra i calciatori che ne hanno fronteggiati più di 50).

A mettere la ciliegina sulla torta ad inizio ripresa è il solito Palmer, smarcato dal suggerimento di Jackson, che batte Areola con una secca conclusione sul primo palo, mettendo a referto l’undicesimo coinvolgimento diretto nelle 11 trasferte di campionato del 2024 (meglio di lui solo De Bruyne con 12), nonché il 39esimo complessivo dall’inizio della scorsa stagione (secondo posto dietro Haaland con 41). In più la “Palmer to Jackson” o la “Jackson to Palmer” tocca la doppia cifra, diventando la coppia più prolifica del campionato.

Maresca fa, dunque, tre su tre nelle sue prime tre uscite fuori casa (solo Guardiola ci era riuscito nel 2016) allungando a 5 la striscia di successi esterni consecutivi del Chelsea (prima volta dal 2021). Lopetegui, invece, è già a rischio: i soli 4 punti raccolti dopo l’ottimo mercato fatto non erano certamente ciò che gli Hammers auspicavano.

Tris anche del Tottenham che dà continuità al proprio percorso di rinascita dopo il successo in extremis in Coppa di Lega contro il Coventry, anche quello arrivato in rimonta.

Il Brentford, infatti, sblocca la partita ancora una volta al primo minuto come contro il Manchester City diventando la seconda squadra nella storia del campionato inglese a farlo per due gare consecutive (l’altra sono proprio i Citizens, riuscitici nel 2019). Il marcatore è Mbeumo, al quarto centro stagionale, a cui risponde dopo appena sette minuti Dominic Solanke che si sblocca tacitando le ingenerose critiche di questo inizio stagione.

Gli Spurs riescono a ribaltare il risultato al 28′ con Brennan Johnson che bissa il gol in Coppa di Lega, e a chiudere la sfida con Maddison, a secco da marzo, dopo più di qualche brivido con Vicario protagonista sia in positivo che in negativo.

La squadra di Postecoglou sale a quota sette punti scavalcando proprio le Bees che, contando anche la scorsa stagione, diventano la squadra ad aver perso più punti da situazione di vantaggio, ben 36.

MANCHESTER UNITED INCHIODATO SULLO 0-0, IL NEWCASTLE CADE A CRAVEN COTTAGE. PARI SPETTACOLO TRA BRIGHTON E NOTTINGHAM FOREST.

Primo pareggio stagionale per il Manchester United che non va oltre lo 0-0 a Selhurst Park contro il Crystal Palace.

Ai Red Devils non bastano il 67% di possesso palla, 15 conclusioni totali, 1,70 di xG per centrare il secondo successo esterno consecutivo, complice una stupenda prestazione dell’ex Dean Henderson e un pizzico di imprecisione sotto porta. Polveri bagnate per Zirkzee, Bruno Fernandes non in giornata e Garnacho poco incisivo.

Un latente rammarico anche per il Crystal Palace, vistosi negare il vantaggio da Onana in due enormi opportunità capitate sul destro di Eze.

Terzo X consecutivo per le Eagles, inframezzato dalla vittoria in Coppa di Lega sul campo del QPR, che restano comunque al sedicesimo posto, mentre i ragazzi di Ten Hag restano a secco di successi per la sesta volta nelle ultime otto gare di campionato: la sensazione è che questa stagione potrebbe essere il replay della precedente.

Il Newcastle interrompe la propria marcia immacolata a Craven Cottage, impianto in cui non perdeva in Premier League dal 2014 e dove aveva vinto per cinque volte di fila.

Il Fulham indirizza la sfida già nei primi 22 minuti di gioco grazie al secondo, bellissimo gol consecutivo di Raul Jimenez e all’acuto di Smith Rowe, che bissa la gioia interna arrivata il 24 agosto contro il Leicester.

I Magpies accorciano le distanze con il terzo centro di fila di Barnes, ma non basta, complice anche un assetto difensivo tutt’altro che ordinato, principale responsabile anche in occasione del definitivo 3-1 siglato da Reiss Nelson, arrivato a fine agosto in prestito dall’Arsenal.

La formazione di Marco Silva sale, dunque, a quota 8 punti, mentre quella di Howe resta a 10 al sesto posto.

Terzo pareggio consecutivo anche per il Brighton che in collaborazione con il Nottingham dà vita ad una sfida avvincente, ricca di emozioni.

Il Forest passa in vantaggio al 13′ con il rigore del solito Chris Wood, ma vengono raggiunti e poi superati dal colpo di testa di Hinshelwood, al secondo centro del 2024, e dal 70esimo gol in carriera in Premier League di Welbeck, il primo su calcio di punizione diretto.

Il definitivo 2-2 che consente al Nottingham di restare imbattuto in questo avvio di campionato viene siglato dall’esterno paraguaiano classe 1999 Ramon Sosa, prelevato in estate dal Talleres. Nel finale spazio all’espulsione di Gibbs-White e ai rossi diretti sia per Hurzeler che per Espirito Santo.

Entrambe le squadre possono certamente ritenersi soddisfatte del rendimento fornito fin qui: 9 punti a testa, stessi gol subiti e molta consapevolezza dei propri mezzi.

DUE GARE, UN RISULTATO: LA RELEGATION ZONE RESTA INVARIATA

Né vincitori né vinti nel match del King Power Stadium tra Leicester ed Everton, squadre ancora lontane dalle rispettive migliori versioni.

Ndiaye sblocca il risultato trovando il suo primo gol con la maglia dei Toffees che, come accaduto nelle ultime tre gare in cui hanno mosso per primi il punteggio vengono raggiunti, arrivando a toccare quota 18 punti persi da situazione di vantaggio nel 2024.

Il definitivo 1-1 porta la firma di Mavididi, al secondo acuto consecutivo, che permette alle Foxes di conquistare comunque un prezioso punto in ottica salvezza. L’Everton di Dyche, invece, conquista il primo della propria stagione nella speranza di riuscire ad ingranare.

1-1 anche tra Southampton e Ipswich, le due squadre che sin qui sono apparse più indietro rispetto alle altre sia in termini di prestazioni che di qualità a disposizione.

Al St.Mary’s Stadium è tempo delle prime volte: l’inglese classe 2006 Dibling porta i padroni di casa in vantaggio al 5′, al 95′ l’egiziano classe 1991 Morsy firma l’ormai inaspettato pareggio, il terzo di fila anche per i Tractor Boys. I Saints, invece, muovono la classifica per la prima volta in stagione.

Top & Flop

TOP

1) Luis Diaz – Cinque gol in cinque gare. Doppietta risolutiva e stato di forma impressionante. Il cambio di allenatore non ha di certo modificato in negativo il livello delle sue prestazioni.

2) Nicolas Jackson – Avvio di stagione positivo per il centravanti del Chelsea, già a quota 4 centri in campionato, a cui vanno aggiunti anche due assist. Insieme a Palmer compone una coppia davvero interessante.

3) Dean Henderson – 7 parate, 1,90 gol evitati, 5 tiri da dentro l’area di rigore sventati. Numeri che raccontano di una prestazione super contro la sua ex squadra.

FLOP

1) Diego Carlos – Inizio di annata in salita per l’ex centrale del Siviglia che dopo l’esordio negativo in Champions League contro lo Young Boys regala, di fatto, il vantaggio al Wolverhampton. Probabilmente Emery lo lascerà in panchina nelle prossime uscite.

2) Mario Lemina – Sfortunato nel rimpallo che porta al gol di Watkins, disattento nella marcatura persa che porta al pareggio di Konsa. Una prestazione che immortala perfettamente il momento no dei Wolves.

3) Ethan Pinnock – Giornata no per il centrale del Brentford, principale responsabile nell’azione che porta alla rete di Solanke, e malamente uccellato in occasione del 3-1.

Classifica e prossimo turno

1

Manchester City

13 5 4 1 0  13:5 +8
2 Liverpool 12 5 4 0 1  10:1 +9
3

Aston Villa

12 5 4 0 1  10:7 +3
4

Arsenal

11 5 3 2 0 8:3 +5
5

Chelsea

10 5 3 1 1 11:5 +6
6

Newcastle

10 5 3 1 1 7:6 +1
7

Brighton

9 5 2 3 0 8:4 +4
8

Nottingham Forest

9 5 2 3 0 6:4  +2
9 Fulham 8 5 2 2 1 7:5 +2
10 Tottenham 7 5 2 1 2 9:5 +4
11 Manchester United 7 5 2 1 2 5:5 0
12

Brentford

6 5 2 0 3 7:9 -2
13

Bournemouth

5 5 1 2 2 5:8 -3
14

West Ham

4 5 1 1 3 5:9 -4
15

Leicester

3 5 0 3 2 6:8 -2
16

Crystal Palace

3 5 0 3 2 4:7 -3
17

Ipswich Town

3 5 0 3 2 3:8 -5
18

Southampton

1 5 0 1 4 2:9 -7
19

Everton

1 5 0 1 4 5:14 -9
20

Wolverhampton

1 5 0 1 4 5:14 -9

Prossimo turno:

Sabato 28 settembre

Newcastle 13:30 Manchester City

Chelsea 16:00 Brighton

Brentford 16:00 West Ham

Everton 16:00 Crystal Palace

Arsenal 16:00 Leicester

Nottingham Forest 16:00 Fulham

Wolverhampton 18:30 Liverpool

Domenica 29 settembre

Ipswich Town 15:00 Aston Villa

Manchester United 17:30 Tottenham

Lunedì 30 settembre

Bournemouth 21:00 Southampton

Premier League

Rodri, si teme la rottura del crociato. E Guardiola trema…

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Rodri, protagonista con la Spagna

La stagione di Rodri potrebbe essere gravemente compromessa, dopo il gravissimo infortunio occorso ieri nella gara contro l’Arsenal.

Nel corso dell’ultimo match di Premier League, che il Manchester City ha pareggiato in extremis in casa contro l’Arsenal, il centrocampista spagnolo Rodri ha dovuto abbandonare il campo a metà del primo tempo.

manchester city rodri

Manchester City, le condizioni di Rodri

Per spiegare l’importanza dell’ex-Atletico Madrid non può bastare il fatto che, uscito al 21esimo con i suoi avanti 2-1, la squadra di Guardiola abbia quasi perso la sfida-scudetto contro l’Arsenal, ma è comunque uno scenario sufficientemente evocativo. Lo spagnolo esce dal campo e un minuto dopo i Gunners pareggiano.

Può forse bastare, però, il record d’imbattibilità (74 partite consecutive) che i Citizens hanno stabilito con lo spagnolo in campo. Record strappato a Demetrio Albertini e Paolo Maldini, che nel 1993 si fermarono a quota 73 con la maglia del Milan, e che è stato interrotto solo dalla sconfitta in finale di F.A. Cup contro il Manchester United lo scorso Maggio.

E’ quindi comprensibile la preoccupazione dipinta sul volto del tecnico catalano, quando ha visto il proprio centrocampista di riferimento uscire dal campo in lacrime dopo un infortunio che è parso sin da subito terribile. Il giocatore si sottoporrà oggi agli esami strumentali di rito, ma le sensazioni a caldo sono pessime e i media inglesi non hanno dubbi: lesione del legamento crociato della gamba destra.

 

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Premier League

Manchester City, record Haaland: 100 gol in 105 partite

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Manchester City, Haaland

Erling Haaland è arrivato a quota 100 gol con il Manchester City. In 105 presenze, rappresenta un risultato strabiliante per l’attaccante norvegese. 

Haaland ieri ha segnato anche contro l’Arsenal. Per lui già 10 gol in 7 partite in questo inizio di stagione in Premier League.

Manchester City, per Haaland record storico

Manchester City

Un risultato che lo porta ad eguagliare un record storico, quello di Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese è stato il giocatore ad aver segnato 100 gol nel minor numero di partite con la stessa squadra, in 105 presenze.

Haaland, nella gara contro l’Inter di Champions, aveva mancato l’opportunità di diventare il primatista assoluto in questa particolare classifica, segnando in 104 partite, ma non ci è riuscito. L’attaccante norvegese quindi eguaglia CR7 e supera Luis Suarez, che aveva raggiunto i 100 gol dopo 120 partite con il Barcellona.

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Lopetegui peggio di Fonseca: inizio shock e panchina già a rischio

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Lopetegui

Julen Lopetegui è finito nel mirino dei tifosi del West Ham per un avvio di stagione ampiamente insufficiente e la sconfitta interna (0-3) con il Chelsea.

La rivoluzione giochista di Lopetegui (per ora) non ha ancora attecchito al London Stadium. Il cambio pelle voluto dalla proprietà degli Hammers è certamente profondo, desideroso di tempo e lavoro. Tuttavia, la sensazione è che la rosa del West Ham stia naturalmente rigettando il cambio di paradigma.

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West Ham, crisi senza fine: peggior avvio di sempre

Nella parte orientale della Capitale inglese questo avvio di campionato ha i connotati del déjà vu. Il West Ham è storicamente una squadra abituata a lottare con le unghie e con i denti per mantenere la categoria, soltanto negli ultimi anni (e con l’avvento in panchina del Moyes-bis) lo status dei londinesi è radicalmente cambiato. Infatti, già nell’estate del 2019 la dirigenza provò a cambiare il volto alla squadra.

Fuori proprio David Moyes, reduce da due salvezze tranquille, e dentro “l’ingegnereManuel Pellegrini. Un esteta del gioco e un profeta del calcio totale, assunto proprio con lo scopo dichiarato di traghettare gli Hammers verso una dimensione di maggior protagonismo. Ancora una volta una proposta calcistica propositiva e votata all’attacco viene percepita come implicitamente superiore rispetto a una pratica e accorta.

Risultato? Neanche sei mesi dopo Pellegrini fu esonerato e Moyes tornò in sella, traghettando prima la squadra a una salvezza insperata e poi a una serie di stagioni su buonissimi livelli. Nel Moyes-bis il West Ham raggiungerà due volte l’Europa. Le prime due tramite piazzamento in campionato (sesto in Premier League nel 2020/2021 e settimo nel 2021/2022) e poi nel 2023 vincendo la Conference League contro la Fiorentina.

Lopetegui

Photo Source: Chelsea Official Website.

Lopetegui peggio di Fonseca: tutti i numeri di un avvio shock

Il sesto posto conquistato dal manager britannico è il secondo migliorato risultato di sempre nella storia del West Ham in Premier League, meglio solo il quinto posto del 1998-1999. In mezzo anche una semifinale di Europa League (l’anno scorso) e il primo trofeo europeo in bacheca della loro storia.

Un periodo illuminato, che però non è stato percepito come un unicum ma come l’acquisizione di uno status superiore da parte del club. E l’assioma giochista, che recita “se ho ottenuto X con un calcio difensivo allora con un calcio offensivo otterrò almeno X+1“, si è rivelato per l’ennesima volta errato. 

Nonostante una campagna acquisti estremamente dispendiosa (il West Ham è la sesta squadra inglese per soldi spesi sul mercato e la quarta per saldo negativo fra entrate/uscite) la squadra è attualmente 14esima in classifica in Premier League, avendo totalizzato appena quattro punti in cinque partite.

Fonseca, Milan

PAULO FONSECA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lopetegui-Fonseca, destini incrociati: esonero in simultanea?

Sebbene sia legittima e fisiologica la richiesta di tempo, qualcosa non va nel West Ham (peggior avvio di sempre) e lo stesso Lopetegui non ne ha fatto mistero. Ieri, dopo il 3-0 con il quale il Chelsea di Maresca ha vinto al London Stadium una partita senza storia, il tecnico ha parlato con estrema chiarezza ai microfoni della BBC.

Non ci sono scuse. In tutte possiamo essere più costanti. Dobbiamo essere onesti e sapere che dobbiamo migliorare, questo gruppo e i giocatori miglioreranno. L’unica cosa che dobbiamo dire ai tifosi è grazie. Dobbiamo dare loro qualcosa e l’unica cosa che puoi dare è il tuo meglio“.

Il West Ham non vince da tre partite e, in mezzo al buon pari sul campo del Fulham, sono arrivate due sconfitte nette (3-1 e 3-0) contro Manchester City e Chelsea. L’unico acuto della stagione degli Hammers rimane la bella vittoria sul campo del Crystal Palace alla seconda di campionato, ma che non basta a rivedere i giudizi.

Molti tifosi del West Ham ieri si sono scatenati sui social, chiedendo a gran voce l’esonero dell’allenatore spagnolo. Sebbene Lopetegui non venga considerato a rischio, molti media rilanciano la suggestiva immagine di un esonero quasi in simultanea per lui e Paulo Fonseca.

Accomunati non solo da un avvio di stagione ampiamente al di sotto delle aspettative e dalle critiche feroci dei tifosi delle rispettive squadre, ma anche per esser stati le due “prime scelte” della dirigenza rossonera. Un qualcosa che molti tifosi rossoneri, nelle ultime ore, non hanno certo mancato di sottolineare.

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