Serie A
Hellas Verona, altro ko casalingo per i gialloblù. Zanetti: “Certi regali non vanno fatti, mi prendo la responsabilità”
Hellas Verona, cade ancora il Bentegodi, per mano della nuova capolista Torino. Ai gialloblù non bastano i gol di Kastanos e Mosquera. Queste le parole del tecnico Paolo Zanetti nel post gara.
L’Hellas Verona inciampa nuovamente al Bentegodi per mano di una squadra di Torino.
Questa volta e’ il Torino a fare festa, con i gol dei tre attaccanti, e a espugnare il campo veronese, andando a piazzarsi in testa alla classifica.
Nel post gara, un laconico Paolo Zanetti ha commentato l’ennesimo ko, il terzo in cinque gare, per gli scaligeri.
Di seguito le sue parole principali a Sky.
Indice
Sul match
“Purtroppo è successo, nel calcio a volte capitano questi episodi. Io come allenatore mi prendo la responsabilità, poi parlerò con i ragazzi su cosa fare meglio. Questa partita non ci deve ridimensionare. Noi ci dobbiamo salvare all’ultima giornata. Per competere all’ultima giornata bisogna dare il massimo tutti al 100%”.
Sul carattere
“Lo dimostra sempre, anche nelle difficoltà. Quello che conta è il risultato, non possiamo soffermarci solo su quello che abbiamo fatto di buono ma anche sulla sconfitta. Sono episodi che non vanno ripetuti”.
Su Belahyane
“Sono giocatori importanti, che stiamo scoprendo e che soprattutto hanno la mente sgombra. Cosa che magari chi è qui da più tempo non ha, avendo delle scorie. Pensavamo di poter riprendere la partita, poi ci siamo fatti gol da soli e la cosa si è complicata”.
Sulle scorie
“Le vedo per quello che vedo in campo. I ragazzi si impegnano, ma ultimamente lasciamo delle cose in campo. Se si perdono delle partite, vanno perse perché gli avversari sono più forti. Meglio non fare certi regali”.
Sugli errori
“Abbiamo fatto degli errori, concessi a ragazzi giovani e nuovi mentre dai giocatori importanti mi aspetto una certa forza mentale. La responsabilità degli errori della mia squadra me la prendo io, ma il risultato va di conseguenza. La prestazione c’è stata, significa che la squadra ha dei valori ma deve crescere in alcune cose”.
Serie A
Cagliari, sardi ancora sconfitti: Giulini annuncia il ritiro da oggi
Cagliari, seconda sconfitta di fila per i sardi, ora penultimi in classifica. Nel post Empoli, il presidente Giulini annuncia il ritiro.
Al termine di Cagliari-Empoli, il presidente dei sardi, Tommaso Giulini, ha annunciato il ritiro della squadra a partire da oggi.
La sconfitta per 0-2, in casa, non e’ proprio andato giù al numero uno rossoblù, che al momento conferma la fiducia al tecnico Davide Nicola.
La rotta, però, dovrà cambiare alla svelta, visti i due soli punti che il Cagliari ha saputo mettere insieme in queste prime cinque partite di campionato.
Dopo i quattro schiaffi presi dal Napoli di Conte, tutto l’ambiente si aspettava un pronto riscatto contro i toscani.
Nello scontro diretto dell’Unipol Domus, invece, e’ arrivata la seconda sconfitta di fila. A lasciare ancora di più l’amaro in bocca, e’ che entrambe sono arrivate tra le mura amiche.
L’imperativo e’ dare una scossa già dalla prossima sfida, per rialzare il morale, fare punti, e non mettere in pericolo la panchina di Davide Nicola.
Il tecnico piemontese, a parole, e’ ancora saldo al suo posto. Un ulteriore passo falso, tuttavia, non e’ detto che non possa compromettere la fiducia nel successore di Claudio Ranieri.
Serie A
Empoli, a Cagliari comandano gli ex Milan: toscani al terzo posto
Empoli, in terra sarda i toscani portano a casa un successo importantissimo in ottica salvezza. La squadra di D’Aversa ha mostrato carattere e personalità, salendo al terzo posto on classifica.
L’Empoli di Roberto D’Aversa continua a non conoscere il significato della parola sconfitta, e questo può solo fare felici gli azzurri.
In quel di Cagliari arriva il secondo successo esterno di questo avvio di campionato, pesante più che numerico, perché avvenuto contro una diretta concorrente.
Colombo ed Esposito non solo scippano i tre punti all’Unipol Domus, ma danno un altro calcio mortale ai rossoblù, bloccati a quota due in classifica e al secondo ko interno di fila.
Oltre all’attaccante venuto dal Milan, un altro rossonero ha indossato i panni del protagonista in Sardegna: Davis Vazquez.
Il portiere blida la vittoria con le sue parate nel finale, che rendono inutili i tentativi di Luvumbo e company.
L’ascensore giunge così al terzo piano per l’ Empoli, che attende i match di giornata, ma intanto può gioire per i tre punti.
Ad aggiungere prestigio al momento azzurro c’è anche un dato. La difesa degli uomini di D’Aversa è ora la seconda del campionato, dietro solo a quella della Juventus.
Serie A
Roma, dopo De Rossi è Pellegrini il “parafulmine” numero uno
Alla Roma, ora, l’uomo più chiacchierato e criticato è lui: il capitano Lorenzo Pellegrini. Che si è esposto personalmente per far reintegrare Daniele De Rossi.
Il giorno che Daniele De Rossi è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Roma è stato durissimo anche per lui: il capitano della squadra Lorenzo Pellegrini.
Il giocatore ha affrontato insulti, minacce e tensioni, inclusi attacchi inaccettabili da parte di alcuni tifosi, accusato di aver “fatto fuori” non solo il suo amico De Rossi ma anche l’ex tecnico giallorosso José Mourinho.
Pellegrini non ha mai fornito spiegazioni. Nemmeno quando, fermato da un tifoso, ha risposto alla provocazione “Quanti altri allenatori dobbiamo cambiare?” rispondendo “Non dovete dirlo a me”.
Il segnale è chiaro: allontanare gli ultimi due tecnici è stata una decisione della dirigenza che, si intuisce, lui non avrebbe mai condiviso.
Pellegrini, molto legato all’allenatore appena esonerato, è rimasto turbato dall’esonero, che ha scosso anche la squadra. Non ha gradito di non essere stato coinvolto nei consulti con la dirigenza, che aveva chiesto opinioni a sei giocatori, tra i quali Dybala e Paredes.
Ora deve concentrarsi sul campo, recuperando la fiducia dei tifosi portando a casa risultati positivi.
Ma i rapporti con l’attuale dirigenza, forse, sono irrimediabilmente compromessi.
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